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Cronaca

Conte “Noi oltre gli obiettivi, ora vogliamo entrare nella storia”

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CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Stiamo arrivando alla fine della stagione. Abbiamo la fortuna di giocare per qualcosa di importante. Tutti ci arrivano, poi bisogna capire cosa ci si gioca. Non è all’insegna della normalità ma all’insegna di un obiettivo che non era nelle nostre menti. Abbiamo già riportato il Napoli in Champions togliendo un posto a chi ci aveva distaccato di quindici punti. L’altro obiettivo era di dare fastidio ed è stato raggiunto. Ora resta da vedere quanto fastidio dobbiamo dare ancora. Sono pressioni e stress che ci siamo meritati di vivere. Solo chi non si è mai giocato niente può pensare che non ci sia un coinvolgimento emotivo. Non c’è preoccupazione, c’è l’incognita, l’imponderabile. C’è il difensore del Genoa che intercetta la palla e segna. Questa è una situazione imponderabile. Ci auguriamo che anche l’imponderabile non studiato possa girare a favore nostro”.

Così Antonio Conte alla vigilia della sfida Parma-Napoli in programma domani al Tardini. Il pareggio casalingo dell’ultimo turno ha complicato la corsa scudetto, ma non ha compromesso nulla perchè tutto resta nelle mani degli azzurri.

“Aver pareggiato col Genoa ci ha dato fastidio. Abbiamo dominato in lungo e largo, ma ora il presente si chiama Parma, una squadra da affrontare con tutte le nostre forze sapendo che si sta giocando la salvezza. Le insidie della partita del Tardini stanno nella classifica. Stanno lottando per salvarsi. Quando lotti per un obiettivo ti si allungano i denti. Vogliono fare risultato e ottenere la salvezza”. Tutto vero, match di fondamentale importanza per i crociati, ma anche se non soprattutto per gli azzurri che in questi 180 minuti devono difendere il punto di vantaggio sull’Inter per cucirsi al petto il tricolore.

“I miei calciatori stanno giocando per un obiettivo non preventivabile, qui non è come nei grandi club. Per una piazza come Napoli è qualcosa di storico. Basti pensare che due anni fa non lo si vinceva da 33 anni. C’era Maradona. Si sa la differenza. E’ tutto diverso nel vivere queste sensazioni. Chi è abituato vive sereno, altrove l’ambiente diventa molto ansioso e carico di tensione. Dobbiamo cercare di tenere tutto nel giusto peso perchè il troppo stroppia. I ragazzi sanno cosa significa vincere uno scudetto a Napoli, abbiamo visto tutti cosa è successo due anni fa. Si può rimanere nella storia del Napoli e di questa città”, ha spiegato ancora Conte.

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“Sento una grandissima responsabilità. Sento comunque che sulle spalle gravita un peso bello importante. Penso di avere spalle larghe per gestire queste situazioni, ma non posso negare che è un bel carico che magari in altre piazze non hai. Perchè là sono più abituati ai successi. Ribadisco un concetto che non va dimenticato, c’è stata chiesta una bella torta e noi l’abbiamo creata. Siamo tornati con 4 giornate in anticipo in Champions, abbiamo rivalutato una rosa che aveva perso tanto, creato un entusiasmo che ha portato gente al Maradona con tanti sold out. Ora manca la ciliegina. E’ piccolina ma rappresenterebbe la storia perchè ci farebbe ricordare per sempre a Napoli”.

Sul fronte formazione dice: “McTominay ha avuto qualche problemino ma vedremo cosa accadrà. Troveremo la giusta soluzione. Neres ha recuperato. Col Genoa è entrato per dieci minuti, questa settimana si è allenato bene, ha aumentato l’autonomia, ma non può essere titolare”, ha concluso Conte.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Zampata di Retegui nel recupero, l’Atalanta piega 3-2 il Genoa

