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Cronaca

Gruppo Cap, in corso lavori per abbattere torre acquedotto Gorgonzola

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MILANO (ITALPRESS) – Il Comune di Gorgonzola, ottenuto il benestare del Ministero della Cultura, ha avviato le operazioni per lo smantellamento della torre dell’acquedotto. Le operazioni sono coordinate da Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, seguendo rigorose procedure di sicurezza a tutela dei cittadini e dell’ambiente.
Le operazioni di smantellamento stanno avvenendo secondo una metodologia all’avanguardia, e impiegando mezzi di grandi dimensioni. A partire dalla autogru che si avvale di un braccio estensibile di 40 metri, che solleva, uno alla volta, le parti del vecchio acquedotto che vengono letteralmente tagliate con una tecnica tecnologicamente innovativa che ha il vantaggio di limitare al massimo il disagio delle polveri.
Le porzioni della struttura della torre vengono infatti rimosse pezzo per pezzo con macchinari a lama diamantata (l’operazione è detta “svaro”) e poi agganciate alla gru, che le sposta passando il più lontano possibile dalle abitazioni presenti nella zona dei lavori. Le parti vengono riposte a terra per essere poi frantumate e infine smaltite negli appositi siti di stoccaggio. La prima parte eliminata è stata la copertura, seguita dai due grandi serbatoi. L’operazione di smantellamento durerà fino al 17 febbraio.
Con largo anticipo sull’inizio dei lavori, Amministrazione e Gruppo CAP hanno organizzato due incontri mirati con i condomini degli stabili limitrofi coinvolti per illustrare i lavori, condividere tempistiche e modalità dell’intervento. Nell’ottica di trovare insieme le soluzioni migliori ai disagi riguardanti l’interdizione ai garage, il Comune ha messo a disposizione dei parcheggi dedicati in prossimità dello stadio per coloro che non possono avere accesso ai garage privati. Già dall’inizio di gennaio è stato inoltre realizzato un volantino recapitato in tutte le caselle dei palazzi limitrofi alla torre di via Buonarroti con i dettagli sull’intervento di demolizione.
(ITALPRESS).

Cronaca

Alex Marquez il più veloce nel venerdì di Silverstone

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SILVERSTONE (GRAN BRETAGNA) (ITALPRESS) – Alex Marquez, in sella alla Ducati Gresini, chiude al primo posto la Practice del Gran Premio di Gran Bretagna, sul circuito di Silverstone.

Il tempo siglato dallo spagnolo è stato di 1’57″295 (battuto il precedente record di Aleix Espargaro). Il podio del turno è completato da Fabio Quartararo (Yamaha, +0″047), al secondo posto, e Jack Miller (Prima Pramac Yamaha, +0″347), al terzo.

Quarto tempo per il leader del campionato, Marc Marquez (Ducati Lenovo, +0″360); quinto, invece, Marco Bezzecchi (Aprilia, +0″372). Nell’ordine, completano la top ten e accedono direttamente al Q2 Fabio Di Giannantonio (Ducati Pertamina), Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), Johann Zarco (Honda LCR), Alex Rins (Yamaha) e Fermin Aldeguer (Ducati Gresini). Il primo degli esclusi è Pedro Acosta, dovranno passare dal Q1 anche Morbidelli, Vinales e Bastianini.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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Cronaca

Intelligenza artificiale e radiologia, i big data alleati della diagnosi

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto presso l’Hotel Ergife di Roma l’intervento del professor Gianfranco Gualdi nell’ambito del congresso “Da Socrate all’intelligenza artificiale: ma della sanità cos’è rimasto”, in programma dal 22 al 24 maggio. All’interno della sessione dedicata alla chirurgia dei tumori del retto, il professore ha approfondito il ruolo cruciale della risonanza magnetica (RM) nei processi di stadiazione, ristadiazione e valutazione della risposta terapeutica.
“La risonanza magnetica è oggi la tecnica di elezione nella gestione radiologica dei tumori del retto”, ha sottolineato Gualdi. “Non solo consente di selezionare con maggiore accuratezza i pazienti candidabili alla terapia neoadiuvante, ma è fondamentale per identificare i fattori prognostici negativi e guidare le scelte chirurgiche”.
Tra i criteri chiave esaminati, l’identificazione del coinvolgimento della fascia mesorettale, dell’invasione vascolare extramurale e della risposta al trattamento. La RM, grazie alla sua capacità di distinguere i piani anatomici e le strutture coinvolte (sottomucosa, muscolare propria, grasso mesorettale), è in grado di riconoscere l’estensione locale della neoplasia e valutare il margine di resezione chirurgica, punto critico nella prognosi.
Il professor Gualdi ha illustrato come la tecnologia consenta anche di individuare lo stadio T3 sulla base dell’interruzione della linea ipointensa della muscolare propria, con una sensibilità del 76% e una specificità dell’88% nella valutazione del coinvolgimento della fascia mesorettale. Particolare attenzione è stata dedicata alla difficoltà di distinzione tra i tumori T2 e T3 nei distretti bassi del retto, dove la presenza di reazione desmoplastica può simulare una malattia più avanzata.
Un altro focus è stato posto sulla valutazione linfonodale: “Quasi il 48% dei linfonodi metastatici nei pazienti con carcinoma del retto ha un diametro inferiore a 5 mm, il che rende inaffidabili i soli criteri dimensionali – ha spiegato Gualdi -. La morfologia, i margini e l’intensità del segnale restano elementi centrali per formulare un sospetto radiologico di malignità”.
L’intervento ha anche evidenziato le potenzialità delle sequenze di diffusione per migliorare l’accuratezza della RM nel monitoraggio post-terapia. La presenza di segnale iperintenso in diffusione e l’assenza di normalizzazione del tessuto nel letto tumorale sono indicativi di malattia residua. Tuttavia, ha aggiunto, “la discordanza tra RM ed endoscopia può generare dilemmi gestionali, con un tasso di falsi positivi che sfiora il 22%”.
La prospettiva futura, secondo il Professore, sarà tracciata dall’intelligenza artificiale e dalla radiomica, che potranno affinare la predittività della risposta terapeutica: “Siamo prossimi a una medicina di precisione radiologica, in grado di integrare big data, biomarcatori e immagini per una diagnosi sempre più personalizzata”.
L’intervento del professor Gualdi ha suscitato vivo interesse tra i clinici presenti, confermando il ruolo centrale della radiologia nel percorso diagnostico-terapeutico dei tumori del retto e l’importanza crescente delle tecnologie digitali nel ridefinire la sanità del futuro.

– Foto pexels.com –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Leclerc il più veloce nelle libere del GP di Monaco

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ROMA (ITALPRESS) – Charles Leclerc profeta in Patria. Dopo il primo posto nelle FP1 (1’11″964), il pilota della Ferrari ha fatto registrare il miglior tempo in 1’1″.355 anche nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Monaco di Formula 1. Leclerc ha brillato lungo il tracciato del Principato – per lui le strade di casa, essendo monegasco – piazzandosi davanti al leader del Mondiale, Oscar Piastri (McLaren), di 0″038 e all’altra Rossa di Lewis Hamilton, di 0″105.
Quarta l’altra McLaren, con al volante Lando Norris; mentre Max Verstappen non è riuscito a far meglio del decimo posto. Il quattro volte campione del mondo ha chiuso alle spalle della Mercedes di Andrea Kimi Antonelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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