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Cronaca

Antonella Clerici torna con “The Voice Senior” su Rai1

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ROMA (ITALPRESS) – «La televisione generalista è viva e vegeta» assicura il direttore di Raiuno Stefano Coletta, certo che esistano programmi ed eventi in grado di mettere davanti al piccolo schermo tutta la famiglia. Inclusi i giovani, come è accaduto ieri sera con “Bohemian Rhapsody”, il film dedicato a Freddy Mercury che, sottolinea Coletta, «tra il suo pubblico ha avuto un 30% di giovani tra i 15 e i 24 anni. E’ vero – dice – che l’abitudinarietà dei giovani non è verso lo schermo ma è altrettanto vero che tramite alcuni eventi o con prodotti trasversali riusciamo a portarli dentro». Uno di questi prodotti è “The Voice Senior”, la cui seconda edizione, presentata alla stampa, arriva su Raiuno domani in prima serata. Otto le puntate, e non più cinque, e una giuria che, al posto di Al Bano e di sua figlia Jasmine, vede Orietta Berti affiancare Loredana Bertè, Gigi D’Alessio e Clementino.
Al timone c’è ancora Antonella Clerici: a lei il compito di accogliere i concorrenti “over 60” (hanno tra i 60 e gli 88 anni) prima che questi si esibiscano, coronando il sogno di calcare un palco importante. Sogno che, per vari motivi, la vita non ha loro concesso prima: «Molti sono più bravi di noi. Quelli che hanno successo non sono necessariamente i più bravi – dice D’Alessio – Forse in certi momenti non si sono incastrati i pianeti, a volte ci vuole anche un pò di fortuna. Per questo io non li chiamo concorrenti, sono nostri colleghi a tutti gli effetti». Clerici conferma: «Il filo conduttore della vita di chi partecipa a “The Voice Senior” è la musica. Sono persone che arrivano dai lavori più diversi: c’è chi ha fatto il contadino, l’indossatore, il receptionist, il gestore di una tavola calda o l’addestratore di cani. Non vengono qui a cantare per diventare famosi, sanno che dopo non succederà probabilmente nulla (il vincitore potrà incidere un vinile con le performance avvenute sul palco del programma tramite l’etichetta discografica “Universal”, ndr) ma questo palco è il loro punto di arrivo». A loro e a tutti quelli che seguono “The Voice Senior la Clerici intende «comunicare un pò di gentilezza, in un momento come questo in cui si è arroganti e tutti contro tutti». Tra i concorrenti ci sarà qualcuno che ha avuto dei problemi, che ha superato una malattia, che ha imparato a guardare la disabilità di un figlio come una ricchezza e non come un guaio: «Le storie sono talmente diverse che sono un arricchimento per me – aggiunge la Clerici – Sono persone che hanno una forza di volontà e una voglia di vivere che io spesso non ho». La giuria, come dicevamo, sarà composta da Loredana Bertè («Per me il talento non ha età, la voglia che i concorrenti hanno di dimostrare come cantano mi arriva in pancia, non penso nè alla loro età nè alla loro storia»), Gigi D’Alessio («Parliamo di persone che hanno avuto una vita. L’idea vincente del programma è proprio questa: i nonni vengono a cantare e i figli e i nipoti li guardano. L’intera famiglia», Clementino («Cerco di coinvolgere i giovani ma non credo che siano necessari il rap e la trap, magari loro si divertono anche solo con le nostre battute» e la new entry Orietta Berti: «Mi hanno detto che quest’anno ci saranno voci bellissime, sarà un miscuglio di emozioni e soddisfazioni».
“The Voice Senior” è prodotto in Italia per Fremantle da Marco Tombolini: «Con ben 135 Paesi è il format più adattato al mondo».
(ITALPRESS).

