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Cronaca

Fondazione Cariplo, 30 anni, 35mila progetti e 3,5 mld di euro

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MILANO (ITALPRESS) – “Tutte le persone e i soggetti che si sono coinvolti in questo percorso hanno dato prova di grande vitalità. Ne è emersa una rete incredibilmente creativa e innovativa che costituisce un asset fondamentale per la tenuta e la crescita dei territori e di tutto il Paese. Davanti a sfide sempre più complesse, è indispensabile investire su questa infrastruttura sociale, fatta di competenze, di energie e di legami, che rende la comunità capace di collaborare con le istituzioni e con le imprese per la costruzione di un futuro a cui tutti possano prendere parte”. Sono parole di Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo. Con la quinta tappa presso il Teatro Strehler di Milano si è chiuso oggi il percorso di Fondazione Cariplo per i suoi trent’anni. I saluti istituzionali del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana hanno dato il via ai lavori. La mattinata è stata anche l’occasione per riflettere sul ruolo delle fondazioni di origini bancaria oggi e in prospettiva, guardando al futuro. Sono state ripercorse le tappe più significative di questi 30 anni con gli interventi di chi ha guidato la fondazione in qualità di presidente: Roberto Mazzotta, dal dicembre 1991 al febbraio 1996; Giuseppe Guzzetti, dal 5 febbraio 1997 al 28 maggio 2019, con la breve gestione – tra i due – di Ottorino Beltrami (scomparso nel 2013), dal marzo 1996 al febbraio 1997. Particolarmente significativo l’intervento del sottosegretario di Stato Roberto Garofoli, che in questi anni ha coordinato la relazione fra gli enti. “Nei prossimi trent’anni – ha aggiunto Fosti – bisognerà favorire un altro tipo di movimento, il movimento dell’andare fuori, del collaborare, del connettere e del mettere insieme i pezzi”. Ragiona Fosti, sottolineando i bisogni più impellenti del Paese: “Abbiamo quasi 6 milioni di persone in condizioni di povertà, 3,8 milioni di anziani in condizioni di non autosufficienza, un tasso di natalità a 399.000 bambini nati nell’ultimo anno, uno dei punti più bassi di sempre. Tutti questi dati insieme dicono che dobbiamo riaprire uno sguardo verso il futuro. Il dato sulla natalità è quello di un paese che ha paura di guardare al futuro”. Dando invece qualche numero. Dal 1991 a oggi, la Fondazione ha sostenuto 35.600 progetti con contributi per un totale di 3.65 miliardi di euro, in quattro storici settori di intervento: ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica e servizi alla persona. Sul fronte dell’ambiente, con 2.298 progetti sostenuti negli ultimi 30 anni, pari a 214.1 milioni di euro erogati, Fondazione Cariplo intende promuovere stili di vita e comportamenti rispettosi, favorire l’innovazione culturale per contribuire alla diffusione di un nuovo approccio sostenibile, mettere in moto un circolo nel quale ricerca, formazione, sensibilizzazione ed azione si rafforzino a vicenda. In tema di arte e cultura Fondazione Cariplo da sempre orienta le sue attività verso interventi di valorizzazione sia del patrimonio sia della produzione culturale, non solo da un punto di vista artistico, ma anche di fruizione e incentivazione alla partecipazione, con particolare attenzione alle fasce sociali più sfavorite. Sono 13.786 mila i progetti sostenuti, per un totale di 1.161,2 milioni di euro erogati. Numerose sono state le attività educative con i giovani nelle scuole. Quanto alla ricerca scientifica Cariplo conta 2.338 progetti, pari a 538,1 milioni di euro erogati, negli ambiti della ricerca biomedica, delle nuove tecnologie, dell’agrifood e dell’economia circolare. E ancora nella ricerca sociale, l’istruzione tecnica e la valorizzazione dei talenti. Solo nell’ambito della ricerca scientifica, Fondazione ha contribuito all’affermazione di 6.200 nuovi ricercatori, 4.225 pubblicazioni sulle più autorevoli riviste scientifiche e 68 brevetti depositati. Analogamente, ha lavorato per consentire ai giovani di formarsi in modo adeguato, soprattutto in nuove professioni digitali, e attraverso la promozione di un’istruzione di qualità. Sui servizi alla persona, infine, e gli interventi a difesa di chi è a rischio di marginalità e fragilità, dal 1991 ad oggi Carpilo ha sostenuto 17.178 mila progetti, pari a 1.735,2 milioni di euro di contributi erogati. Al contempo, Fondazione Cariplo ha attivato azioni per migliorare e sostenere gli anziani, le persone con disabilità e le famiglie che se ne prendono cura, favorendo la permanenza protetta nel proprio contesto di vita e pertanto anche iniziative come l’housing sociale. Un grande impegno è stato profuso anche nei confronti dei giovani cosiddetti Neet. Accanto alla Fondazione, nel 1998 sono nate le Fondazioni di Comunità per promuovere la filantropia, la cultura del dono e la crescita della società civile nei capoluoghi di provincia della Lombardia e nel Verbano- Cusio-Ossola. I contributi alle Fondazione di Comunità dal 1998 a oggi sono stati pari a 995 progetti sostenuti con 472,4 milioni di euro.(ITALPRESS).

