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Politica

Draghi “Per il Governo la scuola in presenza è una priorità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo affrontare l’anno appena cominciato con realismo, prudenza ma anche fiducia e unità”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Abbiamo tutti i motivi per pensare che riusciremo anche stavolta ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte”, ha proseguito.

“Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e della diffusione di varianti molto contagiose con un approccio diverso rispetto al passato. Vogliamo essere cauti ma vogliamo anche minimizzare gli effetti economici, sociali, e sui giovani che hanno risentito delle chiusure più degli altri dal punto di vista psicologico e della formazione”, ha proseguito Draghi, ribadendo che per il Governo “la scuola in presenza è una priorità”.

“La scuola è fondamentale per la democrazia del Paese, va tutelata e protetta, non va abbandonata. Oggi è cominciato l’anno scolastico e ringrazio tutti per i loro sforzi che andranno avanti nei prossimi mesi – ha sottolineato il premier -. Tenere le scuole chiuse vuol dire alimentare le diseguaglianze tra chi sta in Dad e chi no, tra nord e sud, diseguaglianze che si rifletteranno sul futuro della loro vita lavorativa”.

(ITALPRESS).

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Meloni “Sentimenti razzisti incompatibili con nostra linea politica”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Ho già chiesto al partito di prendere provvedimenti, ovviamente non potevo essere a conoscenza. Come ho detto tante volte e ribadisco, penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici abbia sbagliato la propria casa. Questi sentimenti sono incompatibili con FdI, con la destra italiana e con la linea politica che noi abbiamo chiaramente definito in questi anni. Su questo non accetto che ci siano ambiguità. Voglio essere chiara ancora una volta – afferma – anche perchè penso che queste persone, che non hanno capito evidentemente dove si trovano, siano i migliori alleati e le migliori alleate di chi ci vuole male. Io penso che su questo bisogna essere molto determinati”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio Europeo a Bruxelles, tornando sull’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale. “Dopodichè da qui ad arrivare a quello che leggo per cui qualcuno chiede lo scioglimento di un’intera organizzazione giovanile sulla base di fatti che riguardano alcune persone, io penso che, se lo stesso atteggiamento e la stessa inchiesta giornalistica si facesse in tutte le organizzazioni giovanili dei partiti politici, noi non sappiamo cosa potrebbe uscire. Non lo sapremo perchè, nella storia della Repubblica italiana, non è mai accaduto quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d’Italia, con nessun partito politico, con nessuna organizzazione giovanile, con nessuna organizzazione sindacale. Non si è mai ritenuto – aggiunge – d’infiltrarsi in una organizzazione politica, riprenderne segretamente le riunioni, riprendere anche i fatti personali di minorenni, selezionare che cosa mandare non è mai accaduto. Io prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico, anche per come, chiaramente, la politica ha utilizzato l’inchiesta. Prendo atto che da oggi, nello scontro politico, è possibile infiltrarsi nei partiti politici e nelle organizzazioni sindacali, riprenderne segretamente le riunioni e pubblicarle discrezionalmente. Perchè i partiti politici mi stanno dicendo che si può fare: ne prendo atto, è uno strumento politico che quindi si può utilizare a 360 gradi”. Per Meloni, quindi, “non ci sono ambiguità da parte mia su questo, però torno sul tema, perchè in 75 anni di storia repubblicana nessuno ha ritenuto di infiltrarsi in un partito politico e di riprenderne segretamente le riunioni. E’ consentito? Lo chiedo ai partiti politici, lo chiedo al presidente della Repubblica: è consentito da oggi? Perfetto, perchè sappiamo che da oggi è consentito infiltrarsi nei partiti politici, riprenderne segretamente le riunioni. Lo sa perchè glielo dico? Perchè in altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi”, conclude.
(ITALPRESS).
– Foto: xf3/Italpress –

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Ustica, Mattarella “Manca una piena verità, i Paesi amici collaborino”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel cielo di Ustica, 44 anni or sono, si compì una strage di dimensioni immani. Rimasero uccise tutte le 81 persone a bordo del DC9 in volo da Bologna a Palermo. La Repubblica fu profondamente segnata da quella tragedia, che resta una ferita aperta anche perchè una piena verità ancora manca e ciò contrasta con il bisogno di giustizia che alimenta la vita democratica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 44° anniversario della strage di Ustica. “Nel giorno dell’anniversario, desidero anzitutto rinnovare i sensi di una profonda solidarietà ai familiari delle vittime, che non si sono arresi davanti a opacità, ostacoli, distorsioni e hanno sempre cercato, pur in condizione di umana sofferenza, di fare luce sulle circostanze e le responsabilità della tragedia”, ha aggiunto, sottolineando che “la loro opera, unita a quella di uomini dello Stato che hanno compiuto con capacità e dedizione il loro dovere, ha contribuito a diradare nebbie e a ricostruire lo scenario di quel tragico evento”.
Secondo Mattarella “sulla strada della ricostruzione della verità, passi significativi sono stati compiuti. Ne offre testimonianza il Museo per la Memoria di Ustica, aperto a Bologna. La Repubblica non si stancherà di continuare a cercare e chiedere collaborazione anche ai Paesi amici per ricomporre pienamente quel che avvenne il 27 giugno 1980”. “Al tempo stesso la memoria è anche trasmissione, ai più giovani, dei valori di impegno civile che sorreggono la dignità e la forza di una comunità e le consentono di affrontare le circostanze più dolorose e difficili”, ha concluso.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Sondaggio Euromedia per Italpress, sulle riforme italiani divisi

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ROMA (ITALPRESS) – Negli ultimi giorni si è discusso molto delle due riforme che rappresentano le bandiere della coalizione di Governo e, in particolare, di Fratelli d’Italia e Lega: il Premierato e l’Autonomia Differenziata. In generale, per entrambe le riforme, i cittadini italiani si dichiarano in prevalenza contrari a questi provvedimenti. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato da Euromedia Research per Italpress.
In questa particolare fase, però, dove le notizie e le informazioni in possesso della popolazione sono limitate e poco approfondite, è facile notare come le prese di posizione a favore o contro queste riforme sono principalmente di carattere politico. Infatti, sia nel caso del Premierato sia in quello dell’Autonomia Differenziata, le percentuali di condivisione più alte si registrano tra gli elettori dei partiti di Governo, con picchi tra i sostenitori di Fratelli d’Italia per il Premierato e di quelli della Lega per l’Autonomia Differenziata.
Dal lato dei partiti di opposizione, invece, prevale la contrarietà, soprattutto tra gli elettori del Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, seguiti da quelli del Movimento 5 Stelle, mentre c’è maggior incertezza tra gli elettori dei partiti minori.
Il sondaggio Euromedia Research per Italpress è stato realizzato il 21/06/2024 con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– Foto Euromedia Research –

(ITALPRESS).

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