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Economia

Ruvolo (Confimprenditori) “Difendere Pmi e Made in Italy”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se l’azienda Italia ancora oggi esiste è grazie al Made in Italy. E’ una parte importante del nostro Pil e non deve essere sottovalutata. Ecco perchè abbiamo chiesto da diversi mesi un confronto, ma non è sufficiente. Noi imprenditori oggi abbiamo bisogno di fatti, le promesse ormai non servono più”. Lo ha detto Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
La situazione geopolitica e le crisi internazionali, come quella del Mar Rosso, hanno messo in difficoltà anche le imprese italiane. “Il problema è serio – ha sottolineato Ruvolo – e merita un approfondimento altrettanto serio. Il governo ha finalmente accolto la nostra proposta e ha convocato un tavolo di confronto per parlare proprio delle conseguenze e della ricaduta economica. E’ un problema che non va sottovalutato. Ringrazio i ministri che hanno deciso di convocarci. Siamo contenti ma bisogna dire che è passato troppo tempo, sono tre mesi che gridiamo e chiediamo aiuto in nome delle nostre aziende che importano ed esportano”.
Per Ruvolo, inoltre, “si è aggiunta un’altra crisi causata dalla siccità” mentre “quella del canale di Suez ha aggravato ancora di più la situazione”. “Noi imprenditori non ci occupiamo di politica e non decidiamo le sorti militari – ha proseguito -, però vogliamo continuare a produrre ed esportare. Chiediamo un’apertura di credito a tasso agevolato immediato attraverso il Mediocredito Centrale. Questo potrebbe essere un primo passo in avanti. Non abbiamo voluto noi la guerra. Siamo contro ogni forma di violenza ma vogliamo continuare a produrre. Questo non ci può essere negato”.
In Italia è sempre emergenza sul fronte dei morti sul lavoro. “Dobbiamo rivedere il sistema che non sta funzionando molto bene”, ha evidenziato il presidente di Confimprenditori. “Qualcosa non funziona – ha aggiunto – in chi è demandato a controllare e a verificare se sussistono tutti i requisiti di sicurezza”. Per Ruvolo occorre “un investimento in termini di assunzioni”. “In Sicilia – ha continuato – abbiamo solo 39 ispettori del lavoro a verificare tutto il mondo lavorativo imprenditoriale. Sono davvero pochi e in assenza di controlli c’è comunque la certezza di restare impuniti. Nel 2023 ci sono stati più di mille incidenti mortali. Neanche un paese in guerra fa queste vittime e io da presidente del Confimprenditori non lo tollero più”, ha detto.
Sul tema della crescita “oggi non siamo più tanto fiduciosi”, ha affermato. “Chi è imprenditore è ottimista per natura”, ha spiegato, però, “oggi purtroppo dobbiamo fare i conti con la crescita del Pil. Un imprenditore non vive alla giornata, ha la necessità di programmare investimenti e parte della sua azienda e della sua produzione. Oggi – ha evidenziato Ruvolo – non ci sono i presupposti. Molti parlano del salario minimo. Da imprenditori volentieri siamo disposti ad aumentare il salario ai nostri dipendenti e collaboratori. Siamo felicissimi di farlo ma dobbiamo essere nelle condizioni di poterlo fare”, ha aggiunto parlando della necessità di “defiscalizzare” e “semplificare”.
Una riflessione anche sull’intelligenza artificiale. “Dobbiamo fare le nostre scelte – ha affermato – e valutare con responsabilità gli investimenti da fare. L’intelligenza artificiale è un aiuto a chi fa impresa perchè – ha continuato – migliora la produzione, la qualità e forse anche un pò la sicurezza. Dobbiamo capire che non possiamo viaggiare su due binari. Le grandi aziende e le multinazionali sono arrivate al 61% e attualmente hanno all’attivo un progetto, anche solo a livello di sperimentazione. Le Pmi sono rimaste indietro. Dobbiamo colmare questo gap e lo possiamo fare attraverso stanziamenti a fondo perduto per le aziende che si vogliono innovare tecnologicamente. Questo permetterebbe loro di porsi alla pari delle grandi aziende”. Per il presidente di Confimprenditori serve quindi “un piano industriale 5.0 per le Pmi”. “Se non salviamo, proteggiamo e tuteliamo le Pmi alla pari del Made in Italy – ha affermato – l’azienda Italia avrà grossi problemi. Semplifichiamo, aiutiamo e finanziamo le piccole e medie imprese”, ha concluso Ruvolo.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Consap, il Cda approva il Rendiconto 2024 relativo al Fondo di Garanzia per le vittime della strada

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Consap S.p.A., si è riunito in data odierna sotto la presidenza di Sestino Giacomoni e ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. In particolare, il CdA ha approvato il Rendiconto 2024 relativo al fondo di garanzia per le vittime della strada che registra un avanzo di oltre 10 milioni di euro, che porta il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 a circa 480 milioni di euro.