Photo credits: ufficio stampa Fondazione Cariplo

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Giovanni Amoroso è il nuovo presidente della Corte Costituzionale

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ROMA (ITALPRESS) – La Corte costituzionale riunita in camera di consiglio ha eletto presidente, all’unanimità, il giudice Giovanni Amoroso.
Il neopresidente, eletto giudice costituzionale dalla Corte di cassazione il 26 ottobre 2017, ha giurato il 13 novembre 2017; già Vicepresidente dal 12 dicembre 2023, rimarrà in carica fino al 13 novembre 2026, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale.
Come primo atto, il presidente Amoroso ha nominato vicepresidenti i giudici Francesco Viganò e Luca Antonini.
Nato a Mercato Sanseverino (Salerno) il 30 marzo 1949, è stato nominato magistrato con decreto ministeriale del 27 marzo 1975; ha svolto le funzioni di pretore penale presso la pretura di Bergamo (1976-1980) e di pretore del lavoro presso la pretura di Roma (1980-1984).
Assegnato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione nel 1984, dapprima come magistrato di tribunale (1984-1989) e poi come magistrato d’appello (1996-2000), è stato applicato alla Sezione Lavoro ove ha partecipato ai collegi come relatore e poi estensore delle pronunce adottate.
Nel periodo 1986-1989 è stato applicato al Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione ed ha curato i corsi di apprendimento del sistema Italgiure delle banche dati della Corte.
Dal 1990 al 1996 è stato collocato fuori ruolo della magistratura in qualità di assistente di studio a tempo pieno del giudice costituzionale Renato Granata; successivamente – rientrato in ruolo come magistrato d’appello applicato all’Ufficio del Massimario della Corte di cassazione – ha proseguito, a tempo parziale, sino al 1999 la sua collaborazione con il giudice costituzionale Renato Granata, eletto Presidente della Corte.
In seguito, dal 1999 al 2008, rimanendo in ruolo come magistrato della Corte di cassazione, è stato assistente di studio del giudice costituzionale, poi Presidente, Franco Bile.
Nominato Consigliere di cassazione nel 2000, è stato dapprima assegnato alla Terza Sezione penale, con applicazione alla Sezione Lavoro e, successivamente, assegnato a quest’ultima con applicazione alla Terza Sezione penale.
Conseguita l’idoneità alle funzioni direttive superiori, dal marzo 2006 è stato designato quale componente delle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione.
Nominato Direttore aggiunto dell’Ufficio del Massimario della Corte nel febbraio del 2013, successivamente ne è divenuto il Direttore.
Nel febbraio del 2015 è stato nominato Presidente di sezione della Corte e assegnato alla Sezione Lavoro.
Nel giugno del 2015 è stato destinato anche alle Sezioni Unite civili come presidente di sezione non titolare, venendo anche designato come coordinatore delle Sezioni Unite civili.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Idrogeno, 5 Stati firmano dichiarazione per il corridoio meridionale

