Cronaca
Morelli “Ponte Stretto investimento per Paese. No indebitamento Rearm EU”
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6 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Dalle guerre in atto in Medio Oriente al confronto in maggioranza su temi quali lo Ius Scholae e il terzo mandato, con uno sguardo ai prossimi appuntamenti elettorali.
Sono questi alcuni dei temi su cui si è incentrata l’intervista ad Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipess, ospite della rubrica ‘Primo Pianò dell’agenzia di stampa Italpress condotta da Claudio Brachino.
Vista la sua delega alla programmazione e al coordinamento della politica economica, primo tema sono stati gli investimenti strategici messi in campo dal governo, primo fra tutti il Ponte sullo Stretto di Messina.
Per Morelli si tratta di ‘un investimento molto importante per il Paese. Tuttavia dal punto di vista infrastrutturale è una modalità di crescita non solo delle regioni Sicilia e Calabria che ne hanno un assoluto bisogno, ma per l’intero paese perchè attraverso questa nuova infrastruttura sostanzialmente valorizzeremo gli investimenti che già sono stati decisi per tutto il Sud Italià, tra cui l’ammodernamento ferroviario su entrambe le sponde dello Stretto. ‘Inoltre la Sicilia diventerà il punto di approdo delle navi che passano da Suez e una chiave di investimento di quello che succederà in prospettiva anche nel continente che crescerà di più nei prossimi decenni, cioè l’Africa. Da lì un domani arriveranno navi piene di prodotti e di materie prime che verranno processate in Italia rendendo la manifattura italiana protagonista nel mondo e aiutando i nostri prodotti a circolare anche grazie al Ponte sullo Strettò.
Lo sguardo al canale di Suez ha spinto l’intervista sulla situazione bellica in Medio Oriente, dove alla guerra a Gaza si è aggiunta anche quella tra Israele e Iran e su cui rimane aperta la possibilità di un possibile coinvolgimento degli Stati Uniti a fianco di Tel Aviv.
‘L’auspicio da esseri umani è che si possa chiudere e trovare una soluzione rispetto a questa gravissima crisì, ha affermato Morelli che ha definito la minaccia iraniana di chiudere lo Stretto di Hormuz quale ritorsione contro gli alleati occidentali di Israele come ‘un disastro, una guerra mondiale a prescindere da caduta di bombe o di eserciti che circolano. Da lì passa oltre il 20% del petrolio mondiale e questo significherebbe un aumento di prezzi su qualunque materiale e prodotto. E quindi una crisi sistemica per l’intero mondo. L’interesse generale è che questa via marittima non venga chiusà.
La preoccupazione è anche per un possibile ruolo di Cina e Russia, alleati storici del regime degli Ayatollah, a fianco dell’Iran. Una circostanza seriamente concreta visti i stretti rapporti tra Mosca e Pechino soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina e le sanzioni economiche occidentali. Per Morelli ‘la Russia ha le sue colpe e non doveva attaccare l’Ucraina. Però dall’altra parte le scelte che l’Europa ha fatto per quanto riguarda le limitazioni economiche e finanziarie purtroppo non hanno portato i risultati che erano sperati. Dunque forse è il momento di fermarsi e di guardare qual è la situazione anche per l’aumento dei problemi geopolitici per evitare che la Russia – purtroppo già lo è – vada ancora di più verso il dragone cinese e che la Cina e la Russia intervengano anche in Iran perchè quello sarebbe chiaramente la deflagrazionè.
Sul fronte ucraino, il Sottosegretario plaude a ‘chiunque provi in qualunque maniera a dialogare in questa fase e quindi buttando acqua sul fuocò, con riferimento ai tentativi avviati dal presidente americano Donald Trump.
‘L’Europa ha però confermato di essere un nano politico perchè va divisa nei confronti della Russia e per quanto riguarda il sostegno dell’Ucraina, mentre noi come governo italiano siamo stati da sempre in maniera compatta a sostegno della difesa dell’Ucrainà ha sottolineato Morelli che sulle discussioni in merito al piano di riarmo europeo ha ribadito che ‘siamo assolutamente contrari all’ipotesi che l’Europa possa indebitarsi per creare questo fantomatico esercito europeo di fronte a una fino ad oggi fantomatica possibile minaccia russà.
‘Finchè qualcuno ci paventa il pericolo di una Russia che da sola possa pensare a un ipotetico attacco di qualunque genere, anche con le fionde e le cerbottane nei confronti di un paese europeo e quindi della NATO, allora si ridicolizza solo per quello che afferma – ha aggiunto – Ma se, come sta succedendo, stiamo creando veramente un vero e proprio blocco con Cina, Russia, Iran e tutte la costellazione di paesi che sono a fianco di questi, a questo punto chiaramente il pericolo diventa diverso perchè non è più solo la Russia di Putin’.
