Seguici sui social

Cronaca

Al via la nuova edizione della campagna contro l’abbandono dei mozziconi

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Parte la nuova edizione di ‘Piccoli gesti, grandi criminì, il progetto realizzato da Marevivo in collaborazione con BAT Italia e con il patrocinio del ministero della Transizione ecologica, che mira a sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul ‘littering’, ovvero l’abbandono nell’ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e a raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno. Un ‘piccolo gestò, quello di buttare a terra un mozzicone di sigaretta o un piccolo rifiuto, che può apparire trascurabile ma che, in realtà, causa un gravissimo danno ambientale. Ogni anno sono 4,5 i trilioni di mozziconi che finiscono nell’ambiente – solo in Italia 14 miliardi. Per l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) i mozziconi di sigaretta rappresentano ben il 40% dei rifiuti complessivi nel Mediterraneo davanti a bottiglie, sacchetti di plastica e lattine di alluminio.
Il filtro di sigaretta è tra i materiali più pericolosi per l’ambiente. E’ composto da acetato di cellulosa che non si biodegrada ma si scompone in migliaia di microplastiche che rimangono nel mare per sempre.
Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette , così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, così come altri rifiuti quali tappi, sacchetti e piccoli pezzetti di plastica, vengono ingeriti da uccelli, pesci, tartarughe, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.
E proprio con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema del littering la campagna ‘Piccoli gesti, grandi criminì fa leva sul concetto di crimine commesso da chi compie questo ‘piccolò gesto, rappresentandolo con un’installazione dal grande impatto visivo: una ‘scena del criminè in cui, accanto alle sagome delle vittime raffiguranti pesci, tartarughe e altri animali marini, viene posta la riproduzione di un mozzicone gigante e di altri rifiuti come simboliche ‘armi del delittò.
Quest’anno, tra maggio e settembre, ‘Piccoli gesti, grandi criminì coinvolgerà le città di Trieste (26 maggio-1° giugno), Salerno (24 giugno-1° luglio), Pescara (22-28 luglio) e Viareggio (26 agosto-1° settembre) dove – per potenziare l’efficacia dell’iniziativa – i volontari di Marevivo distribuiranno a cittadini e turisti 50.000 posacenere tascabili e riutilizzabili, in plastica riciclata. L’iniziativa vivrà anche attraverso affissioni e sul digitale e, grazie al QR Code contenuto in tutti i materiali, le persone potranno interagire con il sistema di intelligenza artificiale ‘Marinà e conoscere di più sul fenomeno e sulle pratiche utili a contrastarlo.
Ma la parola chiave dell’edizione 2022 di ‘Piccoli gesti, grandi criminì sarà ‘Tecnologià. Nella realizzazione del progetto BAT Italia ha infatti coinvolto due start up italiane. Una è JustOnEarth, specializzata in analisi dei dati e sostenibilità ambientale, che utilizza una sofisticata tecnologia di monitoraggio satellitare e un sistema di intelligenza artificiale che permette di interpretare e trasformare le immagini fornite dai satelliti del progetto ‘Copernicus’ dell’Agenzia Spaziale Europea, con un livello di precisione che tocca il 98,3%.
L’altra è Rachael, specializzata nell’analisi di indagini demoscopiche integrate con i Big Data, che si occuperà di rielaborare le informazioni derivanti dal monitoraggio satellitare di JustOnEarth e di renderle facilmente fruibili attraverso sistemi interattivi di visualizzazione dei dati.
Grazie alla combinazione di queste tecnologie, tutti avranno l’opportunità di contribuire in modo innovativo e più efficace alla prevenzione e alla gestione del problema del littering e delle sue gravi conseguenze per l’ambiente.
Da un lato, infatti, in tutti i Comuni coinvolti nell’iniziativa, ogni cittadino potrà accedere, tramite smartphone o dispositivi digitali, alla piattaforma dedicata www.piccoligesti.eu, che conterrà un’open data map digitale della città dove segnalare la presenza di mozziconi o di piccoli rifiuti in specifiche aree. Dall’altra parte, le Amministrazioni locali potranno disporre delle informazioni provenienti non solo dal monitoraggio satellitare (che consente anche di classificare le singole città per aree rischio), ma anche dai cittadini che con le loro segnalazioni alimenteranno l’open data map. Un set di dati che permetterà ai Comuni di ottimizzare la pianificazione dei servizi di pulizia stradale.
In aggiunta, grazie alla collaborazione con l’istituto di ricerca SWG, la campagna indagherà opinioni e percezioni dei cittadini di Pescara, Trieste, Salerno e Viareggio sullo stato di pulizia di specifiche zone urbane, sulle principali cause del fenomeno e sull’efficacia delle diverse iniziative anti-littering, con un focus particolare dedicato quest’anno all’efficacia del posacenere tascabile. I dati raccolti verranno integrati con i risultati del monitoraggio di JustOnEarth sullo stato di pulizia reale delle città, mettendo in evidenza potenziali correlazioni tra la propensione dei cittadini all’utilizzo di posacenere tascabili e la riduzione dei mozziconi abbandonati nelle aree urbane.
Per l’edizione 2022, ‘Piccoli gesti, grandi criminì vedrà inoltre delle attivazioni dedicate ai dipendenti di BAT Italia, che questa estate saranno coinvolti da Marevivo in attività educative e nell’attività di pulizia in spiaggia sul litorale romano e triestino.
