Economia
A Portofino si promuove il Mezzogiorno tra eccellenze e sinergie
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4 ore fa-
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RedazionePORTOFINO (ITALPRESS) – Portofino è stato il palcoscenico del convegno “L’Economia del Sud: Sviluppo, Opportunità e Sfide”, un evento di rilevanza nazionale focalizzato sulle tematiche dello sviluppo economico delle regioni meridionali d’Italia. Promossa da FederTerziario, Servizinnova e FondItalia, l’iniziativa ha goduto del patrocinio di importanti enti istituzionali e della Rai Calabria.
“La scelta di Portofino come location per questo convegno di rilevanza nazionale non è casuale. Si intende infatti amplificare la visibilità dell’evento e sottolineare la necessità di una profonda integrazione tra lo sviluppo del Sud Italia e quello delle altre regioni del paese. Solo attraverso questa sinergia sarà possibile realizzare uno sviluppo autentico e sostenibile nel lungo termine”, afferma Savino Magno, direttore e coordinatore dell’evento e uno degli ideatori dell’iniziativa.
A fornire la prospettiva delle potenzialità del Mezzogiorno i numeri positivi, evidenziati a luglio dallo Svimez, che sottolineano come la crescita del PIL meridionale nel 2023, addirittura superiore alle altre macroaree italiane, s’inserisce in un quinquennio, iniziato nel 2019, che complessivamente ha visto il prodotto interno lordo del Mezzogiorno superare la media nazionale (+3,7% contro +3,5%). Anche l’Istat, in riferimento al 2023, ha certificato che il Pil è aumentato in volume dell’1,3% nel Mezzogiorno e dell’1% nel Nord-Ovest, a fronte di dinamiche più contenute nel Nord-est (+0,8%) e, soprattutto, nel Centro (+0,5%).
Anche in termini occupazionali il Mezzogiorno è stata l’area che ha dato il contributo maggiore alla crescita, fornendo un incremento degli occupati che ha raggiunto il 2,5%.
“I numeri positivi dell’economia del mezzogiorno nell’ultimo quinquennio – spiega Nicola Patrizi, presidente di FederTerziario – testimoniano il buon impatto delle misure attivate a livello nazionale ed europeo, ma non devono trarre in inganno perchè il divario territoriale è ancora ampio e si esprime, nonostante i segnali di miglioramento e di espansione, sul fronte della digitalizzazione, sulle infrastrutture e sui trasporti. Abbiamo il dovere di promuovere investimenti e proseguire a responsabilizzare l’amministrazione pubblica senza cadere nella trappola dell’assistenzialismo: il Mezzogiorno, tra Pnrr e situazione geopolitica, deve essere sostenuto nel suo percorso, ne trarrà beneficio l’intera economia nazionale”.
Lo sviluppo del Mezzogiorno resta uno snodo strategico per il Paese: qualche settimana fa il governatore della Banca d’Italia a Catania ha precisato che se il PIL pro capite di quest’area aumentasse fino al 75 per cento di quello del Centro Nord il nostro reddito pro capite supererebbe quello della Francia.
Un lavoro che va costruito per obiettivi a medio termine, da sostenere attraverso alcune parole chiave che guideranno il dibattito dell’evento: dialogo, innovazione, collaborazione, eccellenze, strategie concrete e partecipazione giovanile.
Il convegno, moderato da Luca Ponzi, caporedattore del TGR Liguria, si è aperto con i saluti istituzionali del Vicesindaco di Portofino, Giorgio D’Alia in qualità di padrone di casa mentre i successivi saluti istituzionali sono stati affidati a: Egidio Sangue Direttore Nazionale di FondItalia, Umberto Risso, Presidente di Confindustria Genova e Presidente AGN Energia, e Gianmichele Passarini, Vicepresidente Nazionale della CIA. Tra gli altri relatori di spicco, Nicola Patrizi, Presidente Nazionale di FederTerziario, Luca Brondelli di Brondello, Vicepresidente Nazionale di Confagricoltura, Aldo Ferrara, Presidente di Unindustria Calabria e membro del Consiglio Generale di Confindustria, Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Mario Grillo, Presidente Nazionale di Turismo Verde – CIA, Pietro Santo Molinaro, Consigliere Regionale Calabria e Presidente della Commissione contro il fenomeno della ‘Ndrangheta.
– foto ufficio stampa FederTerziario –
(ITALPRESS).
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Inps, quasi 1,6 mln di parasubordinati nel 2023. Crescono collaboratori
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8 ore fa-
23 Ottobre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – Nel 2023 gli iscritti alla Gestione separata sfiorano 1,6 milioni, crescono sia i collaboratori che i professionisti. E’ uno dei dati dell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sui lavoratori parasubordinati dell’INPS per gli anni 2022 e 2023, pubblicato oggi.
L’Osservatorio riporta l’andamento nel periodo 2015-2023 delle informazioni su professionisti e collaboratori iscritti alla Gestione separata (https://servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/9).
Il numero totale di lavoratori parasubordinati contribuenti (collaboratori più professionisti) è passato da 1.434.856 del 2015 a 1.594.776 nel 2023.
Dai dati si rileva una riduzione della tipologia dei collaboratori dal 2015 al 2016 (-17,4%), una stabilizzazione nel 2017 (+0,1%), un incremento tra il 2017 e il 2018 (+2,4%), una lieve crescita tra il 2018 e il 2019 (+0,8%) una riduzione tra il 2019 e il 2020 (-1,7%), un aumento del 6,8% tra il 2020 e il 2021 un ulteriore aumento tra il 2021 e il 2022 (+5,4%) e tra il 2022 e il 2023 (+2,9%). I professionisti, al contrario registrano una crescita costante dal 2015 al 2023 pari al 59,0%.
