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Cronaca

Di Costanzo “Su digitale e IA investire nella conoscenza”

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ROMA (ITALPRESS) – Sul tema dell’intelligenza artificiale “non voglio dire che siamo fermi, ma quasi. L’Europa è molto indietro, dobbiamo recuperare terreno”, il rischio è che “altre aree del mondo, come gli Stati arabi ed altri, che invece fanno tanti investimenti, ci possono sorpassare”. Lo ha detto Francesco Di Costanzo, fondatore e presidente di PA Social – Associazione nazionale per la comunicazione e informazione digitale – e della Fondazione Italia Digitale, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Più che una corsa, è una rincorsa perchè dobbiamo recuperare terreno rispetto a quegli Stati che stanno guidando sul tema dell’intelligenza artificiale: parlo ovviamente degli Stati Uniti, da dove noi prendiamo la maggioranza degli strumenti, delle piattaforme, della tecnologia e anche dell’innovazione. In seconda posizione c’è la Cina che sta investendo tantissimo e sta recuperando terreno. L’Europa invece si colloca in una posizione di rincorsa”, spiega. Le regole europee “vanno benissimo, però devono essere accompagnate da una politica industriale e da investimenti importanti su ricerca e sviluppo di tecnologia”, sottolinea Di Costanzo.
“L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale sono strumenti nè buoni, nè scorretti – prosegue -: la differenza la fa la qualità dell’utilizzo. E’ fondamentale che, anche a livello di governo e di enti locali, ci sia un grande piano di cultura digitale a livello nazionale ed europeo”.
Sulla svolta digitale “siamo molto più avanti di quello che si racconta: l’Italia è ricca di buone pratiche di settore, con tanti professionisti che da Nord a Sud fanno un lavoro straordinario nel mettere a disposizione servizi di formazione, comunicazione, dialogo e interazione con i cittadini. I professionisti ci sono, forse dobbiamo aiutarli un pò di più” riconoscendo “professionalità, nuovi modelli organizzativi del lavoro, anche con un grande investimento culturale di conoscenza”, aggiunge Di Costanzo.
“Con Fondazione Italia Digitale abbiamo proposto di inserire l’educazione al digitale in Costituzione, come è successo per l’ambiente e per lo sport. Sul tema dell’intelligenza artificiale ci sono un pò di resistenze anche da parte del mondo dell’istruzione, ma credo che certe rivoluzioni non le fermi: vanno governate e affrontate, anche con tanta conoscenza. Cosa ci aspettiamo per il futuro? E’ difficile dare una risposta, è un’evoluzione continua: credo che nel prossimo decennio avremo un forte ingresso dell’intelligenza artificiale anche sulle piattaforme social”.
Dal 2015 “ogni anno lavoriamo sulla divulgazione, sulla formazione e sulla ricerca, abbiamo anche un osservatorio dedicato, e portiamo avanti una battaglia che definirei politica, che è quella del riconoscimento professionale di tutti quelli che si occupano di comunicazione digitale: ci sono tante professionalità che oggi nel nostro ordinamento non sono riconosciute. Spero che nel lavoro attuale del governo sulla semplificazione della Pubblica Amministrazione si riesca finalmente ad arrivare a qualcosa di concreto”.
Nel 2025 “nell’ottica anche del festeggiamento del nostro decennale, l’obiettivo è soprattutto confrontarci sulle tendenze attuali e su quelle che arriveranno i prossimi anni, per poter permettere alle Pubbliche amministrazioni di rispondere ai cittadini”. Quest’anno “stiamo mettendo in campo tantissime iniziative: torneremo col Festival Digitale Popolare a ottobre a Torino, ci sono tante tappe del nostro tour del decennale: le prossime saranno a Perugia, a Napoli e a Cagliari, ma siamo stati recentemente a Roma, a L’Aquila e a Torino”, sottolinea Di Costanzo.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Creo-Lab Unibg all’insegna del rafforzamento dell’innovazione

