Cronaca
Mattarella riceve il Papa “Tregua a Gaza una scintilla di speranza”
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7 ore fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “In Medio Oriente, alla ferita atroce dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, ha fatto seguito una reazione, che ha superato non soltanto criteri di proporzionalità, ma anche i confini di umanità. Oggi c’è ‘una scintilla di speranzà che va sostenuta con convinzione”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della visita ufficiale di Papa Leone XIV al Quirinale. “La liberazione degli ostaggi rimasti in vita è di grande valore e coinvolge quanti hanno a cuore civiltà e dignità delle persone, rivolgendo un pensiero a coloro che sono morti in quella crudele condizione di prigionia – aggiunge -. Il cessate il fuoco a Gaza consente di iniziare a porre riparo a quella popolazione civile, così provata da brutale sofferenza. Ci auguriamo che il negoziato in atto sulle tappe successive si concluda positivamente e conduca, al più presto, a un’interruzione definitiva delle ostilità e delle violenze nella Striscia, a beneficio anche della generale stabilità del Medio Oriente e dei Luoghi Santi, per rilanciare la soluzione di uno Stato per ciascuno di due popoli – evidenzia -, la sola in grado di consentire la possibilità di un futuro in cui tutti – Israele e Palestina – trovino pace e sicurezza. Vorrei riaffermare che la pace vera, duratura, risiede nell’animo dei popoli. Diversamente, sotto la cenere della fine delle violenze cova il rancore, pronto a divampare nuovamente alla prima occasione che possa essere sfruttata, per rendersi conto allora che la fine delle violenze si trasforma, purtroppo, in una parentesi tra due esplosioni”.
Il Capo dello Stato ricorda i “tempi di grande difficoltà” che viviamo. Il Secondo dopoguerra aveva saputo puntare a un mondo costruito sul multilateralismo, su di un sistema che prevedeva il dialogo per la soluzione delle controversie. Un sistema che oggi sembra progressivamente accantonato. Le istituzioni allora sorte appaiono indebolite – talvolta strumentalmente, e irresponsabilmente, delegittimate – e non in grado di incidere con la necessaria efficacia sulle crisi attuali. Preoccupa il venir meno di meccanismi che costruiscono fiducia tra gli Stati. In questo scenario – prosegue -, la logica del più forte, la tentazione di fare ricorso alle armi per risolvere una disputa, sembrano talvolta prevalere. Dignità e diritti di singoli, di gruppi, di popoli sono sovente calpestati. L’aggressione russa su larga scala in Ucraina, a distanza di quasi quattro anni, continua a mietere vittime civili innumerevoli, a seminare morte e distruzione, a gettare una inquietante ombra di insicurezza sull’intero continente europeo”. Mattarella sottolinea l’alto numero di conflitti e crisi umanitarie in corso con il rischio che “parte dell’opinione pubblica rimanga come assuefatta, che la sofferenza di milioni di esseri umani non scuota più le coscienze. A fare le spese di un mondo nel quale la convivenza pacifica è messa così in pericolo, sono sempre i più vulnerabili, soprattutto bambini e giovani – osserva -. Non è accettabile che venga sottratto il futuro a intere generazioni. Spesso a pagare un prezzo alto nelle guerre sono le comunità cristiane, prese di mira per il ruolo di stabilizzazione e di moderazione che tradizionalmente esercitano, in particolare nel Vicino Oriente. Non vogliamo arrenderci alla prospettiva di una società dominata da oligarchi o, meglio, da privilegiati, in base al censo, alla spregiudicatezza, all’indifferenza verso gli altri, che si profila rimuovendo i valori di uguaglianza, di solidarietà, di libertà”.
Poi un passaggio sull’Europa che, ricorda il Presidente, ha visto “popoli che si erano a lungo duramente combattuti raccogliersi insieme intorno ai principi di pace e di collaborazione per un futuro comune. Un nucleo di valori, che, nei padri fondatori – molti di formazione cristiana – ha trovato ispirazione nel rispetto della dignità di ogni persona, della solidarietà, della giustizia, e che costituisce l’anima delle nostre democrazie, intese non soltanto come rispetto delle “regole del gioco”, ma nella essenza più profonda di garanzia di libertà, uguaglianza, partecipazione. Tutti antidoti alla contrapposizione irriducibile, ai conflitti di ogni genere, alla guerra”. Inoltre, un passaggio sullo storico appello di Pio XII “a bandire per sempre la guerra come mezzo per risolvere le controversie. Un appello che, attraverso il magistero dei Pontefici che si sono susseguiti da allora ad oggi, trova in Vostra Santità un nuovo instancabile messaggero, come dimostra il Suo primo intervento dalla Loggia delle Benedizioni. Una pace che ‘comincia da ognuno di noì: per questo è così essenziale disarmare gli animi e disarmare le parole. In questo una responsabilità specifica spetta ai decisori politici e a quanti influenzano l’opinione pubblica, nel rifuggire dall’esaltazione dei contrasti piuttosto che nel coltivare, al contrario, dialogo e reciproca comprensione”. Infine, Mattarella ricorda il “legame imprescindibile tra Santa Sede e Italia” e la figura di “Papa Francesco, che ha lasciato in tutti – credenti e non credenti – un ricordo indelebile”, conclude.
– Foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Italia-Israele 3-0, azzurri certi dei play-off mondiali
Pubblicato
34 minuti fa-
15 Ottobre 2025di
Redazione
UDINE (ITALPRESS) – E’ un’Italia che sa segnare e fare un piccolo passo avanti verso i Mondiali americani. Ma è anche l’Italia che dà l’idea di non essere ancora solida come Gennaro Gattuso vorrebbe. La sicurezza aritmetica del secondo posto del girone che vale i playoff è accompagnata dalla doppietta di Retegui, dal primo gol azzurro di Mancini e da qualche fragilità: finisce 3-0 contro Israele davanti ai 9.965 spettatori di Udine in un ‘Friulì blindato per le proteste dei movimenti pro-pal, che si sono parzialmente manifestate anche sugli spalti con i fischi al momento dell’inno degli ospiti. E’ la quarta vittoria consecutiva da ct per Gattuso, sicuramente la più importante finora, anche se il primo posto sembra essere saldo nelle mani di una Norvegia dominatrice del girone I con 18 punti e una differenza reti di +26. L’Italia ha tre lunghezze in meno e sa bene che lo scontro diretto del 16 novembre a San Siro difficilmente metterà in palio il primo posto utile per la qualificazione diretta. Per ora il Ct si gode i pregi dei suoi azzurri: la manovra, la riaggressione e la produzione offensiva (16 gol segnati in 4 gare). Non sempre però la distanza tra i reparti è giusta, anzi al 28′ serve il miglior Donnarumma per negare il gol a Solomon dopo una rapida ripartenza israeliana. La pressione azzurra non è sfilacciata come quella che produsse il rocambolesco 4-5 di Debrecen, ma le occasioni di Israele sono tante. Anche i tifosi se ne accorgono. La partita – iniziata con il minuto di silenzio in memoria dei tre carabinieri rimasti uccisi nell’esplosione a Castel d’Azzano – si chiude con gli applausi che sanno anche di sospiro di sollievo per il risultato. Gattuso non ama la retroguardia a 3, ma senza Bastoni (squalificato) non esita a schierarla, affidandosi alle marcature preventive di Mancini contro i dribblomani israeliani. In attacco, senza Kean infortunato, spazio a Raspadori e Retegui. E’ l’ex Atalanta a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, guadagnandosi e trasformando il rigore che cancella l’errore con l’Estonia. E’ il decimo gol azzurro del bomber dell’Al-Qadisiyya, che nella ripresa fa coppia con Pio Esposito, entrato al posto di uno spento Raspadori. Al 59′ serve il solito Donnarumma per salvare l’Italia con un gran intervento d’istinto sul diagonale di Gloukh. L’estremo difensore non si prende la copertina solo perchè Retegui decide di chiudere la gara in grande stile al 74′: scippa il pallone a Toriel, si coordina e lascia partire un tiro che si infila all’incrocio dei pali. Nel finale si aprono gli spazi, ma Pio Esposito spreca l’occasione a due passi dalla porta su assist del solito Retegui. Ci pensa Mancini a firmare il tris nel recupero: colpo di testa e palla in rete. Festa anche per Piccoli e Cambiaghi, che si godono l’esordio. Forze fresche in più per un’Italia che tornerà in campo a novembre contro Moldavia e Norvegia.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Nasce Medov Group, il nuovo brand della holding della famiglia Schenone
Pubblicato
3 ore fa-
14 Ottobre 2025di
Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Si chiama Medov Group il nuovo brand commerciale di riferimento nei settori dello shipping, della logistica supply chain e della nautica da diporto, nato dalla holding I.L. Investimenti della famiglia Schenone.
Il nuovo brand, che ha come presidente e CEO Giulio Schenone, acquisisce la ventennale esperienza della holding fondata nel 2005 che continua ad offrire servizi di back-office alle aziende del gruppo (es. Finanza, Tesoreria, HR, Procurement, Affari generali).
In occasione del lancio del nuovo brand, Medov Group ha formalizzato anche l’ultima acquisizione: l’azienda Programma Mare, una realtà storica spezzina specializzata nel packaging per lo stoccaggio e le spedizioni di imbarcazioni a livello internazionale.
Nel 2024 il gruppo ha registrato un fatturato consolidato di circa 103 milioni di euro, contando oltre 300 addetti in tutto il mondo.
