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Cronaca

Appalti e grandi opere, intesa Viminale-Acea per la legalità

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e l’amministratore delegato di Acea Fabrizio Palermo hanno siglato al Viminale un Protocollo Quadro Nazionale per la tutela della legalità con l’obiettivo di rafforzare l’impegno comune contro potenziali fenomeni corruttivi e i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata in settori societari di rilievo strategico nazionale, tra i quali la gestione delle reti idroelettriche e dei rifiuti.
Tra le finalità dell’accordo, potenziare su scala nazionale la cooperazione in materia di sicurezza pubblica e legalità, anche in considerazione dell’impegno di ACEA nella realizzazione di importanti opere infrastrutturali dei prossimi anni, come il raddoppio del Peschiera, il principale acquedotto che rifornisce la Capitale, e altri progetti in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il protocollo, della durata di tre anni, interesserà i territori del Paese in cui operano le società del Gruppo, che firmeranno protocolli di partenariato con le Prefetture sulla base del Protocollo Quadro. Per contribuire al monitoraggio costante della loro attuazione, viene costituita, presso il Gabinetto del Ministro dell’Interno, una cabina di regia che si riunirà due volte l’anno.
Grazie all’intesa, verranno introdotte innovative misure di prevenzione tra cui: nuovi sistemi digitali di monitoraggio per i cantieri delle grandi opere, controllo del contesto esterno in cui le opere vengono realizzate e attività di prevenzione relative alla correttezza del processo di smaltimento dei rifiuti.
“Il protocollo quadro sottoscritto oggi con ACEA assume una particolare rilevanza perchè segna l’avvio di un partenariato strategico per garantire la sicurezza e la legalità in settori di intervento societario nevralgici per l’economia nazionale. In particolare, questo accordo rappresenta una significativa innovazione in quanto prevede l’adozione di misure complessivamente dirette a prevenire i fenomeni delle infiltrazioni criminali, irregolarità negli appalti, nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti e nella gestione dei lavoratori nei cantieri”, ha commentato il ministro Piantedosi.
“Si tratta – ha proseguito il titolare del Viminale – di un segno concreto e ben visibile di un forte impegno comune, cui seguirà la sottoscrizione di protocolli tra le prefetture e le società del Gruppo con l’obiettivo di dare piena attuazione alle disposizioni dell’accordo quadro in occasione della realizzazione di importanti opere infrastrutturali e di altri progetti in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
“Il protocollo firmato oggi – ha dichiarato l’AD Palermo – pone il Gruppo all’avanguardia sui temi della legalità e della prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata.
Infatti, grazie alla sinergia con il Ministero dell’Interno e le Prefetture presso le quali sarà ratificato in tutti i territori in cui siamo presenti, consente di coniugare la tutela dell’ambiente con il rispetto della legalità, incentivando la crescita. E’ un protocollo innovativo perchè va oltre quello che stabilisce la normativa per le società private.
ACEA, inoltre, per rafforzare ulteriormente l’attenzione su questi temi, ha incaricato Giovanni Salvi, ex Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, come consulente per la legalità e il contrasto alle infiltrazioni criminali”.
“La firma di questo importante protocollo generale – ha dichiarato lo stesso Salvi, – nell’ambito della collaborazione tra pubblico e privato, apre la strada ai protocolli particolareggiati, nei quali saranno introdotte innovazioni significative per il monitoraggio delle attività a rischio, quali i subappalti o la gestione dei materiali di scavo, attraverso controlli anche informatici e immodificabili. Questi accordi rappresentano una chiara manifestazione dell’impegno di ACEA per il rispetto della legalità e dell’ambiente, anche oltre gli obblighi previsti dalla legge”.

– foto ufficio stampa Acea –

(ITALPRESS).

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VIRIDEA MONTEBELLO: QUEI MINUTI SOTTRATTI AI CLIENTI, PERCHE’?

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Sapete che io da sempre sono un paladino dei consumatori: la mia esperienza di giornalista e conduttore in radio e tv mi ha portato a collaborare con diverse associazioni, da Altroconsumo a Federconsumatori, oltre a Striscia, etc. Quindi se vedo qualcosa che non funziona sono costretto a denunciare il tutto con un servizio, per evidenziare chi lavora bene e chi invece non lo fa. Da tempo mi era arrivata segnalazione che a Viridea a Montebello della Battaglia i clienti che entravano un quarto d’ora prima della chiusura trovavano metodi “molto spicci” da parte della direzione dello store, con chiusura anticipata delle porte esterne dove si trovano fiori e piante da giardino, e tutti venivano invitati anzitempo a recarsi alle casse (spesso barando sull’annuncio dell’orario, tipo “Viridea chiuderà tra 5 minuti” ma in realtà ne mancavano il doppio. Ora stasera è capitato anche a me, appena finito un notiziario di fare tappa veloce per prendere una pianta bruciata dal sole in giardino. E puntualmente le porte esterne erano chiuse e addirittura il direttore (lì presente) aveva chiuso l’ingresso ben 12 minuti prima, lasciando aperta la porta d’uscita per i clienti che pagavano e uscivano. Così sono stato impossibilitato a fare il mio acquisto veloce, nonostante fosse ancora orario di apertura. Credevo fosse una politica del gruppo, ma invece a San Martino Siccomario, dove c’è un centro molto più grande, più fornito e ben tenuto, la stessa cosa non accade. Ecco, faccio una segnalazione affinchè sappiate dove fare i vostri acquisti e dove non farli. Credo che debbano essere sostenuti i negozi, gli store, i centri che lavorano con serietà, professionalità e trasparenza. Qui ne ho vista poca. Seguiranno ulteriori approfondimenti…

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Italia oro nel Fioretto donne e argento nella Sciabola uomini

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GENOVA (ITALPRESS) – Un oro e un argento per l’Italia della scherma al termine della prima giornata delle prove a squadre agli Europei di Genova. La delegazione azzurra vola così a quota nove medaglie (seconda in classifica dietro alla Francia con un oro in più ma tre medaglie complessive in meno), quando mancano due giorni al termine della kermesse in Liguria.

