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Cronaca

Sanremo, vince Olly. Secondo Lucio Corsi. Fischi per Giorgia e Achille Lauro fuori dalla top five

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SANREMO (ITALPRESS) – Olly è il vincitore del 75° festival di Sanremo con “Balorda nostalgia”. Secondo posto per Lucio Corsi con “Volevo essere un duro”, terzo Brunori Sas, quarto Fedez, quinto Cristicchi. “E’ una di quelle cose che non sembra vera quando capita”, commenta Olly subito dopo la proclamazione. “Ciao mà, ciao pà, è assurdo ma è successo”, aggiunge.
Alla lettura della classifica dei cinque finalisti, fischi e proteste per l’esclusione di Giorgia e Achille Lauro. La cantante si commuove per una lunga standing ovation dell’Ariston dopo la consegna del Premio Tim all’artista di questo Festival più amato su app My Tim e su siti e canali social ufficiali Tim.
La velocità di Carlo Conti è il tormentone della serata finale del Festival più puntuale degli ultimi anni. Che è anche tra i più visti, almeno da quando esiste l’Auditel: la serata dei duetti con 13.575.000 spettatori e il 70,8% di share fa registrare il dato di ascolti più alto rilevato dall’istituto.
Più che appropriata la sigla scelta per la kermesse: Tutta l’Italia di Gabry Ponte che, in occasione della finale, si è palesato all’Ariston con la sua consolle e un corpo di ballo per eseguire live il brano che tutti canticchiano da cinque giorni. Co-conduttori della serata Alessandro Cattelan, che apre la sua serata in total white – “Come Elettra Lamborghini, volevo far risaltare la tua abbronzatura”, ha scherzato rivolto a Carlo Conti -, e Alessia Marcuzzi.
In tubino nero con la schiena scoperta che durante la serata ha tenuto a far notare, ha dato il via a una sequenza di abbracci a Carlo Conti, Mara Venier e a uno sconosciuto in platea: “Quando sono felice ho bisogno di un contatto fisico”, ha affermato nel primo di una serie di interventi da “valletta” d’antan. La showgirl rischia anche di essere vittima delle scale dell’Ariston, un minuto dopo aver detto: “Ormai mi sono abituata”. A calcare il palco anche Antonello Venditti che ha ricevuto il Premio alla Carriera dal Comune di Sanremo: “Non sono avvezzo ai premi, ma questo qua tutto sommato mi ha fatto molto piacere”, ha detto dopo aver fatto cantare la platea con “Ricordati di me” e “Amici mai”.
Sul palco anche Edoardo Bove il 22enne centrocampista della Fiorentina ha raccontato la sua esperienza dopo l’arresto cardiaco di dicembre durante Fiorentina-Inter. “In 13 minuti ero già in ospedale, ma ho ricevuto tante testimonianze di persone che non hanno avuto la stessa fortuna. E’ fondamentale diffondere maggiore consapevolezza sull’importanza del primo soccorso”, ha dichiarato.
Poi ha aggiunto: “Io sto vivendo questa esperienza in un modo particolare perchè per me il calcio è la mia forma di espressione, quindi senza sento che manca qualcosa. E’ come, credo, per un cantante perdere la voce o per una persona perdere un grande amore”. Il giocatore ha anche parlato dell’importanza del supporto psicologico: “Mi sto facendo aiutare per iniziare un percorso di analisi su me stesso, per rivivere certe emozioni. Mi fa soffrire, ma so che servirà per il futuro”. La finale strettamente canora si è aperta con Francesca Michielin, caviglia ancora fasciata per la caduta dalle scale del palco durante le prove, che ringrazia la mamma “per la prima volta all’Ariston”.
Tra le prime esibizioni, Marcella Bella, ha chiuso l’esibizione con il segno della vittoria: “Per tutte le donne”. Bresh ha mandato due baci alla sorella Chiara. Kekko dei Modà, ha pronunciato un semplice «Cash», per ricordare un amico scomparso in un incidente in moto. Rose Villain ha sceso le scale con due “valletti” intenti a sistemarle l’abito, mentre Tony Effe, senza la collana delle polemiche e senza foulard, ha sfoggiato una collana con crocefisso sul polso destro. Rocco Hunt è sceso in platea per salutare la madre. I The Kolors accettano di ospitare Fru dei The Jackal, che aveva fatto un appello ai cantanti, a ballare nel finale, mentre Olly, che ha raccolto una standing ovation, ha ringraziato la mamma e l’orchestra. Brunori Sas, dopo L’albero delle noci, ha commentato: “Grazie di cuore, è stata un’esperienza straordinaria”.
Fedez ricorda il musicista e produttore Fausto Cogliati, scomparso lo scorso 14 gennaio: “Ha aiutato me e tanti altri musicisti”. Sul fronte ospiti il Suzuki Stage ha ospitato Tedua, mentre dal palco della nave Costa Toscana spazio ai Planet Funk. Sul fronte “promozione” Rai, invece, Alberto Angela ha presentato la puntata speciale di Ulisse dedicata ad Andrea Camilleri, e Vanessa Scalera la quarta stagione di “Imma Tataranni – Sostituto procuratore”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