‘In questa edizione di ‘Piccoli gesti, grandi criminì il mozzicone non sarà l’unica arma del delitto. Nelle scene del crimine che verranno posizionate anche questa estate nelle 4 nuove città, si troveranno altri rifiuti che, assieme ai mozziconi, sono tra i più presenti sulle spiagge e nelle nostre città. Infatti, abbiamo potuto verificare nelle precedenti edizioni che la campagna aveva avuto un impatto positivo anche sulla riduzione del littering, che costituisce sempre di più un’emergenza per la salute del mare e che possiamo arginare soprattutto cambiando le nostre abitudini e i nostri gesti – ha dichiarato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo – La forza di questa campagna è la sinergia fra attività di sensibilizzazione, azioni di contrasto concreto e l’utilizzo di innovativi strumenti tecnologici per mettere a punto una strategia a medio lungo termine basata su dati reali che ci permetta di arrivare a risultati concretì.
‘BAT ribadisce oggi il proprio impegno per la realizzazione di un futuro migliore, A Better Tomorrow, e in particolare a favore dell’ambiente. Con questo progetto abbiamo dimostrato che è possibile mettere in campo una proposta collettiva, che attraverso una vasta gamma di strumenti e un’azione congiunta pubblico-privata sia in grado di fungere da deterrente rispetto a comportamenti scorretti e di tutelare l’ambiente. Ed è per questo che BAT presenta oggi con orgoglio la terza edizione di questo progetto, rinnovando la propria disponibilità a collaborare e confrontarsi con tutti gli attori in campo, cittadini, aziende e Istituzioni, per definire insieme soluzioni efficienti, virtuose ed efficaci a tutela dell’ambiente – ha commentato Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato di BAT Italia e Area Director Sud Europa – Una collaborazione che intendiamo sviluppare nel solco del successo delle campagne degli scorsi anni, che hanno fatto registrare una riduzione dell’abbandono dei mozziconi nell’ambiente mediamente superiore al 50%. Risultati che hanno reso ‘Piccoli gesti, grandi criminì una best practice del gruppo BAT e un progetto internazionale, con attivazioni e partnership anche in Grecia, Portogallo e Spagna, paesi in cui intendiamo esportare questo modello di collaborazione vincentè.
‘La campagna ‘Piccoli gesti, grandi criminì dimostra che le imprese responsabili e attente ai temi della sostenibilità possono rappresentare un alleato prezioso per le Istituzioni rispetto alle sfide del nostro tempo. La transizione ecologica passa attraverso scelte condivise e un’attenzione continua alle esigenze del mondo produttivò, ha detto Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello Sviluppo economico.
‘Attraverso la Transizione Ecologica vogliamo impegnarci ancora di più sulla sensibilizzazione e sulla valorizzazione delle risorse naturali, a partire dal nostro mare, per migliorare la qualità della vita e promuovere uno sviluppo che sia veramente sostenibile – ha commentato Vannia Gava, sottosegretario del ministero della Transizione Ecologica -. Tutti gli attori coinvolti, dalle associazioni ai cittadini, devono lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo di fronte. Le conoscenze e le tecnologie che abbiamo oggi sono nostri alleati per lasciare ai nostri figli un mondo migliore e pulitò.
‘Ho avuto il piacere di assistere da vicino e passo dopo passo all’evoluzione di questo progetto che negli anni ha prodotto risultati straordinari, dimostrando che ridurre o addirittura eliminare il fenomeno del littering è possibile! Sono anche contentissima che Marevivo e BAT Italia abbiano fatto propria la proposta che ho inviato loro alcuni mesi fa, prevedendo per quest’anno una sperimentazione e una misurazione dell’efficacia dello strumento del posacenere tascabile – ha affermato Maria Alessandra Gallone, segretario della Commissione Ambiente del Senato -. A questo punto anche la politica ha il dovere di dare un contributo concreto alla causa. Continuerò a monitorare con attenzione l’attuazione della normativa in materia di inquinamento ambientale da littering, che presenta ancora dati piuttosto deludenti con riferimento al numero di sanzioni elevate, continuando a stimolare le amministrazioni locali a intensificare i controlli e le opere di prevenzione, le agenzie educative a divulgare le buone prassi e gli organi di informazione a realizzare campagne informative sulle conseguenze di tali comportamentì.
Secondo Laura D’Aprile, Capo Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi (DiTEI), ‘i cittadini sono i primi attori dell’economia circolare e quindi devono impegnarsi in prima persona per poter contribuire all’attuazione delle politiche stabilite a livello centrale. Tale coinvolgimento è, peraltro, pienamente in linea con le altre iniziative di prevenzione adottate dal MITE, ivi comprese quelle a contrastare l’abbandono dei materiali plastici. L’ascolto e il coinvolgimento dei diversi attori può aiutare il MITE nell’elaborazione di politiche ambientali efficaci. Lo abbiamo fatto con la consultazione pubblica per il recepimento della direttiva SUP, raccogliendo tante osservazioni dagli stakeholders, e lo faremo anche nella fase finale dell’attuazione di tale importante normativà, ha concluso.

