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Cronaca

All’Olimpico Cutrone risponde a Dia, Lazio-Como 1-1

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ROMA (ITALPRESS) – L’obiettivo era reagire alla sconfitta nel derby e festeggiare i 125 anni di storia della polisportiva. All’Olimpico però la Lazio – in 10 uomini dal 58′ per un rosso a Tchaouna – deve accontentarsi di un 1-1 contro un Como che lascia la Capitale in ansia per l’infortunio subìto da Nico Paz, ma con un punto che porta il bottino in classifica a quota 19. E’ un gol di Cutrone a vanificare il vantaggio di Dia, oggi padrone dell’attacco in assenza dello squalificato Castellanos (fermati dal giudice anche Gila e Zaccagni). Le assenze però spiegano solo in parte alcuni dei problemi già visti durante la stracittadina. Tra questi c’è l’approccio alla gara, considerando che solo il Verona (otto) ha concesso più gol della Lazio nel primo quarto d’ora di gioco nell’attuale Serie A (sette). Nei quindici minuti d’apertura il Como – che in questo parziale in stagione ha segnato solamente una rete – spreca quattro occasioni nitide. Al 3′ Nico Paz a tu per tu con Provedel tenta un colpo sotto senza precisione. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un cross da calcio piazzato, è Kempf ad anticipare di testa Provedel e a colpire il palo. A seguire ci provano Nico Paz e Strefezza: nel primo caso la conclusione a giro è larga, nel secondo è Provedel a respingere in tuffo il tiro dell’ex Lecce. La magia del Como si spegne al 20′ con l’infortunio di Nico Paz, vittima di un’entrata durissima di Gigot e costretto a lasciare il posto al nuovo acquisto Diao. E’ la svolta della partita perchè senza l’argentino il Como fa più fatica a uscire palla al piede, mentre la Lazio inizia ad attaccare con più coraggio e con una pressione più efficace. Sono gli ingredienti per l’1-0 che arriva al 34′: Gigot ruba palla, Guendouzi pesca in area Dia che si libera di Kempf e col mancino batte Butez.
Anche l’avvio di ripresa riserva qualche spavento a Baroni. Luca Pellegrini rischia grosso con una trattenuta di maglia che poteva costare il secondo giallo. Ad essere espulso poco dopo invece è Tchaouna che rimedia due cartellini in pochi minuti e lascia in 10 i suoi per oltre mezz’ora. Al 72′ il Como pareggia: Strefezza crossa al centro dalla destra, Cutrone in tuffo di testa sfugge alle marcature e firma l’1-1. La Lazio anche in 10 sfiora il gol: sul tiro-cross di Dele-Bashiru, Guendouzi può calciare da due passi, ma viene ostacolato da Dia. Alla fine è la Lazio a spingere per la vittoria, ma il risultato non cambia. La squadra biancoceleste sale a 36 punti.
– Foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Regione Lombardia porta i propri beni artistici in piazze e municipi

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MILANO (ITALPRESS) – Opere d’arte nelle piazze, all’interno dei municipi lombardi o in spazi pubblici di proprietà comunale, così da valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e artistico della Lombardia, avvicinandolo ai cittadini. È questo l’obiettivo dell’accordo firmato oggi al Teatro alla Scala di Milano tra Regione Lombardia, Ministero della Cultura e Anci Lombardia.

Il progetto, denominato ‘L’Arte in Comune’, riguarderà tutto il territorio regionale portando la cultura nel cuore delle comunità, in modo da favorire una fruizione più diffusa e capillare. Il protocollo è stato siglato nel corso dell’evento ‘Futura. Nuovi sguardi per la cultura’, organizzato dall’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, come occasione di confronto tra istituzioni, enti nazionali e internazionali, esperti, artisti e curatori sulle prospettive del settore.

All’appuntamento, una sorta di ‘Stati Generali’ della Cultura, hanno partecipato, tra gli altri, anche il governatore lombardo Attilio Fontana, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il sovrintendente e direttore artistico del Teatro alla Scala Fortunato Ortombina.

Gli spazi espositivi allestiti nei Comuni ospiteranno opere attualmente conservate nei depositi museali o che presentano una significativa connessione col territorio. Saranno attivate collaborazioni tra istituzioni, scuole, biblioteche e realtà culturali per realizzare iniziative condivise e percorsi mirati. Un nuovo modello di gestione dei beni artistici che pone la Lombardia come avanguardia anche in ambito culturale.

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La sperimentazione attuata in regione potrà essere poi estesa a livello nazionale: “La cultura deve essere di tutti e per farlo è necessario portarla anche al di fuori dei luoghi tradizionali, così da raggiungere il più ampio pubblico possibile. La cultura deve vivere nella quotidianità delle persone: educa al bello, trasmette valori, ed è un antidoto al disagio sociale e giovanile” ha spiegato l’assessore Caruso. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è andare avanti con determinazione nel percorso avviato per fare della Lombardia, sempre più, la ‘Casa della cultura’”.

“La Lombardia – ha detto il governatore Fontana – è una ‘regione-guida’ per quanto concerne la cultura. Gli investimenti e le politiche messe in campo offrono un contributo importante a un comparto che genera valore aggiunto e occupazione. Il progetto studiato con Ministero della Cultura e Anci darà ulteriore linfa a un sistema di efficaci sinergie coi territori”. “Con ‘L’Arte in Comune’ – ha affermato Mauro Guerra, presidente Anci Lombardia – offriamo ai Comuni un’opportunità strategica per rafforzare il proprio ruolo nella valorizzazione del patrimonio culturale, rendendo fruibili opere oggi non accessibili al pubblico. Puntiamo a generare una rete virtuosa tra Comuni, istituzioni museali e realtà locali”.

“Esprimo grande soddisfazione per questa iniziativa che – ha evidenziato Rosario Maria Anzalone, direttore della Direzione regionale Musei Lombardia – costituisce un esempio virtuoso e lungimirante di sinergia interistituzionale. Un progetto volto a promuovere un’autentica restituzione diffusa del patrimonio culturale ai legittimi proprietari, affinché funga da veicolo efficace di crescita morale e civile”.

L’evento è stata l’occasione per ribadire ‘l’idea di cultura’ promossa dalla Regione e in particolare dall’assessore Caruso: “Abbiamo lanciato un bando da 5 milioni di euro per ripristinare le infrastrutture culturali attualmente inutilizzate, oltre ai 7 milioni stanziati con l’Avviso Unico per sostenere centinaia di iniziative in tutte le province lombarde. Senza dimenticare i concerti di grande musica classica organizzati nei quartieri popolari. Vogliamo alimentare la rete sui territori, con particolare riferimento ai luoghi periferici dove si registra una carenza di offerta culturale”. Grande attenzione, inoltre, alle politiche destinate ai giovani: “Con i progetti ‘Palchi di classe e ‘Schermi di classe’ abbiamo portato al cinema e in teatro decine di migliaia di studenti lombardi, mentre con ‘Un due tre Musei’ abbiamo messo a disposizione abbonamenti per i minori dai sei ai tredici anni”.

– Foto Regione Lombardia –

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(ITALPRESS).

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