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BERGAMO (ITALPRESS) – La seconda edizione dei Creo-LAB proposti dall’Università degli studi di Bergamo rafforza il coinvolgimento dell’ecosistema territoriale dell’innovazione. I CREO-LAB sono laboratori innovativi, partecipativi e multidisciplinari attraverso cui studentesse e studenti affrontano le sfide socioeconomiche di oggi per imparare a disegnare le soluzioni originali di domani: sono quattro quelli previsti da febbraio a giugno 2025 – i CREO-LAB ‘Tourism and creative industries’, ‘Sustainability’, ‘Salutè, ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificialè -, e rappresentano il cuore della proposta di CREO – Competencies and Resources for Entrepreneurial Orientation, il percorso di formazione accademica e imprenditoriale dell’Università degli studi di Bergamo che promuove la crescita personale, la creatività e la capacità di innovazione. La seconda edizione dei CREO-LAB è caratterizzata da un forte coinvolgimento di imprese di primo piano sul panorama provinciale e non solo: Gewiss, Tenaris, Magris Group, Vitali e Ribo si confronteranno con gli studenti e le studentesse del CREO-LAB Tecnologie Digitali e Intelligenza Artificiale proponendo sfide (challenge) a partire dalle quali avviare un confronto per l’elaborazione di progetti innovativi da applicare a casi reali. Dopo il sostegno nel lancio di CREO, prosegue la partnership con Intesa Sanpaolo, Fondazione Pesenti Ets, Fondazione Emilio Lombardini. Proprio il coinvolgimento dell’ecosistema territoriale dell’innovazione – imprese, investitori, organizzazioni, incubatori, dell’innovazione – è per CREO un elemento strategico, che offre a studentesse e studenti l’opportunità di fare network, costruire e rafforzare una community, sviluppare project work su casi d’interesse reali. Le studentesse e gli studenti iscritti all’edizione 2025 dei CREO-LAB sono 114, con una formazione accademica così distribuita: il 59% segue un percorso tecnico-scientifico, il 25% appartiene all’area giuridico-economica, il 14% a quella delle scienze umane e sociali, mentre il 3% proviene dall’area medico-sanitaria. La maggior parte di questi è italiana (99), ma sono presenti anche 15 studenti internazionali, provenienti da Germania, Romania, Albania, Iran, Pakistan, Marocco, Tunisia, Turchia e Cuba. Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo ha detto: “CREO sta diventando pilastro dell’offerta didattica e dell’identità scientifica di UniBg. L’adesione degli studenti è cospicua e interdisciplinare e sono grato ai docenti coinvolti in quest’attività, che lavorano con entusiasmo e passione. CREO incarna già in pieno i principi della Bauhaus4eu Alliance, l’alleanza internazionale di recente avvio, a cui UniBg partecipa, oltre a sviluppare in una chiave interdisciplinare i principi del piano strategico di Ateneo 2023-2027 (Stili di vita, salute e benessere della persona; Patrimoni culturali e creativi; Economie e società sostenibili; Formazione e nuove professionalità), contribuendo a orientare la crescita della nostra società”. Tommaso Minola, Università degli studi di Bergamo, Direttore del CYFE ha aggiunto: “I CREO-LAB rappresentano un modello virtuoso in cui ricerca, didattica e rapporto con il territorio si intrecciano, declinandosi in quattro ambiti strategici per il nostro Ateneo: salute, sostenibilità, digitalizzazione, turismo e industrie creative. I dati più recenti, raccolti su un campione di circa 5.000 studenti universitari italiani provenienti da quasi 30 atenei, evidenziano come oltre il 30% degli studenti universitari riceva ormai una formazione imprenditoriale, in diverse forme, dal proprio Ateneo. Numeri significativi, che avvicinano l’Italia ai sistemi universitari anglosassoni e testimoniano un forte interesse degli studenti verso l’imprenditorialità, intesa non solo come creazione d’impresa, ma come competenza chiave per il futuro. Quest’anno avviamo la sperimentazione nel CREO-LAB ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificialè, con il coinvolgimento diretto di alcune imprese, per arricchire ulteriormente l’esperienza di apprendimento dei partecipant”. CREO – Competencies and Resources for Entrepreneurial Orientation è un ‘ventagliò di esperienze rivolte a studenti iscritti alle lauree magistrali o all’ultimo biennio di una laurea a ciclo unico in tutti i campi del sapere – dall’ingegneria all’economia, dalla giurisprudenza alle scienze umane – in grado di promuovere un metodo e un approccio mentale, fornendo strumenti per allenare all’intraprendenza, al lavoro di gruppo, allo spirito di adattamento e al senso di responsabilità. Iniziative pensate per mettersi alla prova, scoprendo e coltivando i propri talenti, la leadership, la capacità di problem solving, il lavoro per obiettivi e in team. Il programma dell’anno accademico 2024/2025 prevede complessivamente oltre 18 proposte tra corsi, laboratori, eventi e competizioni. Ad essere coinvolti 30 docenti e ricercatori.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo

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Cronaca

Lombardia, Fontana “Con Ministro Salute Schillaci d’accordo su tutto”

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MILANO (ITALPRESS) – In merito alla classifica sulla qualità delle cure stilata dal Ministero della Salute, che ha visto la Regione Lombardia arretrare in settima posizione, “non c’è nessuna necessità di sentire il ministro [Schillaci, ndr], abbiamo un rapporto bellissimo e siamo d’accordo su tutto. Non c’è bisogno di ripetere al ministro quello che lui già sa. Noi vogliamo lavorare tranquilli ed evitare che qualche burocrate ci metta i bastoni tra le ruote”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a margine di un evento a Palazzo Pirelli. (ITALPRESS).

