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L’Italrugby chiude il tour estivo vincendo 42-14 in Giappone

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SAPPORO (GIAPPONE) (ITALPRESS) – L’Italrugby conclude la stagione e il tour estivo nel Pacifico tornando a vincere in terra giapponese a sei anni dall’ultimo successo esterno sul XV del Sol Levante. A Sapporo la Nazionale diretta dal ct Gonzalo Quesada vince 42-14, completando con due successi e un ko la finestra internazionale estiva iniziata con la sconfitta di Samoa e proseguita con le affermazioni contro Tonga e, nella prima mattinata italiana, contro la rappresentativa nipponica. Nel primo quarto di gara l’Italia è padrona del campo, segna subito con Page-Relo dalla piazzola e allunga con una meta di Capuozzo, poi prima del quarto d’ora Vintcent è bravissimo a recuperare un pallone, conquistare terreno con un calcio rasoterra e servire sul placcaggio avversario Page-Relo che, in sostegno, realizza la seconda meta. Sullo 0-17 in Giappone cerca di reagire, gli azzurri soffrono e alla mezz’ora dopo un lungo attacco dei padroni di casa arriva il cartellino giallo per falli ripetuti per il flanker italiano Ross Vintcent. In inferiorità numerica è però ancora l’Italia a segnare: Capuozzo raccoglie un pallone alto, attacca spaccando la difesa nipponica e, fermato a pochi metri, serve Zambonin che deve solo appoggiare oltre la linea per la terza marcatura, che arriva nel momento più difficile per la squadra di Quesada. Sullo 0-24 l’inerzia del match sembra modificarsi, tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa il Giappone ricuce con due mete in fotocopia del centro Riley, che approfitta di altrettanti distrazioni della difesa italiana per accorciare sul 14-24. Lamaro e compagni soffrono nella fase centrale del match, si trovano nuovamente in inferiorità numerica per un giallo a Jacopo Trulla, ancora per falli ripetuti, ma ancora una volta superano i dieci minuti in quattordici senza concedere punti, anzi andando per i pali dalla distanza con Page-Relo per il 14-27 prima, per il 14-30 poi. Il sigillo sulla partita, su un errore della difesa giapponese, porta la firma di Alessandro Garbisi, entrato a dirigere la mischia a venti minuti dalla fine per Page-Relo: Marin, entrato da poco per Paolo Garbisi costretto a uscire per un duro contatto di gioco, porta il risultato sul 14-37. C’è ancora tempo per una quinta marcatura a tempo scaduto, con Vintcent che corona la prestazione di giornata staccandosi da una mischia ordinata avanzante: finisce 14-42 ed è il terzo successo consecutivo dell’Italia sul XV del Sol Levante. Domani la Nazionale rientrerà in Italia. Gli azzurri torneranno in campo il 9 novembre, al BluEnergy Stadium di Udine contro l’Argentina, nel test-match inaugurale delle Autumn Nations Series 2024.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Taddeucci argento iridato nella 3 km sprint knock out, quarto Paltrinieri

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SINGAPORE (ITALPRESS) – Ginevra Taddeucci firma la terza gara consecutiva ai Mondiali di Sentosa, conquistando l’argento nell’inedita 3 km sprint knock out. La 28enne fiorentina, già bronzo olimpico nella Senna, sorprende ancora per resistenza, mentalità e razionalità risolvendo la una gara con un colpo di genio nel finale.

Le atlete nelle retrovie si marcano a vicenda, l’azzurra legge perfettamente la situazione ed esce dalla sinistra come una palla di cannone bruciando tutte tranne la vincitrice Ichika Kajimoto, che aveva anticipato lo scatto dall’altra parte del campo gara. La giapponese, che aveva vinto la prova in Coppa del Mondo a Setubal, tocca in 6’19″9 con due secondi di vantaggio. Terza l’australiana campionessa mondiale della 5 e 10 km Moesha Johnson in ex aequo con l’ungherese Bettina Fabian (6’23″1).

Fuori in semifinale l’altra debuttante Antonietta Cesarano, comunque autrice di una buona prestazione. “Neanche io avrei immaginato di valere il podio – ammette Taddeucci, prima italiana a conquistare tre medaglie individuali in un’edizione iridata – Ero rassegnata al quinto posto, davanti si sono picchiate, ho visto il buco, ne ho approfittato e improvvisamente la gara si é trasformata in un 50 stile libero. Ho messo le gambe e andavo alla grande. Paradossalmente mi sentivo peggio nei primi 1500. Il mio allenatore Giovanni Pistelli mi diceva che ero veloce negli allenamenti, che quasi pensavo avessi perso la soglia. Invece è andato tutto alla grande”.

