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Politica

Ucraina, Mattarella “Immagini che pensavamo consegnate alla storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Viviamo giorni terribili, siamo travolti da immagini che pensavamo di aver consegnato per sempre all’archivio di orrori non ripetibili nel nostro Continente, invece altro sangue innocente, altri crimini spietati, altre vite spezzate, stanno popolando gli abissi della disumanità. L’aggressione compiuta contro l’Ucraina, la libertà dei suoi stessi cittadini da parte della Federazione russa costituisce una ferita e colpisce la coscienza di ciascuno e la responsabilità degli Stati”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’inaugurazione dell’evento internazionale Procida capitale italiana della cultura 2022. “Anche l’energia della cultura deve servirci per fermare la guerra, costruire la pace richiama i valori più profondi a cominciare dal diritto di ciascuno a vivere in libertà e scegliere il proprio destino. Patrimonio culturale genera umanesimo, permette ai popoli di ripartire e costruire sulle macerie. La cultura respinge la pretesa di chi vuole trascinarla nel vortice della guerra e ribadisce al contrario la sua vocazione alla pace”, ha aggiunto. Per il capo dello Stato “è in gioco il destino dell’intera Europa che si trova di fronte a un bivio tra una regressione della sua storia e la sua capacità di sopravvivere ai mali del proprio passato, e di superarli definitivamente. I popoli europei, sono intimamente legati da fili che la storia ha reso forti, preziosi, insostituibili, non possono e non devono essere lacerati per colpa di chi ha fatto ricorso alla brutalità della violenza e della guerra”
(ITALPRESS).

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Violenza sulle donne, Mattarella: “Parità significa educazione al linguaggio del rispetto”

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ROMA (ITALPRESS) – “In ogni ambito della vita sociale e privata, nelle case, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani, il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l’autonomia femminile, compromettendo la sicurezza delle donne, impoverendo il progresso della società. I teatri di conflitto armato, dove la violenza contro le donne viene utilizzata come strumento di intimidazione e oppressione, ne sono drammatico esempio”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nella giornata contro la violenza sulle donne.

“Oggi assistiamo al dilagare di forme di violenza consentite dalla dimensione digitale, amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt’altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano, nei casi più gravi, ad aggressioni fisiche e femminicidi. Abusi che lasciano cicatrici profonde nel corpo e nella mente. In questo contesto, affatto indifferente è l’uso del linguaggio quando alimenta stereotipi, pretende di giustificare relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili. Parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del rispetto”.

“Nel 65esimo anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, torturate e uccise il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana – oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – la loro scelta di opporsi alla dittatura continua a ispirare intere generazioni, ricordandoci che libertà e protagonismo delle donne sono conquiste collettive da difendere e consolidare ogni giorno” conclude Mattarella.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Violenza sulle donne, Meloni: “É un atto contro la libertà di tutti”

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ROMA (ITALPRESS) – “La violenza sulle donne è un atto contro la libertà. Di tutti. Un fenomeno intollerabile, che continua a colpire e che va combattuto senza sosta“. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella giornata contro la violenza sulle donne.

“In questi anni, abbiamo varato leggi molto significative, inasprito le pene e rafforzato gli strumenti a disposizione, come il “codice rosso” e le misure di prevenzione. Abbiamo raddoppiato i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, potenziato e reso strutturale il reddito di libertà, promosso il numero 1522, portato avanti innovative attività di educazione e sensibilizzazione. Sono passi avanti concreti, ma non ci fermiamo qui. Dobbiamo continuare a fare, ogni giorno, molto di più. Per proteggere, per prevenire, per sostenere. Per costruire un’Italia in cui nessuna donna debba più sentirsi sola, minacciata o non creduta. La libertà e la dignità delle donne sono un dovere dello Stato e una responsabilità di tutti”, conclude la premier.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Ucraina, Meloni “Non credo che il tema sia una controproposta, lavoriamo sul piano di Trump” / Video

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JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Non credo che il tema sia lavorare su una totale controproposta: ci sono molti punti che sono condivisibili nel piano che noi stiamo leggendo. Anche per un fatto di tempo e di energia, penso che abbia più senso lavorare sulla proposta che c’è e concentrarci sulle questioni che sono davvero dirimenti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Johannesburg, sul tema dell’Ucraina.

“Chiunque lavori” per accelerare e “arrivare a una pace giusta e duratura fa un lavoro prezioso: penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Ovviamente il piano americano è una base di discussione per arrivare a una pace giusta e duratura, serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini”, ha aggiunto. “Nel piano americano ci sono alcuni punti che sicuramente devono essere oggetto di discussione: la questione dei territori, la questione del finanziamento per la ricostruzione, la questione dell’esercito ucraino”, ma “ci sono anche molti punti che considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza dove c’è messo nero su bianco il coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti in una proposta di garanzia di sicurezza che riprende un’idea che all’inizio fu italiana ,cioè di garanzia di sicurezza basate sul modello dell’articolo 5”, sottolinea. “Penso che si possa fare un lavoro positivo, siamo sicuramente tutti impegnati per arrivare a una proposta che possa essere più possibile vicina a quello che serve per avere un’Ucraina indipendente e sovrana e per avere una sicurezza anche per l’Europa”.

“Sarebbe per esempio una buona cosa riuscire a ottenere almeno un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche che i russi continuano a bombardare in maniera totalmente indiscriminata”, ha confermato. “Tutti siamo dimostrando dall’inizio la nostra buona volontà” mentre “i russi non hanno fatto un passo in avanti, penso che anche i russi debbano dare qualche segnale concreto di volere effettivamente arrivare alla pace”.

– foto screenshot video Palazzo Chigi –

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(ITALPRESS).

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