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L’ASTERISCO

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A cura di Marcello Poggi

SI INTENSIFICA IL FREDDO, ERUZIONE DEL VULCANO PRESSO TONGA

Con questo articolo inizia una nuova rubrica che spero piacerà a chi già mi conosce e a chi non mi conosce. Per questi ultimi dirò che sono un naturalista che si è poi specializzato in meteorologia, a cui piace però parlare di tanti argomenti diversi, come avrete penso modo di vedere nel corso delle settimane. L’idea è di pubblicare gli articoli il lunedì accompagnando l’inizio della settimana dalle previsioni fino al venerdì, anche perché le previsioni oltre cinque giorni evito rigorosamente di farle.

Forse potrei cominciare a spiegare come mai il nome asterisco. Beh, molto semplicemente mi era venuto in mente “il punto”, poi mi sembrava banale ed ho pensato all’asterisco, che in qualche modo è anche il simbolo della neve. Ma, pensandoci, potrebbe anche significare qualcosa che non è ben classificabile, un’eccezione, una nota in un discorso.

Veniamo alle previsioni meteo. E’ ormai oltre una settimana che è caduta una spolverata di neve ma resiste ancora a macchie, una notevole durata, considerando la quantità davvero esigua e le temperature diurne che sono andate sopra zero. Ma le notti sono state gelide e ciò ha aiutato al mantenimento di queste “note di colore”. Nei prossimi giorni le temperature, dopo l’impennata del week-end, scenderanno giorno dopo giorno, riportandoci a valori abbondantemente sotto lo zero, specialmente al piano. Non tutti sanno, infatti che spesso le zone più fredde, specie in inverno, non si trovano sulle cime dei monti, ma nelle valli. E’ la cosiddetta inversione termica, data dal fatto che l’aria fredda è più pesante e va verso il basso, mentre il debole sole diurno non riesce a mettere in moto una circolazione d’aria sufficiente a rimescolare gli strati atmosferici, men che meno quando ci si mettono di mezzo le nebbie.

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Le nebbie potranno rifare la loro comparsa specialmente di notte, mentre le temperature scenderanno di diversi gradi sotto lo zero, ma di giorno in linea di massima potremo avere valori positivi. Da venerdì il freddo si farà più intenso. Quel che mancheranno saranno però nubi e precipitazioni. D’altra parte non è questo il periodo con le precipitazioni più abbondanti.

Avrete forse sentito parlare dell’esplosione del vulcano sottomarino presso Tonga. Si è trattato di un fenomeno straordinario che ha portato cenere fino a 20 Km di altezza, il rumore dell’onda d’urto si è sentita fino a quasi 1000 km e la stessa onda di pressione ha fatto più volte il giro del mondo, tanto che se ne sono accorti anche i barometri locali, che tutti negli stessi momenti hanno fatto segnare degli incrementi di pressione. Qui trovate gli esempi del Monte Penice e di Voghera, che 9 ore dopo l’esplosione hanno risentito dell’onda d’urto, il tempo di fare praticamente il giro del pianeta. (grafico delle stazioni on-line del Centro Meteo Lombardo). Ecco alcuni video relativi: https://www.youtube.com/watch?v=iLSu1enU4ZI https://www.youtube.com/watch?v=4T4dTJFheUo

L’articolo L’ASTERISCO proviene da PAVIA UNO TV.

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Tg News 22/04/2025

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Tg News 22/04/2025
ROMA (ITALPRESS) – Sabato alle 10 i funerali di Papa Francesco, 5 giorni di lutto nazionale – Il Papa al suo infermiere: “Grazie per avermi riportato in piazza” – Premier Meloni: “Lunedì l’ultimo incontro con Papa Francesco” – 17enne ucciso a coltellate nel Siracusano, omicida confessa – Ragazzino disperso nel Tanaro, ricerche nel cuneese – Fmi rivede al ribasso la crescita dell’Italia – Fedeli da tutto il mondo a San Pietro per Papa Francesco – Previsioni 3B Meteo 23 Aprile.

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ALLUVIONE A PAVIA, IL SINDACO LISSIA PROMETTE UN CAMBIO DI ROTTA

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ALLUVIONE A PAVIA, IL SINDACO LISSIA PROMETTE UN CAMBIO DI ROTTA

A Pavia, la ribattezzata "alluvione di aprle" 2025, definita dal sindaco Michele Lissia come «la terza più grave degli ultimi trent’anni», diventa il punto di svolta per la protezione del Borgo Basso. E proprio da lì, dove il Ticino ha invaso il 90 per cento delle abitazioni, arriva l’impegno concreto del primo cittadino: migliorare il piano di emergenza, installare nuove paratie e fare chiarezza sul ruolo delle idrovore.

«Non lasceremo più i borghigiani in balìa di eventi che rischiano di diventare ingovernabili», ha dichiarato Lissia, che anche nel giorno di Pasquetta ha voluto essere tra i residenti colpiti dalla piena. Il progetto parte da via Milazzo, dove l’amministrazione punta a installare barriere mobili per contenere le piene meno gravi. Uno studio di fattibilità, affidato al Dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’Università di Pavia, servirà a identificare la soluzione tecnica più efficace e stimare i costi. «Poi cercheremo le risorse con gli enti competenti», aggiunge Lissia, consapevole di dover affrontare quest’anno tagli statali per 700mila euro, che diventeranno tre milioni e mezzo nei prossimi anni.

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Ma l’attenzione non è solo sulle opere strutturali. Il Comune intende rafforzare il piano di emergenza, con corsi per i volontari e nuovi mezzi non a motore, capaci di muoversi anche con livelli bassi del fiume. «I gommoni non sono riusciti ad arrivare alle case e le onde avrebbero peggiorato la situazione», spiega il sindaco, che annuncia anche l’introduzione di megafoni per avvisare la popolazione in caso di allerta rossa, oltre alle notifiche digitali.

Previsto anche un censimento dei residenti del Borgo per informare meglio chi non conosce le dinamiche del fiume, e il potenziamento della distribuzione di sacchi di sabbia, con l’idea di predisporre scorte già insacchettate.

Sul fronte delle idrovore della Chiavica, il sindaco chiederà un incontro urgente al Consorzio Est Sesia. «C’è un protocollo che non coinvolge il Comune – spiega – ma dobbiamo fare chiarezza. Alcuni cittadini parlano di un incremento dei livelli d’acqua fino a 30 centimetri per effetto delle pompe».

Una richiesta condivisa dal Comitato Attenti al Ticino. Il presidente Enrico Bergonzi plaude all’attenzione mostrata da Lissia, ma chiede interventi concreti: «Le idrovore non vanno accese nel momento di massimo stress del fiume. In certe case l’acqua ha raggiunto un metro e mezzo di altezza». E avverte: «Non ha senso scaricare acqua verso il Borgo, quando dall’altra parte ci sono solo cantine e nessuna abitazione».

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FOCUS SALUTE – 22 APRILE

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MILANO (ITALPRESS) – Che cosa succede alla nostra salute se la tiroide non dà il «ritmo» giusto al corpo e alla vita? Perché compaiono sintomi come l’avere sempre freddo, l’aumentare di peso pur mangiando poco, l’avere sempre sonno, il sentirsi stanche, tristi, poco lucide? Ma anche l’avere irregolarità mestruali di recente insorgenza? Nell’ottantesimo numero di Focus Salute, format di Italpress, la professoressa Alessandra Graziottin, ginecologa e oncologa, analizza i sintomi precoci con cui il corpo ci dice che la tiroide lavora poco e necessita di una tempestiva attenzione diagnostica e terapeutica.

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