Cronaca
Conclave, cardinale Re “Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa”
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4 giorni fa-
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Redazione
CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali,
umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore nè portatrice di bene per le generazioni future”. Lo ha detto il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio
Cardinalizio, nell’omelia durante la messa “Pro eligendo pontifice”, in occasione dell’avvio del conclave per l’elezione del nuovo papa.
“La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, intervenga con la sua materna intercessione, perchè lo Spirito Santo illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell’elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo”, ha aggiunto il cardinal Re.
“Siamo qui per invocare l’aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perchè sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile e complesso – ha sottolineato Re -. Pregare, invocando lo Spirito Santo, è l’unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza; un atto umano per il quale si deve lasciar cadere ogni considerazione personale, e avere nella mente e nel cuore solo il Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell’umanità – ha proseguito -. Nel Vangelo che è stato proclamato sono risuonate parole che ci portano al cuore del supremo messaggio-testamento di Gesù, consegnato ai suoi Apostoli nella sera della Cena di Addio nel Cenacolo: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amato”. Quasi a precisare quel “come io vi ho amato” e indicare fino dove deve giungere il nostro amore, Gesù di seguito afferma: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,12)”.
“E’ il messaggio dell’amore, che Gesù definisce comandamento “nuovo”. Nuovo perchè trasforma in positivo e amplia grandemente l’ammonimento dell’Antico Testamento, che diceva: “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. L’amore, che Gesù rivela, non conosce limiti e deve caratterizzare i pensieri e l’azione di tutti i suoi discepoli, i quali nel loro comportamento devono sempre mostrare un amore autentico e impegnarsi per la costruzione di una nuova civiltà, quella che Paolo VI chiamò “civiltà dell’amore” – ha proseguito Re nella sua omelia -. L’amore è la sola forza capace di cambiare il mondo.
Gesù ci ha dato l’esempio di questo amore all’inizio dell’ultima cena con un gesto sorprendente: si è abbassato al servizio degli altri, lavando i piedi agli Apostoli, senza discriminazioni, non escludendo Giuda che lo avrebbe tradito. Questo messaggio di Gesù si ricollega a quanto abbiamo ascoltato nella prima lettura della Messa, nella quale il Profeta Isaia ci ha ricordato che la qualità fondamentale dei Pastori è l’amore fino al dono completo di sè. Dai testi liturgici di questa celebrazione eucaristica ci viene pertanto un invito all’amore fraterno, all’aiuto vicendevole e all’impegno per la comunione ecclesiale e per la fraternità umana universale. Fra i compiti di ogni successore di Pietro vi è quello di far crescere la comunione: comunione di tutti i cristiani con Cristo; comunione dei Vescovi col Papa; comunione dei Vescovi fra di loro. Non una comunione autoreferenziale, ma tutta tesa alla comunione fra le persone, i popoli e le culture, avendo a cuore che la Chiesa sia sempre “casa e scuola di comunione””.
“E’ inoltre forte il richiamo a mantenere l’unità della Chiesa nel solco tracciato da Cristo agli Apostoli. L’unità della Chiesa è voluta da Cristo; un’unità che non significa uniformità, ma salda e profonda comunione nelle diversità, purchè si rimanga nella piena fedeltà al Vangelo – ha detto ancora il cardinale -. Ogni Papa continua a incarnare Pietro e la sua missione e così rappresenta Cristo in terra; egli è la roccia su cui è edificata la Chiesa (cfr. Mt 16,18). L’elezione del nuovo Papa non è un semplice avvicendarsi di persone, ma è sempre l’Apostolo Pietro che ritorna. I Cardinali elettori esprimeranno il loro voto nella Cappella Sistina, dove – come dice la Costituzione Apostolica Universi dominici gregis – “tutto concorre ad alimentare la consapevolezza della presenza di Dio, al cui cospetto ciascuno dovrà presentarsi un giorno per essere giudicato”. Nel Trittico Romano Papa Giovanni Paolo II auspicava che, nelle ore della grande decisione mediante il voto, l’incombente immagine michelangiolesca di Gesù Giudice ricordasse a ciascuno la grandezza della responsabilità di porre le “somme chiavi” (Dante) nelle mani giuste. Preghiamo quindi perchè lo Spirito Santo, che negli ultimi cento anni ci ha donato una serie di Pontefici veramente santi e grandi, ci regali un nuovo Papa secondo il cuore di Dio per il bene della Chiesa e dell’umanità. Preghiamo perchè Dio conceda alla Chiesa il Papa che meglio sappia risvegliare le coscienze di tutti e le energie morali e spirituali nella società odierna, caratterizzata da grande progresso tecnologico, ma che tende a dimenticare Dio”, ha sottolineato il cardinale nella sua omelia.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Papa “Mi rivolgo ai grandi del Mondo, mai più la guerra”
Pubblicato
49 minuti fa-
11 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Fratelli e sorelle, l’immane tragedia della Seconda guerra mondiale terminava 80 anni fa, l’8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime. Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco, mi rivolgo anch’io ai grandi del Mondo con ripetendo l’appello sempre attuale: mai più la guerra”. Così Papa Leone XIV al termine del Regina Caeli in piazza San Pietro. “Porto nel mio cuore le sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura. Siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie”, ha aggiunto. Un pensiero anche per le vicende che stanno insanguinando il Medio Oriente: “Mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco. Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi”. Il Sano Padre non ha dimenticato nemmeno il conflitto fra India e Pakistan. “Ho accolto con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole”. Infine un appello per la pace: “Ma quanti altri conflitti ci sono nel mondo.
