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Fine vita, Letta “Il Parlamento trovi un punto di equilibrio”

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“Sul fine vita i partiti hanno la responsabilità di agire al più presto” e “io ritengo che ci siano le condizioni per farlo con equilibrio e con la massima condivisione possibile. L’importante è che si sgombri il confronto da ogni polarizzazione tossica. Siamo chiamati a deliberare sull’autodeterminazione della persona e sulla sofferenza intima dell’essere umano in quanto tale. Esiste qualcosa di più universale? Credo di no. Con la stessa convinzione penso che nessuno possa onestamente dirsi immune dal dubbio e non avvertire sulle proprie spalle il dovere di intervenire su un bisogno così urgente e lacerante”. Così il segretario del Pd, Enrico Letta, in un intervento su la Repubblica, per il quale l’unico modo per muoversi “è dentro il perimetro delimitato dalla Costituzione e dalle indicazioni della Consulta”. “È su questa base che si fonda la proposta di legge sulla morte medicalmente assistita promossa da Alfredo Bazoli e Nicola Provenza. Le condizioni per la depenalizzazione del reato di aiuto al suicidio sono molto stringenti: la presenza di una malattia irreversibile e di sofferenze intollerabili, l’accertamento dei trattamenti di sostegno vitale, l’esperienza provata di un percorso di terapia del dolore e cure palliative. E poi un prerequisito non negoziabile: il libero arbitrio. È una proposta equilibrata, suscettibile di miglioramenti”, osserva. Secondo il segretario dem “la proposta non deve essere una bandiera di parte”, anche perchè “il Paese ha bisogno di tutto fuorché di uno scontro di civiltà sulla vita e la morte”. Certo “ci sono obiezioni, molte legittime. Ma l’esclusione da parte della Corte del quesito obbliga a un’unica via, quella parlamentare. E in un Parlamento come quello attuale, senza una chiara maggioranza politica, non può che trovarsi un punto di equilibrio tra posizioni diverse. Altrimenti, oltre alle polemiche, a continuare saranno solo le sofferenze, insieme alla perdita di credibilità della politica tutta”, conclude.
(ITALPRESS).

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Meloni “Crisi del turismo? Alle falsità dell’opposizione risponde la verità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il Governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia. Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del Pd Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano fosse in crisi. Peccato che, poche ore dopo la sua uscita, i dati ufficiali del Viminale – tratti dalla banca dati ‘Alloggiati web’ della Polizia di Stato – abbiano certificato l’esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive. Alle mistificazioni e alle falsità costruite a tavolino rispondono i numeri e la verità. Chi ama davvero la propria Nazione non la scredita davanti al mondo per convenienza politica. Noi continueremo a lavorare per renderla ogni giorno più forte, attrattiva e orgogliosa di sè”. Così, in un post su Facebook, la premier Giorgia Meloni.

“Fa bene Giorgia Meloni a difendere il turismo italiano, fatto di tante imprese e tanti lavoratori che non meritano di finire oggetto dello sciacallaggio della sinistra – commenta il vicepresidente del Senato e responsabile del dipartimento Turismo della Lega, Gian Marco Centinaio -. Tra l’altro, grazie ai dati record dell’occupazione e alla riduzione delle tasse sul lavoro, quest’anno tanti italiani si sono potuti permettere finalmente una vacanza, come dimostrano i dati Istat ed Eurostat. Sappiamo che c’è ancora da lavorare per far crescere il potere d’acquisto delle famiglie e per migliorare la competitività del settore turistico. Ma finalmente questo governo ha imboccato la strada giusta, riducendo le tasse sul lavoro e realizzando un vero e proprio piano industriale per il turismo, con riforme e investimenti per far conoscere nuove mete e favorire la destagionalizzazione. Lasciamo a Schlein e compagni i loro slogan e i loro pregiudizi, la Lega continuerà a dare il suo contributo all’esecutivo per far crescere un turismo di qualità e competitivo a livello mondiale, come merita l’Italia”.

-Foto Palazzo Chigi-

(ITALPRESS).

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Politica

Governo Meloni il quarto più longevo di sempre. La premier “Continuare a lavorare con serietà”

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ROMA (ITALPRESS) – “Un motivo in più per continuare a lavorare con serietà e determinazione, ripagando la fiducia degli italiani”. Così sui suoi social la premier Giorgia Meloni, commentando il fatto che il suo governo, in carica da 1.024 giorni, sia diventato il quarto più longevo in assoluto.

– foto d’archivio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Crosetto “Il governo di Israele ha perso ragione e umanità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quel che sta accadendo è inaccettabile. Non siamo di fronte a una operazione militare con danni collaterali, ma alla pura negazione del diritto e dei valori fondanti della nostra civiltà. Noi siamo impegnati sul fronte degli aiuti umanitari, ma oltre alla condanna bisogna ora trovare il modo per obbligare Netanyahu a ragionare”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista a La Stampa a proposito di quanto sta accadendo a Gaza. Il governo di Israele “non è disposto a dialogare perché ha assunto una linea fondamentalista e integralista. La legittima difesa di una democrazia di fronte a un terribile attacco terroristico subito non convince più. Siamo di fronte a un progetto di segno diverso: la conquista di un territorio straniero mettendo in conto una catastrofe umanitaria”, spiega.

“Penso che l’occupazione di Gaza e alcuni atti gravi in Cisgiordania segnino un salto di qualità di fronte al quale vanno prese delle decisioni che obblighino Netanyahu a ragionare. E non sarebbe una mossa contro Israele, ma un modo per salvare quel popolo da un governo che ha perso ragione e umanità. Bisogna sempre distinguere i governi dagli Stati e dai popoli come dalle religioni che professano”, ribadisce Crosetto.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina è un segnale politico? “No, perché quello Stato non c’è e riconoscere uno Stato che non c’è rischia di trasformarsi solo in una provocazione politica in un mondo che muore di provocazioni. Va costruito un percorso per attuare la storica risoluzione Onu dei due popoli, due Stati, difendendo il diritto della Palestina ad esistere e avere uno Stato e quello di Israele a vivere in sicurezza, il che significa che va, al contempo, estirpato il terrorismo di Hamas”, conclude.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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