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GENOVA (ITALPRESS) – Una partita dai mille colpi di scena consegna la vittoria all’Atalanta: 3-2 sul Genoa, nonostante l’ampio turnover di Gasperini, con tante polemiche nel finale. Nell’ultimo match a Marassi per Milan Badelj, omaggiato con una commovente standing ovation al momento della sua uscita dal campo al 65′, regna l’equilibrio in avvio. Maldini ci prova e Pinamonti risponde, poi ecco la grande occasione dell’ex Retegui. Sprecano sia lui che Maldini, che manca una clamorosa rete a porta vuota, mentre il Genoa perde Vasquez per infortunio. La gara si sblocca esattamente due minuti dopo l’errore del figlio d’arte, con la rete del Grifone: cross di Aaron Martin e incornata di Pinamonti, è 1-0 al 37′. I rossoblù si vedono anche annullare il raddoppio, per il fallo di Bani su Rui Patricio: c’è anche un tocco col braccio, il VAR deve intervenire. La ripresa inizia con gli stessi effettivi e l’Atalanta pareggia subito: sponda di Ruggeri e gran tiro di prima di Sulemana. Si tratta della seconda rete consecutiva per l’ex Cagliari, che vale l’1-1 al 47′. Hien salva un paio di volte la Dea, poi commette un grave errore al 59′: disastro in coabitazione con Brescianini, ecco la doppietta e la 10a rete di Pinamonti, che sale a quota 50 in Serie A. Il rinnovato vantaggio del Genoa dura però solo cinque minuti, quando de Roon apparecchia e Retegui (di tacco) rifinisce per Daniel Maldini: tiro dal limite e 2-2 che pareggia i conti. Dopo l’uscita di Badelj e la girandola dei cambi si abbassano i ritmi, fino a un finale dalle mille emozioni. I nerazzurri sfiorano il gol-vittoria con Zappacosta, ma Leali salva tutto. All’88’ ecco l’azione delle polemiche, che sancisce il 3-2 e la vittoria dell’Atalanta. Sul retropassaggio di Thorsby, De Winter si accascia e il Grifone si ferma, ma non i nerazzurri: De Ketelaere s’invola in contropiede e Retegui insacca con la zampata dell’ex. Fischi copiosi di Marassi per i rivali e per quell’azione contestata, che rende malsano il clima negli ultimi minuti: il Grifone sembra quasi non voler proseguire, si rischiano dei contatti fisici e Retegui discute con Bani. Vince comunque l’Atalanta, che sale a 74 punti festeggiando la qualificazione in Champions League, e l’attaccante della Nazionale entra nella storia: 25esima rete in questa Serie A, superata la miglior annata nerazzurra e il record di Pippo Inzaghi (24). Il Genoa, invece, si ferma a quota 40 punti e resta 13°.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ucraina, Meloni “Macron? Invio truppe non più tema di discussione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Per quello che riguarda le parole del
presidente Macron, non posso che prendere atto del fatto che
l’invio delle truppe non è più un tema di discussione, perchè come
si sa ho varie volte espresso la mia perplessità rispetto
all’efficacia di un’iniziativa di questo tipo. Particolarmente nel
momento in cui tutti quanti lavoriamo su una priorità, che è
quella di un cessate il fuoco incondizionato, priorità che si
accompagna alla necessità di continuare a sostenere l’Ucraina
nella sua capacità di difendersi”. Così la premier Giorgia Meloni,
al termine dell’incontro con il cancelliere tedesco, Friedrich
Merz. “Nel caso in cui si dovesse riuscire finalmente ad arrivare
a un serio tavolo delle trattative per una pace in Ucraina, c’è la
questione delle garanzie di sicurezza per la nazione aggredita”,
ha aggiunto. “Queste sono le priorità indipendentemente dai
formati, soprattutto nel momento in cui l’ipotesi dei soldati pare
sia tramontata, e a maggior ragione noi continuiamo a essere
disponibili, come siamo sempre stati, a partecipare a qualsiasi
formato con i nostri partner europei e occidentali per raggiungere
l’obiettivo di una pace giusta e duratura. Forse è necessario in
un momento delicato come questo abbandonare un pò i personalismi
che rischiano di minare una unità dell’Occidente che è stata
fondamentale e rimane fondamentale per risolvere il conflitto in
Ucraina”, ha concluso Meloni.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-

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Cronaca

Paolini trionfa agli Internazionali, Gauff battuta in 2 set

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ROMA (ITALPRESS) – Jasmine Paolini vince gli Internazionali d’Italia 2025. La tennista toscana, testa di serie numero 6, domina la finale contro la statunitense Coco Gauff, quarta forza del seeding, e conquista il suo secondo titolo 1000 della carriera dopo Dubai 2024. 6-4 6-2, in un’ora e mezza di gioco, il punteggio in favore di Paolini, che davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella diventa la quarta italiana a vincere sulla terra battuta del Foro Italico dopo Lucia Valerio (1930), Annelies Bossi (1950) e Raffaella Reggi, che si impose nell’edizione 1985 a Taranto. Un titolo italiano, al femminile, che mancava da 40 anni e che permetterà a Paolini di tornare numero 4 Wta superando la polacca Iga Swiatek, che a Roma era la campionessa uscente. “Non mi sembra vero – le parole a caldo di Paolini – E’ incredibile avere questo trofeo tra le mani. Sono emozionatissima. Voglio congratularmi con Coco (Gauff, ndr) e le faccio un in bocca al lupo per le prossime settimane. E’ un sogno essere qui. Sono venuta da bambina a vedere questo torneo e sollevare questa coppa non era nemmeno nei miei sogni”. E ancora: “Ringrazio il mio team e la mia famiglia che mi supportano sempre in qualsiasi cosa. Ringrazio il presidente Mattarella per il sostegno. Ci vediamo domani per il doppio”. Domani, domenica, in coppia con Sara Errani, Paolini tornerà in campo al Foro per la finale di doppio contro la russa Kudermetova e la belga Mertens; sempre domani, finale del singolare maschile tra l’azzurro Jannik Sinner, numero 1 del ranking mondiale e del torneo, e lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.3 Atp e del tabellone.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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