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Cronaca

L’Intelligenza Artificiale accelera lo sviluppo sostenibile

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ROMA (ITALPRESS) – L’Intelligenza Artificiale può accelerare lo sviluppo sostenibile. Questo il tema al centro del terzo Forum Italia-Canada, che ha visto confrontarsi esponenti del mondo dell’Università, della ricerca e delle imprese. Nel corso della due giorni – promossa dalla Camera di commercio Italiana in Canada (ICCC) in collaborazione con le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte – è emerso tra l’altro come la sanità sia uno dei settori nei quali il ruolo dell’Intelligenza Artificiale assume sempre maggiore importanza.
“L’Intelligenza Artificiale è la frontiera di sviluppo più interessante per chi si occupa di sanità – sottolinea Franco Molteni, direttore Medicina Riabilitativa dell’Ospedale Valduce -. Il cittadino-paziente avrà di fronte un personale sanitario che diventa più esperto nel gestire la complessità che il paziente si aspetta che venga gestita bene. E il paziente può essere un protagonista di questa complessità, perchè per esempio, con tutte le tecnologie “indossabili”, può fornire una serie di dati dal mondo reale che aiutano a capire come vive e aiutano a capire se il nostro intervento è sufficiente, preciso, complesso e mirato”. Alla domanda se ci sia una “resistenza” tra i medici all’approccio con l’Intelligenza Artificiale, Molteni risponde che “non c’è una resistenza a priori. E’ un problema anche di conoscenza delle potenzialità, quindi la formazione rivestirà un ruolo importante. Noi dobbiamo imparare a usare correttamente quello che abbiamo a disposizione e migliorarlo grazie al nostro contributo attivo. Non ci deve essere resistenza, ma coesistenza”.
Energia, economia circolare e mobilità sono altri comparti nei quali l’Intelligenza Artificiale può giocare un ruolo da protagonista. Una delle sfide aperte è quella dell’inclusione e della parità di accesso alle innovazioni. “Stiamo parlando non del domani, ma di oggi o forse anche del passato – evidenzia Maurizio Sobrero, ordinario di Gestione dell’Innovazione – Bologna Business School e Università di Bologna -. Se parliamo in termini di impatto sulle vite quotidiane di tante persone, stiamo parlando di qualcosa che è super accessibile. A volte anche troppo. Il Forum ha evidenziato la necessità di immaginare, soprattutto per tutte le applicazioni che hanno a che fare col welfare e con l’inclusione, modalità che consentono a tutti di non rimanere tagliati fuori dalle opportunità che queste nuove tecnologie offrono. Abbiamo grandi possibilità di migliorare tantissimo le cure, ma un conto è migliorarle, un altro è assicurarsi che tutti vi possano accedere”.
Secondo Sobrero “un altro passaggio è che per l’inclusione completa c’è bisogno di conoscenze maggiori. Possiamo essere utenti anche inconsapevoli di queste tecnologie, ma se vogliamo diventare progettisti e architetti consapevoli abbiamo bisogno di costruire una riduzione delle ineguaglianze all’ingresso nei percorsi formativi. Non solo dentro i Paesi, ma anche in una logica di cooperazione internazionale”.
Secondo Sobrero “queste sono tecnologie generaliste, hanno cioè la possibilità di essere applicate in maniera ampia e variegata per poi dare delle risposte più personalizzate; un pò come l’elettricità o quello che è successo con le telecomunicazioni, o quello che abbiamo imparato a chiamare come Internet. Quante cose da queste tecnologie generaliste sono partite che non immaginavamo? Se noi garantiamo che ci sia una capacità di progettarle, non solo di usarle, ecco che la dimensione di inclusione diventa più marcata”, conclude.
(ITALPRESS).

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Inter travolta 5-0, Psg mette in bacheca la Champions League