Cronaca

Bernardeschi trascina il Bologna, successo in rimonta a Vigo

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VIGO (SPAGNA) (ITALPRESS) – Sotto il diluvio di Vigo, il Bologna esce vittorioso in rimonta contro il Celta per 2-1. E’ una doppietta di Bernardeschi a ribaltare una sfida inizialmente sbloccata dalla formazione spagnola. Gli ospiti partono meglio, ma sono proprio i galiziani a sbloccare il match alla prima occasione utile. Al 17′, Swedberg se ne va via di forza a Lykogiannis, entra in area e mette una palla a rimorchio all’indietro per Zaragoza, che batte Ravaglia di prima intenzione con il destro. Dieci minuti dopo, gli emiliani hanno una grande occasione per pareggiare ma Rowe, liberato in area da uno svarione difensivo di Starfelt, calcia fuori a tu per tu con Radu. Pochi istanti più tardi, Castro prende bene posizione in area su un cross pennellato di Bernardeschi dalla destra ma non riesce a impattare bene e incorna a lato. Al 43′, l’argentino si divora nuovamente il possibile 1-1 quando, ben servito in area da Bernardeschi, calcia addosso al portiere con la palla che termina in corner. In pieno recupero, scattano le proteste per un possibile rigore non concesso per un fallo di mano in area commesso da Ristic. Gli uomini di Italiano meriterebbero il pari, ma le due squadre vanno al riposo sull’1-0.
I detentori della Coppa Italia partono bene anche nella ripresa e al 14′ firmano il pareggio con Pobega, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco di partenza di Bernardeschi dopo la revisione al Var. Passano pochi secondi e Pobega viene steso in area da Javi Rodriguez. Dopo una lunga attesa, per stabilire se il centrocampista ex Milan fosse partito o meno in posizione di offside inizialmente segnalata, il direttore di gara assegna il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Bernardeschi, che corona un’ottima prestazione siglando il meritato 1-1 per i suoi. La pressione rossoblù non si arresta e, al 29′, si completa la rimonta. Il neo entrato Cambiaghi recupera palla e serve uno scatenato Bernardeschi, che entra in area dalla destra e trafigge Radu nell’angolino, calciando di punta con il sinistro. Nel finale, la formazione ospite non rischia nulla e difende senza affanni il 2-1. Grazie a questi tre punti, il Bologna sale a quota 11 e si porta a -2 dall’ottavo posto che varrebbe la qualificazione diretta agli ottavi. Gli emiliani torneranno protagonisti in Europa il 22 gennaio, quando al Dall’Ara ospiteranno gli scozzesi Celtic, appena sconfitti dalla Roma.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Roma vince a Glasgow, doppietta Ferguson e 3-0 al Celtic

