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Economia

Intesa Sanpaolo rinnova l’impegno come educational partner di Pact4Future

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo è per la seconda volta educational partner di Pact4Future, il forum internazionale organizzato da Corriere della Sera e Università Bocconi, dedicato alle questioni cruciali della società e al futuro del Pianeta.

Nell’ambito del forum, dal 24 al 27 marzo, il Gruppo darà vita ad incontri e laboratori che coinvolgo studenti delle scuole primarie, secondarie e universitari per promuovere conversazioni, incontri e riflessioni su alcuni dei temi di Pact4Future.

Il 24 marzo circa 100 bambini delle classi IV e V elementare verranno coinvolti in un’attività laboratoriale dedicata ai temi della Blue Economy: assisteranno all’interpretazione di alcuni passaggi tratti dalla Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa di Luis Sepúlveda, da parte di una compagnia teatrale e realizzeranno dei collage ispirati al racconto, che verranno poi esposti nel foyer dell’Aula Magna dell’Università Bocconi. Circa 100 ragazzi delle classi seconde e terze della secondaria di I grado esploreranno invece i principi dell’AI attraverso una successione di attività altamente interattive e coinvolgenti e conosceranno da vicino le esperienze di alcuni specialisti del settore.

La mattina del 26 e del 27 marzo per gli studenti di terza, quarta e quinta superiore e dell’università sono invece previsti due incontri presso l’Università Bocconi di Milano, dedicati rispettivamente ai trend trasformativi e alle competenze del futuro, con l’obiettivo di supportare una maggiore consapevolezza su tematiche legate alle nuove economie e alle trasformazioni del futuro. Attraverso l’incontro e il confronto con testimonial e speaker di rilievo che stanno interpretando con successo i cambiamenti in atto, i ragazzi saranno ispirati alle sfide e ai cambiamenti che li attendono circa l’evoluzione delle competenze e dei trend trasformativi della società. In particolare, un evento sarà dedicato alla Blu Economy anche grazie all’osservatorio sviluppato con l’Università Bocconi e alla collaborazione con One Ocean Foundation.

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Il sostegno a Pact4Future rientra nell’impegno più ampio per i giovani studenti di Intesa Sanpaolo che da sempre collabora a vari livelli con università e scuole proponendo iniziative di internazionalizzazione, di integrazione con il tessuto industriale, di inclusione educativa, di valorizzazione del talento e del merito, anche attraverso progetti orientati allo sviluppo delle competenze trasversali. Dal 2022 la Banca guidata dal CEO Carlo Messina ha coinvolto oltre 3400 scuole e università, ne sono previste oltre 1.200 per il 2025, raggiungendo l’obiettivo di oltre 4.000 scuole e università nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025.

Nel 2024 Intesa Sanpaolo ha incontrato in presenza con “Build Your Future” oltre 10.000 studenti in tutta Italia per ispirarli e formarli sui grandi processi trasformativi della economia e della società come la digitalizzazione, accelerata dall’intelligenza artificiale, la blue economy, la space economy, le life science e altri.

Il progetto nasce dalle ricerche dell’Osservatorio permanente sul lavoro di domani Look4ward, promosso dalla struttura Education Ecosystem and Global Value Programs guidata da Elisa Zambito Marsala, che ha l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre più caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacità relazionali.

“Intesa Sanpaolo rinnova il sostegno a Pact4Future perché ritiene fondamentale coinvolgere le nuove generazioni in un’ampia riflessione sulle grandi trasformazioni che stanno impattando il nostro modo di vivere e di lavorare – afferma Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo -. Il programma rientra nel piano di azioni strategiche di Education del Gruppo che realizziamo in collaborazione con Università e Scuole su tutto il territorio nazionale. Attraverso questi formati il nostro obiettivo è creare un ecosistema che metta in connessione il mondo accademico con il tessuto industriale, produttivo e dei servizi, coinvolgendo università, istituzioni, aziende, per favorire maggiore consapevolezza sui fabbisogni di competenze delle aziende. Lo scorso anno abbiamo realizzato un format ispirazionale, Build Your Future, per coinvolgere gli studenti sui grandi trend trasformativi dell’economia e della società e le skills del futuro. In pochi mesi ne abbiamo incontrati in presenza oltre 10 mila in tutta Italia, da aprile ripartiremo con le prime tappe a Milano, Roma e Bari”.

-Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo-
(ITALPRESS).

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Economia

Accordo tra Stellantis e i sindacati sul Ccsl, Manca “Trovate le soluzioni insieme”

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TORINO (ITALPRESS) – Stellantis Italia ha firmato con Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr l’accordo sulla parte economica del secondo bienno del contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl) siglato l’8 marzo di due anni fa e valevole per il quadriennio 2023-2026. L’intesa ha alla base un forte impegno tra l’azienda e i sindacati maturato negli anni che, con la firma di oggi, vede riconfermato il sistema partecipativo previsto dal contratto.

“Come due anni fa – ha sottolineato Giuseppe Manca, Responsabile HR per Stellantis Italia – le parti hanno dimostrato un forte impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i precedenti rinnovi del Ccsl. Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, in cui permangono perplessità da parte dei consumatori sui tempi della transizione energetica e incertezze sui passi da compiere a livello europeo per il rilancio del settore automotive, abbiamo trovato insieme le soluzioni per proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori garantendo al contempo la competitività dell’azienda nel Paese”.

I punti centrali dell’accordo riguardano aumenti salariali per i lavoratori, miglioramento degli indicatori del premio di risultato e ripresa dell’attività del gruppo di lavoro sull’inquadramento. In particolare, sul fronte salariale, l’aumento medio previsto è di circa 135 euro nel biennio e ci sarà inoltre l’erogazione di due somme una tantum dell’importo di 240 euro lorde ciascuna, a giugno 2025 e ad aprile 2026.

Si tratta di cifre che si sommano a quelle già erogate nei due anni precedenti nell’ambito dell’accordo di rinnovo siglato l’8 marzo 2023. Stellantis ha inoltre rimodulato la definizione degli indicatori del nuovo premio di risultato introdotto nel 2023, eliminando la soglia per il pagamento del free cash flow mondo, cioè il flusso di cassa generato dall’azienda dalle sue attività operative.

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Sul fronte dell’inquadramento, il gruppo di lavoro già costituito formulerà una proposta per definire e premiare specifiche professionalità e competenze sulle tre aree professionali, a partire da coloro che lavorano sulle linee produttive, al fine di istituire, in occasione del prossimo rinnovo contrattuale, un elemento economico sperimentale sulla base di criteri oggettivi e misurabili. Per Stellantis l’accordo è “un ulteriore tassello per rafforzare, anche attraverso la partecipazione di tutti i propri dipendenti italiani, l’impegno a diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile”

– foto ufficio stampa Stellantis –

. (ITALPRESS).

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Economia

Pil in crescita dello 0,6% nel 2025, trend positivo atteso anche nel 2026

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ROMA (ITALPRESS) – Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, dopo essere aumentato dello 0,7% nei due anni precedenti. L’aumento del Pil, nel biennio di previsione, verrebbe sostenuto interamente dalla domanda interna al netto delle scorte (+0,8 e +0,9 punti percentuali rispettivamente), mentre la domanda estera netta fornirebbe un contributo negativo in entrambi gli anni (-0,2 e -0,1 p.p.).

Lo rileva l’Istat spiegando che “lo scenario previsivo per la domanda estera netta sconta l’ipotesi di un’attenuazione nella seconda parte del 2025 del clima di incertezza relativo all’indirizzo della politica commerciale statunitense. Si ipotizza comunque un impatto negativo dei dazi sul commercio mondiale e sulle prospettive di crescita internazionali”.

