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Cronaca

Ferrari “Per salvare il Paese evitare una crisi al buio”

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ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento tutti gli operatori economici ma anche molti cittadini ed istituzioni sono preoccupati per le conseguenze immediate di una crisi al buio, che va evitata per salvare il Paese. Le mie sono considerazioni che nascono da una prospettiva finanziaria di mercato, senza voler in alcun modo intervenire sull’evoluzione politica o di scenari istituzionali. Vedo un segnale positivo che nasce dal Paese e da una generale chiamata al senso di consapevolezza e responsabilità da parte di molti soggetti anche istituzionali del Paese, consapevoli della complessità dei rischi del quadro economico e finanziario cui il Paese va incontro, soprattutto per le fasce più deboli”. Lo afferma a Milano Finanza Massimo Ferrari, direttore generale di Webuild, docente della LUISS in “Gestione integrata dei rischi e perseguimento di obiettivi sostenibili”.
“Questo Governo di unità nazionale è stato costituito per gestire la crisi della pandemia e l’esecuzione del PNRR, ma da allora si sono aggiunti tre elementi di incertezza – prosegue : il primo è la guerra in Ucraina, e tutte le conseguenze che comporta; il secondo fenomeno è la spinta inflazionistica a livelli senza precedenti dalla nascita dell’euro, trainata dall’aumento dei prezzi di materie prime, energia e dalle difficoltà nei sistemi di approvvigionamento dalla catena di fornitura, a fronte dei quali le Banche Centrali sono state costrette ad intervenire con l’aumento dei tassi di interesse; e un terzo elemento la crisi climatica e la necessità di nuove fonti di approvvigionamento energetico a minori impatti ambientali, tutti i paesi occidentali sono alla ricerca di una maggiore indipendenza delle fonti energetiche, e già grandi progressi sono stati fatti”.
Riguardo agli effetti dell’inflazione e dell’aumento dei tassi sul debito pubblico, soprattutto in economie fortemente indebitate come l’Italia (150% del PIL), “The Economist stima che in caso di incremento dei tassi ufficiali di BCE al 3%, Banca d’Italia affronterà maggiori costi relativi alla quota dei titoli di stato italiano detenuti (per effetto delle politiche precedenti di quantitative easing) per 1,2% del PIL – sottolinea Ferrari -. Inoltre, ogni aumento di un punto percentuale di 460 miliardi di euro di debito in scadenza entro luglio 2024 costerebbe al paese un altro 0,3% del Pil all’anno. Il rischio che i mercati vedono prossimo è quello di una stretta monetaria e conseguente riduzione di fondi disponibili sul mercato dei capitali, con maggiore rigidità da parte di assicurazioni e banche con shock potenziali anche sull’indebitamento diretto delle imprese”.
Riguardo al Governo, secondo il direttore generale di Webuild “l’appello dei sindaci è significativo. L’impressione è che in Italia si stia vivendo una crisi molto poco collegata alla realtà e alle esigenze dei cittadini. I Comuni e quindi gli stessi cittadini verrebbero penalizzati dal ritardo dell’entrata dei fondi del PNRR e la maggior parte delle amministrazioni locali potrebbero rischiare il default se non arriveranno le risorse del PNRR”.
Per Ferrari “un voto a settembre-ottobre sarebbe lo scenario peggiore, perchè significherebbe una nomina del nuovo governo probabilmente a fine novembre-dicembre, che non sarebbe pienamente operativo prima del prossimo anno. In un momento storico come questo significherebbe lasciare l’Italia senza una guida ferma e senza un consenso parlamentare che consenta di fare le riforme necessarie e completare i percorsi legislativi ed attuativi avviati, soprattutto per i progetti e le riforme legati al PNRR mettendo a rischio l’arrivo delle relative risorse”.

– foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Gaza, Schlein “In 600mila rischiano la vita, Netanyahu va fermato”

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ROMA (ITALPRESS) – “A Gaza 600mila persone sono a rischio di morte imminente per la fame. Le testimonianze sono terribili: le persone svengono per strada. La fame forzata è una ulteriore arma di guerra con cui il governo di Netanyahu intende portare avanti il suo piano criminale di colonizzazione della Palestina. Non solo le bombe dell’IDF, che nelle ultime ore hanno colpito proprio i centri di distribuzione del cibo causando centinaia di vittime, Netanyahu intende continuare a sterminare la popolazione civile di Gaza usando la fame. Ci arrivano testimonianze drammatiche anche dagli operatori umanitari, tra cui diversi italiani, che sono anch’essi sotto i bombardamenti costanti e impossibilitati a operare. Come può Giorgia Meloni non muoversi di fronte a tutto questo? Come può non far sentire la voce forte dell’Italia, per non irritare i suoi amici di estrema destra?”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein. “Netanyahu va fermato, i suoi crimini vanno fermati subito, il governo italiano non può restare a guardare”, continua.
“Si cominci dalle cose che noi abbiamo chiesto nella mozione in Parlamento: impegno per il cessate il fuoco immediato, portare tutti gli aiuti umanitari necessari alla popolazione palestinese stremata, la liberazione degli ostaggi israeliani, la sospensione dell’Accordo di associazione Ue-Israele e del Memorandum di collaborazione militare con l’Italia, un embargo totale sul commercio di armi con Israele, la fine dell’occupazione illegale e delle violenze in Cisgiordania e il riconoscimento dello Stato della Palestina come già fatto da altri Stati europei”, spiega ancora la segretaria dem. “Da parte del governo italiano e dell’Unione Europea servono atti concreti e una condanna netta, non si può restare a guardare. Fermiamo Netanyahu”, conclude Schlein.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Efficienza energetica, per gli smartphone realme la Classe A dell’Ue

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MILANO (ITALPRESS) – Tutti gli smartphone del marchio realme attualmente disponibili sul mercato europeo hanno ottenuto la massima classificazione di efficienza energetica – Classe A – secondo le normative dell’UE.
“Questo traguardo – si legge in una nota – sottolinea l’impegno costante di realme verso la sostenibilità, la conformità normativa e la realizzazione di prodotti che privilegiano sia la responsabilità ambientale che le prestazioni orientate all’utente”.
L’Etichetta Energetica dell’UE, pilastro dell’iniziativa europea per la transizione ecologica, classifica i dispositivi su una scala da A (massima efficienza) a G (minima efficienza).
Per realme “il raggiungimento del livello più alto su tutta la sua gamma europea è un risultato importante che riflette le ottimizzazioni ingegneristiche da parte del brand, dal design dell’hardware agli algoritmi software, tutte mirate a ridurre al minimo il consumo energetico senza compromettere le performance – prosegue la nota -. Che si tratti della serie flagship GT – come GT 7 Pro, GT 7 e GT 7T – pensata per il gaming di livello; della serie Number – come 14 Pro+ e 14 Pro – ideata per gli appassionati di fotografia; o della serie C, economica e studiata per l’uso quotidiano, ogni dispositivo viene sottoposto a test accurati per garantire il pieno rispetto degli standard UE”.
“Oltre all’efficienza energetica, la gamma europea di realme si distingue anche per la durata, con oltre la metà dei modelli attuali dotati di certificazione IP68 per resistenza a polvere e acqua, il più alto standard per l’elettronica di consumo – sottolinea ancora realme -. Questa caratteristica, un tempo riservata ai dispositivi premium, è oggi un tratto distintivo di realme, che garantisce agli utenti la sicurezza di utilizzare il proprio smartphone sotto la pioggia, a contatto con schizzi o anche in caso di immersioni accidentali. A completare il quadro c’è la tecnologia proprietaria “Anti-Drop” di realme, sottoposta a rigorosi test e premiata con la certificazione di durata di massimo livello “Classe A”. Per gli utenti europei, questo significa avere a disposizione dispositivi non solo potenti e convenienti, ma anche sostenibili e pensati per durare nel tempo. Con la sua espansione in Europa, realme rafforza il suo ruolo di partner affidabile, offrendo tecnologie che rispecchiano i valori del consumatore moderno e attento all’ambiente”.
Le etichette energetiche di realme sono consultabili sul sito https://eprel.ec.europa.eu/screen/product/smartphonestablets20231669
– News in collaborazione con realme –
– Foto ufficio stampa realme –
(ITALPRESS).

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