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Marotta “Il City è un colosso ma l’Inter sarà pronta”

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MILANO (ITALPRESS) – “Non abbiamo niente da perdere, nello sport bisogna giocare fino in fondo ogni competizione. Abbiamo grande rispetto e timore per un colosso come il Manchester City, un colosso in termini di fatturato e potenzialità tecnica, ma siamo preparati ad affrontare un avversario più forte mettendo in campo motivazione, grande attaccamento alla maglia e grande organizzazione calcistica”. Il 10 giugno si avvicina, a Istanbul l’Inter si giocherà la chance di alzare al cielo la sua quarta Champions e, anche se non partirà con i favori del pronostico, lo farà fino in fondo, garantisce l’ad Beppe Marotta. “City più forte del Barcellona o del Real affrontati in finale ai tempi della Juve? Barça e Real in quel momento erano l’espressione del calcio più forte – replica ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno – Oggi il City rappresenta una grande potenza calcistica, non solo dal punto di vista del fatturato che però gli permette di avere un potere d’acquisto notevolissimo per poter comprare giocatori di altissima rilevanza: a mio avviso hanno i migliori giocatori in Europa, hanno una rosa di grandissimo valore. Ma tutto questo ci fa avere delle fortissime motivazioni”. Ma niente distrazioni in vista della finale di Coppa Italia e degli ultimi impegni in campionato. “Quando si ha a che fare con appuntamenti di valore differente tra di loro, è normale che la concentrazione spesso va verso quello più importante. Sta alla capacità dell’allenatore, della società e della squadra trovare la giusta concentrazione per affrontare tutti gli impegni, step by step. Mercoledì è importante: la Coppa Italia è un trofeo di grande prestigio, affrontiamo un avversario di altissimo valore come la Fiorentina”. Sul fatto che a Istanbul l’Inter possa esibire sulla maglia il simbolo di una fondazione benefica, Marotta però precisa che “stiamo trattando con diverse aziende e attività di sponsorizzazione, ma sono trattative che non so bene se troveranno definizione entro il 10 giugno”. Guardando un pò più in là, il dirigente nerazzurro ribadisce la piena fiducia in Simone Inzaghi: “Non si può valutare una stagione da una partita ma arrivare in finale di Champions è motivo di grandissimo prestigio, anche per l’allenatore, e Inzaghi se la merita. La valutazione è estremamente positiva. C’è stato un momento in cui le cose non andavano bene e quindi il dibattito anche interno era più forte, ma sempre nell’ambito di critiche propositive – ha aggiunto – ma Inzaghi ha dimostrato di essere all’altezza del suo ruolo, il suo lavoro è positivo ed è riconosciuto da tutti all’interno del club”. Sul fronte mercato, in merito alle voci su Frattesi e Scalvini “sono due giovani molto interessanti come ce ne sono altri. Il calcio italiano è espressione di talenti veramente puri. Parliamo di due elementi seguiti da tanti club, anche l’Inter ha messo loro gli occhi addosso, poi dalla visione bisogna passare alla negoziazione ma in questo momento siamo fermi. Lukaku? Ama la maglia che indossa, sta molto bene all’Inter ed è fondamentale questa sua voglia di stare con noi ma è in prestito, rientrerà al Chelsea e non sappiamo cosa succederà a livello tecnico in quel club. Siamo alla finestra”. Marotta torna anche sulla questione della gara con l’Atalanta anticipata a sabato, tre giorni dopo la finale do Coppa Italia. “Siamo condizionati dalla volontà dai broadcaster e questa compressione di appuntamenti mette a rischio l’incolumità fisica dei nostri calciatori. Noi come Lega dobbiamo valorizzare questa risorsa fondamentale, cioè la cessione dei diritti televisivi, ma bisognerebbe trovare una via di mezzo, tenendo conto anche dei rischi agonistici dei singoli club”. Infine una battuta sul possibile divorzio De Laurentiis-Spalletti: “Spero che per il bene del calcio continuino a lavorare insieme, sono due valori aggiunti del nostro calcio, ma è giusto rispettare ogni valutazione che decideranno di attuare”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Milano-Cortina 2026, Mariah Carey sarà una delle grandi stelle della cerimonia di apertura

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MILANO (ITALPRESS) – Mariah Carey è la prima grande ospite internazionale della cerimonia di apertura dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, in programma il 6 febbraio 2026 allo Stadio San Siro.

