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Politica

Orsini “sbanca” Google, è tra i nomi più cercati

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ROMA (ITALPRESS) – I dati sono divulgati direttamente da Google, sono cioè i risultati che si ottengono digitando nome e cognome nella barra di ricerca del più noto “search engine” del web. Riguardano i personaggi piu ricercati del web e, come specifica proprio lo stesso Google, “i risultati vengono ordinati nella pagina in base a fattori quali la pertinenza al termine di ricerca e la popolarità”. Sono personaggi che si vedono frequentemente in televisione (ma non necessariamente) e che catturano molto l’interesse degli internauti. Di particolare attualità il ‘mercato’ degli opinionisti, visto anche il caso del professore Alessandro Orsini per le sue ospitate a “Cartabianca”. Ma non contento dei numeri, Google ha anche abbinato a ogni personaggio le domande che gli internauti pongono più frequentemente. Non sono quindi ‘like’ che sono spesso ‘acquistabili’ ma un indice di notorietà dettato direttamente dalle ricerche di chi va sulla rete. Venendo ai numeri elaborati da “Spot and Web”, in testa alla classifica generale (calcolando la media giornaliera nella settimana dal 18 al 24 aprile appena trascorsa con un monitoraggio h24) ci sono Mario Draghi con 16.500.000 risultati, Chiara Ferragni inarrivabile con quasi 35.000.000, mentre a livello internazionale si segnalano numeri altissimi per Vladimir Putin, oltre i 220.000.000 in media in una settimana, Volodymyr Zelensky, a circa 61.000.000, e Joe Biden, ricercatissimo con oltre 362 milioni di “results”.

Curiosamente, venendo a Draghi, la domanda più ricorrente degli internauti nella settimana presa in esame è “Quante lingue parla Mario Draghi?”; per la Ferragni è “Dove sono fatti i suoi prodotti?”; passando a Putin, ci si chiede “Quanto dura in carica il presidente russo?” e “Chi era il presidente russo prima di Putin?”; relativamente al presidente ucraino Zelensky, le “most asked questions” sono “Quando è iniziata la guerra in Ucraina 2022?” e “Dove e quando è nato Zelensky?”; chiudendo con Biden, gli internauti si domandano “Quando ci saranno le prossime elezioni americane?”. Passando agli opinionisti, sempre nella settimana in oggetto svetta Alessandro Orsini: il professore universitario della Luiss vanta circa 5 milioni di ricerche e di lui incuriosisce soprattutto la vita privata, considerando le domande più frequenti riguardano l’identità di sua moglie (naturalmente sempre secondo il più potente motore di ricerca del mondo). A seguire troviamo Vittorio Sgarbi, con quasi 3 milioni di risultati: gli internauti su di lui chiedono soprattutto “Quante lauree ha Vittorio Sgarbi?”, “Quanti libri ha letto Sgarbi?”, “Come rintracciare Sgarbi?” e “Che ruolo ha Vittorio Sgarbi?”. Marco Travaglio è a 2.800.000: le curiosità maggiori riguardano la sua età e sua moglie. Bene anche il giornalista e massmediologo Klaus Davi, a quota 2.600.000: di lui interessano soprattutto le origini, infatti le FAQ sono “Che origini ha Klaus Davi?” e “Dove è nato Klaus Davi?”. Attorno ai 2 milioni c’è Giuseppe Cruciani, davanti a Vittorio Feltri, a 1,5 milioni circa, che stacca Diego Fusaro (1.330.000), Beppe Severgnini (1.080.000), Antonio Caprarica (900.000), Francesco Borgonovo (700.000), Roberta Bruzzone (690.000), Andrea Scanzi (560.000), Maria Giovanna Maglie (500.000 circa), Alessandro Cecchi Paone (325.000), Annalisa Chirico (151.000), Daniele Capezzone (131.000), Vauro Senesi (79.400), Antonella Boralevi (77.400), Claudia Fusani (41.800).

