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Cronaca

EY, in tv il mondo della consulenza e della trasformazione aziendale

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MILANO (ITALPRESS) – “Con il progetto Beyond portiamo il mondo della consulenza in tv, lo facciamo su Sky Tg24 con 5 puntate brevi di 20 minuti ciascuna. E’ un pò la prima volta che la consulenza in Italia va in televisione e cerca di parlare a un pubblico più esteso rispetto a quello a cui siamo abituati. E’ un prodotto giornalistico che EY ha voluto ispirare e che è completamente costruito dalla redazione di Sky Tg24, le tematiche sono molto legate alla trasformazione. Su questo fronte noi supportiamo aziende e istituzioni”. Così Alessandro Vanoni, direttore Brand e Communications di EY in Italia, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Tra le tematiche quella dei nuovi modelli industriali che, da una cornice europea a quella italiana, stanno cambiando le nostre aziende – spiega Vanoni -, poi le tecnologie abilitanti e il loro impatto sulla trasformazione, la Generazione Z che non è solo un target ma rappresenta anche un modo di ragionare completamente diverso, un cambio amento culturale molto interessante. Altro tema è legato al mondo delle start-up e dell’innovazione. Tutto questo – aggiunge il mananager – viene affrontato seguendo un percorso, si va dai contenuti e si passa poi alla visione italiana, istituzionale e accademica. La seconda parte di queste puntate è molto legata al tema delle aziende. E’ un progetto di comunicazione integrato, con una forte spinta digitale, nel corso di ciascuna trasmissione si rimanda a un hub dove poi ci sono tutti i contenuti più esclusivi, anche in versione estesa”.
Vanoni sottolinea che questi sono tempi speciali, “che richiedono progetti speciali, noi abbiamo deciso di portare i temi della trasformazione a un pubblico più allagato. Il coinvolgimento delle persone è fondamentale, questa è una società estremamente dinamica, l’obiettivo è allargare l’audience perchè l’azienda diventi sempre più presente sul mercato”.
Per quanto riguarda la Generazione Z, il direttore della comunicazione di EY in Italia evidenzia che l’azienda ha “un’età media di 30 anni, quindi bassissima, questo vuol dire che da noi ci sono già e stanno sempre più entrando persone della Generazione Z, loro sono i consumatori del futuro e sono coloro che stanno influenzando anche la cultura del Paese a livello nazionale ma anche internazionale. Ciascuna di queste puntate – prosegue -, ha alla base un report fatto da EY con dati originali che ci permette di avere una solidità metodologica molto grande. E’ una generazione molto vocal, ha una spiccata emotività. Quando viene chiesto loro come vorrebbero lavorare in azienda, da una parte emerge la spiccata vocazione per l’editoriale, dall’altra la necessità di vivere la vita e la richiesta di una grande flessibilità, questo cambia il paradigma”.
“Qualche mese fa abbiamo fatto una survey sui responsabili comunicazione in Italia e ci hanno dato una serie di risposte interessanti – spiega ancora Vanoni -, ci hanno detto che il ruolo della comunicazione è diventato molto più importante, l’85% dei responsabili della comunicazione si sente più centrale all’interno dell’azienda e il 54% sente che l’azienda presta maggiore attenzione a quello che la comunicazione fa. C’è però il tema che i budget non sono aumentati, quello che viene richiesto a queste persone è di essere più performanti, se i team devono essere più performanti e diventano più centrali è chiaro che ci deve essere una evoluzione che va di pari passo. La comunicazione – aggiunge – è il terzo destinatario di maggiori investimenti a livello mondiale quando si parla di artificial intelligence, è chiaro che la rivoluzione che vivremo è enorme. La comunicazione non si può più improvvisare, è quindi necessario il tema della formazione, è poi importantissimo che chi fa comunicazione sappia unire la dimensione interna dell’azienda con quella esterna”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Il Napoli torna solitario al comando, Lukaku piega la Roma

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NAPOLI (ITALPRESS) – Non riesce il colpaccio alla nuova Roma di Claudio Ranieri, che al “Maradona” gioca una partita tutto sommato sufficiente dal punto di vista dell’atteggiamento non riuscendo però a far male al Napoli, a sua volta non brillante ma che vince comunque per 1-0 con il gol dell’ex Lukaku, confermando il primo posto in classifica. Pronti-via e gli uomini di Antonio Conte sfiorano subito il vantaggio con un cross che trova tutto solo Kvaratskhelia, il quale sceglie di schiacciare il colpo di testa mancando lo specchio: disattento, nell’occasione, El Shaarawy, che ha completamente perso la marcatura sul georgiano. Il primo tempo scivola via senza particolari emozioni, con i padroni di casa che provano a fare la partita trovando spazi per il tiro, ma non la precisione, con Politano e McTominay. I giallorossi, invece, partono con la giusta aggressività provando a contrattaccare con diversi uomini, ma senza mai impensierire Meret. Tra i protagonisti più attesi c’è Lukaku, che però nella prima frazione non entra mai nel vivo del gioco. Il belga si vede a inizio ripresa, con un colpo di testa al 50′ che termina sull’esterno della rete e che è il preludio al gol che arriva quattro minuti più tardi, su cross del solito Di Lorenzo, abile nell’inserimento e favorito dalla pessima lettura di Angelino. L’esterno spagnolo prova a farsi perdonare al 57′ con un cross arretrato in area nella zona di Baldanzi, il quale però spreca tutto mandando alle stelle. Ancora dai piedi dell’ex Lipsia nasce un’altra grande occasione per la Roma, con un cross su cui arriva di testa Dovbyk centrando, però, la traversa. Gli ultimi minuti vedono i giallorossi creare tanta densità nella metà campo avversaria, ma a mancare è sempre la capacità di trovare spazi per finalizzare. Sono, anzi, i nuovi entrati Mazzocchi e Folorunsho a creare una buona occasione per il raddoppio del Napoli, col il centrocampista che non riesce a indirizzare bene di testa. Fuori di poco anche un tiro di Neres dal limite. Finisce 1-0 per gli azzurri che, con le note dell’inedito di Pino Daniele, tornano a respirare l’aria della vetta.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia bissa il successo del 2023 e vince ancora la Davis

