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MISURE DI SORVEGLIANZA SPECIALE PER SANTAMARIA

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Dopo i fatti dell’altra sera in consiglio comunale a Voghera, puntualmente documentati in esclusiva dalle telecamere di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la magistratura ha preso i primi provvedimenti nei confronti di Gianpiero Santamaria, esponente della “Buona Destra” a Voghera. Per lui scatta per un anno l’obbligo di dimora notturno, dalle 22 alle 7 del mattino: in sostanza non potrà lasciare la sua abitazione di notte senza comprovato motivo ed averne dato preventiva comunicazione al commissariato di polizia. Non potrà detenere e portare armi, associarsi a persone che hanno subito condanne, partecipare a riunioni in luogo pubblico o aperte al pubblico senza preavviso alle pubbliche autorità. Non potrà avvicinare Fabio Tordi, Massimo Adriatici e Alessandro Traversa, ovvero tre cittadini già oggetto di violenza verbale e fisica da parte dello stesso Santamaria in passato, dovrà distanziarsi dai luoghi da loro abitualmente frequentati e anche dalle loro abitazioni. L’altra sera lo stesso Santamaria è stato portato via di peso da alcuni agenti di polizia intervenuti in aula consiliare a Voghera, chiamati dal Presidente del Consiglio Comunale Daniele Salerno, in seguito alla lite degenerata con l’esponente di Fratelli d’Italia Vincenzo Giugliano. Santamaria si è presentato poi di buon mattino alla stazione dei carabinieri di Voghera per presentare una denuncia per le lesioni subite. Stamane la notifica di polizia giudiziaria nei suoi confronti.

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”Noche de Tango”, Giovanna riporta il tango argentino in scena

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Giovanna ritorna in tournèe e ripartendo proprio dall’Oltrepò Pavese che la vede nelle vesti di direttore artistco del Teatro Cagnoni. Proprio nel penultimo incontro della rassegna teatrale da lei diretta insieme al giornalista Alessandro Paola Schiavi andrà in scena lo spettacolo interamente dedicato al Tango, “Noche de Tango” che lo scorso anno ha debuttato al Festival ”La Versiliana”.

La cantante proporrà i migliori tanghi italiani e internazionali di sempre da “Libertango” di Piazzola a “La Cumparsita” passando per i classici “El Choclo”, “La Paloma” e “Maria de Buenos Aires” ma non mancheranno anche grandi evergreen come “Il tango delle capinere”.

Accompagnata dalla fisarmonica dal maestro Walter Bagnato, partner fisso della cantante in tour, la regia è affidata ad Alessandro Paola Schiavi con la coppia di ballerini di tango argentino Mario y Paola.

Prodotto da Kicco Music, l’etichetta discografica milanese gestita da Amelia Gianni, manager della cantante, lo spettacolo vuole essere un viaggio a trecentosessanta gradi nelle tradizioni e soprattutto nella passione del tango, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in queste atmosfere grazie alla grintosa voce della cantante.

Ma lo spettacolo vedrà in scena un altro momento importante per il nostro territorio, ovvero l’assegnazione del Premio Teatro Cagnoni alla memoria di Attilia Vicini, professoressa e personaggio politico culturale notissimo sulla scena vogherese per decenni scomparsa un anno fa e collaboratrice d Giovanna ed Alessandro proprio durante la prima rassegna al Cagnoni lo scorso anno in veste di moderatrice degli spettacoli compresa l’ultima apparizione poco prima della scomparsa: ”Non potevamo pensare a serata migliore per ricordarla che durante uno spettacolo con la voce di Giovanna che lei tanto ammirava e con la quale tutto è nato per caso. Siamo stati un insolito trio, ma un trio vincente che ha regalato un sorriso “artistico” ad una grande donna di cultura.” racconta il direttore artistico Paola Schiavi. Il premio verrà ritirato dal Prof. Maurizio Merlo.

L’evento ”Noche de tango” andrà in scena come di consueto alla Domenica 21 Aprile alle ore 17.00 con ingresso a offerta libera.

