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Cronaca

PAVIA IN FESTA PER LA PARTENZA DELLA MILANO-SANREMO SABATO 22 MARZO

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Oggi a Pavia non brillava il sole in cielo, per l’arrivo di una perturbazione che porterà acqua nel weekend, ma la città era in fermento per la presentazione delle 25 squadre e dei 175 corridori della 116esima edizione della Milano-Sanremo, che ancora una volta parte dalla nostra bella città. La corsa dei fiori, inconfondibile classica di apertura, resta sempre un appuntamento imprescindibile del mondo delle due ruote. Dal quartier generale della Gazzetta e dei cronisti presso la Camera di Commercio passando al palco e all’area eventi allestita sotto il Broletto in Piazza della Vittoria, non c’era angolo in cui non si poteva intravedere un ciclista e le due ruote. Che bello vedere una Pavia così sportiva, così tonica, così colorata, così in festa, in vista della partenza di Sabato mattina alle 10,15 (su Rai Sport canale 58 la cronaca integrale, per poi passare su Rai Due nel pomeriggio), con il via ufficiale sulla Vigentina alle 10,25. Che bello anche vedere tanti giovani, accompagnati dai loro genitori o nonni per applaudire i loro corridori preferiti mentre sfilavano alla presentazione delle squadre, dopo il saluto delle autorità, dal sindaco Michele Lissia al presidente della Provincia Giovanni Palli: applauditissimo il campione del mondo Tadej Pogacar (terzo nel 2024), che anche quest’anno si contenderà la vittoria con Mathleu Van Der Poel (re del 2023) e il compagno di squadra Jasper Philipsen, detentore della corsa, ma ci sono anche i nostri portabandiera Filippo Ganna e Jonathan Milan che possono fare la differenza. C’erano anche tante squadre giovanili ad accompagnare i campioni, dal Branco a Tromello, Sannazzaro e Upol Pedale Lungavilla, dove Giovanissimi dai 6 ai 12 anni, sotto la guida esperta del loro allenatore Mario Rovida, sono una vera fucina di talenti, piccoli ciclisti promettenti per un campionato provinciale che regala ogni anno delle belle soddisfazioni.
Come nel 2024, anche quest’edizione partirà da Pavia grazie all’accordo tra RCS Sport, il Comune, la Camera di Commercio e la Provincia di Pavia fino al 2028, per poi puntare in direzione Milano e raggiungere la Certosa, dove si immette nel percorso tradizionale. A quel punto Casteggio e Voghera, una divagazione toccando Rivanazzano e Salice Terme per poi rientrare nel percorso classico a Tortona. Il tragitto ricalcherà la strada che storicamente ha collegato Milano con la riviera di Ponente toccando Ovada, il Passo del Turchino fino a scendere su Genova-Voltri. Si avanza costeggiando il mare lungo la statale Aurelia attraverso Varazze, Savona, Albenga fino a raggiungere Imperia. A San Lorenzo al Mare, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano le due salite inserite nei decenni successivi alle prime edizioni: Cipressa (1982) e Poggio di Sanremo (1961). La Cipressa supera 5.6 km al 4.1% per immettere nella discesa molto tecnica che riporta sull’Aurelia. La salita del Poggio di Sanremo inizia circa ai -9 dal traguardo (3.7 km a meno del 4% di media con punte dell’8% nel tratto che precede lo scollinamento). Discesa su strada asfaltata, tornanti in serie, curve e controcurve fino all’immissione nella statale Aurelia. L’ultima parte in discesa si svolge nell’abitato di Sanremo, con gli ultimi 2 km su vie cittadine. Ai 750 metri dalla fine l’ultima curva che immette sulla retta finale di via Roma, tutto su fondo in asfalto.

Cronaca

MUORE STRONCATO DA INFARTO DURANTE LA FESTA DEL SUO MATRIMONIO A MONTEBELLO

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Un uomo di 49 anni è morto durante la festa di matrimonio, poche ore dopo il rito civile nel comune di Bornasco (Pavia). Il dramma si è consumato ieri pomeriggio all’agriturismo Roveda di Montebello della Battaglia. Antimo Squillace si era appena sposato in municipio con Federica Vespo, 31 anni, e attendevano parenti e amici per una cerimonia più intima con i loro cari all’agriturismo e suggellare il loro amore con un rituale davanti a un celebrante. I due sposi stavano cambiandosi d’abito, quando il 49enne è stato colpito da un malore improvviso. E’ stato il figlio più piccolo ad avvertire la 31enne: “Mamma, vieni, sta male, vuole parlare solo con te”. La donna è accorsa nella stanza del neo sposo e lo ha trovato disteso a terra: ha così immediatamente allertato i soccorsi. Gli operatori di Areu 118 sono subito giunti sul posto. Il 49enne è stato rianimato per oltre un’ora, e poi trasferito in ambulanza al Policlinico San Matteo di Pavia, dove i medici però non hanno potuto far altro che constatare il decesso. “Un gran cuore, l’amore della mia vita”, ha solo detto, con un filo di voce, senza più lacrime, la giovane vedova. Martedì pomeriggio, a consolarla nella camera mortuaria del San Matteo, a Pavia, c’erano i parenti più stretti e alcuni amici, increduli, che si sono voluti stringere attorno alla famiglia, colpita da un lutto così grave.

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Cronaca

Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa, presente Piantedosi

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PALERMO (ITALPRESS) – Rappresentanti politici, Forze dell’ordine e cittadinanza, tutti insieme per celebrare il ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel luogo in cui, 43 anni fa, Cosa nostra lo uccise insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’autista Domenico Russo, in via Isidoro Carini, a Palermo.
Per onorarlo sono state deposte diverse corone di fiori attorno alla targa che lo commemora. Presenti tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia e le massime autorità civili e militari: tutti uniti nel ricordo del generale, che dopo la lotta alle Brigate rosse si era messo a disposizione anche per quella contro la mafia pagando con il prezzo più caro: il 3 settembre 1982 la reazione di Cosa nostra fu violentissima e si materializzò con l’eccidio di via Carini.
“Dalla Chiesa è stato un servitore dello Stato che non solo ha sacrificato la propria esistenza per l’affermazione dei principi di democrazia, libertà e legalità, ma ha lasciato un messaggio che vive ancora in questi anni e di cui abbiamo tanto bisogno – sottolinea Piantedosi – Il nostro paese è cambiato, ma anche la criminalità organizzata è cambiata. Il metodo Dalla Chiesa è fatto di ostinazione, dedizione e affermazione di un mondo più libero e giusto: lui è un esempio per tutti noi, non solo per chi doverosamente afferma i valori di legalità. La mafia di oggi uccide di meno, ma non per questo è meno pervasiva e pericolosa per i nostri valori democratici, perchè fa affari e inquina i circuiti legali dell’economia e delle istituzioni”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Tragico incidente nella notte sull’Autosole a Lodi, morta una 21enne

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LODI (ITALPRESS) – Grave incidente mortale, poco prima della mezzanotte e mezza, sulla A1, dove una ragazza di soli 21 anni ha perso la vita a bordo della sua Fiat Panda. L’incidente è avvenuto tra i caselli di Ospedaletto e Basso Lodigiano, all’altezza del comune di Senna Lodigiana e, oltre all’auto della ragazza deceduta, ha coinvolto anche due Tir. Altre due persone sono state portate in elisoccorso al San Matteo di Pavia e al Niguarda di Milano in codice rosso dopo essere state intubate, mentre altre due persone sono state condotte in gravi condizioni al Maggiore di Cremona.

Foto: Ipa Agency
(ITALPRESS).

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