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AL CONFINE: UNA MOSTRA PER RIFLETTERE SUL DRAMMA DELLA GUERRA IN UCRAINA

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Allestita presso la Sala Luisa Pagano di Voghera fino al 1 Maggio dai fotografi Salmoirago-Traversa-Bruciamonti

Qui lo speciale dell’inaugurazione su Pavia Uno Tv: https://www.paviaunotv.it/2022/04/24/pavia-uno-tv-informazione-al-confine-mostra-fotografica-alla-sala-pagano-di-voghera/   

Promette emozioni la mostra “Al Confine – Immagini dalla Stazione di Przemysl, avamposto della solidarietà” inaugurata Sabato 24 Aprile presso la Sala Pagano in Piazzetta Cesare Battisti 7 a Voghera.

Tanta la gente intervenuta alla cornice, alla presenza degli autori, Fabio Salmoirago, Alessandro Traversa e Francesco Bruciamonti: non solo fotografi ma anche testimoni di un viaggio vissuto per portare viveri e vestiario al confine tra Polonia e Ucraina. Un viaggio che non dimenticheranno facilmente. “Ci siamo guardati negli occhi quando è scoppiata questa guerra, noi siamo volontari e ci siamo detti “proviamo a fare qualcosa anche noi per aiutare la popolazione ucraina, andiamo prima di tutto là a portare aiuti umanitari, da alimentari e vestiti e medicine. E quando siamo là facciamo due fotografie per mostrare alla gente il dramma dell’Ucraina”. Dopo un lungo viaggio, dove eravamo in colonna con tanti altri furgoni arrivati da tutta Europa per portare aiuti umanitari  – e lì abbiamo capito davvero il senso della solidarietà senza confini, ci siamo sentiti davvero tutti Europei -, siamo arrivati a Przemysl. Appena abbiamo visto i volti di queste persone per un po’ di minuti non siamo riusciti a parlare, scendevano solo lacrime dai nostri volti – raccontano ancora emozionati -. Non abbiamo visto le città martoriate ma bastava vedere quei volti per capire il dramma che hanno vissuto. Sguardi nel vuoto, ma persone con grande dignità. E noi abbiamo cercato di trasportarlo qui, in queste foto, che vorremmo guardassero in molti, proprio per rendersi conto di cosa è la guerra”. Alla presentazione della mostra, allestita con il Patrocinio del Comune, erano presenti anche Michela Montagnoli, Presidente di V.O.S., Voghera Oltrepo Solidale, e Gigi Deberti dei City Angels Voghera. Entrambi hanno ringraziato per la scelta degli organizzatori di devolvere tutto il ricavato, tra offerte e vendite di fotografie, alle due associazioni. “Dal 25 Febbraio ci siamo trovati una marea di persone che sono arrivate qui a Voghera, in Oltrepo e Valle Staffora, non avevamo l’idea di come poterci organizzarci per fare fronte a questa emergenza. Insieme, le due associazioni, hanno seguito anzitutto il principio dell’ umanità: abbiamo sistemato questi profughi a spese nostre in un albergo di Voghera e poi abbiamo proceduto a registrarli, poi pian piano la macchina organizzativa si è messa in moto ed ora siamo in grado di gestire meglio questa emergenza con un maggior aiuto”.

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Oltre ai luoghi, le macchine fotografiche di Salmoirago, Traversa e Bruciamonti hanno immortalato le lunghe file di profughi arrivati al confine con i treni, i loro volti e storie, i controlli della polizia, le donne e i bambini in fuga da un devastante conflitto. Storie di disperati che hanno perso tutto e che chiedono aiuto anche alla Lombardia e alla provincia di Pavia, territori che si stanno distinguendo in quanto a raccolte benefiche e accoglienza fin dalle prime settimane del conflitto che sta sconvolgendo l’Europa e il mondo intero.

Per il critico d’arte Renzo Basora “la fotografia è un filtro con cui noi guardiamo la realtà, ma qui c’è anche il dramma, emerge la disperazione delle persone dai loro volti e queste fotografie ci rendono tutto il loro vissuto in queste zone di guerra”.

Sottolinea l’onorevole Elena Lucchini, presente all’evento con l’assessore al commercio e turismo del Comune di Voghera Maria Cristina Malvicini, che “questa è la guerra che più di tutte ha saputo coinvolgere tutti i Paesi, d’Europa e non solo, da un punto di vista emotivo è una esperienza molto forte e pertanto è importante viverla anche attraverso queste foto allestite in Sala Pagano a Voghera, grazie a questi fotografi che hanno saputo fare una selezione artistica ma ricca di grande umanità”.

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI

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LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.

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