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Ginnastica, a Milano dal 21 giugno le finali di Cdm ritmica

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MILANO (ITALPRESS) – Si avvicina l’atteso appuntamento con l’ultima tappa del circuito internazionale di ginnastica ritmica. Dal 21 al 23 giugno, all’Unipol Forum di Assago, andrà in scena l’atto finale della World Cup 2024 con le Farfalle e le individualiste azzurre a rendere la competizione ancor di più interessante, in un’arena che preannuncia il sold out. La tappa italiana, per la seconda volta in scena a Milano, chiude il circuito della Coppa del Mondo, ultimo step prima dei Giochi Olimpici di Parigi2024. A difendere i colori azzurri il team dell’Accademia di Desio, formato dagli avieri dell’Aeronautica Militare Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Laura Paris e dall’agente delle Fiamme Oro Alessia Russo. Tra le individualiste, invece, i riflettori saranno puntati sulla vicecampionessa d’Europa e del Mondo, l’agente della Polizia di Stato Sofia Raffaeli, e sulla sua compagna alla Ginnastica Fabriano, il sesto aviere del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle Milena Baldassarri. “Dopo tante indimenticabili edizioni a Pesaro, la tappa italiana della Coppa del Mondo dei piccoli attrezzi da due anni ha trovato una nuova casa in Lombardia, con la cui amministrazione stiamo portando avanti un progetto teso alla diffusione della cultura sportiva, dei valori olimpici e alla valorizzazione delle eccellenze agonistiche sul territorio lombardo, attraverso spazi idonei e adeguate professionalità”, ha detto Gherardo Tecchi, presidente della Federazione Ginnastica d’Italia. “Mi auguro che la vocazione olimpica di Milano, in attesa dell’appuntamento invernale del 2026, pervada l’animo delle nostre atlete a poche settimane dai Giochi di Parigi. Ringrazio il Comitato organizzatore, il Comune di Milano, la Regione Lombardia e il Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri per lo sforzo profuso affinchè uno degli spettacoli più belli e seguiti del pianeta trovasse casa a Milano”, ha aggiunto il presidente federale. La Federazione Ginnastica d’Italia e la Regione Lombardia, oltre al progetto di diffusione della cultura sportiva, hanno siglato un accordo di cooperazione denominato “Parigi2024” per l’ammodernamento dell’Accademia di Ginnastica Ritmica in Largo Atleti Azzurri d’Italia a Desio, la cosiddetta “Casa delle Farfalle”, da più di due lustri scuola di fama mondiale. Il progetto di riqualifica riguarda anche l’Accademia federale S. Guglielmetti, l’impianto di Artistica, maschile e femminile, sito in via Ovada 40, a Milano. Per celebrare la partnership tra la decana delle federazioni sportive italiane e Regione Lombardia e per entrare nell’atmosfera della Coppa del Mondo al Forum di Assago, la squadra “B” della Nazionale Italiana, composta da Alexandra Naclerio (Club giardino), Serena Ottaviani (G. Fabriano), Giulia Segatori (G.S. Aeronautica Militare), Eleonora Tagliabue (San Giorgiò79 Desio) e Laura Zambolin (Ginnastica Euganea 5 Cerchi) è al centro di un’esibizione pubblica nel piazzale di Palazzo Lombardia.
Al vero e proprio show metropolitano, intitolato “la Regione delle Farfalle”, hanno partecipato anche le individualiste Viola Sella e Chiara Esposito, entrambe dell’ultracentenaria Forza e Coraggio Milano, Sofia Maffeis (G.S. Aeronautica Militare), Veronica Di Cataldo (Polisportiva Varese), Giorgia Galli e Sasha Mukhina (San Giorgio 79 Desio). Grande promotrice della conferenza stampa e dell’esibizione delle Farfalle nella piazza di rappresentanza per tutti i lombardi, è stata il Sottosegretario Sport e Giovani di Regione Lombardia, Lara Magoni: “Lo sport rappresenta una colonna portante della vita di tutti noi. Dagli atleti agli appassionati, siamo tutti conquistati e grati per le emozioni e le esperienze che lo sport ci regala”.
– foto xp2/Italpress –
(ITALPRESS).

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Germania-Danimarca 2-0, tedeschi ai quarti