‘E’ chiaro che un esercito in ogni paese europeo è necessario, che l’Europa e i paesi e della NATO siano in grado di difendersi, ma dall’altra parte pensare che ci dobbiamo indebitare per fare un esercito di cui non sappiamo chi lo comanderà…’, ha concluso su questo tema Morelli.
Per quanto riguarda la politica interna il dibattito si concentra in queste settimane sull’ipotesi di terzo mandato per i governatori. Un tema da sempre sostenuto dalla Lega e avversato da Forza Italia, ma che sta incontrando le aperture da parte di Fratelli d’Italia. Il dibattito si è particolarmente acceso dopo alcune dichiarazioni del ministro degli esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani che sul terzo mandato ha parlato di pericolo di ‘incrostazioni di poterè, paragonandolo alle ‘vittorie elettoralì ottenute da Hitler e Mussolini nella loro ascesa al potere.
Morelli ha definito l’accostamento ‘un gravissimo scivolone. Le scuse sarebbero gradite perchè mettere Zaia, Fedriga, Fontana, De Luca e Emiliano su quello stesso piano svilisce il ruolo e le capacità del vicepremier’.
‘D’altra parte in questi giorni stiamo anche leggendo come Forza Italia e alcuni esponenti della maggioranza stiano sostanzialmente mettendo sul piatto Ius Scholae con il terzo mandato: è totalmente incoerente con il suo approccio. Mettere assieme le due cose sullo stesso piano significa sostanzialmente dire che la Lega dice più Zaia per tutti e dall’altra parte Forza Italia dice più immigrati per tutti – ha aggiunto – Noi parliamo di buon governo, democrazia e possibilità dei cittadini di scegliere. Dall’altra parte, proprio a fronte anche del risultato del referendum, stiamo dicendo che per questo do ut des che ci sta in politica dobbiamo andare contro all’indicazione che gli italiani ci hanno dato democraticamente proprio un paio di settimane fà.
In definitiva per Morelli, ‘pensare allo Ius Scholae in questo momento è veramente deleterio anche per il dibattito interno alla maggioranzà.
Le discussioni sul terzo mandato si collegano inevitabilmente ai prossimi appuntamenti elettorali in programma dopo l’estate. Tra questi le elezioni regionali in Veneto, regione in cui secondo Morelli il candidato del centrodestra ‘deve essere Luca Zaià.
Sebbene in programma solo per la fine del 2026 o addirittura nel 2027, la politica già si prepara per le elezioni nel comune di Milano. Una sfida che si preannuncia aperta: dopo la fine di due mandati consecutivi del sindaco Giuseppe Sala e 15 anni consecutivi di amministrazione di centrosinistra, il centrodestra spera di riconquistare il capoluogo lombardo su diversi che affliggono la città come la sicurezza e la mobilità.
‘La città di Milano, rispetto a quello che noi ci aspettavamo da milanesi e nella crescita che avrebbe potuto avere in questi anni, non è più la nostra città e non la riconosciamo più tale, tanto è vero che molti se ne sono andati per cercare situazioni di migliore sicurezza, socialità e anche opportunità di poter scegliere con quale mezzo di mobilità andare magari al lavoro. Ora dunque noi dobbiamo fare come centrodestra un grande lavoro di spiegazione di quella che per noi sarà la nuova città di Milano perchè oggi è la città più esclusiva nel senso che nel suo costare molto esclude moltì, ha affermato Morelli condividendo il suo punto di vista anche di milanese.
E sulla mobilità in città spiega: ‘non si può più circolare con le vetture Euro4, Euro5 diesel oramai da qualche tempo, creando chiaramente danno non alle famiglie della ZTL del centro di Milano che si comprano Tesla perchè quella può girare, ma le famiglie meno abbienti delle periferie che non hanno i soldi per potersi permettere la Teslà. In conclusione per Morelli a Milano ‘stanno facendo un’operazione che dimostra quanto la sinistra sia lontano da ceti più bassi che nel mantra dovrebbero essere l’elettore del centrosinistrà.
-foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
“Una vita per vincere il cancro”, a Bari la presentazione del libro di Schittulli
Pubblicato
1 ora fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
BARI (ITALPRESS) – “Una vita per vincere il cancro”, il libro edito da Adda Editore, che ripercorre la vita del senologo-chirurgo, oncologo barese Francesco Schittulli, è stato presentato alla Camera di Commercio di Bari.