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Altro successo, altro trionfo, targato Jannik Sinner. L’annata straordinaria del tennis italiano non poteva chiudersi in altro modo, ovvero con la conquista della seconda prestigiosa insalatiera consecutiva. L’altoatesino ha battuto Tallon Griekspoor e ha regalato al team azzurro il decisivo punto del 2-0 nella finalissima della Coppa Davis 2024, contro l’Olanda, andata in scena sui campi in cemento indoor del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. Il tennista di San Candido, numero uno del mondo, nel secondo singolare dell’incontro, ha sconfitto il rivale del team “Orange”, numero 40 del ranking internazionale, col punteggio di 7-6 (2) 6-2. Una vittoria molto più sofferta del previsto grazie anche e soprattutto a un Griekspoor in versione “deluxe”. In precedenza, nel primo singolo dell’atto conclusivo, Matteo Berrettini, numero 35 del mondo, sempre più vicino alla sua forma migliore (quella del 2021, quando è arrivato in finale a Wimbledon), ha battuto Botic Van De Zandschulp, 80 della classifica Atp, con lo score di 6-4 6-2.
Si tratta della seconda vittoria di fila in Coppa Davis per gli azzurri, capitanati da Filippo Volandri, ed è il terzo trionfo della storia per la Nazionale italiana maschile del tennis dopo il primo successo datato 1976. Sei invece le volte nelle quali gli azzurri si sono arresi all’atto conclusivo. Per l’Olanda di contro era la prima finale in Coppa Davis.
Per Sinner una stagione incredibile con la vetta della classifica mondiale, la conquista di due titoli del Grande Slam (gli Australian Open e gli Us Open), il successo nelle Atp Finals e ora il trionfo-bis in Davis. Annata super, in generale, per tutto il tennis azzurro. Storica l’accoppiata Coppa Davis-Billie Jean King Cup, arrivata grazie alla vittoria di mercoledì delle ragazze guidate da Tathiana Garbin, da aggiungere ai titoli di Sinner e alle medaglie di Parigi2024 (l’oro nel doppio femminile di Sara Errani e Jasmine Paolini e il bronzo nel singolare maschile di Lorenzo Musetti), alle finali raggiunte al Roland Garros e a Wimbledon in singolo dalla Paolini e al titolo del doppio misto conquistato agli Us Open dalla Errani e da Andrea Vavassori. L’Italia del tennis, dunque, è padrona del mondo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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RICORDO DI LUIGINO ALPAGO, PER TUTTI “LUIGINO STEREODISCO”

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Se ne è andato anche Luigino Alpago. Aveva 89 anni e un grande bagaglio di esperienza e di ingegno creativo. Per tutti, a Voghera e in Oltrepo, era “Luigino Stereodisco”. Quante generazioni sono passate da lì, da quel negozio di via Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria di Voghera, ormai chiuso dal 2019, dopo 57 anni di attività, ma ancora lì, con quell’insegna a dirci che quel luogo diventato ormai iconico non deve mai morire, anzi, sarebbe bello che l’amministrazione comunale pensasse di farne un museo della discografia in vinile e degli strumenti radiofonici d’epoca. Il sindaco Paola Garlaschelli, sul suo profilo social, ha ricordato Luigino per la sua passione e dedizione che hanno arricchito la comunità vogherese. E come non ricordare quante persone hanno appreso da lui le prime armi del mestiere come tecnici radiofonici a Radio Voghera. Lui, con la sua straordinaria semplicità e quella sua predisposizione al dialogo e alla collaborazione, sapeva confrontarsi con tutti, dai giovani ai meno giovani. Risuona ancora nella mente quello spot diventato ormai icona registrato con la voce inconfondibile del grande Peppino Malacalza, andato in onda per anni su Radio Voghera, “Luigino Stereodisco” gridava a gran voce. E noi subito a pensare a quel negozio dove siamo transitati chissà quante volte, soffermandoci a parlare del più e del meno con Luigino. L’ultima volta lo avevo intervistato proprio lì, per uno speciale in ricordo di altre due figure memorabili per Voghera, Beppe Buzzi e proprio “Pipei” Malacalza. Ora li immagino lassù in cielo insieme a programmare il prossimo varietà al Teatro alle Grazie e in onda anche su Radio Voghera, con il suo patron Gino Orsi, che ci ha lasciato qualche anno fa chiudendo per sempre la storia radiofonica locale in piazzale Marconi. Cara vecchia Voghera, quante persone straordinarie hai visto “andare avanti”…quanta storia culturale hanno lasciato alle giovani generazioni…non disperdiamola, mi raccomando!
I funerali di Luigino Alpago si svolgeranno Martedì 26 alle 10 nella chiesa dei Padri Barnabiti, partendo dalla Casa Funeraria Rossi di Voghera in via Barenghi 49, seguirà la tumulazione nel cimitero di Lungavilla, luogo di cui era nativo. S. Rosario Lunedì 25 alle 18,45 sempre nella chiesa dei Barnabiti. Alla famiglia Alpago le nostre più sentite condoglianze.

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