– foto XC4 –
(ITALPRESS).

Cronaca

Ucraina, Papa “Condivido il dolore per le vittime di guerra insensata”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “La fede del vostro Popolo ora è messa a dura prova. Molti di voi, da quando è iniziata la guerra, sicuramente si sono chiesti: Signore, perchè tutto questo? Dove sei? Che cosa dobbiamo fare per salvare le nostre famiglie, le nostre case e la nostra Patria? Credere non significa avere già tutte le risposte, ma confidare che Dio è con noi e ci dona la sua grazia. La Vergine Maria, tanto cara al popolo ucraino, che con il suo umile e coraggioso sì ha aperto la porta alla redenzione del mondo, ci assicura che anche il nostro sì, semplice e sincero, può diventare strumento nelle mani di Dio per realizzare qualcosa di grande. Vi esorto a condividerla con i vostri cari, con i vostri connazionali e con tutti coloro che il Signore vi farà incontrare. Dire sì oggi può permettere di aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di pace, soprattutto a tutti quanti sono nel dolore”.

Così Papa Leone XIV ricevendo nella Basilica di San Pietro i pellegrini della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina. “Sorelle e fratelli, accogliendovi qui desidero esprimere la mia vicinanza alla martoriata Ucraina, ai bambini, ai giovani, agli anziani e, in modo particolare, alle famiglie che piangono i propri cari. Condivido il vostro dolore per i prigionieri e le vittime di questa guerra insensata. Affido al Signore le vostre intenzioni, le vostre fatiche e tragedie quotidiane e, soprattutto, i desideri di pace e di serenità”, ha concluso il Santo Padre.

-Foto IPA Agency-

(ITALPRESS)

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Taormina, Nations Award a Besson e Gilliam. Premio “green” a De Mozzi