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DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Germania prosegue il suo cammino europeo superando per 2-0 la Danimarca. A decidere una partita ricca di emozioni sono un rigore di Havertz e un destro di Musiala nella ripresa. Ai quarti di finale, la Germania affronterà la vincente del match tra Spagna e Georgia. I padroni di casa passano in vantaggio al 4′ grazie a un’incornata di Schlotterbeck da corner, ma l’arbitro annulla per fallo in attacco. Tre minuti dopo, Schmeichel deve volare per alzare sopra la traversa una botta dalla distanza di Kimmich. Kross batte l’angolo e Schlotterbeck colpisce di testa, costringendo ancora una volta il portiere alla parata. Gli uomini in maglia bianca assediano la difesa avversaria e il solito Schmeichel salva ancora su un mancino volante di Havertz al 10′. Al 36′, l’arbitro ferma temporaneamente il gioco per un violento temporale che si abbatte su Dortmund. Le due squadre tornano così negli spogliatoi, quando inizia anche a grandinare. L’incontro riprende dopo circa 25 minuti di stop. Al rientro, Schmeichel è immediatamente chiamato a un nuovo grande intervento quando Havertz colpisce a botta sicura di testa raccogliendo un cross di Raum, con l’estremo difensore ancora bravo a salvare il risultato.
Allo scadere, Neuer salva i suoi quando neutralizza un tentativo di scavetto da parte di Hojlund al termine di una rapida ripartenza. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. In avvio di ripresa, l’arbitro annulla un gol ad Andersen per un fuorigioco, dopo la segnalazione del Var. Al 5′, lo stesso difensore ex Sampdoria intercetta con la mano un cross dalla sinistra di Raum. Il direttore di gara viene richiamato al Var e assegna il rigore ai teutonici. Dal dischetto si presenta Havertz, che infila la palla nell’angolino e firma l’1-0. L’attaccante dell’Arsenal è scatenato e al 14′ si libera con un numero d’alta scuola di due avversari e fugge verso la porta, ma il suo scavetto su Schmeichel in uscita termina a lato di poco. Al 21′ è Hojlund ad avere sul mancino la palla dell’1-1, ma Neuer para nuovamente una sua conclusione da buona posizione. Gol sbagliato, gol subito. Due minuti dopo, la difesa danese si fa colpevolmente sorprendere da un lungo lancio di Schlotterbeck che smarca Musiala, il quale si presenta davanti a Schmeichel e lo batte con il piatto destro per il 2-0 definitivo. Il risultato non cambierà più.
– Foto: Image –
(ITALPRESS).

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Spalletti “Io il responsabile, ora devo cambiare”

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Di Antonio Ricotta
BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Fa il “mea culpa”, si prende le sue responsabilità, non le scarica, non cerca alibi, ma non pensa alle dimissioni. Almeno questa è l’impressione che dà Luciano Spalletti dopo la brutta sconfitta con la Svizzera e un’eliminazione che brucia perchè arrivata senza appello, perchè non rende merito al titolo di campioni d’Europa che, ironia della sorte, lasciamo all’Olimpystadion di Berlino, dove 18 anni fa, l’Italia di Lippi salì sul tetto del mondo. “Ho la responsabilità di quello che è successo, i calciatori li ho scelti io, è chiaro che sono in un percorso dove devo fare delle conoscenze, non sono contento della partita di oggi nè di quella contro la Spagna – dice il ct in conferenza stampa -. Sono parzialmente soddisfatto delle altre due partite (con Albania e Croazia, ndr)”. Ma non basta, lo dice il risultato, il campo, il fallimento sfiorato nell’ultima partita, arrivato con un impatto devastante a Berlino. “Ho fatto delle prove, credevo di essere stato responsabile già per la gara contro la Spagna, perchè ero stato addosso ai ragazzi con gli allenamenti le richieste, stavolta li ho fatti recuperare e ho cambiato la squadra, perchè mi davo la responsabilità di aver fatto poche modifiche per il fatto che non avevamo mantenuto un alto livello di intensità”.
E quest’ultima riflessione sulla mancata capacità di tenere il ritmo, lo induce a un pensiero che, sottolinea più volte, non deve essere inteso come un alibi. “Dipende anche da come è finito il nostro campionato, ma poi facendo questo discorso è come se si andasse a cercare cose che vanno a sconfinare negli alibi. Abbiamo cercato di fargli fare allenamenti che curassero l’intensità e il recupero, ma le risposte non sono state totalmente soddisfacenti”, sottolinea Spalletti che ancora una volta ribadisce. “E’ chiaro che sono calciatori che ho scelto io e ho le responsabilità di quel che è successo”…Però c’è un altro ma…”Lo devo dire, può sembrare che io vada alla ricerca di giustificazioni, ma alcuni ct hanno avuto 20 partite, altri 30, io 10 e avevo già il fucile puntato, mi si diceva ‘devi vincere, devi vincerè, ma con la Macedonia non si era vinto – dice riferendosi alla mancata qualificazione al Mondiale -. Però, poi ho bisogno di fare più conoscenze dirette per acchiappare il meglio. Ho avuto anche diversi giocatori infortunati sui quali contavo, ma il campo oggi dice che siamo stati inferiori e che la Svizzera si è qualificata meritatamente”.
Che le dimissioni non siano nei suoi pensieri, lo dimostra parlando dell’Italia che verrà. “Il futuro è provare a fare scelte differenti, ci vuole gente che abbia più gamba, quando pensi di potere percorrere la strada della qualità ma perdi intensità, è chiaro che un pò di motore e di scocca vada portata dentro. Nelle corse individuali siamo stati in difficoltà e questo fa la differenza”. Questa Nazionale è stata bocciata, Spalletti dice che serve tempo per ripartire, ma forse serviva il coraggio per cominciare un nuovo percorso con qualche giovane in più. “Mi parlate di coraggio con i giovani, ma quando ho messo Calafiori mi è stato detto che facevo giocare giocatori senza esperienza. Qui c’è Fagioli perchè per me ha certe caratteristiche, ma comette anche errori. Certe prove le abbiamo fatte, poi c’è Udogie che si è infortunato. Comunque se i giovani ci sono e hanno le potenzialità per far sedere gli altri, sono il primo a pensare di dovergli dare lo spazio corretto. E’ chiaro che da questa esperienza vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare, ma non è che sia un risultato così scandaloso come ora verrà fuori. Siccome penso che la mia passione sia sintomo di profondo rispetto per tutti, mi prendo le responsabilità, ma quando mi si dice che contro la Croazia abbiamo fatto una partita scandalosa torno a dire di no, non è così”.
“Contro la Spagna e oggi siamo andati sotto il nostro livello, ma si è passato un turno difficile e secondo me meritatamente. Però – prosegue Spalletti -, è vero che non si è vista una squadra che abbia una base dove ci si può andare a costruire sopra, bisogna rimettere mano al telaio che ho scelto, perchè questo ha raccontato l’esperienza fatta. Ma la nostra è una bocciatura che ho determinato io, non i ragazzi”. Il ct ribadisce di non avere “paura”, che gestire la pressione che sente di avere “sempre avuto”, non lo preoccupa “perchè questa pressione me la sono guadagnata lavorando giorno dopo giorno. Il campo ha detto che qualcosa si deve cambiare e io sarò costretto a farlo. Non so se ci sarà qualcosa di diverso, ma ci sono delle prove da fare e adesso io sarò obbligato a farle, senza voler fare male a nessuno e dare colpe a qualcuno, vorrei che non ci fossero dubbi su questo, la responsabilità è mia e non dei calciatori”. Risponde anche a una domanda ironica di un giornalista svizzero: “Noi una Panda e voi una Ferrari? Bisogna accettare tutto, anche allusioni di cattivo gusto come questa, si capisce che lei è una persona di grandissima ironia e qualità e noi le diciamo che ha ragione. Siete stati più bravi di noi, avete vinto meritatamente”. Parlerà con Gravina “Come sempre, vedremo cosa avremo da dirci, ma io sono il responsabile a livello di gioco e di risultati”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Spalletti “Responsabilità mia, parlerò con Gravina”, Donnarumma “Abbiamo deluso”