Alti i numeri fra i conduttori dei talk televisivi. Secondo Google sempre nella settimana presa in esame, Michele Santoro catalizza ancora molta attenzione arrivando a ben 10.200.000 risultati; per lui la domanda più frequente è “Che trasmissione faceva Michele Santoro?”. Ma chi arriva più in alto, con un balzo sorprendente proprio nelle ultime ore, è Mario Giordano con oltre 19 milioni di risultati di media, sempre ricercatissimo per le inchieste della sua trasmissione, tant’è vero che la domanda più frequente per lui è “Come contattare Giordano Fuori dal Coro?”. Al secondo posto c’è Francesco Vecchi, conduttore di “Mattino Cinque News”, con circa 15 milioni di risultati: per lui le domande più ricorrenti sono “Quanto guadagna Francesco Vecchi?” e “Che lavoro fa la moglie di Francesco Vecchi?”. Poi c’è Giuseppe Brindisi a 10.500.000, trainato dal gossip e da alcune minacce che sono arrivate a lui e alla sua trasmissione “Zona Bianca” dalla tv russa: interessante la domanda più frequente, “Chi è Annamaria Capozzi?”, riferito alla moglie del giornalista Mediaset. Segue Bruno Vespa, a quota circa 9,3 milioni di risultati, che stacca nettamente Lucia Annunziata (3,8 milioni circa), Enrico Mentana (3,7 milioni circa), Giovanni Floris (2.600.000), Nicola Porro (2,4 milioni circa), Veronica Gentili (2.180.000), Bianca Berlinguer (2.150.000), Lilli Gruber (1.900.000), Massimo Giletti (850.000), Myrta Merlino (510.000), Concita De Gregorio (440.000), David Parenzo (390.000), Barbara Palombelli (360.000), Paolo Del Debbio (330.000), Tiziana Panella (280.000), Corrado Formigli (217.000).

Venendo alla politica di casa nostra, l’ex premier Giuseppe Conte si aggira sui 30 milioni di risultati; per lui la curiosità più richiesta è “Quante lauree ha Giuseppe Conte?” e “Dove è nato Giuseppe Conte?”; Silvio Berlusconi, con 16 milioni circa, è secondo: per lui le domande più frequenti sono “Dove è nato Silvio Berlusconi?”, “Che lavoro faceva prima Berlusconi?” e “Quanti sono i dipendenti delle aziende di Berlusconi?”; Matteo Salvini è a quota 11.500.000 e la domanda che troneggia è “Che lavoro fa Matteo Salvini?”; poi c’è Giorgia Meloni con 8,4 milioni: la gente, oltre a quale laurea abbia, si chiede anche chi sia sua sorella; Matteo Renzi segue a 7,7 milioni e nel suo caso, oltre alla laurea e al luogo di nascita, la curiosità è “Come Renzi è diventato capo del governo?”; il segretario del Pd Enrico Letta è a circa 6,8 milioni: le domande più frequenti sono sulla laurea e sul luogo di nascita, ma una buona percentuale si chiede anche chi siano sua mamma e sua moglie. Sul fronte dei virologi in testa c’è Matteo Bassetti a 2,2 milioni: per lui la domanda più frequente è “Cosa è successo al virologo Bassetti?”; lo segue Massimo Galli, con 1,5 milioni di risultati, poi Antonella Viola (700.000), Andrea Crisanti (540.000) e Fabrizio Pregliasco (135.000). Infine, un’occhiata anche ai trend dei generali, onnipresenti in tv con l’avvento della guerra in Ucraina. Davanti c’è nettamente Leonardo Tricarico con 578.000 risultati, seguito da Vincenzo Camporini con 34.600 e Maurizio Fioravanti con 7.600.

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(ITALPRESS).

Politica

Ucraina, Meloni “Non credo che il tema sia una controproposta, lavoriamo sul piano di Trump” / Video

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JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Non credo che il tema sia lavorare su una totale controproposta: ci sono molti punti che sono condivisibili nel piano che noi stiamo leggendo. Anche per un fatto di tempo e di energia, penso che abbia più senso lavorare sulla proposta che c’è e concentrarci sulle questioni che sono davvero dirimenti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Johannesburg, sul tema dell’Ucraina.

“Chiunque lavori” per accelerare e “arrivare a una pace giusta e duratura fa un lavoro prezioso: penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Ovviamente il piano americano è una base di discussione per arrivare a una pace giusta e duratura, serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini”, ha aggiunto. “Nel piano americano ci sono alcuni punti che sicuramente devono essere oggetto di discussione: la questione dei territori, la questione del finanziamento per la ricostruzione, la questione dell’esercito ucraino”, ma “ci sono anche molti punti che considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza dove c’è messo nero su bianco il coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti in una proposta di garanzia di sicurezza che riprende un’idea che all’inizio fu italiana ,cioè di garanzia di sicurezza basate sul modello dell’articolo 5”, sottolinea. “Penso che si possa fare un lavoro positivo, siamo sicuramente tutti impegnati per arrivare a una proposta che possa essere più possibile vicina a quello che serve per avere un’Ucraina indipendente e sovrana e per avere una sicurezza anche per l’Europa”.