Pubblicato

-

TAORMINA (MESSINA) (ITALPRESS) – Terry Gilliam, Emir Kusturica, Luc Besson ed Enrico Vanzina sono i quattro grandi maestri del cinema insigniti del Premio Nations Award 2025, consegnato al Teatro Antico di Taormina per le carriere costellate di successi e riconoscimenti prestigiosi, ai quali si aggiunge il Premio delle Nazioni, già assegnato a tante star. La XIX edizione, con madrina l’attrice e modella rumena Madalina Diana Ghenea, ha accolto diversi ospiti: Hande Soral, attrice turca tra le interpreti della serie di successo “Terra Amara”, Celeste Dalla Porta, milanese, volto dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, “Parthenope”, l’attrice Elisabetta Pellini, il comico Uccio De Santis e il cantautore Luca Madonia.
“Abbiamo fatto un racconto del cinema tra passato, presente e futuro – sottolineano Michel Curatolo e Marco Fallanca, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’evento – grazie alla presenza, da un lato, di firme di prim’ordine del grande schermo europeo, dall’altro di interpreti femminili che si stanno distinguendo sulla scena mondiale, apprezzate sia dal pubblico che dalla critica”.
Ai maestri Gilliam e Kusturica sono state consegnate anche due bottiglie speciali, realizzate con oltre 3000 cristalli attaccati uno per uno a mano, che fanno parte della collezione “Bottega Prosecco Stardust” ideata da Bottega Spa, tra i partner dell’evento.
“Si tratta di un vino molto pregiato, coltivato nel piccolo borgo veneto di Arfanta, vicino Coregliano – ha spiegato l’imprenditore Sandro Bottega che ha donato il prosecco durante la conferenza stampa – la collezione è chiaramente ispirata al celebre film Polvere di stelle con Alberto Sordi e Monica Vitti. Questo vino, imbottigliato seguendo le rigorose regole della produzione del prosecco, può raggiungere una longevità di oltre 10 anni e si sposa perfettamente con piatti eleganti e raffinati, tipici della dieta mediterranea ma anche come momento di celebrazione o per preparare raffinati cocktail come il Bellini. La storia della nostra azienda Bottega è profondamente legata al cinema, fin dalle origini: la settima arte è nel nostro DNA e tanti attori e star ci hanno accompagnato nel percorso di crescita, tra questi, ad esempio Stefania Sandrelli e Giovanni Soldati”.
Anche quest’anno un importante spazio alla sostenibilità grazie al Thinkingreen, il salotto istituzionale che ha accolto per due giorni rappresentanti istituzionali, autorità e relatori a confronto sulle sfide dell’economia sostenibili in una serie di panel. Il riconoscimento per l’impegno sul fronte green è stato assegnato al direttore generale di 4PeopleHolding Andrea De Mozzi, che ha presentato per la prima volta il brevetto di un innovativo e ingegnoso sistema di purificazione dell’acqua, utile sia per uso abitativo che per fini industriali, capace di eliminare contaminanti grazie al principio della cavitazione, già presente in natura. Plauso anche da parte dell’assessore regionale all’Energia Francesco Colianni.
Agli otto panel hanno preso parte il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava, la sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento Matilde Siracusano, l’assessora regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata, l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò, l’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato, l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò, il sindaco di Taormina Cateno De Luca, il direttore Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Regione Siciliana Mario La Rocca, i deputati regionale Pino Galluzzo e Calogero Leanza, il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio, il presidente del CAS Filippo Nasca, il direttore del CAS Franco Fazio; la direttrice Sviluppo Commerciale Estero, Business Affairs e Sostenibilità Irene Gionfriddo, il responsabile Area Sud di Webuild Fabio Romani e tanti altri.
I Nations Award si sono svolti sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e del Senato della Repubblica, col patrocinio e sostegno di Regione Siciliana, ARS e Parco Archeologico di Naxos, col patrocinio di Comune di Taormina, Città Metropolitana di Messina e Università di Messina.

– news in collaborazione con A.C. Nations Awards –
– foto ufficio stampa A.C. Nations Awards –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Allarme AME, in Italia una donna su dieci è obesa. Incidenza in aumento

