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Cronaca

Silver Economy, 54,3% anziani non vuole investire risparmio in contanti

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato presentato l’Osservatorio Silver Economy Censis-Tendercapital 2022, “La Silver Economy tra nuove incertezze e prossimità” con l’obiettivo di offrire un quadro sulle condizioni degli anziani in un contesto socioeconomico in rapida evoluzione, che va oltre il trauma pandemico. Uno scenario caratterizzato dalle incertezze che eventi come la guerra in Ucraina o l’aumento dell’inflazione stanno generando nelle vite quotidiane.
Dallo studio emerge l’importanza per gli anziani del denaro contante, che li fa sentire in grado di affrontare alcuni degli effetti delle proprie vulnerabilità. In particolare, il valore soggettivo, psicologico del cash è superiore ai costi economici amplificati dall’inflazione. Infatti, il 54,3% degli anziani non ha alcuna intenzione di utilizzare per investimenti il risparmio che detiene in contanti, mentre il 13,6% non ha un’idea precisa e il 32,1% è pronto a traghettare la liquidità in qualche investimento.
Tra gli anziani con almeno 75 anni quasi la metà (47,8%) soffre di multicronicità, con conseguenze rilevanti sulla vita quotidiana, quota che sale a oltre il 55% nel Sud-Isole, ed è più alta tra le donne (52,4%) rispetto agli uomini (40,9%). Al vertice della graduatoria delle paure percepite degli anziani si colloca la non autosufficienza, indicata dal 44% degli anziani.
Anche se il periodo pandemico ha rinsaldato il legame tra cittadini e welfare, oltre il 69,1% degli anziani dichiara che durante l’anno ha provato a prenotare appuntamenti con specialisti o per sottoporsi a esami attraverso il Servizio Sanitario Nazionale trovando, però, liste di attesa molto lunghe.
Oggi il 62,3% degli anziani ha un’abitazione con figli o fratelli che vivono in prossimità, a poca distanza il 79,6% ha il proprio medico di medicina generale, il 92,7% ha una farmacia di riferimento, il 31,4% un Pronto soccorso o un ospedale. Inoltre, al tempo del digitale la fisicità resta un requisito importante del quotidiano degli anziani, ad esempio nel rapporto con i servizi, inclusi quelli della Pubblica Amministrazione: il 59,2% si rivolge fisicamente allo sportello dell’ente.
In dieci anni le persone che hanno almeno 65 anni sono aumentate di oltre 1,5 milioni. E’ eccezionale la performance di coloro che hanno superato gli ottant’anni, aumentati del 22,7%, fino a raggiungere gli attuali 4,5 milioni pari al 7,6% della popolazione. Onda grigia che sale, mentre la popolazione totale si riduce di oltre 1,1 milioni di persone.
Attualmente le province italiane con quota più alta di anziani sul totale della popolazione sono Savona (29,7%), Biella (29,6%), Genova (29,1%). L’incidenza degli anziani sul totale della popolazione è cresciuta molto nelle province sarde, in alcune pugliesi e calabresi e in quella di Frosinone (+4,4%).
Per Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis: “E’ l’incertezza il male maggiore per gli anziani in questa fase. Ma riescono a tenerla sotto controllo, da un lato con i contanti pronti per ogni evenienza che accumulano ancora malgrado l’inflazione, e dall’altro valorizzando la prossimità, con figli e nipoti, studio medico, farmacia, supermercato, bar e ristoranti di riferimento non distanti dalla propria abitazione, raggiungibili di solito con una passeggiata di venti minuti al massimo. E’ questa la pragmatica, e sinora efficace, risposta degli anziani alla paura di nuove emergenze”.
Secondo Moreno Zani, Presidente di Tendercapital: “L’inflazione è una minaccia concreta per i consumi interni e l’export italiani e i dati dell’Osservatorio evidenziano quanto il segmento silver ne percepisca la gravità. Occorre lavorare a livello nazionale ed europeo per restituire stabilità e un clima di fiducia affinchè i timori espressi dai longevi non influiscano sull’impiego del risparmio degli italiani e, di conseguenza, sul benessere collettivo e sulla crescita del Paese”.
“Ogni persona che ha la fortuna di invecchiare ha l’esigenza di vivere in salute e in benessere nel maggior tempo possibile – ha dichiarato Alberto Oliveti, Presidente AdEPP – e anche nella multicronicità degli acciacchi l’anziano spera di non dover dipendere dagli altri. Siamo, in effetti, in presenza di una società che invecchia e che ha bisogno di servizi di assistenza migliori e di medicina di prossimità. Ad esempio, la casa dovrebbe essere il primo luogo di cura. In tal senso, occorre ridisegnare il nostro sistema di welfare, anche la previdenza deve essere adeguata alle esigenze di vita degli anziani e ai problemi di coesione sociale, con il fine di erogare servizi in linea con le esigenze dei cittadini della terza età”.
Per Alfonso Celotto, Professore di Diritto Costituzionale all’Università di Roma Tre, “la pietra miliare della Costituzione è l’articolo 3, che stabilisce l’eguaglianza formale ma anche sostanziale, impone interventi dello Stato per rimuovere gli ostacoli e consentire a tutti di partecipare alla formazione della democrazia. La Costituzione, dunque, ha un’impostazione plurale che pone le basi per un approccio evolutivo. Bisogna, quindi, aspettarsi una politica sociale che sia rivolta non solo a tutelare le giovani generazioni, ma anche la popolazione anziana. In tal senso, una delle sfide più importanti è il contrasto al digital divide, ossia rendere il più possibile fruibili i servizi della Pubblica Amministrazione, creando anche una rete di affiancamento agli anziani”.
Paolo Bordi, Avvocato, partner Studio Gianni & Origoni, ha spiegato che “il prestito ipotecario vitalizio è uno strumento che può rispondere all’esigenza di mantenimento della capacità di reddito e di erogazione della liquidità necessaria per usufruire dei servizi essenziali. Si tratta, quindi, di una forma di prestito che è ancorato alla vita del soggetto finanziato e che risponde ai criteri di sostenibilità ESG. In tal senso, è un mezzo che rassicura economicamente gli anziani, mitigando la loro ansia in merito alla possibilità di rispondere e di sostenere le esigenze di vita che potrebbero cambiare con il trascorrere del tempo”.
-foto ufficio stampa Ital Communications-
(ITALPRESS).