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Giovanna teatro Godiasco

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Lo scivolone della figlia di Milva: ”Ornella Vanoni? Mai frequentata.” – Invece Ornella ha fatto molto di più

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A due anni dalla scomparsa della Rossa esce “Milva – L’ultima Diva – Autobiografia di mia madre” pubblicato da Martina Corgnati per La Nave Teseo+, volume che ovviamente in questi giorni promozionali fa seguito a una serie di dichiarazioni più o meno corrette riguardanti la vita della madre.

Lungi da noi voler metter voce sulla vita sentimentale di Milva o su quella legata alla malattia, la figlia in questo volume ne racconta con coraggio e aiuto nei confronti di chi soffre della stessa patologia, il lento e logorante percorso che costrinse l’artista a ritirarsi dalle scene ufficialmente nel 2010, fra ombre e misteri di 11 anni passati quasi in assoluto silenzio.

La Professoressa però, nelle recenti interviste come quella rilasciata al Corriere della Sera, sembra dimenticare momenti molto importanti della carriera della madre rimuovendone inspiegabilmente certe immagini.

Uno di questi vede protagonista una collega della canzone italiana, una Diva esattamente come Milva, ancora oggi in scena: Ornella Vanoni.

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Alla giusta domanda di quante bugie siano state dette su Milva, come la pseudo rivalità con Mina e Ornella Vanoni appunto, la Corgnati risponde senza troppe parole carine nei confronti dell’iconica Ornella: “Guardi, io la Vanoni non l’ho mai incontrata. E penso che nemmeno Milva l’abbia mai frequentata.”

Da destra, Milva, Ornella Vanoni e Orietta Berti al Festival di Sanremo nel 1966. Tutte e tre le cantanti gareggiavano alla kermesse.

Una grave dichiarazione o una grave dimenticanza, perché è impossibile dimenticare che Ornella Vanoni e Milva furono tra le prime cantanti di musica leggera a interpretare il repertorio di Strehler negli anni ’60 e ’70, muse amatissime e plasmate da lui stesso, quindi appartenenti alla sua scuola.

Gli incontri successivi al Festival di Sanremo dove più volte si incontrarono, con la loro carriera all’apice delle classifiche. La stima reciproca delle due nei concerti live, spesso l’una spettatrice dell’altra, come raccontano gli amici di sempre, senza dimenticare gli eventi televisivi paparazzate dai fotografi con Mia Martini o con le grandi della canzone italiana al completo.

Mia Martini, Milva e Ornella Vanoni nel 1992.

Nel 2010, quando l’artista decise di ritirarsi, il dolce messaggio di Ornella a “Domenica In” con Milva in studio: “Milva sei bella e brava e hai una voce stupenda. Ripensaci, il pubblico ti ama”, disse Ornella.

''Domenica In'' nel 2010, una delle ultime apparizioni televisive di Milva, dove Ornella Vanoni partecipò con un messaggio molto carino per la collega.

Una malattia dalla quale purtroppo Milva non si riprenderà ma che non impedì alle due di sentirsi sempre telefonicamente sino a pochi giorni prima della scomparsa della Rossa, quando Ornella le fece avere il suo ultimo disco nella sua casa Milanese, scatto poi pubblicato poi sui social successivamente con la chioma rossa di Milva e il disco orgogliosa, nonostante la fine ormai vicina.

Milva nel Febbraio 2021 pubblica uno scatto su Facebook, attraverso la sua manager, che la ritrae con l'ultimo disco di Ornella Vanoni, regalo ricevuto dalla collega. Pochi mesi dopo sarebbe mancata.

Perché quindi dichiarare che non si siano mai frequentate? Una battuta che si poteva evitare contando che la Vanoni fu una delle poche a ricordarsi sempre di Milva, anche quando molti colleghi non ne parlavano più, addirittura in un appello fatto Renato Zero in una puntata di ”Domenica In” dedicata ad Ornella Vanoni nel Gennaio 2021, appello a cui la Milva rispose in diretta Tv tramite la sua assistente.