“Sarebbe per esempio una buona cosa riuscire a ottenere almeno un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche che i russi continuano a bombardare in maniera totalmente indiscriminata”, ha confermato. “Tutti siamo dimostrando dall’inizio la nostra buona volontà” mentre “i russi non hanno fatto un passo in avanti, penso che anche i russi debbano dare qualche segnale concreto di volere effettivamente arrivare alla pace”.

– foto screenshot video Palazzo Chigi –

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(ITALPRESS).

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Politica

La Russa “Da Garofani frasi improvvide, ma non ho chiesto le sue dimissioni”

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MILANO (ITALPRESS) – “Esprimo piena solidarietà al presidente della Repubblica. Si è trovato tra capo e collo questa vicenda di cui non ha nessuna responsabilità, sono certo che non condivide le idee del suo consigliere”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, “Italia direzione Nord”, a Milano, rispondendo a una domanda sulle polemiche per le parole del consigliere del Quirinale, Francesco Garofani. “Che la Meloni non c’entrasse niente era evidente – ha sottolineato La Russa -. Un consigliere si è lasciato andare improvvidamente a tutta una serie di considerazioni su governo e Meloni. E se lo ha detto non se ne può addossare la colpa al presidente della Repubblica. Una critica a quel consigliere però è assolutamente legittima. Fosse stato uno di destra oggi lo vedremmo appeso ai lampioni della città… È il segretario del Comitato di Difesa, si deve occupare della difesa. Credo che almeno quel ruolo forse è meglio che lo lasci a qualcun altro”.

“Spiace che avere risposto a una domanda sul Consigliere Garofani possa pensare di far riaprire un caso che, anche io, come Giorgia Meloni, considero chiuso e sul quale ho espresso personalmente sin dal primo minuto, piena solidarietà al Presidente Mattarella. Certo, ho detto, forse in maniera troppo sincera, che Garofani potrebbe essere imbarazzato a svolgere il ruolo non di Consigliere ma di Segretario del Comitato Supremo di Difesa. Ma non tocca a me chiedere le sue dimissioni e nemmeno l’ho fatto”ha poi precisato La Russa.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Ponte sullo Stretto, Salvini “In settimana aspettiamo le motivazioni della Corte dei Conti”

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MILANO (ITALPRESS) – “Aspettiamo di leggere le motivazioni della Corte dei Conti che ha bloccato la registrazione entro questa settimana e appena leggeremo i motivi di questo ‘no’ faremo tutte le nostre riflessioni e deduzioni”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine della 27esima edizione di Italia Direzione Nord, in corso alla Triennale di Milano, parlando della bocciatura della Corte dei Conti al progetto del Ponte sullo Stretto. “L’obiettivo – ha ribadito poi il ministro – se tutti remano nella stessa direzione, è di aprire i cantieri a inizio anno”.

“Il nostro obiettivo come Lega è trovare delle risorse in più per le forze dell’ordine, per assumere più poliziotti, più carabinieri, per avere più divise, più telecamere e più sicurezza. Siamo sulla buona strada”. Così il vicepremier parlando della legge di bilancio. Comunque “aumentare gli stipendi a 13 milioni di lavoratori e lavoratrici, rottamare tutte le cartelle dell’Agenzia delle Entrate che sono arrivate fino a dicembre 2023, chiedere 10 miliardi di euro alle banche nei prossimi anni con cui aumentare stipendi e pensioni è qualcosa di importante in un momento in cui francesi e tedeschi, ad esempio, invece tagliano e tagliano”, ha sottolineato Salvini.

“Io vado a processo l’undici dicembre in Corte di cassazione perché ho bloccato gli sbarchi degli immigrati irregolari in Italia. Io penso che il Sindaco di Milano l’undici dicembre starà tranquillo a casa sua in ufficio. Quindi c‘è una grande differenza fra chi chiacchiera e chi, per aver contrastato l’immigrazione illegale, rischia sei anni di carcere”, ha aggiunto Salvini sul tema dell’immigrazione.

“Io sono a favore di qualsiasi aiuto alle autonomie locali, siano i Comuni, siano le Regioni. Quindi fa strano che il sindaco Sala voglia più poteri per Milano e condivido e contrasti l’autonomia per la Lombardia. Si metta d’accordo con sé stesso. […] Io son d’accordo su qualsiasi potere in più e libertà in più venga dato ai Comuni e alle Regioni e aggiungo anche le Province.”

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– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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