Oltre 250 persone hanno affollato la grande sala intitolata a “Sandro Ambrosi” per un evento ben più che letterario, che ha toccato le tappe più significative della vita e della carriera del presidente nazionale della LILT, la Lega italiana per la Lotta contro i Tumori, nel racconto dello stesso protagonista, intervistato dallo scrittore e giornalista Danilo Quinto. Mentre sullo schermo alle sue spalle scorreva una selezione di immagini significative estratte dalle pagine del volume, Schittulli, nato a Gravina in Puglia, ha parlato delle sue origini “umili”, della formazione scientifica conseguita al liceo Scacchi di Bari, della scelta quasi “casuale” di intraprendere gli studi in Medicina, e del rapporto personale e professionale con il suo maestro, l’oncologo Umberto Veronesi, passando per l’impegno politico in veste di Presidente della Provincia di Bari e per il lavoro svolto al servizio della LILT, alla quale da circa 40 anni lega il suo nome.
“Quando ho ricevuto la richiesta del professore Schittulli di ospitare la presentazione del suo libro qui, alla Camera di Commercio di Bari, mi sono commossa – ha confessato Lucia Di Bisceglie, presidente dell’Ente camerale – Come prima donna presidente di questo Ente in oltre 140 anni, ringrazio di cuore il professore Schittulli per l’attenzione che rivolge alla salute di noi donne”.
Numerosi i messaggi di stima indirizzati a Schittulli e letti dal direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza, che ha moderato la presentazione. Ma ancor più numerose sono state le testimonianze portate in prima persona dai partecipanti alla serata. Come quella del neoeletto presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, appena tornato da Bruxelles, che ha raccontato la sua esperienza di figlio di un paziente oncologico, operato dal professore Schittulli tanti anni fa, quando nominare il cancro faceva paura e si parlava di “brutto male”. Aggiungendo che “da Sindaco di Bari ho potuto ammirarne il coraggio e la resilienza come motivatore della LILT, che riesce a raggiungere con le proprie attività anche i luoghi più lontani e periferici delle città, dove il sistema sanitario pubblico fa fatica ad arrivare”.
Nel corso della serata, anche i saluti della vicesindaco di Bari, Giovanna Iacovone, del Diacono Giuseppe De Serio, vicedirettore Ufficio Diocesano per la pastorale della Salute, delegato di S.E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari – Bitonto, del generale Paolo Dalle Vedove, comandante della Brigata Pinerolo dell’Esercito Italiano. E i videomessaggi di Al Bano, primo testimonial della LILT Nazionale, Elisabetta Gregoraci, Ambassador LILT della Campagna Ottobre Rosa, e Beppe Convertini, testimonial della Campagna LILT Nastro Blu.
In anteprima, poi, il maestro orafo calabrese Gerardo Sacco ha mostrato la creazione artistica donata oggi a Michelangelo Pistoletto, uno dei più importanti artisti contemporanei ancora viventi, in occasione del congresso nazionale LILT sulla “Umanizzazione delle Cure del malato oncologico” in corso di svolgimento a Lecce. E, a sorpresa, il maestro Sacco ha donato a Schittulli un’opera raffigurante il buon samaritano, un simbolo di riconoscenza per il suo impegno professionale, per la sua grande umanità.
Il riferimento alle grandi doti umane di Schittulli, ricorrente nelle parole degli intervenuti, è stato il cuore dell’introduzione affidata a Danilo Quinto, scrittore e giornalista, e “co-autore” del libro, che ha voluto sottolineare quanto “Una vita per vincere il cancro” rappresenti una sorta di “celebrazione in vita” del luminare barese.
Impeccabile l’organizzazione della serata, a cura della LILT Città metropolitana di Bari, presente con la presidente Vita Buongiorno, il direttore generale Marisa Cataldo, il direttore sanitario Gianni Izzi, i medici, il personale amministrativo e un piccolo esercito di volontari. Nel corso della serata sono state vendute, e autografate dall’autore, oltre 100 copie del libro, il cui ricavato è stato devoluto interamente alla LILT Bari. Il prossimo evento di presentazione di “Una vita per vincere il cancro” si svolgerà lunedì 15 dicembre a Putignano.
La LILT Bari, impegnata ogni giorno a diffondere la prevenzione oncologica attraverso il suo attrezzato ambulatorio di Corso Italia (zona Chiesa del Redentore), è già al lavoro per la prossima iniziativa “in città” dedicata allo screening gratuito (visite ed esami strumentali) che, in collaborazione con il Comune di Bari, si terrà venerdì 19 e sabato 20 dicembre in piazza Massari.
-foto ufficio stampa presentazione libro –
(ITALPRESS).
Cronaca
Cina, l’industria del cashmere è sempre più tecnologica
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1 ora fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
HOHHOT (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Dopo aver completato il modello e il design al computer, premendo semplicemente il tasto Invio, la macchina automatica per maglieria completamente sagomata del King Deer Cashmere Group è in grado di fabbricare un nuovo maglione in cashmere in soli 50 minuti, senza alcun intervento umano.