Pubblicato

-

ALBANO LAZIALE (ITALPRESS) – Erano attesi da tempo e ora sono disponibili anche in Italia. L’ingresso di nuovi farmaci, e in particolare degli agonisti del recettore GLP-1 (GLP-1RA) e ora anche il dual agonist (GLP1 + GIP) che mimano ormoni naturali prodotti nell’intestino che stimola il rilascio di insulina e che favoriscono il controllo dei livelli di zucchero nel sangue nel paziente con diabete di tipo 2, si stanno dimostrando efficaci e sicuri anche nel contrasto del peso in contesti di obesità. Questi farmaci stanno dunque cambiando lo scenario di approccio e cura in questo setting di pazienti e sul tema se ne discute al “3° AME Obesity Update: trattamento dell’obesità e delle sue complicanze” (Albano Laziale, Roma, 28-29 Giugno), promosso da AME (Associazione Medici Endocrinologi), presso l’auditorium dell’Ospedale Regina Apostolorum – Gruppo Lifenet Healthcare.
Negli ultimi decenni, specie in corso e nel post pandemia, l’obesità ha subito una forte crescita con un incremento del 38% tra il 2003 e il 2023, secondo gli ultimi dati Istat, coinvolgendo all’incirca 6 milioni di italiani, soprattutto giovani adulti (+1,6 milioni), con percentuali passate dal 2,6% al 6,6% nella fascia di età 18-34, a discapito soprattutto delle donne una incidenza triplicata (si stima che il 10% della popolazione femminile sia obesa) – a fronte di numeri “solo” raddoppiati nell’uomo. Non va meglio nella forbice tra 35 e 44 in cui si osserva una crescita dal 6,4% al 9,8% e tra gli over 74 con tassi incrementati dall’11% del 2003 al 13,8% del 2023. Oggi nuovi farmaci consentono di meglio gestire e controllare l’obesità.
“I nuovi farmaci – spiega Andrea Frasoldati, Presidente AME – rappresentano uno strumento terapeutico innovativo in grado di modificare la storia naturale della malattia, in sinergia con un ampio armamentario di altre opzioni di trattamento come il counselling dietologico e psicoterapico, la chirurgia bariatrica quando indicata. A portare il “peso” maggiore dell’obesità sono tradizionalmente le donne che pagano un prezzo più alto, rispetto all’uomo, in temini di stigma sociale e di colpevolizzazione, a causa di barriere culturali e modelli estetici dominanti, talora di implicazione sessista, che hanno portato a idealizzare una bellezza femminile tendente alla magrezza. Diversamente dal maschio in cui qualche chilo in eccesso viene erroneamente interpretato come segno di benessere. Non vanno poi trascurate le implicazioni sulla fertilità e gravidanza nella donna con obesità esposta a importanti rischi per sè e per il nasciturò.
Difficoltà al concepimento, problemi a portare a termine la gravidanza, aborto spontaneo, parto pretermine, distacco di placenta, diabete gestazionale, disordini di natura fetale (bambini di più grandi o di più piccole dimensioni rispetto all’età gestazionale), ipoglicemia neonatale: sono solo alcune delle problematiche che possono insorgere nella donna con obesità alla ricerca di una maternità.
“I nuovi trattamenti farmacologici, specificatamente gli analoghi recettoriali del GLP1- prosegue Silvia Irina Briganti, membro della commissione obesità AME – possono essere finalizzati anche a ridurre il peso “in vista” di una eventuale gravidanza. Tuttavia, al riguardo, gli studi sono pochi per la difficoltà a effettuare studi clinici randomizzati in questa specifica fascia di popolazione e per la recente introduzione in Italia, pertanto le ridotte evidenze, soprattutto in termini di sicurezza, spingono ad un uso cautelativo. La somministrazione di GLP1 e dual agonist richiede, ad esempio, l’”obbligo” di sospensione di semaglutide e tirzepatide nei due mesi che precedono il concepimento o in caso della liraglutide, oggi in dismissione, di un paio di settimane. A tale proposito le donne vanno correttamente informate per evitare che incorrano in rischi soprattutto di malformazioni fetali, così come della necessità di seguire un percorso terapeutico ben definito, multidisciplinare e che coinvolga più figure professionali, in primo luogo l’endocrinologo e il ginecologo, lungo tutta la gravidanza. Quindi le donne devono essere parte attiva di un attento programma, oltre che terapeutico, anche di counselling e educazionale”.
Spesso nella gestione dell’obesità si trascura la possibile implicazione con un disturbo compulsivo, una fame emotiva, che spinge la persona a ricercare il cibo come atto compensatorio-consolatorio o come valvola antistress e un sedativo dell’ansia.
