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Cronaca

Brunetta: “Basta bipolarismo, nel 2023 riformisti uniti al Governo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna avviare un dibattito per tornare a un sistema di tipo proporzionale, serio e corretto verso la governabilità. Forza Italia ha vinto quando ha tenuto tratti riformisti. Ha perso quando si è appiattita sulla ‘destra-destrà. La coalizione recente di centrodestra sembra non esistere più. Il mio sogno è riunire le culture politiche europeiste”. Così, in un’intervista a la Repubblica, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che spiega: “Il 22 ottobre avevo lanciato un appello alle donne e agli uomini di buona volontà, ai ‘liberi e fortì di sturziana memoria. Chiedevo proprio di tornare ai fondamentali, alle grandi famiglie politiche che hanno costruito l’Europa e le sue istituzioni nel dopoguerra: la famiglia dei popolari, quella liberale e quella socialista. Individuavo in queste culture politiche la chiave per ricostruire l’Italia del futuro. Con Draghi”.
“Nelle democrazie mature regolate dal maggioritario, due visioni alternative convergono al centro e isolano le tendenze estremizzanti – aggiunge -. In Italia, invece, in ragione della sua democrazia ancora non compiuta, il maggioritario ha prodotto l’effetto opposto: ha radicalizzato l’offerta politica e ha lasciato il centro senza voce. Il bipolarismo ‘bastardò all’italiana, figlio cioè della volontà di vincere le elezioni, ma non in grado di assicurare la governabilità, ha ammutolito e messo in sonno le culture liberali, popolari, riformiste. Bisogna svegliarle e ridar loro voce”.
“Forza Italia – sottolinea – nacque raccogliendo l’eredità composita di quel blocco democratico-cristiano, socialista, repubblicano e liberale, che passò alla storia con il nome di ‘centrosinistrà. Forza Italia ha vinto fin quando ha mantenuto questi suoi tratti inclusivi, centristi, riformisti e moderati, svolgendo il ruolo di partito federatore del centro-destra. Forza Italia ha perso, al contrario, leadership e consensi, quando ha assunto posizioni appiattite sulla ‘destra-destrà, rappresentata dal 2018 in poi dal sovranismo della Lega di Matteo Salvini e dal nazionalismo di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. E siamo passati dal 35 al 5 per cento”.
“La coalizione recente di centrodestra, ultima figlia del bipolarismo ‘bastardò e di quello stare ‘o di qua o di là’, sembra non esistere più – prosegue Brunetta -. Il mio sogno è tornare alla geniale intuizione di Berlusconi, quello di riunire tutte e tre le culture politiche italiane che guardano all’Europa. Tre filoni che hanno in Mattarella e in Draghi, che a quelle famiglie appartengono, i migliori interpreti e garanti. Con l’azione politica, l’ethos e il cuore. Ethos e cuore fondamentali che mi hanno sconvolto, sentendo le straordinarie parole, non una fuori posto, ai funerali di David Sassoli”, evidenzia Brunetta, che guarda alla “squadra vincente Mattarella-Draghi in vista del 2023 e oltre. Ma per farlo bisogna tornare a parlare delle persone. Dei meriti e dei bisogni. Io alla conferenza programmatica socialista di Rimini del 1982 c’ero, so da che parte stare. Vuol dire rimettere la sfida del merito al centro dell’agenda politica: il merito sta nel Pnrr, nella riforma della scuola e della magistratura. La sinistra non deve aver paura del merito, perchè il merito non è un privilegio, ma la fonte della responsabilità solidale che la classe dirigente assume nei confronti della società. Serve, lo ripeto, una grande alleanza riformista tra chi rappresenta i meriti e chi rappresenta i bisogni”.
“Bisogna avere il coraggio di dire basta al ‘bipolarismo bastardò, opportunista e fonte di instabilità, e avviare un dibattito per tornare a un sistema elettorale di tipo proporzionale, serio e corretto verso la governabilità – sottolinea Brunetta -. Non per fare gli aghi, ma per fare la bilancia. Lo dico soprattutto al mio partito, Forza Italia”.
“Draghi ha davanti a sè un’occasione mai vista: quella di rappresentare sempre più il riferimento di una sensibilità politica che non si identifica nella contrapposizione tra destra e sinistra. Il governo deve estendere il raggio della sua azione riformatrice e sfidare i poteri di interdizione di chi vuole fermare il cambiamento. Questo ci ha chiesto il presidente Mattarella. Con il Parlamento tutto in piedi a dirgli di sì”, conclude Brunetta.
(ITALPRESS).

Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 25 AGOSTO 2025

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: Bimbo investito, tragedia a Catanzaro – Viterbo, bimbo cade dall’auto in corsa – Gaza, carestia provocata dall’uomo – Ucraina, negoziati in stallo – Milano, revocati domiciliari a Catella – Bologna, in tribunale Kuznietsov sospetto di Nord Stream – Controesodo, weekend da bollino rosso – Gasparri “Stop ad attacchi a Gaza e liberazione ostaggi israeliani” – Previsioni 3B Meteo 23 agosto.

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Cronaca

Foti “Nessuno vuole centralizzare i fondi di coesione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel dibattito di ieri sui fondi di coesione, nessuno degli intervenuti ha sostenuto che gli stessi debbano essere centralizzati e gestiti dallo Stato. In verità, essendo stata posta in rilievo la necessità di un maggiore coinvolgimento dei Comuni, chi scrive ha detto che la decisione compete alle Regioni”. Così il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti.

“Non solo ma, essendo la sussidiarietà un pilastro della coesione, ho evidenziato da parte mia che quella verticale, proprio in ragione della governance multilivello, è molto più pregnante di quella orizzontale, per la quale il coinvolgimento della società civile risulta ancora parziale”, prosegue il ministro.

“Del resto, proprio chi scrive, in questi mesi, ha coerentemente espresso a nome del Governo la posizione di escludere i fondi della coesione dai cosiddetti ‘piani Paesè, ipotizzati dalla Commissione Europea per la programmazione 2028-2034”, conclude Foti.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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Cronaca

Vuelta, Gaudu vince a Ceres e Vingegaard resta in rosso

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TORINO (ITALPRESS) – David Gaudu si aggiudica la terza tappa della Vuelta a Espana 2025, la San Maurizio Canavese-Ceres di 134,6 chilometri, l’ultima con arrivo su suolo italiano. Il ciclista francese della Groupama-Fdj, vincitore di due frazioni della corsa rossa nel 2020, si è imposto nella volata finale battendo i danesi Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike).

Quest’ultimo si conferma leader della classifica generale, con lo stesso tempo totale di Gaudu, e conserva la maglia rossa. Terzo nella generale l’italiano Giulio Ciccone (Lidl-Trek), oggi in quarta piazza. Nulla da fare anche in questa frazione per Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), 34esimo all’arrivo. Domani è in programma la quarta tappa, la Susa-Voiron di 206.7 chilometri.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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