Secondo Zheng Haisheng, direttore generale del gruppo, i prodotti in cashmere dell’azienda, tra cui prodotti felpati, semilavorati e lavorati, vengono esportati in oltre 30 Paesi e regioni, tra cui Regno Unito, Francia, Italia, Stati Uniti, Giappone e Repubblica di Corea, con un valore annuo delle esportazioni che supera un miliardo di yuan (circa 141 milioni di dollari).
Le aree di produzione globale del cashmere sono principalmente concentrate nelle regioni temperate e temperate fredde comprese tra i 35 e i 55 gradi di latitudine nord. L’unicità del clima e delle condizioni geografiche di queste aree offrono un ambiente ideale per la crescita delle capre da cashmere. Cina, Mongolia, Iran, Afghanistan e altri Paesi sono importanti produttori di questo materiale. Tra questi, la produzione cinese di cashmere rappresenta circa il 70-80% della produzione globale, consolidando la sua posizione di principale produttore mondiale.
Nel frattempo, una rivoluzione tecnologica incentrata sulla genetica delle capre da cashmere sta rimodellando la base industriale della Mongolia Interna. Nel settore manifatturiero, progressi tecnologici quali la manifattura intelligente e la trasformazione digitale stanno guidando l’industria tradizionale del cashmere verso uno sviluppo di fascia alta, intelligente e verde. Il detto “il cashmere cinese intreccia una qualità di livello mondiale” sta diventando realtà.
Negli ultimi anni, l’Accademia delle Scienze Agricole e Zootecniche della Mongolia Interna ha unito le forze con le università per formare un team di ricerca impegnato nel conseguire progressi nella selezione e nell’allevamento di capre da cashmere di alta qualità.
Attraverso tecnologie quali l’editing genetico e il trasferimento nucleare di cellule somatiche sono stati identificati geni chiave legati alla qualità del cashmere. Le razze di capre da cashmere di alta qualità ottenute hanno registrato un aumento del 20% della resa di cashmere per razza e una finezza stabile intorno ai 14,5 micron, in linea con gli standard internazionali.
La trasformazione intelligente e verde della fase di lavorazione ha portato nuova vitalità all’industria cinese del cashmere. La Mongolia Interna ha formato una catena industriale intelligente che copre l’intero processo di lavaggio, cardatura, tintura, filatura, lavorazione a maglia e produzione dei capi in cashmere.
Nel laboratorio intelligente della Chifeng Dongrong Cashmere Development (Group) Co. Ltd., i tradizionali processi di lavorazione stanno subendo un aggiornamento di “manifattura intelligente”. La linea di produzione sviluppata in modo indipendente è dotata di un sistema intelligente di aspirazione dell’aria, in grado di identificare con precisione le differenze nelle fibre di cashmere. Attraverso il controllo della pressione dell’aria e una selezione accurata, elimina le fibre non conformi, portando il cashmere allo “standard di èlite” e colmando un divario tecnologico regionale.
Utilizzando ugelli ad alta precisione e un sistema di posizionamento basato sull’intelligenza artificiale che operano in modo coordinato, l’impresa ha superato il problema del disallineamento dei motivi e della sfocatura dei colori causati dalla morbidezza delle fibre di cashmere, ottenendo una presentazione precisa al millimetro dei motivi su entrambi i lati. Questa tecnologia non solo arricchisce i design dei prodotti in cashmere, ma ne aumenta anche il valore aggiunto di quasi il 30%, rendendoli la scelta preferita per i marchi internazionali di fascia alta.
Il Gruppo Erdos ha sviluppato una linea di produzione intelligente 5G, che consente a un singolo lavoratore di gestire 16 dispositivi completamente automatici e che agevola la produzione su larga scala di prodotti a maglia senza cuciture e completamente sagomati.
Inoltre, grazie alla tecnologia di progettazione digitale 3D, ha costruito un vasto database, riducendo di oltre il 50% il ciclo di sviluppo dei capi campione e diminuendo in modo significativo gli scarti annuali di tessuto.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-
Cronaca
La Russa “Sulla legge elettorale le forze politiche devono trovare risposte”
Pubblicato
3 ore fa-
16 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “E’ veramente un tema sul quale le forze politiche devono interrogarsi e trovare risposte. Purtroppo non possiamo sapere prima gli effetti di una legge elettorale, come di tante altre leggi, ma a me piace immaginare che la migliore legge possibile sia quella che è idonea a garantire il principio di democrazia che vince chi ha un voto più dell’altro. I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine del convegno “A 30 anni dal Tatarellum”, in sala Zuccari sulla riforma della legge elettorale. “I tempi ci sono e deciderà nella propria autonomia il Parlamento. Sicuramente io ne sento parlare molto, quindi se devo fare un giudizio prognostico dico che si parlerà di legge elettorale. Poi dove si arriverà, lo vedremo”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Senato-

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