Cronaca
Enasarco, 65mila professionisti sfuggono alla contribuzione
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4 mesi fa-
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – In Italia ci sono circa 65mila professionisti – tra cui procacciatori d’affari con partita Iva, influencer e altre figure che svolgono attività di mediazione – che dovrebbero essere iscritti ad Enasarco e non lo sono. Una vasta platea che “elude” i versamenti contributivi alla Cassa, rischiando di minarne la sostenibilità nel lungo periodo e causando uno squilibrio concorrenziale tra i professionisti che versano il dovuto e chi non lo fa. A lanciare l’allarme è Alfonsino Mei, presidente della Fondazione Enasarco, in occasione dell’assemblea pubblica, tenutasi oggi a Roma alla presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Nel nostro settore, come in molti altri, l’evoluzione tecnologica è stata più veloce dei regolatori. Ci siamo trovati di fronte a nuovi modelli di business e nuove professioni. Molte volte, però, sono solo nuove modalità di svolgere lo stesso mestiere, rese possibili dalle tecnologie”, spiega Mei.
“E’ dunque urgente e necessario un adeguamento normativo della legge 204/85, un dispositivo di 40 anni fa, che non riesce ad individuare le nuove forme delle professioni di intermediazione. Bisogna cambiare subito direzione. E’ prioritario riconoscere e integrare le nuove figure che emergono nel nostro settore. Si tratta di un passo necessario per estendere le tutele a un numero crescente di professionisti, riflettendo le evoluzioni reali del mercato del lavoro e anche per garantire la sostenibilità di lungo periodo della Fondazione. Con una sentenza di marzo – sottolinea Mei -, il Tribunale di Roma ha confermato le nostre considerazioni sulla natura dei rapporti tra aziende e intermediari digitali. L’iniziativa su questo fronte, però, dovrebbe venire dalla politica, non dai tribunali. Serve urgentemente una revisione normativa, che auspichiamo arrivi già con la prossima legge di bilancio, per estendere le tutele di Enasarco anche alle nuove professioni e ai nuovi soggetti dell’intermediazione: tra questi non ci sono solo influencer e agenti di commercio 2.0”.
“In Enasarco – osserva – dovrebbero rientrare anche molte grandi piattaforme web che, nella realtà, esercitano integralmente o in parte un’attività di mediazione”. Secondo Mei, inoltre, le casse di previdenza professionali come Enasarco, “con un patrimonio complessivo vicino a 110 miliardi, possono e devono diventare un volano per la crescita di tutti. Non solo: rappresentano un modello a cui guardare per la necessaria evoluzione del nostro sistema previdenziale. Stabilità e solidità della Fondazione rappresentano le precondizioni fondamentali per svolgere il nostro ruolo. Ovvero, la tutela e il sostegno di tutti gli agenti e dei rappresentanti di commercio, dei consulenti finanziari, dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria che fanno riferimento alla nostra Fondazione. Si tratta di oltre 237mila professionisti, a cui offriamo un sistema di welfare completo, sempre più personalizzato. A loro diamo un supporto essenziale – assicura -, con oltre un miliardo di prestazioni previdenziali erogate e più di 20 milioni in sussidi straordinari. In valore, restituiamo dunque molto più di una semplice pensione integrativa”.
Infine, Mei sottolinea come nel 2023 “il patrimonio della Fondazione è salito a 8,7 miliardi, segnando una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. La nostra riserva legale rappresenta ormai 5,43 volte il valore delle prestazioni previdenziali. Un netto miglioramento rispetto agli anni precedenti”, conclude.
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolinea come il “mondo del commercio rappresenta una parte importante della nostra economia, le imprese sono un elemento fondamentale e la cassa svolge un ruolo non secondario. Ritengo che in questo momento con la decrescita demografica e con l’aumento degli investimenti, si debba guardare a voi con molta attenzione. Noi crediamo molto nel settore privato e pensiamo che sia una risorsa. Enasarco è parte di un sistema Italia che noi dobbiamo tutelare”. Il vicepremier, inoltre, ha ribadito la “stabilità e la coesione della maggioranza”, sottolineando come ci siano “tre anni e mezzo di tempo per progettare, investire e avviare iniziative”.
– foto xb1/Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”
Pubblicato
43 minuti fa-
22 Novembre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Cronaca
Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico
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1 ora fa-
22 Novembre 2024di
RedazioneMILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).
Foto: xp9
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE
Pubblicato
2 ore fa-
22 Novembre 2024di
RedazionePronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.
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