“Appena uscita, sono andata da Gregorio Paltrinieri per dirgli che sono in vantaggio 3-2 – svela l’azzurra tesserata per Fiamme Oro e Canottieri Napoli, quarta agli europei di Stari Grad – Questa gara l’ho presa molto alla leggera, poi negli ultimi cinquecento metri sono successe cose incredibili. La medaglia é per tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno: al mio ragazzo Matteo Furlan che a 36 anni ancora mi aiuta in allenamento a tecnico e staff, società e federazione, alla famiglia” chiosa l’atleta cui piacciono Napoli, i Pinguini Tattici Nucleari e i viaggi on the road.

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Felicemente stordito anche il suo impassibile tecnico Giovanni Pistelli che spiega come “la medaglia era inimmaginabile. Non era la gara di Ginevra, ma i dati che avevamo dal collegiale dimostravano una maggiore attitudine alla velocità. Ginevra è in un momento di forma eccellente. È stata brava ed intelligente. La prima boa era decisiva e lei è uscita bene al quarto posto. Poi in fondo ha compiuto una magia, ha avuto la lucidità per staccarsi dalla ressa, a un certo punto sembrava andasse al doppio della velocità degli altri”. Un primo step verso una carriera da fondista per Antonietta Cesarano. La ventiduenne napoletana, allenata a Caserta da Andrea Sabino e gemella di Noemi, chiude il primo Mondiale in semifinale dopo il buon quinto posto europeo.

“Ho avuto l’opportunità di allenarmi con la Taddeucci che è un treno – racconta l’atleta tesserata per Fiamme Oro e Time Limit – Faccio fatica nelle boe. Sono ancora acerba tatticamente ma contenta di questa esperienza, senza nascondere che speravo di entrare in finale. Mi piace quest’ambiente e voglio continuare a migliorare”.

Nella gara maschile domina lo straripante tedesco Florian Wellbrock che piazza la tripletta d’oro vincendo, dopo la 5 e la 10 chilometri, in 5’46″0. E’ stata una finale diversa rispetto a quella femminile con Gregorio Paltrinieri intrappolato dopo la partenza ed in grado di scalare posizioni fino al quarto posto in 5’58″9. Secondo l’ungherese, bronzo olimpico ed europeo della specialità, David Betlehem, in 5’47″7.

Seconda medaglia per Marc Antoine Olivier, allenato da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia, che chiude terzo, come nella 5 chilometri, in 5’51″1. Eliminato in semifinale Matteo Diodato. “E’ stata una gara dura, quella che meno si addice alle mie caratteristiche – spiega Paltrinieri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – Se ci fossero 500 metri senza boe potrei anche essere più competitivo, con tre boe diventa difficile recuperare chi parte meglio perché è un continuo stop and go. Wellbrock e Betlehem hanno sfruttato partenza e subacquea, si sono piazzati avanti e nessuno è riusciti ad avvicinarli.

Io ho provato ad assumere una posizione laterale per non prendere botte, ma comunque non sono riuscito a risalire abbastanza dall’ottavo posto della prima boa. Quarto agli europei, quarto ai mondiali, sono due buone prestazioni considerato che non è la ia gara. Il dito mi ha fatto meno male, è stato fasciato col nastro per evitare che perdessi il tape come accaduto ieri nel primo giro. Certo, sarebbe stato meglio nuotare la staffetta oggi. Saremmo tutti meno affaticati, ma ce la giocheremo alla grande. Prevedo cinque squadre per tre posti: la Germania, l’Australia, l’Ungheria e la Francia oltre noi, che siamo i vicecampioni in carica”, conclude il capitano imolese che mette nel mirino la 19esima medaglia mondiale. Eliminato Diodato, che prima vince le batterie, poi resta invischiato nelle semfinali uscendo dai primi dieci.

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“I 1500 sono andati bene, sono partito forte ed il ritmo non era impossibile, ho avvicinato Paltrinieri e mi sono sentito al sicuro – racconta il 22enne beneventano che si allena con Stefano Franceschi per il Livorno Aquatics – Nei 1000 metri ho cercato di mettermi a sinistra, ma sono arrivato largo a tutte le boe e sono stato superato da molti atleti”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cobolli e Bronzetti domano la Francia, Italia in finale di Hopman Cup per la prima volta

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BARI (ITALPRESS) – L’Italia batte la Francia nel secondo incontro del Girone B della Hopman Cup e si qualifica per la finale del torneo internazionale a squadre miste che si sta disputando alla Fiera del Levante di Bari.