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GLASGOW (SCOZIA) (ITALPRESS) – E’ una Roma brillante e convincente quella che domina in casa del Celtic e trova la terza vittoria consecutiva in Europa League: 0-3 il risultato a favore degli uomini di Gian Piero Gasperini, che si mettono alle spalle le due sconfitte di fila in campionato, salgono a 12 punti e provano a blindare i playoff, mantenendo viva la possibilità di chiudere tra le prime otto. Tanti i cambi di Gasperini rispetto alla sconfitta di Cagliari: Dybala parte dalla panchina, alle spalle di Ferguson ci sono Soulè, unica conferma là davanti, e la novità El Shaarawy, alla prima stagionale da titolare nella competizione. A centrocampo, poi, spazio a Pisilli e El Aynaoui in mezzo, con Cristante e Konè in panchina, mentre sulla fascia sinistra c’è Rensch. I giallorossi mettono da subito in campo tanta aggressività e una pressione molto alta, da dove scaturisce il primo angolo della partita. Batte Soulè e Scales, nel tentativo di anticipare Mancini, la insacca all’incrocio alle spalle di Schmeichel: è 0-1 al 6′. Al Celtic Park è monologo giallorosso, con le fasce che lavorano molto bene e El Shaarawy che si procura qualche occasione. Si vede anche Ferguson, che colpisce un palo al 27′.
Il centravanti irlandese chiude i conti nel finale di primo tempo con una doppietta, al 36′ finalizzando da pochi metri l’azione tra Soulè e Celik e al 46′ con il diagonale vincente dopo un ottimo stop. Prima di rientrare negli spogliatoi c’è ancora tempo per un calcio di rigore a favore del Celtic, assegnato in maniera a dir poco generosa dal croato Kovacs per un contatto tra Hermoso e Engels. Quest’ultimo si presenta dal dischetto ma colpisce il palo.
Nel secondo tempo, l’ingresso di Iheanacho dà nuova linfa alla squadra di casa: l’attaccante manca una grande occasione al 53′ e poi trova la rete al 64′, ma il gol viene annullato per la sua posizione di fuorigioco al momento del cross di Engels. Dieci minuti più tardi viene annullato un gran gol anche a Bailey, partito in fuorigioco a inizio azione. La Roma abbassa il ritmo ma va di nuovo vicina al gol con Schmeichel che para bene con i piedi su Bailey, innescato da Dybala, che poi tenta il tap-in ma viene chiuso da Scales. L’ultimo pericolo per la Roma arriva al 92′ con Svilar che blocca a terra il tentativo di Balikwisha, ma il risultato non cambia più: i giallorossi tornano da Glasgow, dove avevano già vinto un mese fa contro i Rangers, con una grande iniezione di fiducia in vista dei prossimi impegni.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Meloni riceve il premio Thatcher “Sono un soldato al servizio di un’idea”

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ROMA (ITALPRESS) – “Grazie a tutti per questo riconoscimento, dedicato a una donna che ha lasciato il suo segno nel XX secolo e nella storia per le sue idee coraggiose e soprattutto per la libertà con cui le ha espresse: non penso di meritarlo. A essere onesti, c’è molto lavoro da fare e molto ancora da dimostrare per essere a quel livello. Stiamo semplicemente cercando di fare del nostro meglio. Io mi considero principalmente un soldato e mi considero un soldato di un’idea”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ricevendo il premio Margaret Thatcher Awards in occasione dell’evento organizzato dalla fondazione New Direction nel centenario della nascita della Lady di Ferro, all’Acquario romano.

“Essere conservatore – aggiunge la premier – significa difendere ciò che ami, ciò di cui sei fatto, ciò che sei: tuttavia sapete meglio di me che, in questi tempi, fare questo sia diventato per certi versi rivoluzionario. Il mondo in cui viviamo ci spinge verso un’altra direzione: vogliono che ci omologhiamo, ma il conservatorismo è l’antidoto a una civilizzazione che non crede più in se stessa e demonizza tutto ciò che abbiamo creato. Le identità forti non hanno paura delle altre: quando ci dicono di nascondere la nostra identità o che non siamo aperti agli altri si sta verificando esattamente l’opposto. Imparare le lezioni del passato ci permette di fare un salto nel futuro: è questo il mondo di cui fa parte ogni conservatore, vi ringrazio per far parte di questa famiglia e per combattere con voi; sappiamo di essere dalla parte giusta della storia”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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