Economia
Banca Generali e Guindani insieme per l’SDG numero 2 “Fame zero”
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – A inizio Novecento, Albert Einstein pronunciò una frase che, ai più, sembrò inutilmente apocalittica: “Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Oggi, però, questa citazione del geniale fisico tedesco suona come un ultimatum non più ignorabile. Le api stanno scomparendo e con loro a serio rischio c’è anche il futuro degli esseri umani.
Parte da qui il racconto del settimo capitolo di BG4SDGs – Time to Change, il progetto di Stefano Guindani con Banca Generali per approfondire lo stato dell’arte del processo di raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU 2030. In questa occasione, l’obiettivo di Stefano Guindani si è soffermato ad indagare la situazione relativa al Sustainable Development Goal (SDG) numero 2: “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile”.
E per farlo, il fotografo è andato in Israele, nei pressi di Tel Aviv, per scoprire un innovativo lavoro finalizzato a preservare le colonie di api e consentir loro di dare il proprio fondamentale contributo per migliorare la capacità nutritiva del nostro Pianeta.
Qui infatti Saar Safra ha inventato BeeHome, un innovativo progetto pensato per aiutare gli apicoltori e, soprattutto, le popolazioni di api. Safra ha infatti sviluppato un vero e proprio alveare robotico che si prende cura del ciclo di vita delle api. Alimentato a energia solare, BeeHome è a impatto zero e non si limita a proteggere le api da intemperie o agenti esterni. Grazie ad un evoluto sistema computerizzato, il robot alveare dà all’apicoltore un accesso in tempo reale ai dati relativi alle api che lo popolano, consentendogli di adattare i parametri da remoto attraverso una piattaforma tecnologica dedicata.
“E’ straordinario vedere come con le conoscenze tecnologiche e l’intelletto, oggi stiamo cercando di porre rimedio ai danni che involontariamente abbiamo portato all’ecosistema delle api.Gli alveari robot, migliorano la qualità della vita e la rispettiva attesa di vita e permettono alle api di sviluppare nuove coltivazioni, grazie all’impollinazione di cui tutti gli esseri umani trarranno vantaggio. E’ solo grazie alla conoscenza e alla ricerca scientifica che miglioreremmo le condizioni di vita sul pianeta di tutti i suoi abitanti”, ha commentato Stefano Guindani.
La diffusione su larga scala di progetti come BeeHome potrebbe rivelarsi determinante per centrare uno degli obiettivi più sfidanti dell’agenda Onu – quello relativo alla fame nel mondo – risolvendo un problema tanto grave quanto sottovalutato, quale è quello del rischio estinzione delle api. Oggi infatti ben il 30% della catena globale del cibo dipende dalle api e dalla loro impollinazione. Secondo alcuni studi, inoltre, il 90% delle colture agricole sono visitate da api che risultano quindi fondamentali per preservare la biodiversità del nostro Pianeta. Eppure queste sono costantemente minacciate dalla mano dell’uomo che si manifesta attraverso pesticidi e cementificazione. Per capire la portata del problema, basta pensare che solo in Europa, negli ultimi trent’anni, il numero di api si è ridotto del 70% e la durata media della loro vita è notevolmente diminuita: da cinque a tre anni per le api regine e da trenta a quindici giorni per quelle operaie.
Progetti come quello di Saar Safra, quindi, rappresentano un modo innovativo per rimediare ai tanti danni che l’azione umana sta portando al nostro paese. Risolvere il grave problema della fame e dell’alimentazione attraverso un approccio a impatto zero che preserva la vita animale va proprio nella direzione indicata dall’Onu nella Agenda 2030. Ecco perchè oggi servono più esempi di progetti di questa natura.
Presentato lo scorso 15 settembre 2021 a Milano, BG4SDGs – Time to Change proseguirà ora per altri 11 mesi al fine di approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per ciascuno di essi, la chiave adottata dal fotografo sarà duplice: da un lato si punta ad evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Nella sua ricerca, Guindani spazierà oltre i confini italiani ricercando casi critici e situazioni di eccellenza anche all’estero: Brasile, Norvegia e Australia, ma anche Stati Uniti, Turchia e Sudafrica. Ad affiancarlo c’è un accompagnatore d’eccezione come Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale, che curerà i testi del progetto e suggerirà alcuni dei progetti da monitorare.