Riconosciuta in tutto il mondo per la sua voce inconfondibile e per una produzione musicale capace di attraversare generazioni e culture, Mariah Carey incarna pienamente l’atmosfera emozionale che accompagna il percorso verso i Giochi. In questo scenario, la musica, linguaggio universale che avvicina storie e sensibilità diverse, si intreccia con il tema guida della cerimonia: Armonia. A San Siro, questo principio prenderà forma nell’incontro tra culture, creatività e partecipazione. Lo sport, con i suoi valori di uguaglianza, rispetto e inclusione, amplifica questo racconto, trasformando Armonia in un’esperienza condivisa. Insieme, musica e sport danno vita a una cerimonia in cui l’Armonia diventa esperienza viva, un luogo simbolico dove le comunità si incontrano, superano confini e si riconoscono parte della stessa energia collettiva dei Giochi.

La partecipazione di Mariah Carey è ulteriore prova del respiro internazionale della cerimonia e dei suoi messaggi. La cerimonia di apertura di Milano Cortina 2026, realizzata da Balich Wonder Studio, sarà un’esperienza irripetibile: un grande abbraccio collettivo che intreccia spirito italiano, innovazione, emozione e la partecipazione di artiste e artisti di livello internazionale.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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I Lakers rimontano i Suns, ai Warriors non basta Curry: il resoconto della notte Nba

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ROMA (ITALPRESS) – Nella notte Nba, i Los Angeles Lakers ritrovano il successo, ma quanta fatica: contro i Phoenix Suns, infatti, termina per 116-114 a favore di LeBron James e compagni, capaci di dilapidare un vantaggio che, nel quarto quarto, aveva anche raggiunto i 20 punti. A questo punto, i Suns hanno imbastito una rimonta feroce fino a portarsi sul +1 a pochi secondi dalla fine. A togliere dall’imbarazzo i Lakers è stato proprio LeBron che, dopo aver provocato il secondo fallo tecnico di Dillon Brooks, ha realizzato i due liberi del controsorpasso: 26 i punti nella partita di James, mentre sono stati 29 quelli di Luka Doncic.

Ben 48, invece, quelli di Stephen Curry, con 16/26 dal campo e 12/19 da tre; eppure, tutto questo non è bastato ai Golden State Warriors per evitare la sconfitta contro i Portland Trail Blazers per 136-131, la seconda di fila, la quarta nelle ultime sei partite. I Blazers si rialzano dopo tre ko consecutivi grazie ai 35 punti a testa di Jerami Grant e Shaedon Sharpe.

Prosegue il momento negativo dei Cleveland Cavaliers, che perdono per la sesta volta nelle ultime nove partite: stavolta, dopo una rimonta da -17 che ha portato al pareggio nel quarto quarto, è fatale l’overtime contro i Charlotte Hornets. Ai supplementari, infatti, i Cavs sbagliano tutto al tiro spianando la strada al 111-119 in favore degli avversari, trascinati dai 29 punti di Kon Knueppel e dalle doppie doppie di Brandon Miller (25 punti e 13 rimbalzi) e Miles Bridges (20 punti e 10 rimbalzi).

Sconfitte pesanti per gli Indiana Pacers, 89-108 in casa contro i Washington Wizards, ma soprattutto per i Milwaukee Bucks, protagonisti di un autentico crollo in casa dei Brooklyn Nets pagando ben 45 punti di distacco: il risultato finale, infatti, è di 127-82, in una partita completamente senza storia.