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BAYERN MONACO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Paris Saint-Germain travolge l’Inter 5-0 e vince la prima Champions League della sua storia. Decisive le reti di Hakimi, Douè (doppietta), Kvaratskhelia e Mayulu, l’Inter perde la seconda finale con Simone Inzaghi in panchina. Per Luis Enrique è la seconda Champions League in carriera da allenatore dopo quella vinta nel 2014/15 alla guida del Barcellona, quando i catalani si imposero contro la Juventus (3-1). Quella di Monaco di Baviera è stata una partita a senso unico. Simone Inzaghi si è affidato ai fedelissimi, con Calhanoglu in cabina di regia e la coppia Lautaro-Thuram in attacco. Il PSG ha risposto col solito 4-3-3, davanti spazio a Dembèlè – autore di 8 gol in Europa -, supportato da Douè e l’ex Napoli Kvaratskhelia. La squadra di Luis Enrique ha praticamente dominato i primi 45 minuti, la prima vera occasione è stata costruita da Dembèlè, ma il tiro è stato bloccato da Sommer. Al 12′ si è concretizzato il dominio dei parigini: Vitinha ha imbucato per Douè, il 19enne ha pescato Hakimi, ex di turno, praticamente solo nell’area piccola. Otto minuti più tardi è arrivata la seconda rete, su un contropiede – pallone perso da Barella che stava cercando di conquistare un angolo – ancora Douè, grazie a una deviazione di Dimarco, ha superato nuovamente il portiere nerazzurro. L’impatto ha imballato le gambe di un’Inter incapace di abbozzare la benchè minima reazione, soltanto Thuram al 37′ ha spaventato Donnarumma, ma il colpo di testa dell’attaccante francese si è spento sul fondo. Poco prima del duplice fischio, Dembèlè ha sfiorato il tris da posizione defilata. Il secondo tempo è scivolato via sulla falsariga della prima metà, Kvaratskhelia ha avuto due occasioni per calare il tris, ma il georgiano non ha inquadrato lo specchio della porta. Inzaghi ha provato ad affidarsi ai cambi, dopo 8 minuti dal suo ingresso in campo Bisseck è stato costretto ad uscire per un problema muscolare. Al 18′ ancora Douè ha segnato la terza rete con una conclusione chirurgica sul primo palo. L’Inter ha spento totalmente la luce, dieci minuti più tardi Kvaratskhelia, solo davanti a Sommer, ha trovato il colpo di precisione per il quarto gol. La prima occasione del secondo tempo è arrivata con Thuram, il diagonale rasoterra è stato però respinto da Donnarumma. La quinta rete è arrivata invece al 42′ quando Mayulu, da poco entrato, ha sfruttato l’assist di Barcola segnando la rete per il passivo più pesante in una finale di Champions League.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Fedez “La salute mentale è il tema dei prossimi 15 anni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho toccato varie periferie e ho cercato di restituire un pò degli ‘achievement’, dei risultati raggiunti nella mia vita, alla periferia che mi ha formato. Insieme al sindaco abbiamo cercato di capire quali potessero essere i progetti da finanziare e in prima battuta a Rozzano ho donato la ristrutturazione di tutto il parco. Abbiamo fatto uno skate park, un campo da basket”. Lo ha detto il rapper Fedez, al congresso nazionale di Forza Italia Giovani, a Roma. “La mia personalissima visione di quello che manca alle periferie è una calendarizzazione di eventi che possano portare il confronto tra le persone e cercare di evitare i grandissimi eventi al centro di Milano. Vi parlo di Milano perchè è la mia città”, ha aggiunto.
“Ormai sono cinque e forse più anni che conduco podcast. Ho maturato una personalissima esperienza statistica – ha detto Fedez, che sul palco ha tenuto un dibattito con Giuseppe Cruciani -. Negli anni non mi sono mai sottratto al confronto e al dibattito con persone con idee diverse dalle mie. Devo constatare che ogni volta che invito persone con posizioni di destra, la controparte di sinistra, l’antagonista, si rifiuta sempre di sedersi al tavolo e di dibattere”.
Il rapper si è poi soffermato sulla salute mentale: “E’ il tema per i prossimi 15 anni. La salute mentale non può essere un lusso, e ad oggi purtroppo lo è. Il bonus psicologo non riesce ad accontentare le richieste che sono enormi – ha aggiunto -, addirittura la distribuzione di psicologi che abbiamo sul territorio non riesce ad esaudire la richiesta che vi è. C’è un lavoro fondamentale da fare, il problema è che al centro del dibattito politico non ho mai sentito parlare di salute mentale, sta a voi secondo me portare al centro questo tema”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Pole Piastri e prima fila McLaren in Spagna, quinto Hamilton

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – La McLaren domina le qualifiche del Gran Premio di Spagna e monopolizza la prima fila. Oscar Piastri, dopo aver fatto segnare il miglior tempo nelle prime due manche, completa il lavoro centrando la sua quarta pole stagionale in 1’11″546 e domani sarà affiancato dal compagno di squadra Lando Norris, più lento di poco più di due decimi. Terzo tempo e seconda fila per Max Verstappen su Red Bull, che realizza lo stesso crono di George Russell (Mercedes), a 0″302 da Piastri, ma ottiene una casella migliore avendo concluso il giro buono prima. Ad aprire la terza fila ci sarà invece Lewis Hamilton, che con la sua Ferrari conquista la quinta piazza in griglia a mezzo secondo da Piastri mentre Charles Leclerc è settimo con l’altra Rossa, a 0″585. In mezzo alle due vetture del Cavallino c’è Andrea Kimi Antonelli con la seconda Mercedes, col monegasco che sarà affiancato da Pierre Gasly (Alpine). Chiudono la top ten Isack Hadjar su Racing Bulls e l’eterno Fernando Alonso con la Aston Martin. La grande delusa di giornata è la Williams, con Alexander Albon che non supera il Q2 e partirà undicesimo mentre Carlos Sainz, eliminato nella prima manche, scatterà dalla 18esima casella. Male Yuki Tsunoda, relegato in fondo alla griglia con la sua Red Bull. “Sono molto contento – esulta Piastri dopo la pole – Per ora il weekend è stato ottimo. Abbiamo lavorato molto in serata e la macchina è diventata incredibile. Un anno fa ero andato male qui e vedere cambiare tutto in così poco tempo è molto bello. Sono riuscito a mettere insieme un ottimo giro”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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