Un occasione che la figlia di Milva ha perso per omaggiare una signora della canzone italiana come Ornella Vanoni, una delle poche che ha sempre ricordato Milva sino alla fine, un gesto molto più nobile che ”frequentarsi” (seppur la nostra gallery smentisca anche questa dichiarazione).

Alessandro Paola Schiavi

Le Signore della canzone Italiana negli anni '70, da sinistra Milva, Mia Martini, Iva Zanicchi, Marcella Bella, Ornella Vanoni e Gigliola Cinquetti.

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Cronaca

CARLO BARBIERI, L’EX FORZA ITALIA TORNA IN AZIONE?

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di Emanuele Bottiroli

Torna sulla scena un big della politica locale, ex leader di Forza Italia per investitura popolare che a Voghera ha vinto tre volte: primo mandato, secondo mandato e ballottaggio bis passando da un commissariamento. E’ stato l’unico autore di un triplete a trazione Forza Italia dal 2010 al 2020, prima del sorpasso della Lega sugli azzurri nella terza città della provincia di Pavia. Secondo indiscrezioni Carlo Barbieri si starebbe apprestando a tornare da protagonista nel mondo politico provinciale, regionale e nazionale con “Azione” di Carlo Calenda, uno degli schieramenti che sono dati come ago della bilancia alle prossime politiche. Uno schieramento che svolta e guarda ora ai moderati, forte di un pezzo da novanta come l’ex forzista Maria Stella Gelmini che ha annunciato ieri con un tweet le ragioni della sua decisione di aderire al manifesto di Calenda: «Ho letto il manifesto di Azione. Europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. È l’agenda Draghi ed è quello che serve all’Italia».

Carlo Barbieri

Per ora Barbieri non conferma l’indiscrezione e si trincera nel silenzio, ma si tratterebbe di una svolta destinata probabilmente a ravvivare l’asfittico clima politico vogherese e a rimescolare le carte in Oltrepò Pavese e a livello provinciale all’interno di un centrodestra deluso da una Forza Italia rinchiusa nella matrioska leghista di Matteo Salvini. In un anno le segreterie dei partiti che compongono la maggioranza di centrodestra a Voghera non hanno rilasciato comunicati praticamente su nulla, nemmeno sulle priorità cardine della campagna elettorale rispetto alle quali la giunta di Paola Garlaschelli è oggettivamente in ritardo e secondo alcuni “fuori fuoco”. L’ex sindaco Barbieri aveva invitato i moderati vogheresi 2 anni fa a diffidare dall’abbraccio della Lega, ma alla fine aveva prevalso lo schema dei parlamentari locali Alessandro Cattaneo (Fi) ed Elena Lucchini (Lega).

Elena Lucchini e Alessandro Cattaneo

Ma chi è Carlo Barbieri? Da sindaco e appassionato esponente di Forza Italia, è l’uomo che aveva espresso in tempi non sospetti il proprio disappunto prima dell’ultima campagna elettorale comunale definendo irrispettoso il comportamento che Forza Italia Pavia aveva tenuto nei suoi confronti. Barbieri, dopo aver rivestito per 10 anni il ruolo di sindaco di Voghera, sempre orgogliosamente sotto la bandiera degli azzurri, per la prima volta nella sua carriera, non solo politica, aveva sentito il bisogno di esternare internamente al partito il proprio pensiero di fronte a quella che riteneva essere una strategia insensata, fallimentare e che rischiava di disorientare militanti ed elettori.

Il ragionamento partiva da una premessa: dal 2000 la città di Voghera era stata governata ininterrottamente da Forza Italia. Dal 2000 al 2010 il sindaco era stato Aurelio Torriani. Nel 2010 era stato candidato Barbieri che aveva vinto le elezioni al primo turno con il 63% dei consensi, con una larga coalizione che comprendeva Forza Italia, Ndc-Udc e quattro liste civiche di centrodestra.

