Cronaca
A Milano la mostra “Grand Tour, Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”
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3 anni fa-
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MILANO (ITALPRESS) – Le Gallerie d’Italia-Piazza Scala, museo di Intesa Sanpaolo a Milano, presentano dal 19 novembre 2021 al 27 marzo 2022 la mostra “GRAND TOUR. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, a cura di Fernando Mazzocca, con Stefano Grandesso e Francesco Leone, e con il coordinamento generale di Gianfranco Brunelli.
L’esposizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in partnership con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, presenta circa 130 opere provenienti dalla collezione Intesa Sanpaolo, collezioni private e numerose istituzioni culturali italiane e internazionali come The National Gallery di Londra, Musèe du Louvre di Parigi, The Metropolitan Museum of Art di New York, Museo Nacional del Prado di Madrid, Rijksmuseum di Amsterdam, Victoria and Albert Museum di Londra, O’sterreichische Galerie Belvedere di Vienna, Statens Museum for Kunst di Copenaghen, Musèe des Beaux-Arts di Lione, Gallerie degli Uffizi di Firenze, Musei Capitolini di Roma, Musei Vaticani, Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. Tra i prestiti anche due opere provenienti dal Regno Unito e appartenenti alla Royal Collection della Regina Elisabetta II, oltre ad altre opere provenienti da grandi residenze reali come la Reggia di Versailles, la Reggia di Caserta e la Reggia di Pavlovsk a San Pietroburgo.
Dipinti, sculture, oggetti d’arte, intendono riproporre l’immagine dell’Italia amata e sognata da un’Europa che si riconosceva in radici comuni di cui proprio il nostro Paese era stato per secoli il grande laboratorio, un’Italia composita, raffigurata nella sua struggente bellezza dagli artisti che fecero sorgere il mito del “bel paese”. Sono esposte opere dei principali artisti del tempo come Piranesi, Valadier, Volpato, Canaletto, Panini, Lusieri, Hubert Robert, Jones, Wright of Derby, Hackert, Volaire, Ducros, Granet, Valenciennes, Catel, Batoni, le due pittrici Vigèe Lebrun e Angelica Kauffmann, Ingres.
“La mostra sul Grand Tour, allestita nelle Gallerie di Piazza della Scala, è la prima ideata e realizzata in Italia capace di offrire uno sguardo d’insieme su un tema così vasto – afferma Giovanni Bazoli, presidente Emerito di Intesa Sanpaolo -. I capolavori esposti offrono al visitatore odierno l’opportunità di comprendere e rivivere l’emozione provata secoli fa dai protagonisti del Grande Viaggio di fronte alla bellezza senza tempo dei paesaggi e degli antichi luoghi d’arte italiani, elementi fondanti non solo della nostra identità nazionale, ma anche di quella europea. L’iniziativa, che si avvale della prestigiosa partnership del Museo Ermitage di San Pietroburgo e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, conferma il ruolo di primo piano che Intesa Sanpaolo ha conquistato nel corso degli anni nel panorama culturale e artistico del nostro Paese”.
Il Grand Tour ha contribuito in modo determinante a creare quella percezione dell’Italia, legata alla bellezza del suo ambiente e della sua arte, ancora oggi di grande attualità che rende davvero unica l’identità del nostro Paese.
Tra la fine del Seicento e la prima metà dell’Ottocento, l’Italia fu la meta privilegiata di letterati, artisti, giovani signori, membri della società aristocratica e colta europea.
Il grande viaggio (l’espressione fu utilizzata per la prima volta nel 1697, nel volume di Lassel, An Italian Voyage) fu presto inteso come momento essenziale di un percorso educativo e formativo, nonchè segno di un preciso status sociale.
Questo momento di formazione, diventato obbligatorio per le èlite europee, ma poi anche per quelle provenienti da altri continenti, ha coinvolto sovrani, aristocratici, politici, uomini di chiesa, letterati, artisti, tutti affascinati dalla varietà del paesaggio italiano ancora intatto, dalla maestà delle città, dei monumenti e delle opere d’arte.
L’Italia divenne per un lungo periodo il maggiore mercato non solo dell’arte antica, ma anche di una produzione contemporanea ispirata alla memoria dell’antico.