Si prevede che i consumi privati continuino a crescere a ritmi moderati ma stabili (+0,7% in entrambi gli anni) da un lato favoriti dalla prosecuzione della crescita delle retribuzioni e dell’occupazione, dall’altro frenati da un incremento della propensione al risparmio.

La crescita degli investimenti, nel 2025 (+1,2%), in accelerazione dal +0,5% del 2024, sarebbe favorita dal buon andamento registrato nel primo trimestre per poi segnare nel 2026 una ulteriore leggera accelerazione (+1,7%) in concomitanza con la fase conclusiva del PNRR.

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L’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro (ULA), segnerebbe un aumento superiore a quello del Pil (+1,1% nel 2025 e +1,2% nel 2026), ma in decelerazione rispetto agli anni precedenti a cui si accompagnerebbe un ulteriore calo del tasso di disoccupazione (6,0% quest’anno e 5,8% nel 2026).

Dopo la risalita dei prezzi tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025, nel corso dell’anno ci si attende una dinamica più moderata dell’inflazione, favorita dalla discesa dei listini dei beni energetici e dall’indebolirsi delle prospettive di domanda. L’aumento del deflatore della spesa delle famiglie residenti nel 2025 sarebbe in linea con tali andamenti (+1,8%), con una nuova leggera riduzione nel 2026 (+1,6%).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

La Bce taglia i tassi d’interesse di 25 punti base

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Banca centrale europea ha deciso di tagliare di 25 punti base i tassi d’interesse. Quelli sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2%, al 2,15% e al 2,40%, con effetto dall’11 giugno 2025.

“L’inflazione si attesta attualmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027 – spiega la Bce -. Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, di 0,3 punti percentuali per il 2025 e il 2026, riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro. Gli esperti si attendono che l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 2,4% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 e nel 2027, sostanzialmente invariata da marzo”.

Per quanto riguarda la crescita del PIL in termini reali, secondo gli esperti si collocherebbe in media allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 e all’1,3% nel 2027. La proiezione di crescita invariata per il 2025 riflette un andamento nel primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese associato a prospettive più deboli per il resto dell’anno. Benchè ci si attenda che l’incertezza relativa alle politiche commerciali gravi sugli investimenti delle imprese e sulle esportazioni, soprattutto nel breve termine, l’incremento degli investimenti pubblici in difesa e infrastrutture sosterrà sempre più la crescita nel medio periodo. L’aumento dei redditi reali e un mercato del lavoro robusto consentiranno alle famiglie di spendere di più. Insieme a condizioni di finanziamento più favorevoli, ciò dovrebbe aumentare la capacità di tenuta dell’economia agli shock mondiali.

“In un contesto di elevata incertezza – sottolinea la Bce -, i nostri esperti hanno anche valutato alcuni meccanismi attraverso i quali politiche commerciali differenti potrebbero influire su crescita e inflazione in alcuni scenari alternativi formulati a scopo illustrativo. Tali scenari saranno pubblicati unitamente alle proiezioni degli esperti sul sito Internet della BCE. In questa analisi di scenario, un ulteriore acuirsi delle tensioni commerciali nei prossimi mesi determinerebbe livelli di crescita e di inflazione inferiori a quelli dello scenario di base delle proiezioni. Al contrario, se le tensioni commerciali dovessero risolversi con esito favorevole, la crescita e, in misura minore, l’inflazione sarebbero superiori rispetto allo scenario di base. Le misure dell’inflazione di fondo suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. La dinamica salariale, seppur ancora elevata, continua a mostrare un’evidente moderazione e i profitti ne stanno parzialmente assorbendo l’impatto sull’inflazione. Si sono attenuati i timori che la maggiore incertezza e la risposta volatile dei mercati alle tensioni commerciali ad aprile avrebbero avuto un effetto restrittivo sulle condizioni di finanziamento”.

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Il Consiglio direttivo “è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine. Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. Le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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