Nel 2015 era sorto un problema: una fronda di Forza Italia creata per divergenze e antipatie di corrente, capeggiata dall’ex sindaco di Forza Italia, Aurelio Torriani, che voleva essere lui il candidato in corsa dopo i primi 5 anni di Barbieri, si era opposta alla ricandidatura Barbieri. Solo il deciso intervento dell’allora segretario regionale, Maria Stella Gelmini, aveva sancito il principio che al primo mandato facesse seguito la ricandidatura del sindaco uscente per il secondo. E così fu, ma con la spaccatura del centrodestra: Torriani volle comunque candidarsi e lo fece con una coalizione che comprendeva Lega Nord e Fratelli d’Italia.

Con Forza Italia a quel punto da sola, accompagnata da qualche lista civica d’appoggio, Barbieri si ritrovò al ballottaggio con Torriani. La Forza Italia di Barbieri vinse. La sinistra, che era arrivata terza come coalizione con un margine molto risicato di differenza voti rispetto a Torriani, presentò un ricorso per il riconteggio; il TAR prima e il Consiglio di Stato dopo diedero ragione ai ricorrenti, cosicché commissariarono il Comune nel 2016 e fecero rifare il ballottaggio alla coalizione Barbieri nel 2017, stavolta in lizza con il candidato di sinistra. Barbieri e la coalizione vinsero ancora e senza l’aiuto di Torriani.

La vittoria elettorale di Voghera consentì a Forza Italia una presenza massiccia di 4 consiglieri su 12 in consiglio provinciale, tra i quali lo stesso Barbieri.

Negli anni del secondo mandato di Barbieri, Aurelio Torriani continuò a sedere tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale, criticando l’operato di Forza Italia e della maggioranza senza soluzione di continuità.

Con l’indizione delle ultime elezioni comunali Forza Italia, per mano in particolare di Alessandro Cattaneo (dirigente nazionale di Forza Italia introdotto nel partito dal defunto Giancarlo Abelli), fece rientrare Torriani nel direttivo provinciale, facendo esplodere lo scontento di buona parte dei consiglieri di Barbieri. La lealtà al partito e la meritocrazia sembravano contare meno rispetto alle simpatie. Agli occhi dell’ala Barbieri si dava di fatto ragione a chi aveva giocato a freccette con il simbolo di Forza Italia.

E perché questo? Tra gli addetti ai lavori si dice perché semplicemente Torriani nel 2018 aveva aiutato alle elezioni regionali il candidato Ruggero Invernizzi, diventato poi consigliere regionale della Lombardia. La promessa era, in caso di successo, di adoperarsi per riportare Torriani nel partito a scapito di Barbieri.

Barbieri in vista delle ultime elezioni amministrative a Voghera aveva messo in guardia – si dice lo stesso Silvio Berlusconi con una lettera – rispetto alla nascita di una coalizione di centrodestra di nuovo allargata, con una Lega egemone come già accaduto a Pavia e Vigevano (con Voghera gli altri due maggiori centri della provincia di Pavia). Barbieri non fu ascoltato ma, alla luce dei successivi accadimenti, aveva visto giusto.

Giovanni Alpeggiani

Forza Italia non rispose mai alle sollecitazioni di Barbieri e creò una scissione locale con la nascita della lista “Insieme per Voghera”, ma ora l’ex sindaco torna ad aver voglia di dire la sua, dopo che con la sua maggioranza consiliare e gli amici, Giovanni Alpeggiani e Giampiero Rocca in particolare, a Voghera ha contribuito a scrivere un pezzo di storia riassunto in un libro (LEGGI QUI…) che ha voluto pubblicare online al termine del suo mandato dal momento che tanti beneficiati, onorevoli compresi, si erano dimenticati del suo aiuto e del suo impegno. Riconoscenza zero. Il tandem Barbieri-Alpeggiani divise moltissimo, per scelte e comportamenti, attirandosi moltissime antipatie ma tenne certamente ben saldo il timone e il centro d’equilibrio su Forza Italia. Ora Barbieri tornerà davvero in Azione? Si attende la conferma ufficiale del diretto interessato.

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