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Rischiano qualcosa nel finale, facendosi recuperare in poco tempo da +10 a +1, ma alla fine gli Atlanta Hawks ritrovano la vittoria in casa battendo per 120-117 i Philadelphia 76ers; successo casalingo anche per i Minnesota Timberwolves (117-103 contro i Sacramento Kings), mentre i New Orleans Pelicans centrano il colpo esterno in casa dei Chicago Bulls (104-114).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Napoli cade a Udine, decide una magia di Ekkelenkamp

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UDINE (ITALPRESS) – Dopo il ko in Champions League contro il Benfica, un Napoli scarico di energie perde anche al Bluenergy Stadium contro una grande Udinese. I ragazzi di Runjaic si impongono per 1-0, grazie ad una perla di Ekkelenkamp nel secondo tempo. I bianconeri se lo sono proprio dovuti sudare il gol: il Var, infatti, ha annullato le reti di Davis e Zaniolo. Non basta un finale di cuore alla squadra di Conte per evitare la sconfitta. Continua l’emergenza infortuni in casa Napoli con Conte costretto a schierare lo stesso undici titolare per la terza gara consecutiva. Non se la passa tanto meglio nemmeno l’Udinese, viste le contemporanee assenze sulla corsia mancina di Kamara e Zemura e di Atta come mezzala sinistra. Tra le principali novità di formazione di Runjaic figura Bertola messo a tutta fascia. L’ex Spezia si rivela subito determinante al 10′, quando, sul cross teso di Spinazzola, riesce ad anticipare Lang, che già pregustava il gol a porta vuota. L’ala olandese ci riprova sul calcio d’angolo successivo, calciando però alto. Dopo le iniziali folate del Napoli, l’Udinese comincia a guadagnare campo e la partita si riequilibra. Al 30′ Milinkovic scalda i guantoni, neutralizzando il tiro dal limite di Ekkelenkamp.

Nella ripresa la pressione feroce dei friulani e un Zaniolo semplicemente incontenibile mettono il Napoli in grande difficoltà. Al 53′ il Var nega la gioia del gol a Davis: dopo la respinta centrale di Milinkovic sul tiro di Bertola, l’attaccante inglese viene pizzicato in fuorigioco dopo aver segnato in tap-in. Il Var è ancora protagonista al 68′, quando Sozza viene richiamato al monitor dopo la marcatura di Zaniolo. L’Udinese si vedrà così annullare la seconda rete del pomeriggio, a seguito di un recupero falloso di Karlstrom sul neoentrato Lobotka. In mezzo c’è stata anche una traversa colpita da Piotrowski. Il Napoli, però, è stanco, sotto ritmo e perde tutti i duelli in mezzo al campo. La sfortuna non scoraggia i padroni di casa che continuano ad attaccare e che alla fine trovano il tanto agognato gol al 73′. L’1-0 viene realizzato da Ekkelenkamp, autore dal limite di uno splendido destro a giro che si infila sotto l’incrocio. Nel finale Conte butta nella mischia anche l’ex Lucca e, proprio da un suo recupero, il Napoli va ad un passo dal pari. L’errore di Hojlund al 88′ è però clamoroso con il danese che arriva scoordinato sul pallone e lo manda alto da meno di un metro. Al 93′ c’è spazio anche per un palo esterno colpito da Lucca in spaccata.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

UDINESE (3-5-2): Okoye 6; Kristensen 6, Kabasele 7, Solet 6.5; Zanoli 6 (49′ st Goglichidze sv), Piotrowski 6.5, Karlstrom 6, Ekkelenkamp 7 (38′ st Zarraga sv), Bertola 7 (39′ st Ehizibue sv); Zaniolo 7.5 (46′ st Iker Bravo sv), Davis 6.5 (38′ st Buksa sv). In panchina: Nunziante, Padelli, Sava, Palma, Camara, Rui Modesto, Miller, Lovric, Gueye. Allenatore: Runjaic 7.

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6.5; Beukema 6 (16′ st Lobotka 6), Rrahmani 5.5, Buongiorno 6 (30′ st Olivera 6); Di Lorenzo 5.5, McTominay 6, Elmas 5.5 (38′ st Lucca sv), Spinazzola 6 (38′ st Gutierrez sv); Neres 5.5, Hojlund 5, Lang 5.5 (16′ st Politano 5.5). In panchina: Ferrante, Contini, Marianucci, Mazzocchi, Vergara, Ambrosino. Allenatore: Conte 5.5.

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ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 28′ st Ekkelenkamp.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Zaniolo. Angoli: 1-3. Recupero: 1′, 5’+2.

– Foto Image –
(ITALPRESS).

 

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