Sicuramente il più originale protagonista di questo gusto fu il genio di Piranesi che nelle sue incisioni visionarie, nei suoi estrosi arredi aveva proposto ad una raffinata clientela internazionale una visione molto personale dell’immaginario classico. Sulla sua scia si registra una ripresa delle manifatture artistiche più prestigiose che, dalla bronzistica all’oreficeria al mosaico alla glittica, hanno raggiunto livelli pari a quelli del Rinascimento. I prestigiosi assemblages in metalli e pietre preziosi di Valadier hanno incantato tutto il mondo, mentre le immagini delle più popolari sculture antiche sono state diffuse nelle regge e nelle dimore aristocratiche europee dai bronzetti di Boschi, Zoffoli, Righetti, Hopfgarten o dalle meravigliose statuine in biscuit di Volpato.
Dalle richieste dei collezionisti stranieri ha tratto un nuovo slancio anche la pittura, soprattutto un genere prima considerato minore come la veduta e il paesaggio. Anche in questo campo grazie ad artisti della originalità e della grandezza di Canaletto, Panini, Joli, Lusieri e degli stranieri venuti al seguito dei viaggiatori, come Hubert Robert, More, Wilson, Jones, Wright of Derby, Hackert, Volaire, Ducros, Granet, Valenciennes, Catel è stato raggiunto tra Sette e Ottocento un livello prima impensabile, passando dalla razionalità scientifica dei vedutisti alla emozione del paesaggio visto come espressione di uno stato d’animo dei romantici.
Ma il genere più richiesto e amato dai collezionisti stranieri, insieme alle vedute dei luoghi visitati, è stato il ritratto. Alla celebrazione del proprio rango si sostituisce l’esaltazione del carattere e della cultura. Da qui la scelta di farsi rappresentare accanto ai monumenti e alle sculture antiche ammirate in Italia. Assoluto maestro in questo campo è stato Batoni, uno dei maggiori ritrattisti di tutti i tempi. I suoi ritratti hanno rappresentato uno status symbol, come quelli del suo rivale Mengs, delle due pittrici in competizione Vigèe Lebrun e Angelica Kauffmann, di Von Maron, Tischbein, Sablet, Zoffany, Fabre, Gèrard, Ingres.
Il catalogo della mostra è pubblicato nelle Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.
In occasione dell’esposizione GRAND TOUR. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei è stato realizzato il libro “In missione in… Italia”, secondo volume del progetto editoriale di Edizioni Gallerie d’Italia|Skira pensato per avvicinare i bambini delle scuole primarie all’arte.
(ITALPRESS).
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Cronaca
Debutto con vittoria per Chivu, al Parma il derby col Bologna
Pubblicato
2 ore fa-
22 Febbraio 2025di
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PARMA (ITALPRESS) – Non poteva esserci debutto migliore per Cristian Chivu sulla panchina del Parma. La formazione crociata, infatti, supera per 2-0 il Bologna nel derby emiliano conquistando così la prima vittoria nel 2025. A decidere il match del Tardini ci pensano Bonny su rigore e Sohm nel finale. Rispetto alle ultime uscite sotto la gestione Pecchia, si vede un Parma più accorto in fase difensiva e meno sbilanciato. Delude, invece, il Bologna sotto ritmo per tutti i novanta minuti. Nonostante una prima frazione molto tattica e piuttosto bloccata, il Parma riesce a tornare negli spogliatoi in vantaggio, grazie al rigore realizzato da Bonny. Serve dunque un episodio per aprire le marcature al Tardini: al 35′, infatti, Beukema intercetta con la mano un pallone vagante in area di rigore. Dopo il fischio di Abisso, dal dischetto l’attaccante francese torna al gol (l’ultima volta il 9 novembre) e sigla l’1-0. Il primo tempo, però, non regala solo gioie alla formazione crociata. Non c’è pace, infatti, per Bernabè, nuovamente vittima di problemi fisici e sostituito da Estevez dopo appena cinque minuti. Il Bologna, invece, domina il possesso palla, ma costruisce ben poco in zona offensiva, soffrendo le ripartenze dei padroni di casa.