Le entrate per contributi – determinate dai premi versati dagli assicurati r.c. auto e natanti in base all’aliquota del 2,5% – risultano complessivamente pari a oltre 321 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto all’esercizio precedente. Parallelamente anche gli indennizzi (che nel 2024 sono stati pari a oltre 50.000) e le spese di gestione riconosciute agli intermediari registrano un aumento del 4% rispetto al 2023 e sono anch’esse pari a 321 milioni di euro. I risultati raggiunti consentono quindi di conseguire un perfetto equilibrio della gestione ordinaria del Fondo, alla luce del quale non sussiste necessità di richiedere una revisione dell’aliquota contributiva per il 2026.

“Per comprendere la rilevante funzione sociale del Fondo per le vittime della Strada, è sufficiente ricordare che, negli ultimi 30 anni, le persone coinvolte in incidenti con veicoli non assicurati sono state più di 1 milione e sono stati pagati dal Fondo Strada un totale di 9 miliardi di euro – ha dichiarato Sestino Giacomoni, Presidente di Consap -. Il Cda di Consap metterà in atto tutte le modalità possibili per aumentare la capacità di riscossione di circa 2 miliardi pregressi ancora da recuperare, anche attraverso un progetto pilota autorizzato dal ministero vigilante. La capacità di Consap di mantenere l’equilibrio della gestione ordinaria del Fondo rappresenta quindi un’ulteriore dimostrazione dell’efficienza della nostra Società che riesce a tradursi in una piena efficacia dello strumento del Fondo, senza necessità di una revisione al rialzo dell’aliquota contributiva”.

Il Consiglio ha inoltre condiviso un aggiornamento periodico in merito alle attività di Consap in qualità di Stazione Appaltante Ausiliaria per l’esecuzione e la gestione degli interventi di messa in sicurezza per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali del maggio 2023. In particolare, alla data odierna sono 216 gli interventi programmati per un valore economico pari a circa 220 milioni di euro.

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“Dalla firma della Convenzione ad oggi, in meno di un anno, sono stati commissionati ben 216 interventi da realizzare, per un totale di oltre 800 affidamenti, e abbiamo già avviato il primo cantiere a cui, a breve, faranno seguito altri ulteriori sei per altrettanti interventi di ricostruzione – ha concluso Vincenzo Sanasi d’Arpe, Amministratore Delegato di Consap -. Questi risultati ci onorano ed esprimono, con concretezza, la capacità di Consap di intervenire a sostegno della collettività e della Nazione in relazione ad un’attività su cui stiamo investendo molto anche in termini di risorse umane, puntando su figure professionali specializzate in grado di garantire qualità, competenza e serietà lungo tutto il ciclo delle attività di appalto”.

-Foto ufficio stampa Consap-
(ITALPRESS).

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Economia

Solo il 41% delle famiglie riesce a risparmiare, è il dato più basso dal 2018

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2025 la propensione psicologica a risparmiare si rafforza e cresce l’ansia da mancanza di risparmio, anche perché la capacità effettiva di accantonare si riduce: più famiglie consumano tutto il reddito o attingono ai risparmi, le famiglie che risparmiano sono il 41%, in contrazione rispetto al 46% del 2024, il dato più basso dal 2018.

E anche le aspettative per i prossimi 12 mesi indicano ulteriore compressione della capacità di risparmio. E’ quanto emerge dall’indagine Acri in collaborazione con Ipsos e presentata in occasione della celebrazione della 101ª Giornata Mondiale del Risparmio organizzata da Acri che ha visto la presenza, tra gli altri, del presidente di Acri, Giovanni Azzone, del presidente di Abi, Antonio Patuelli, dal Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, e dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti in videocollegamento.

La giornata è stata aperta con un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato “l’alto valore civico” riconosciuto dalla Costituzione. “La Carta prescrive la tutela di un bene delle famiglie; dunque, della comunità nazionale e questa tutela si esprime, anzitutto, nella sua salvaguardia, azione cui devono guardare istituzioni e ordinamenti. Tutelare il risparmio – ha aggiunto il Capo dello Stato – significa favorirne impieghi che ne accrescano il valore, creando condizioni affinché possa agire da leva fondamentale dell’economia”.

-Foto IPA Agency-
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Economia

Manovra, Patuelli “Rispettoso di Governo e Parlamento”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sulla manovra non parlo, sono sempre molto rispettoso di tutte le istituzioni della Repubblica a cominciare dal governo e dal Parlamento”. Così il presidente di Abi, Antonio Patuelli, in occasione della celebrazione della 101ª Giornata Mondiale del Risparmio organizzata da Acri.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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