“Se l’aspetto emotivo non è conosciuto o non viene riconosciuto – precisa Simonetta Marucci, Coordinatrice Commissione Rapporti Slow Medicine di AME – si rischia di fallire nell’approccio al paziente, anche nel caso in cui si impeghi il farmaco, il quale è un supporto allo stile di vita non il sostituto. La fame emotiva caratterizza 1 obeso su 3 (35%) con disturbo alimentare compulsivo, cui si aggiunge una fascia grigia con manifestazioni sottosoglia, che possono preludere alla manifestazione di una patologia conclamata. Recenti studi sembrano dimostrare l’efficacia degli agonisti GLP1 anche nel trattamento di forme obesità in cui prevale l’aspetto compulsivo, ad esempio nel Binge Eating Disorder (BED, Disturbo da Alimentazione Incontrollata), grazie al meccanismo di azione a livello centrale che va a impattare sui centri che regolano fame, sazietà, piacere e mangiare edonico legato più a gratificazione che alla nutrizione. Oggi obiettivo della ricerca clinica è confermare l’efficacia di farmaci GLP1 anche a lungo termine e l’aderenza terapeutica stante che l’abbandono della terapia, come noto, porta a un effetto rebound del peso. Attualmente queste terapie sono legate ad almeno due criticità: la prescrivibilità, consentita solo a pazienti diabetici, l’elevato costo, non sostenibile per tutti i pazienti e comunque non in continuità, rendendo di fatto il farmaco “selettivo”. Quindi anche le forme di obesità da disturbo compulsivo richiedono un approccio multidisciplinare che preveda il confronto fra medico internista, endocrinologo, nutrizionista/dietista con una azione di counselling educativi sul paziente, in sinergia con percorso piscologico/psichiatrico di almeno due anni seguito da un periodo di follow-up dilazionato nel tempo all’interno di servizi dedicati, pubblici, ambulatoriali residenziali per i casi più gravi, ricordando che i disturbi alimentarsi sono classificati nel DSM V come malattie mentali ma si caratterizzano anche per una gravità a livello fisico, endocrinologico, cardiologico, e non solo, con un impatto sulla salute mentale”.
Sono diminuiti nel corso del tempo pregiudizi di tipo culturale, sociale, etico, religioso, sessuale. Non verso l’obesità ritenuti in cresciti a livello mondiale, similmente ai numeri della patologia, con un discrimine maggiore, come detto, per le donne.
“Assistiamo, nei confronti dei pazienti con obesità, a pregiudizi e stigmatizzazione esternalizzata – afferma Anna Nelva, Coordinatrice Commissione Lipidologia e Metabolismo di AME – che si ripercuotono ad esempio sul mondo del lavoro portando a stimare che la persona con patologia sia priva di disciplina e di organizzazione, con effetti penalizzanti in termini di assunzione ma anche di avanzamento di carriera o a pregiudizi in ambito sociale, famigliare, in contesti scolastici con atti di bullismo fino a ripercussioni in contesti assistenziali in cui un paziente con obesità potrebbe ricevere follow-up meno ravvicinati rispetto a persone normopeso. Dall’altro l’internalizzazione dei pregiudizi induce la persona con obesità ad accettare stereotipi negativi che ne minano l’autostima e innescano stati d’ansia e depressione, a loro volta causa di alterazioni dell’alimentazione che peggiorano l’obesità stessa, oltre che di maggiore difficoltà a accedere alle cure appropriate. Società, personale sanitario, educatori, Società Scientifiche, Istituzioni devono unire gli sforzi per contrastare pregiudizi e stigma che fanno ritenere l’obesità una conseguenza di scelte e comportamenti individuali determinati dal libero arbitrio, non da condizione patologica quale è l’obesità. Bisognerà lavorare anche per rimuovere i pregiudizi che spesso circondano chi si avvale di terapia farmacologica o della chirurgia bariatrica, come se avesse scelto ‘la via più facilè invece di affrontare il problema con volontà e autocontrollo. La disponibilità di questi nuovi farmaci così efficaci nel contrastare l’obesità è diventata anche un’occasione per una riflessione fra i clinici sugli effetti causali rilevanti di caratteristiche genetiche e pressioni di un ambiente obesogeno, oltre a far accrescere la consapevolezza su questa condizione. Per permettere al paziente con obesità di avere il massimo beneficio dalle attuali possibilità di cura, comunque, sarà necessaria una forte azione di supporto sociale e sanitario, oltre che un aiuto per superare i pregiudizi internalizzati riguardanti il pesò.
“Occorre un cambio di visione anche istituzionale per la cura del paziente obeso, altamente complesso – conclude Marco Chianelli, Coordinatore Commissione Obesità AME e responsabile scientifico del Congresso -. A livello governativo va posta una maggiore partecipazione attraverso l’inclusione dell’obesità in percorsi diagnostici terapeutici e con processi che possano riguardare ambienti importanti come la scuola, dove la cultura della corretta alimentazione e dell’attività fisica devono essere promosse sin dall’infanzia o negli ambienti di lavoro. A livello di sistema sanitario nazionale invece, non soltanto pubblico ma anche quello privato, il ruolo maggiore si gioca sulla gestione di oltre sei milioni di pazienti obesi, una vera pandemia, indagando con cura le diverse componenti che concorrono al sovrappeso e obesità: genetiche, ambientali, psicoemotive. Solo un approccio sistemico e collaborativo, con la partecipazione attiva di tutti gli attori impegnati nella gestione di obesità e il sovrappeso contente e consentirà di affrontare la sfida globale contro questa “pandemia”.

– foto ufficio stampa Associazione Medici Endocrinologi –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.