Cronaca

Chivu “Pronti a giocarci la Supercoppa, un onore allenare l’Inter”

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RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Testa alta e giocarsela a viso aperto, al di là dell’avversario. Il tecnico dell’Inter Cristian Chivu è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna, seconda semifinale della Supercoppa italiana, in programma domani a Riyadh. “E’ un trofeo, sono due partite. Noi dobbiamo ribattere colpo su colpo, giocando ogni partita con ambizione e voglia. La squadra deve crescere e dimostrare, ha l’ambizione giusta per portare avanti il percorso. Visto che siamo qua, anche se non lo meritiamo, approfittiamo del nuovo format che è un regalo a noi e al Milan. Siamo qua e ce la giochiamo fino in fondo”, ha detto Chivu.
Il tecnico dei nerazzurri ha poi parlato dell’importanza della coesione che c’è all’interno dello spogliatoio: “E’ un onore allenare un gruppo come loro. Hanno lavorato sodo, è un gruppo unito e che ha tanta voglia, è affamato e vuole vincere qualche trofeo. Dobbiamo mettere il massimo, nessuno ci regala nulla. Questo gioco è meraviglioso, ma anche bastardo quando si perde immeritatamente, noi però dobbiamo sempre uscire dal campo a testa alta perchè sappiamo quello che vogliamo. Non dobbiamo dimostrare niente, poi per vincere bisogna meritare a prescindere da quello che è l’avversario”.
Chivu ha poi proseguito parlando della possibilità di vincere il suo primo trofeo in carriera: “Quanto conterebbe per me vincere subito una competizione? Non mi cambia nulla, non sono a caccia di reputazione. Mi godo la crescita della squadra. Abbiamo la consapevolezza di quello che vogliamo e possiamo fare, solo così si costruiscono squadre con possibilità di vincere trofei. Il Bologna? Sono scomodi un pò per tutti. Lo erano con Thiago Motta e prima ancora con Mihajlovic. E ora lo sono con Italiano. Dall’inizio ci siamo proposti di battere colpo su colpo, giocare con voglia e ambizione, è una squadra che ha tanto da dimostrare e portare avanti il percorso. Quello che è accaduto lo scorso anno ormai è il passato. Testa al Bologna e poi si vedrà”.
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Alessandro Bastoni: “Non era facile ripartire dopo un cambio di allenatore, Chivu ci ha dato una grossa mano a ritrovare la voglia di lottare. Non era facile ripartire dal punto di vista mentale per poterci giocare tutto. In realtà lo spirito di gruppo non se n’è mai andato del tutto. Forse in alcuni momenti è venuto meno, credo sia fisiologico, ogni tanto serve una mano, quest’anno è arrivata in maniera significativa. Siamo un gruppo, sappiamo che ci sono dei margini di miglioramento”. Il difensore ha poi aggiunto: “Abbiamo sbagliato due tempi in questa stagione, ad oggi siamo primi in Serie A e in Champions siamo nelle prime otto. Dal mio punto di vista ho poco da contestare alla squadra per come sta reagendo alle voci su problemi che non esistono”.
– Foto Ipa Agency –
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Il Bologna sfida l’Inter, Italiano “Bello esserci, niente errori”

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RIYADH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Giocarsela fino in fondo. Ma per avere una possibilità di conquistare la prima storica finale della Supercoppa italiana, il Bologna dovrà commettere zero errori. A tracciare la linea ci pensa Vincenzo Italiano che dopo il trionfo in Coppa Italia spera di ripetersi anche in Arabia Saudita: “L’Inter l’ho affrontata nella finale con la Fiorentina – ha dichiarato il tecnico rossoblù in conferenza stampa -, siamo andati subito in vantaggio, poi c’è stata una prestazione incredibile da parte loro: se vogliamo metterli in difficoltà servono zero errori, superficialità sotto zero, se performiamo in questo modo possiamo dire la nostra”.

