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AI CONTROLLI NON SI SFUGGE…

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Il mondo non è dei fessi. E chi non si vaccina e poi tiene aperta una attività, rischiando di contagiare tutti, prima o poi viene scoperta e, oltre a fare la figura della fessa, finendo nella gogna mediatica, subisce anche una pesante multa e la chiusura del locale. Si sa, in questo periodo gli italiani si fanno furbi: c’è chi, per sfuggire ai controlli del Green pass, si chiude a chiave in magazzino mentre arrivano i controlli delle forze dell’ordine. Un po’ quello che facevano molti ragazzi quando passava il controllore sul treno e loro non avevano il biglietto. Ecco due episodi dal Pavese, partendo da una barista di Zinasco che voleva farla franca: all’arrivo della Guardia di Finanza ha pensato bene di chiudersi in magazzino. Mentre in un bar di Belgioioso un cliente no vax si è chiuso al buio dentro un bagno. Entrambi sono stati sanzionati con una ammenda da 400 euro. Non sono certo nuovi episodi del genere: nei giorni scorsi Broni un uomo di 46 anni era stato scoperto dai carabinieri in un ristorante mentre cenava tranquillamente dopo aver mostrato il pass intestato alla sorella. A Stradella una donna di 27 anni era stata scoperta con il Green pass di un’amica. A Pavia in un bar di viale Campari un uomo era stato sorpreso mentre era seduto ai tavoli con il Green pass della madre. Insomma, i controlli ci sono… e prima o poi non si sfugge…

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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TURISMO, LA REGIA CHE MANCA

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LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…

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S. MESSA DI DOMENICA 23 FEBBRAIO 2025 – VII DEL TEMPO ORDINARIO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 23 Febbraio 2025, VII del Tempo Ordinario. Celebra Don Cesare De Paoli.

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