L’SDG numero 2 “Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile” è il sesto obiettivo presentato in questa serie. Tutte le foto del progetto BG4SDGs sono consultabili anche sul sito internet https://www.bancagenerali.com/ e sui profili ufficiali di Banca Generali su Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e YouTube.
– foto ufficio stampa Banca Generali –
(ITALPRESS).
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Economia
Pil e consumi crescono di più nel Nord-Ovest, l’occupazione nel Mezzogiorno
Pubblicato
2 minuti fa-
22 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024, il Pil in volume (+0,7% a livello nazionale) è aumentato dell’1% nel Nord-ovest, dello 0,8% nel Centro, dello 0,7% nel Mezzogiorno e dello 0,1% nel Nord-est. Il Nord-ovest mantiene il primo posto nella graduatoria del Pil pro-capite, con un valore in termini nominali di 46,1mila euro, mentre nel Mezzogiorno il livello risulta notevolmente inferiore a 25mila euro. Nel 2024 il reddito disponibile delle famiglie per abitante del Mezzogiorno (17,8mila euro) si conferma il più basso del Paese, il suo valore è di poco inferiore al 70% di quello del Centro-Nord (25,9mila euro). E’ quanto emerge dal report di Istat sui conti economici territoriali per il 2024.
Nel 2024 il Pil in volume a livello nazionale è aumentato dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Il Nord-ovest ha registrato la crescita più rilevante (+1%), sostenuta dall’andamento positivo del settore dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+3,9%) e del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+1,3%). L’Industria ha mostrato una leggera flessione (-0,5%), mentre negli Altri servizi la contrazione del valore aggiunto è risultata più marcata (-2,5%, a fronte del -0,9% a livello nazionale). Nel Centro il Pil è aumentato dello 0,8%, risultando leggermente superiore all’andamento medio nazionale.
La crescita è stata sostenuta dalla dinamica positiva del valore aggiunto nei settori dell’Agricoltura (+5,3%), dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,6%), delle Costruzioni (+1,5%) e dell’Industria (+1,2%). Si registra, invece, una flessione dello 0,4% nel valore aggiunto del Commercio, pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni. Nel Mezzogiorno il Pil ha registrato una crescita dello 0,7%, condizionata dall’andamento negativo dei settori degli Altri servizi (-0,6%) e dell’Industria (-0,4%). Sono risultate, invece, ampiamente positive le dinamiche del valore aggiunto nei settori delle Costruzioni (+3,7%) e dei Servizi finanziari, immobiliari e professionali (+2,3%). Nel Nord-est il Pil è risultato sostanzialmente stabile (+0,1% rispetto al 2023), quale sintesi delle flessioni del valore aggiunto nel Commercio e negli Altri servizi (rispettivamente, -2% e -0,9%) e dell’incremento registrato in Agricoltura (+4,8%), Servizi finanziari (+1,7%) e Costruzioni (+1%).
Nel 2024 il Pil, misurato sia in volume sia in valore, è risultato in tutte le ripartizioni territoriali superiore ai livelli del 2019. Gli incrementi più ampi si sono osservati nel Mezzogiorno e nel Nord-ovest, dove il Pil in volume del 2024 supera quello del 2019, rispettivamente, del 7,7% e 7,0%. Nel 2024, i consumi finali delle famiglie sono aumentati in volume dello 0,7% a livello nazionale. Il Nord-ovest ha mostrato la crescita più sostenuta (+0,9%), l’incremento nel Centro è risultato in linea con la media nazionale, mentre dinamiche lievemente inferiori si sono osservate nel Nord-est e nel Mezzogiorno (+0,6% e +0,4%, rispettivamente). Nel 2024 il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto in valori correnti del 3% a livello nazionale.