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BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Cosa dirò al presidente Gravina? La responsabilità di quello che succede è sempre dell’allenatore, le scelte sono mie. Io con Gravina parlo, sentiremo cosa avremo da dire. Sono responsabile a livello di gioco e di risultati”. Così Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, al termine del match perso per 2-0 contro la Svizzera, costato agli azzurri l’eliminazione dagli europei. “Il ritmo ha fatto la differenza. In questo momento non siamo in grado di fare più di questo” ha aggiunto. “Quel gol nel secondo tempo ci ha un po’ tagliato le gambe a livello di mentalità. Siamo stati poco incisivi nella loro metà campo, a fare la differenza è stato il ritmo. Avevamo un ritmo inferiore a loro, anche nelle individualità c’era un passo differente. Il ritmo e la freschezza fanno sempre la differenza. Stasera ho cambiato i giocatori e li ho fatti recuperare. Purtroppo in questo momento non siamo in grado di fare più di questo. Mondiali? La strada è lunghissima, è un discorso che si farà piano piano – ha aggiunto Spalletti -. Nella squadra ci vuole più continuità e sacrificio. Non siamo stati continui, un po’ di cose che vengono anche da come abbiamo finito il campionato. Non avevamo una condizione eccezionale”.

“Uscire così fa male, malissimo. Chiediamo scusa a tutti. Oggi abbiamo deluso, loro hanno meritato. E’ mancato un pò tutto: il coraggio, le qualità” il commento a caldo del capitano azzurro Gigi Donnarumma. “Abbiamo fatto fatica in tutta la partita, tranne nel finale. Dovevamo farlo prima, abbiamo perso troppi palloni e lasciato troppi spazi a loro. È una partita durissima da digerire, ma è andata così e c’è da accettarlo. È mancato un po’ tutto in questa gara, coraggio e qualità. Nel primo tempo abbiamo fatto malissimo, hanno avuto sempre loro il pallino del gioco. Nel secondo abbiamo preso subito gol ed è diventata ancora più dura”.

“C’è poco da salvare, ci hanno messo sotto da ogni punto di vista. Abbiamo perso  meritatamente, ora c’è solo da pulire un po’ la testa e ripartire con un piglio diverso il  prossimo anno. Se a livello di organizzazione e gioco c’è così tanta differenza diventa difficile e si arriva sempre in ritardo. Ci si prova, ma non ci si riesce. Loro sono stati superiori, si va a casa meritatamente. È troppo presto per trovare un motivo, ma sono tante le cose che non sono andate. Non c’è un solo fattore” il commento del centrocampista Cristante.

-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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