Foto: xh7

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Cinema, David Cronenberg aprirà il Baff Film Festival di Busto Arsizio

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VARESE (ITALPRESS) – Annunciate ufficialmente le date dell’edizione numero XXIII del BAFF – BA Film Festival che si terrà a Busto Arsizio dal 29 marzo al 5 aprile 2025 con otto giorni di proiezioni, incontri ed eventi. Ad aprire il festival, il 29 marzo, il regista David Cronenberg che presenterà, in anteprima italiana, il suo ultimo film The Shrouds (Segreti sepolti), in uscita nelle sale il 3 aprile, distribuito da Europictures in collaborazione con Adler Enterteinment. L’anteprima del film sarà preceduta nel pomeriggio di sabato 29 marzo da una masterclass tenuta dal direttore artistico del BAFF Giulio Sangiorgio che si svolgerà presso l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio. A dialogare con David Cronenberg dal palco del teatro Manzoni, durante la serata inaugurale, il critico cinematografico Gianni Canova autore di un noto saggio sull’opera del regista canadese dal titolo David Cronenberg (Il Castoro 1993). The Shrouds, già presentato in concorso al Festival di Cannes 2024, segna il ritorno sul grande schermo del visionario cineasta e vede protagonisti Vincent Cassel, Diane Kruger e Guy Pearce. Karsh, interpretato da Vincent Cassel, è un uomo d’affari che, in seguito alla morte della moglie, ha messo a punto una tecnologia rivoluzionaria e controversa che permette ai vivi di monitorare i defunti avvolti nei sudari. Una notte alcune tombe, inclusa quella di sua moglie, vengono profanate: Karsh decide così di mettersi sulle tracce dei responsabili. “E’ un onore aprire la XXIII edizione del BA Film Festival con un ospite come David Cronenberg – dichiara il direttore Giulio Sangiorgio – uno dei maggiori registi viventi, un autore seminale e fondamentale che è stato in grado di trasformare il cinema in un luogo d’osservazione sull’uomo, la tecnologia, la società, con l’acume analitico di un sociologo e l’illuminante capacità di sintesi e previsione di un grande artista surrealista. Film come Videodrome, La mosca, Inseparabili, eXistenZ, A History of Violence, per citare i più celebri, sono stati in grado di trovare forme mai viste per comunicare concetti non ancora conosciuti. The Shrouds, l’ultimo suo lavoro, che siamo felici di presentare in prima italiana grazie a Europictures che lo distribuisce, non è semplicemente l’opera di un maestro: è uno dei film cruciali di questo tempo, un capolavoro contemporaneo, capace di mettere in scena un nuovo rapporto con la morte, con il potere, con i sentimenti, cose che possiamo presentire già oggi e che forse vedremo domani. Sono inoltre felice che, a dialogare con Cronenberg, come in un incontro rimandato per troppo tempo, ci sia Gianni Canova, uno dei miei maestri, autore di un libro ancora incomparabile che rivelò a tutti la grandezza di questo regista”. “Dopo un’edizione autunnale, andata in scena a fine settembre 2024 – spiega Alessandro Munari, presidente della B.A. Film Factory, associazione che organizza la manifestazione – il festival torna dunque alla sua collocazione originale, in primavera. Resta confermata la continuità nell’eccellenza della proposta culturale, resa possibile dall’impegno del direttore artistico e della squadra, al lavoro per coinvolgere maggiormente la città e tutti coloro che vorranno appassionarsi alle nostre iniziative”. “Con questa XXIIIa edizione teniamo fede all’impegno preso nel 2024 di ricollocare il Festival nella sua finestra ‘storicà primaverile, dove anche il pubblico lo aspetta ogni anno e ama viverlo – conclude l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli – Sarà così anche in questo 2025, con una edizione che si annuncia all’insegna della migliore tradizione anche in termini di contenuto: un’occasione speciale per vedere film, parlare di cinema, riflettere sul cinema, incontrarne i grandi protagonisti anche internazionali, conoscerne meglio la macchina. Un appuntamento imperdibile, che concorre a fare dell’offerta culturale della città una tra le più poliedriche e contemporaneamente più qualificate nel panorama lombardo”. Tanti gli appuntamenti che animeranno la settimana: gli incontri con grandi personalità del mondo del cinema, il concorso per opere prime, la sezione dedicata alle serie televisive, i film per le scuole, le Masterclass, oltre naturalmente ad approfondimenti ed eventi speciali. Il B.A. Film Festival, diretto da Giulio Sangiorgio, è organizzato dall’associazione B.A. Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, con il Comune di Busto Arsizio e il supporto dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Storyfinders

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