L’incremento più significativo si è osservato nel Mezzogiorno (+3,4% rispetto al 2023), quello più contenuto nel Nord-est (+2,7%). Sostanzialmente in linea con la media nazionale sono state le dinamiche del reddito disponibile nel Nord-ovest e nel Centro (rispettivamente, +2,9% e +3%). A livello regionale, la crescita del Pil in volume più elevata si è registrata in Sicilia (+1,8%), seguita da Sardegna (+1,3%), Lazio e Lombardia (+1,2% entrambe), Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e Piemonte (+1,1% entrambe) e Friuli-Venezia Giulia e Basilicata (+1%). In Abruzzo si è osservato un andamento del Pil in linea con la media nazionale (+0,7%), con una dinamica lievemente più favorevole in Umbria e Campania (+0,8%). Incrementi del Pil inferiori alla media nazionale si sono rilevati nella Provincia autonoma di Trento, in Toscana (+0,5%, per entrambe) e in Emilia Romagna (+0,2%). Il Pil è risultato stabile nelle Marche e in lievissima flessione in Veneto e Puglia (-0,1%).
La flessione del Pil più marcata si è registrata in Liguria (-1%) e Molise (-1,1%). Con riferimento alla spesa per consumi finali delle famiglie, gli incrementi in volume più significativi sono stati osservati in Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (+1,5%), nella Provincia autonoma di Trento (+1,1%); seguono Lombardia, Molise, Piemonte e Liguria (+0,9%) e Toscana (+0,8%). In linea con la variazione nazionale dei consumi finali delle famiglie in volume si collocano Abruzzo, Lazio ed Emilia-Romagna (+0,7%) e Marche (+0,6%). Dinamiche più contenute sono state rilevate in Basilicata, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Provincia autonoma di Bolzano/Bozen (+0,5%), Sicilia e Campania (+0,4%), Umbria (+0,3%), Sardegna (+0,2%) e Puglia (+0,1%).
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
A novembre i prezzi della produzione dell’industria crescono dell’1% su base mensile
Pubblicato
2 ore fa-
22 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A novembre, secondo i dati Istat, i prezzi alla produzione dell’industria crescono dell’1,0% su base mensile mentre diminuiscono dello 0,2% su base annua (era +0,1% a ottobre).
Sul mercato interno i prezzi crescono dell’1,3% rispetto a ottobre e diminuiscono dello 0,3% su base annua (da +0,2% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, invece, i prezzi registrano un incremento congiunturale più contenuto (+0,3%) e mostrano una crescita tendenziale in lieve accelerazione (+1,0%, da +0,7% di ottobre).
Sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,3% su base mensile (+0,3% in entrambe le aree, euro e non euro) e dello 0,6% su base annua (+1,0% area euro, +0,2% area non euro). Nel trimestre settembre-novembre 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,2% (+0,1% mercato interno, +0,4% mercato estero).
A novembre, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali maggiori sul mercato interno riguardano altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,1%), prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,8%) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+2,5%).
Sul mercato estero riguardano mezzi di trasporto (+6,4%) e industrie alimentari, bevande e tabacco (+3,8%), per l’area euro, e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+7,0%), per l’area non euro.
Ampi cali tendenziali sul mercato estero si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-11,3% area euro, -5,9% area non euro). Sul mercato interno, si amplia la flessione tendenziale dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas (-3,8%, da -1,0% di ottobre).
A novembre i prezzi alla produzione delle costruzioni per edifici residenziali e non residenziali crescono dello 0,3% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,6% di ottobre); quelli di Strade e ferrovie aumentano dello 0,5% in termini congiunturali e dell’1,0% in termini tendenziali (era +0,4% a ottobre).
Nel trimestre settembre-novembre, rispetto al precedente, i prezzi di Edifici residenziali e non residenziali aumentano dello 0,3%, quelli di Strade e ferrovie rimangono invariati.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Manovra, Barachini “60 milioni in più per l’editoria scelta fondamentale per la nostra democrazia”
Pubblicato
2 giorni fa-
20 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ringrazio il Ministero dell’Economia e la Commissione Bilancio del Senato per aver accolto la nostra richiesta di incrementare il Fondo per il pluralismo di 60 milioni di euro a sostegno dell’editoria. Il via libera all’emendamento, sostenuto da Forza Italia, va in questa direzione, senza intaccare le risorse per le tv locali”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, evidenziando come la scelta di destinare all’informazione maggiori risorse sia “strategica per la salute di un settore, fondamentale per la nostra democrazia, che attraversa un momento realmente difficile per la concorrenza dei grandi Over the top e per i costi crescenti del settore che deve rispondere a precise responsabilità”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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