L’inno di Mameli risuona per celebrare per la 16a volta (da Bolzano ’99 a Genova 2025) e per la quarta consecutiva (dopo Antalya 2022, Cracovia 2023 e Basilea 2024) l’Italia del fioretto femminile, mentre la sciabola maschile cede solo all’Ungheria. Nella finale contro la Francia, il Dream Team composto da Martina Batini, Anna Cristino, Arianna Errigo e Alice Volpi si è imposto per 38-37 all’ultimo respiro e all’ultima stoccata. In precedenza, le fiorettiste del ct Simone Vanni avevano regolato Germania nei quarti (45-42) e Spagna in semifinale (45-29).

“Sono felicissima per noi perchè ce lo meritavamo. Il segreto? Abbiamo dei maestri bravissimi e una mentalità vincente” le parole della veterana Arianna Errigo, protagonista dell’ultimo assalto contro la Ranvier. L’Italia era avanti di 11 punti a due assalti dalla fine del match (30-19), ma ha sofferto il ritorno delle francesi prima di chiudere proprio con la Errigo al minuto supplementare.

“E’ stato più divertente” ha detto Alice Volpi, mentre per l’esordiente Anna Cristino è stata “un’emozione bellissima, sono quasi svenuta”. La più felice della squadra è Martina Batini che aveva vinto una medaglia anche nell’individuale. “Non potevo chiedere di meglio da questa esperienze, due medaglie non me le sarei immaginate”.

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Luccica d’argento la sciabola maschile. Esaltante il cammino di Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre che nei quarti di finale hanno avuto la forza di rimontare la Germania, battendola con il punteggio di 45-38. Con lo stesso entusiasmo, la formazione del commissario tecnico Andrea Terenzio ha superato la Francia in semifinale per 45-42, ottenendo così l’accesso alla finalissima.

Nell’assalto per l’oro, opposti all’Ungheria, gli azzurri hanno tenuto testa nella prima parte del match ai forti magiari campioni del mondo in carica, cedendo solo nelle battute conclusive con il risultato di 45-35. Una prova di forza, questo secondo posto, per l’Italia degli sciabolatori che torna sul podio di una grande kermesse internazionale a due anni esatti di distanza dall’argento dei Giochi Europei di Cracovia 2023, uscendo tra gli applausi del pubblico di Genova.

“Una faccia della medaglia è positiva perchè siamo tornati sul podio dopo un pò. L’altra faccia è la sconfitta severa con l’Ungheria che in questo momento ha dimostrato di essere superiore a noi” l’analisi di Luca Curatoli.

“Ci tenevamo contro l’Ungheria. E’ stata una giornata di difficoltà dalla quale siamo usciti bene e questo è positivo. In finale non ci siamo espressi al meglio e dobbiamo lavorare su quello che non è andato” le parole del campione uscente nell’individuale Michele Gallo. “Sono più deluso che contento, oggi volevamo l’oro. Siamo tornati a fare ottimi assalti ed essere in forma, d’altro canto c’è ancora del lavoro da fare” il commento di Matteo Neri. Infine Pietro Torre: “Salire sul podio in casa fa piacere. Abbiamo vinto un argento, ma il rammarico è tanto. E’ una medaglia che ci fa bene, ma puntiamo sempre in alto”.

Domani seconda giornata per le squadre: in pedana la spada maschile del ct Dario Chiadò con Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli e Gianpaolo Buzzacchino e la sciabola femminile del ct Andrea Aquili con Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale.

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– Foto ufficio stampa Federscherma –

(ITALPRESS)

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Webuild, Ferrari “Primo semestre atteso in linea con le stime”

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MILANO (ITALPRESS) – “Il primo semestre è in linea sul trend che immaginavamo, soprattutto per la parte economica. Questo è un anno anche di importanti investimenti perchè l’anno scorso abbiamo acquisito parecchi ordini: da qui investimenti e assunzioni, ma questo si traduce anche in produzione e in marginalità”. Lo ha detto Massimo Ferrari, direttore generale di Webuild, a margine della Ceo conference di Mediobanca. Parlando
dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina, Ferrari ha aggiunto che “le decisioni competono al governo”, sottolineando che la società si aspetta “tempi rapidi, in attesa di qualche annuncio. L’inizio dei lavori dovrebbe essere nel 2026 perchè nel 2025 si parla ancora di progettazione esecutiva e di altre attività propedeutiche”.
Sul nuovo San Siro “ancora non sappiamo nulla, vedremo quando sarà privato se ci chiameranno – ha evidenziato Ferrari -. Aspettiamo e auspichiamo, noi facciamo quello che ci viene proposto e siamo al servizio dei governi. Adesso parteciperemo pure alle gare per lo stadio dei prossimi mondiali in Arabia Saudita, dove ci sono grossi investimenti. Abbiamo fatto quello del Qatar quindi siamo freschi di esperienze con ingegneri e fornitori per seguire anche questo segmento di business che è molto importante”.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

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