Dopo il successo di Lucia Bronzetti su Chloé Paquet(156) con il punteggio di 6-4 6-7(5) 10-8, il punto decisivo per gli azzurri arriva grazie a Flavio Cobolli (n.19 Atp), che si impone su Richard Gasquet (182) per 6-2 6-4. Inutile, ai fini del risultato, la sfida di doppio tra Bronzetti-Cobolli e Paquet-Gasquet.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Pogacar vince anche la cronoscalata al Tour de France, è sempre più in giallo

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GERM (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tadej Pogacar padrone del Tour del France 2025. Il fuoriclasse sloveno della Uae Emirates centra il successo anche nella tredicesima tappa, la cronoscalata individuale Loudenvielle-Peyragudes di 10,9 chilometri, chiudendo con un tempo spaziale di 23’00”. Il campione del mondo, dunque, consolida la maglia gialla di leader della classifica generale.

Niente da fare per il danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) che, nonostante una prova eccezionale, perde 36″ dallo sloveno; terzo posto per l’altro sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora), a 1’20” dal connazionale. Grande prova dell’australiano Luke Plapp (Jayco Alula), capace di realizzare un ottimo tempo in 24’58”, ma non sufficiente per entrare nella top 3 di giornata. Male Remco Evenepoel, che è solo dodicesimo a 2’39” da Pogacar. Domani la 14esima frazione della Grande Boucle, la Pau-Luchon Superbagneres di 182,6 chilometri.

LE PAROLE DI POGACAR

“Sono molto felice, volevo fare di tutto per essere perfetto. Ho gestito bene il tratto finale per essere al top. Ero molto stanco, ho provato a dare il massimo e sono cresciuto nella parte conclusiva”. Lo ha detto il fuoriclasse sloveno della Uae Emirates, Tadej Pogacar, ai microfoni di Eurosport dopo aver trionfato nella 13esima tappa del Tour de France 2025, la cronoscalata Loudenvielle-Peyragudes di 10,9 chilometri. “Essere al comando mi ha aiutato nella spinta finale – ha aggiunto la maglia gialla della Grande Boucle – La decisione più importante oggi era sulla scelta della bicicletta. Abbiamo fatto i nostri calcoli e abbiamo scelto la bici da strada, mi sentivo più a mio agio. Ho deciso di andare senza radio, ho visto i tempi degli intermedi sulle tabelle e mi hanno dato ulteriori motivazioni. Ho risparmiato le energie tra i -2 e i -3 km perché conoscevo la rampa finale”.

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA TREDICESIMA TAPPA

1. Tadej Pogacar SLO (UAE Emirates) in 23’00”
2. Jonas Vingegaard DEN (Visma Lease a Bike) a 36″
3. Primoz Roglic SLO (Red Bull Bora) a 1’20”
4. Florian Lipowitz GER a 1’56”
5. Luke Plapp AUS a 1’58”
6. Matteo Jorgenson USA a 2’03”
7. Oscar Onley GBR a 2’06”
8. Adam Yates GBR a 2’15”
9. Lenny Martinez FRA a 2’21”
10. Felix Gall AUT a 2’22”

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LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

Classifica a tempo (maglia gialla):
1. Tadej Pogacar SLO (Uae Emirates) in 45h45’51”
2. Jonas Vingegaard DEN (Visma Lease a Bike) a 4’07”
3. Remco Evenepoel BEL (Soudal Quick Step) a 7’24”
4. Florian Lipowitz GER a 7’30”
5. Oscar Onley GBR a 8’11”
6. Kevin Vauquelin FRA a 8’15”
7. Primoz Roglic SLO a 8’50”
8. Tobias Johannessen NOR a 10’36”
9. Felix Gall AUT a 11’43”
10. Matteo Jorgenson USA a 14’15”

Classifica a punti (maglia verde):
1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) 231 punti
2. Tadej Pogacar SLO (Uae Emirates) 203
3. Mathieu Van der Poel NED (Alpecin Deceuninck) 173

Classifica miglior scalatore (maglia a pois):
1. Tadej Pogacar SLO (Uae Emirates) 37 punti
2. Lenny Martinez FRA (Bahrain Victorious) 27
3. Jonas Vingegaard DEN (Visma Lease a Bike) 27

Classifica miglior giovane (maglia bianca):
1. Remco Evenepoel BEL (Soudal Quick Step) in 45h53″15″
2. Florian Lipowitz GER (Red Bull Bora) a 6″
3. Oscar Onley GBR (Picnic PostNL) a 47″

-Foto IPA Agency-

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(ITALPRESS).

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