Affido alla Regina della Pace questo accorato appello perchè sia lei a presentarlo al Signore Gesù per ottenere il miracolo della pace”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-
Cronaca
Giornali rubati a giovane edicolante nel mantovano, Barachini “Forza Giada, vai avanti”
Pubblicato
2 ore fa-
11 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Sono vicino a Giada Pasquali, la giovane imprenditrice, che coraggiosamente ha riaperto l’unica edicola di Bozzolo, piccolo paese del mantovano, derubata dei quotidiani nella notte”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, intervenendo a un evento organizzato da Forza Italia a Milano. “Stiamo lavorando per lei e per tutti gli edicolanti ad importanti misure di sostegno economico per il settore che vedranno la luce tra poche settimane – ha evidenziato il sottosegretario -. L’informazione deve stare vicino ai cittadini, anche fisicamente. Forza Giada, siamo con te, vai avanti!”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Ucraina, Putin propone negoziati diretti per una pace duratura
Pubblicato
5 ore fa-
11 Maggio 2025di
Redazione
MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) – La Russia è determinata a condurre negoziati seri con l’Ucraina, il cui scopo è eliminare le cause profonde del conflitto. Lo ha affermato nella notte il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di un incontro con la stampa al Cremlino. “Siamo impegnati in negoziati seri con l’Ucraina. Il loro scopo è eliminare le cause profonde del conflitto e stabilire una pace duratura e a lungo termine nella prospettiva storica”, ha affermato. Putin ha quindi sottolineato come “la Russia ha ripetutamente avanzato iniziative per un cessate il fuoco, ma queste iniziative sono state più volte sabotate dalla parte ucraina. Pertanto, il regime di Kiev ha palesemente violato circa 130 volte la moratoria di 30 giorni sugli attacchi agli impianti energetici, dichiarata in conformità con il nostro accordo con il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. Anche la tregua pasquale promossa dalla Russia non è stata rispettata: il cessate il fuoco è stato violato dalle forze ucraine quasi 5mila volte. Ciononostante, nel Giorno della Vittoria abbiamo dichiarato una tregua per la terza volta, in questa festa per noi sacra. Allo stesso tempo, abbiamo trasmesso a quei nostri colleghi in Occidente che, a mio parere, stanno sinceramente cercando modi per risolvere la situazione, la nostra posizione su questo tema, sul cessate il fuoco nel Giorno della Vittoria, che in futuro non escludiamo la possibilità di estendere i termini di questa tregua, ma, naturalmente, dopo aver analizzato cosa accadrà in questi giorni, in base ai risultati di come il regime di Kiev reagirà alla nostra proposta”. Ma, ha poi aggiunto Putin, “le autorità di Kiev non hanno reagito minimamente alla nostra proposta di cessate il fuoco. Non abbiamo mai rifiutato il dialogo con la parte ucraina: non siamo stati noi a interrompere i negoziati nel 2022, ma la parte ucraina”. Quindi, la proposta avanzata dal leader russo: “Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si sono svolti in precedenza e dove sono stati interrotti. Come è noto, i colleghi turchi si sono ripetutamente offerti di organizzare tali negoziati e il presidente Erdogan ha fatto molto per organizzarli. In seguito a queste negoziazioni, è stata elaborata una bozza di documento congiunto, siglata dal capo del gruppo negoziale di Kiev, ma su insistenza dell’Occidente è stata semplicemente gettata nella spazzatura. Domani abbiamo in programma un colloquio con il presidente della Turchiap Erdogan.
Vorrei chiedergli di fornire tale opportunità per condurre negoziati in Turchia. Spero che confermerà il suo desiderio di contribuire alla ricerca della pace in Ucraina. Ci impegniamo a condurre negoziati seri con l’Ucraina. Il loro scopo è quello di eliminare le cause profonde del conflitto e di stabilire una pace duratura e duratura nella prospettiva storica. Non escludiamo che nel corso di queste trattative si possano concordare nuove tregue, un nuovo cessate il fuoco. Inoltre, un vero cessate il fuoco, che sarebbe rispettato non solo dalla Russia, ma anche dalla parte ucraina, sarebbe il primo passo, lo ripeto, verso una pace duratura e duratura, e non un prologo alla continuazione del conflitto armato dopo il riarmo”. Quindi, ha concluso Putin, “la nostra proposta è, come si dice, sul tavolo. La decisione spetta ora alle autorità ucraine e ai loro curatori. Chi vuole veramente la pace non può fare a meno di sostenerla”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-


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