Medov Group si pone ora come nuovo brand commerciale spendibile che porta il nome già conosciuto sul mercato dell’azienda più antica del gruppo.
Medov Group ha recentemente acquisito la maggioranza di Programma Mare S.r.l., storica azienda spezzina che ha innovato i metodi tradizionali di packaging per lo stoccaggio e le spedizioni di imbarcazioni a livello internazionale.
L’operazione, che segue di pochi mesi l’inaugurazione a giugno del nuovo magazzino refrigerato Janua Algor a Genova Voltri, si inserisce nella strategia di sviluppo e diversificazione promossa dal Gruppo, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di servizi e consolidare la presenza nel mercato marittimo, logistico e portuale europeo.
“Siamo orgogliosi di annunciare l’ingresso di Programma Mare in Medov Group: questa acquisizione rappresenta un passaggio significativo perchè rafforza la nostra capacità di proporre soluzioni sempre più integrate e innovative nel settore marittimo e logistico”, ha dichiarato Giulio Schenone. “Si tratta di un passo importante per l’espansione del nostro network e per la creazione di nuove sinergie a beneficio di clienti e partner, che potranno contare su un’offerta completa e unica. Dai servizi di agenzia marittima e noleggi con Medov, Costamed, AMG Chartering, alla supply chain logistic e ai magazzini frigoriferi di Medov Logistics e Janua Algor, allo stoccaggio e riparazioni dei contenitori con Derrick sino alle proposte di agenzia ed esperienze di ospitalità di lusso per la nautica da diporto con San Giorgio Yachting e adesso anche le soluzioni avanzate di imballaggio per yacht di ogni dimensione”. Fondata a La Spezia, Programma Mare si è affermata negli anni come partner di fiducia per i più importanti cantieri italiani della nautica da diporto, grazie a competenze specialistiche nella produzione di coperture termoretraibili, strutture per la nautica e soluzioni per la spedizione e il rimessaggio delle imbarcazioni.
“Entrare a far parte di Medov Group significa poter valorizzare ulteriormente il nostro know-how e offrire ai clienti un servizio ancora più completo e competitivo”, ha commentato Davide Giannoni, socio e CEO di Programma Mare. “Siamo entusiasti di avviare questo nuovo capitolo aziendale che ci consentirà di unire il nostro radicamento territoriale e la nostra esperienza specialistica alla visione internazionale e multisettoriale di Medov Group”. Davide Giannoni e Francesco Dazzi, entrambi i soci fondatori, restano in azienda con una rilevante quota e rispettivamente con i ruoli di Amministratore Delegato e Direttore di Produzione.
L’acquisizione assume un valore ancora più strategico considerando che l’azienda spezzina ha recentemente inaugurato a Sarzana un nuovo magazzino logistico di 1.600 metri quadrati copert, dotato di 660 posti pallet, oltre a un’area esterna di pari dimensioni.
-foto ufficio stampa I.L. Investimenti –
(ITALPRESS).
Cronaca
Manovra, interventi per circa 18 miliardi medi annui nel triennio
Pubblicato
3 ore fa-
14 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha illustrato nel corso del Consiglio dei ministri il Documento programmatico di bilancio (DPB) che, conformemente a quanto previsto dalla normativa, sarà trasmesso al Parlamento e alla Commissione europea. Il ministro ha inoltre anticipato i contenuti principali del disegno di legge di bilancio per il triennio 2026-2028, che sarà all’ordine del giorno di un prossimo Consiglio dei ministri.
La manovra, complessivamente, dispone interventi per circa 18 miliardi medi annui. Proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro in atto dall’inizio della legislatura. In particolare, si ridurrà la seconda aliquota Irpef, che dall’attuale 35 passerà al 33%, con effetti pari a circa 9 miliardi nel triennio. Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita, saranno stanziati per il 2026 circa 2 miliardi. Saranno prorogate per il 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Saranno definite le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti. Nell’ambito degli interventi finalizzati al sostegno delle imprese e, più in generale, dell’innovazione si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di 4 miliardi. Saranno presenti nel triennio il credito d’imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) e, nella misura di 100 milioni nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (ZLS). E’ prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax. Si rifinanzia anche la misura agevolativa “Nuova Sabatini”. Stanziati nel triennio circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà. Tali somme includono, al fine di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, una revisione della disciplina per il calcolo dell’Isee, che interviene sul valore della casa e sulle scale di equivalenza, con effetti complessivi di quasi 500 milioni annui. Nella manovra saranno definite anche le iniziative in materia pensionistica collegate all’aspettativa di vita. Ai rifinanziamenti previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi 7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. Oltre agli effetti di miglioramento del quadro di finanza pubblica anche dovuti alla rimodulazione del Pnrr, concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-


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