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ROMA (ITALPRESS) – Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia hanno firmato a Roma una dichiarazione comune d’intenti sul Corridoio Meridionale dell’idrogeno, progetto infrastrutturale per trasportare idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri dal Nord Africa all’Italia, all’Austria e alla Germania. I Paesi hanno dichiarato l’intenzione di proseguire i lavori per lo sviluppo del “SouthH2 Corridor” nel corso della prima Riunione Pentaministeriale, organizzata a Villa Madama dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, hanno presieduto i lavori della Ministeriale. Vi hanno preso parte il Ministro algerino dell’energia, delle miniere e delle energie rinnovabili, Mohamed Arkab, il Segretario di Stato del Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’azione climatica, Philipp Nimmermann, il Direttore Generale della Direzione Clima ed Energia del Ministero Federale austriaco per la protezione del clima, ambiente, energia, mobilità, innovazione e tecnologia, Jurgen Schneider, il Segretario di Stato del Consiglio Federale svizzero per l’energia, Benoìt Revaz, l’Ambasciatore della Repubblica di Tunisia a Roma, Mourad Bourehla, a nome della Ministra dell’Industria, delle Miniere e dell’Energia, Fatma Thabet Chiboub, e il Direttore Generale Energia della Commissione Europea, Ditte Juul Jorgensen.
Alla Ministeriale è seguito un Forum imprenditoriale, aperto dai Ministri Tajani e Pichetto, che ha messo a confronto imprese dei paesi firmatari della dichiarazione che sono presenti o in prospettiva interessate alla filiera dell’idrogeno, anche alla luce del partenariato strategico tra Europa e Africa. Il Forum, distinto in due sessioni moderate dal Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI Mauro Battocchi e dal Capo Dipartimento Energia del MASE, Federico Boschi, ha permesso di avere una panoramica sul “SouthH2”, riconosciuto dall’Unione Europea come Progetto di Interesse Comune (PCI), così come sulle opportunità create dalla nuova infrastruttura per le imprese della filiera.
L’evento ha radunato circa 130 partecipanti fra delegazioni istituzionali e settore industriale provenienti dai vari Paesi coinvolti.
“L’Italia lavora agli obiettivi di decarbonizzazione ed indipendenza energetica in modo concreto e pragmatico, perseguendo un mix energetico in cui siano adeguatamente sviluppate fonti rinnovabili, idrogeno ed energia nucleare. Lo scorso 5 novembre abbiamo ospitato alla Farnesina la prima riunione del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, in partenariato con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ed oggi aggiungiamo un ulteriore tassello alla nostra strategia energetica con lo sviluppo del corridoio Meridionale dell’Idrogeno, che rafforzerà ulteriormente il ruolo del nostro Paese quale “hub” europeo dell’energia”, ha affermato Tajani.
“Questa intesa ha grande valore politico e istituzionale, perchè ribadisce l’impegno nella cooperazione, volto alla realizzazione di un’opera decisiva per il futuro energetico di entrambi i Continenti. L’Italia è pronta con i propri ‘player’ ad essere centrale anche nel settore dell’idrogeno, vettore proiettato al futuro rinnovabile e sostenibile”, ha sottolineato Pichetto Fratin.

– Foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS).

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Oltre 200 mila visitatori per la mostra Botero a Roma

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ROMA (ITALPRESS) – 203.408 i visitatori. Picchi di oltre 4.000 visitatori nei weekend e negli ultimi giorni di mostra con turni soldout già dall’apertura delle prevendite e file dei visitatori non prenotati con oltre due ore di attesa. 18.000 biglietti per bambini e studenti. 1.800 gruppi totali di cui 600 gruppi scuole.
Oltre 1.000 visite guidate di cui oltre 650 visite per scuole.
Centinaia gli articoli stampa e migliaia di condivisioni e contenuti postati sui social networks. Questo è il bilancio finale di “Fernando Botero. La grande mostra” che si è conclusa il 19 gennaio a Palazzo Bonaparte di Roma.
Un grandissimo successo per la prima e più completa mostra di pittura mai realizzata in Italia a un anno dalla scomparsa del Maestro colombiano, Fernando Botero, che conferma la passione e l’affetto da parte del pubblico per un artista senza pari nel suo genere, dallo stile unico e immediatamente risconoscibile, che dei suoi soggetti e delle fisicità corpulente ne ha fatto da sempre il suo marchio iconico.
La mostra a Palazzo Bonaparte, a Roma, ha raccontato l’intero percorso artistico e di vita di Fernando Botero: oltre 60 anni di carriera narrati attraverso oltre 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti; soggetti entrati nell’immaginario di tutti e che hanno accompagnato alla scoperta e alla conoscenza dei temi classici e a lui più cari come l’amata America Latina, il circo, la religione, la mitologia, la natura morta, la corrida.
“Siamo molto contenti di come e quanto il pubblico, italiano e internazionale, abbia accolto e apprezzato la mostra sul grande Botero – dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia – Un successo inaspettato ma che conferma, oltre al fascino che questo grande artista esercita su chi si trova di fronte alle sue opere, l’importanza che Botero ha avuto e avrà nella storia dell’arte”.
“Questo successo di media e di pubblico ci rende estermamente felici – afferma Alessandra Taccone, Presidente di Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, main-partner della mostra.
Esso infatti ha premiato un’esposizione di eccezionale ampiezza, dedicata alla più che sessantennale carriera del Maestro e sintesi di tutti i temi a lui cari, che ha consentito ai visitatori provenienti da tutto il mondo di ammirare più di cento delle sue opere, tra cui alcune inedite, confermandone la statura di gigante dell’arte contemporanea”.
Col patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio e del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, la mostra è stata prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Fernando Botero Foundation e in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Poema.
La mostra ha visto come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision e la Repubblica, hospitality partner Hotel de Russie e Hotel de la Ville e sponsor tecnico Cantine Ferrari Trento. Catalogo edito da Moebius.
-foto ufficio stampa mostra Botero –
(ITALPRESS).

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