Tali variazioni sono da legare, oltre che a dinamiche del mercato del lavoro, anche a interventi normativi che si sono susseguiti negli anni e che hanno di riguardato in modo particolare le collaborazioni. Va sottolineato, inoltre, che sugli andamenti del numero di collaboratori e professionisti hanno inciso anche le continue variazioni dell’aliquota di contribuzione, che ha raggiunto per i collaboratori un livello analogo a quello del lavoro dipendente.
La quota di donne è diminuita tra i collaboratori, dal 39,1% nel 2015 al 37,7% nel 2023, mentre è aumentata tra i professionisti dal 41,9% nel 2015 al 47,1% nel 2023. Per quanto riguarda l’età, rispetto al 2015 si registra un aumento del 13,6% per gli under 30 e del 7,0%, per gli adulti (da 30 a 59 anni), ma a crescere in maniera più consistente sono stati i senior (da 60 anni in su) per i quali l’incremento è stato del 26,0%.
A livello territoriale nel 2023 la variazione del numero di lavoratori parasubordinati contribuenti rispetto al 2015 vede una crescita importante al Sud, con un incremento del 16,0%, mentre al Nord la crescita è stata del 10,2% e al Centro del 9,5%.
L’analisi legata al reddito evidenzia, per i collaboratori una continua crescita del reddito medio. Di contro, per i professionisti, si registra una lieve riduzione fino al 2017, una lieve ripresa nel 2018 e nel 2019, una consistente diminuzione nel 2020 ascrivibile agli effetti della pandemia, dal 2021 si registra un recupero del reddito medio.
Nel rapporto sono disponibili, per la sola tipologia dei collaboratori, ulteriori variabili di dettaglio, come il numero di committenti: nel 2023 il 46,3% dei collaboratori risulta essere esclusivo e mono-committente, con un reddito medio annuo pari a 21.447 euro. Il reddito medio degli uomini è comunque quasi il doppio di quello delle donne. Amministratori e sindaci sono quelli con i redditi più elevati rispetto a tutti gli altri, a conferma dell’estrema eterogeneità dei contribuenti alla Gestione separata.
– foto ufficio stampa Inps –
(ITALPRESS).
Economia
Sbarra “Attendiamo convocazione per discutere contenuti della manovra”
Pubblicato
1 giorno fa-
22 Ottobre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Attendiamo una convocazione del Governo per discutere ed analizzare i contenuti del DDL Bilancio prima di dare un giudizio esclusivamente sindacale, ma se le misure annunciate fossero confermate, la Manovra accoglierebbe molte istanze Cisl, come la riduzione strutturale del cuneo fiscale, la cui estensione si avvicina alla fascia media, e l’accorpamento delle aliquote Irpef”. E’ quanto sottolinea il leader della Cisl, Luigi Sbarra. “Importante l’aumento degli stanziamenti per il Fondo Sanitario Nazionale, destinati ad assunzioni e stabilizzazioni, e la valorizzazione della contrattazione decentrata con la detassazione dei salari legati alla produttività e il rafforzamento dei fringe benefit a favore dei lavoratori. Positivo – aggiunge – anche il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni, lo stanziamento di risorse per i contratti pubblici 2025-2027, il rifinanziamento dell’Ape sociale, la conferma anche nei prossimi anni degli incentivi per le assunzioni al Sud. Riteniamo inoltre molto rilevanti gli interventi a sostegno alla famiglia ed alla natalità, il rafforzamento dei congedi parentali. Vigileremo per garantire, se confermati in Manovra , l’effettiva attuazione di queste misure e migliorarle durante l’iter parlamentare. Occorre fare uno sforzo aggiuntivo sul ceto medio, incrementando la riduzione del cuneo fiscale e abbassando le aliquote Irpef del secondo scaglione da estendere almeno sino a 60 mila euro. Chiediamo, inoltre , un rafforzamento della lotta all’elusione ed all’evasione fiscale e contributiva e la riapertura del confronto sulla riforma delle pensioni. Il contributo di solidarietà richiesto a banche e assicurazioni – osserva – è un buon passo, ma va esteso anche alle multinazionali della logistica, del digitale, del farmaceutico e dell’energia. E’ necessario tassare maggiormente le grandi rendite immobiliari e finanziarie e riformulare le agevolazioni alle imprese, introducendo criteri di responsabilità sociale e promuovendo pratiche partecipative. Guardando in avanti, è cruciale rinnovare i contratti pubblici e privati, investire di più sulla Sicurezza, realizzare pienamente i progetti del Pnrr, rilanciare salari, produttività e politiche attive per il lavoro e la formazione, e sviluppare nuove strategie industriali ed energetiche. Questo percorso – conclude Sbarra – richiede l’impegno di tutti gli attori riformisti per definire un nuovo Patto della responsabilità basato sulla partecipazione sociale”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
Economia
Piazza Affari apre in calo, Ftse Mib a -0,16%
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1 giorno fa-
22 Ottobre 2024di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Apertura in calo a Piazza Affari. L’indice
Ftse Mib, alla prima rilevazione, cede lo 0,16% a 34.901 punti, mentre l’Ftse Italia All-Share perde lo 0,13% a quota 37.047.
L’indice Ftse Italia STAR fa segnare +0,04% a 46.893 punti.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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