Italiano ha poi analizzato la squadra di Cristian Chivu: “Domani sarà una partita secca, dopo 90 minuti potrebbero esserci i rigori. E’ un’Inter diversa, sta coinvolgendo tanti uomini, sta proponendo qualcosa di diverso sotto l’aspetto tattico. E’ una squadra formata da tanti campioni, per noi sappiamo quanto sarà dura e tosta. Contro il Liverpool c’è stato un episodio molto discutibile, ma è un’Inter arrembante e che crea tanto. Affrontiamo una delle squadre più forti in Italia. Emozione e soddisfazione di poterti giocare questo trofeo con il Napoli, con il Milan e l’Inter. E con loro, c’è il quarto incomodo e dobbiamo metterli in difficoltà. E’ una grande emozione e sono convinto che ciò ci possa dare una grande spinta”.

L’allenatore ha poi parlato degli assenti e di chi ha recuperato: “Lucumì sta meglio con il tendine, Vitik si è unito ieri al gruppo. Siamo in un momento positivo. Rientra anche Ciro Immobile, recuperare lui vuol dire personalità, gol, esperienza, mi auguro presto di rialzare il suo minutaggio perchè al momento la condizione non è al massimo. Dall’inizio non è ancora in grado di reggere certi ritmi, ma a partita in corso può darci una grossa mano”.

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche Lorenzo De Silvestri: “Siamo consapevoli di essere i detentori della Coppa Italia, c’è grandissimo rispetto per le squadre che sono qui con noi per alzare il trofeo. Daremo tutto per provare ad arrivare in finale e poi vincere. La squadra è molto serena, ha l’ambizione di crescere, ma chi è qui da tanto tempo si ricorda anche da dove siamo partiti. Tutti sanno che gruppo siamo e che identità abbiamo. Chi scenderà in campo, ma anche chi rimarrà fuori, farà il massimo. Noi bestia nera dell’Inter? Non c’è un motivo, è successo, il passato è il passato, dobbiamo focalizzarci sul presente”.

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– Foto Ipa Agency –
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AQP tra le prime realtà industriali per solidità e performance gestionale

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BARI (ITALPRESS) – Acquedotto Pugliese si conferma tra le realtà più virtuose del panorama imprenditoriale italiano, distinguendosi per solidità finanziaria, qualità della gestione e capacità di innovazione. Ad attestarlo il riconoscimento conferito all’azienda nel corso della 67^ edizione del Premio Industria Felix / L’Italia che compete, manifestazione nazionale che valorizza – sulla base di un’indagine condotta da Industria Felix Magazine in collaborazione con Cerved – le imprese capaci di garantire affidabilità, continuità organizzativa e modelli industriali di successo. A ritirare il premio – riferito alle performance di bilancio del 2023 – presso la Borsa di Milano, è stata Camilla Antola, Responsabile Area Contabilità e Bilanci di AQP.
“Il traguardo – spiega una nota – conferma la validità del modello gestionale di Acquedotto Pugliese, che da oltre un secolo assicura un servizio essenziale alle comunità attraverso un sistema idrico integrato unico per complessità, estensione e rilevanza strategica. L’azienda oggi è impegnata in un percorso di innovazione tecnologica che comprende la digitalizzazione delle reti con sistemi avanzati di monitoraggio e controllo, l’installazione di smart meter e l’evoluzione della control room, il “cervello digitale” che governa l’intera infrastruttura. A tutto ciò si affianca un ampio programma di sostenibilità ambientale e transizione energetica, con interventi mirati alla depurazione e al riuso dell’acqua affinata, alla produzione da fonti rinnovabili e all’efficientamento degli impianti”.
“L’attenzione alla qualità del servizio si accompagna a un forte investimento sulle persone, considerate un asset strategico e coinvolte in percorsi di crescita, formazione e valorizzazione. Un impegno valorizzato, lo scorso ottobre, dall’affermazione di Acquedotto Pugliese nella prima edizione nazionale del Premio Industria Felix ESG / L’Italia sostenibile che compete”, conclude la nota di AQP.

– foto ufficio stampa Acquedotto Pugliese –
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