Le difficoltà per la compagine di Italiano continuano anche nella ripresa. Gli ospiti protestano con veemenza all’indirizzo di Abisso intorno al 63′ quando il fischietto palermitano non estrae il secondo giallo per Cancellieri: l’ex Lazio, dopo essere stato graziato dall’arbitro, viene sostituito immediatamente da Chivu con Man. Tante proteste dunque per il Bologna, ma poche idee sul campo. I rossoblù sono costantemente imprecisi e proprio da un pallone mal gestito in mezzo al campo nasce il gol del raddoppio del Parma. I crociati chiudono i discorsi con Sohm, lanciato a rete da un assist illuminante di Man: il centrocampista di Chivu firma così il 2-0 a tu per tu con Ravaglia. In pieno recupero, Man va vicino al tris, ma viene fermato da Ravaglia. Per il Parma si tratta di un successo vitale che vale il momentaneo diciassettesimo posto e quindi salvezza (in attesa dell’Empoli in campo domani). Ennesima occasione persa, invece, per il Bologna ancora fermato da una “piccola” del campionato.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Venezia e Lazio non si fanno male, 0-0 al Penzo
Pubblicato
2 ore fa-
22 Febbraio 2025di
Redazione
VENEZIA (ITALPRESS) – Tanta intensità ma nessun vincitore: la partita del Penzo tra Venezia e Lazio termina 0-0. Un pareggio che di fatto non serve a nessuna delle due squadre, dato che i lagunari tornano a fare punti ma rimangono lontani dal quartultimo posto, mentre i biancocelesti non riescono a mettere pressione alla Juventus in ottica qualificazione alla Champions. Rispetto all’ultima partita, Di Francesco propone Marcandalli al posto di Schingtienne, mentre a destra torna Zerbin; in avanti, Maric al posto di Fila. Baroni, invece, deve fare i conti con le assenze di Rovella (squalificato) e Castellanos (infortunato): al loro posto Dele-Bashiru e Noslin; in porta, spazio a Mandas. Ritmi alti fin da subito, con il Venezia che propone una pressione molto alta, quasi a tutto campo: il rischio è di lasciare spazio ai contropiedi ospiti, come dimostra Tavares al 4′, con Isaksen anticipato da Condè in area. Al 23′ l’azione più limpida della partita: Zaccagni illumina per Dia, che litiga con il pallone e, tutto solo davanti a Radu, spara alle stelle con lo specchio della porta spalancato. Al 37′ Dele-Bashiru si fa male commettendo fallo su Zerbin: Baroni costretto al cambio, entra in campo Belahyane.
La ripresa si apre con un tiro di Isaksen senza troppe pretese. Al 64′, grande occasione anche per il Venezia: punizione di Zerbin dalla trequarti, Maric anticipa nettamente Mandas di testa ma la palla esce di pochissimo. I padroni di casa prendono il controllo della situazione e sfiorano il gol in altre due situazioni, prima con un palo colpito da Zerbin direttamente da calcio d’angolo e poi con un bel tiro di Oristanio dal limite su cui Mandas si supera. La Lazio prova a farsi vedere in avanti con un colpo di testa troppo morbido e facile preda di Radu, mentre il Venezia risponde con un’altra azione insistita che termina con un tiro di Zerbin deviato sul fondo e con un tiro di Yeboah bloccato da Mandas. Termina, quindi, senza reti: la prossima settimana il Venezia giocherà in trasferta contro l’Atalanta, mentre la Lazio è attesa dal big match di San Siro contro il Milan.
– Foto Image –
(ITALPRESS).
Cronaca
Gasperini “Non volevo offendere Lookman, non ci saranno rinnovi”
Pubblicato
4 ore fa-
22 Febbraio 2025di
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BERGAMO (ITALPRESS) – “Lookman? Ha avuto un impatto straordinario sulla partita, la mia non voleva essere una frase offensiva. Ieri abbiamo avuto in Udinese-Lecce quello che poteva essere un teatrino in mondovisione, per fortuna ci sono stati ragazzi che hanno lasciato perdere. Può diventare un rigorista, sarebbe una capacità realizzativa ulteriore. Ho quasi la sensazione che ci sia la volontà che l’Atalanta venga descritta che sia così, tutto per aria, ma la realtà è un pò diversa. Parlo sempre di fronte a tutta la squadra, è una cosa che non ha mai sfiorato la società. Si è sentito offeso, ma non volevo offendere nessuno”. Lo ha dichiarato il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa in merito al botta e risposta avvenuto tra il tecnico e l’attaccante nigeriano dopo il rigore sbagliato e la conseguente eliminazione dalla Champions League, per mano del Bruges. Alla vigilia del match di Empoli (“Dobbiamo dare il massimo contro una buona squadra che lotta per la salvezza”), Gasperini parla del suo futuro e le sue sono parole importanti: “Giustamente, come è stato detto, in tutte le cose c’è un inizio e una fine, vedremo a fine anno se andare a scadenza (2026) o se interrompere già al termine di questa stagione. Non ci saranno ulteriori rinnovi dopo questo”, ha concluso il tecnico dell’Atalanta.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)
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