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Colpo Juve al “Dall’Ara”, Cabal stende il Bologna 1-0

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Colpaccio Juventus al Dall’Ara. E’ una rete di testa di Cabal nella ripresa a regalare i tre punti alla formazione bianconera, che torna a ridosso della zona Champions League.
Il Bologna bussa alla porta di Di Gregorio dopo nemmeno cinque minuti, con il portiere che prima respinge lateralmente una deviazione insidiosa di Pobega e poi sbarra la strada con il corpo a Orsolini sulla ribattuta. Al 13′, dalla parte opposta, Yildiz ci prova con un mancino da posizione defilata che Ravaglia ferma in tuffo. Al 32′, Cambiaso pennella un bel cross al centro sul quale si avventa McKennie, che di testa “sbuccia” però il pallone da buona posizione e l’occasione sfuma. Quattro minuti dopo, David va in gol ma l’arbitro annulla per un fuorigioco di partenza di McKennie. In questa fase sono gli ospiti a farsi preferire, ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Ravaglia. Proprio allo scadere, sono anzi gli emiliani a sfiorare l’1-0 quando Orsolini imbuca in area per Zortea che calcia di prima intenzione con il destro e centra in pieno la traversa. Si va al riposo sullo 0-0. La prima vera opportunità della ripresa arriva al 18′ ed è per gli uomini di Spalletti, con il neo entrato Openda che dalla destra serve Yildiz a rimorchio, il quale va al tiro con il destro e la palla, leggermente deviata da Heggem, finisce alta di poco. Dal corner seguente, arriva il vantaggio. Yildiz scambia corto con Conceiçao e poi mette in area un cross perfetto per Cabal, in campo da pochi istanti, che incorna nell’angolino e trafigge Ravaglia per l’1-0. Una nuova svolta giunge al 24′, quando Heggem commette un fallo da ultimo uomo su Openda costringendo l’arbitro a estrarre il cartellino rosso ai danni del difensore norvegese. Alla mezz’ora si rivede in campo Bremer, al rientro da un infortunio. Nel finale, i bianconeri controllano senza troppi affanni e hanno addirittura la chance del 2-0, ma Ravaglia compie un miracolo su Openda in pieno recupero e nega la gioia del gol al belga. Il risultato non cambierà più. Grazie a questo successo, la Juventus scavalca proprio il Bologna e si porta al quinto della classifica a quota 26, a -1 dal quarto posto occupato dalla Roma che scenderà in campo domani all’Olimpico contro il Como.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Scandicci vince il Mondiale Club di volley femminile, Conegliano ko 3-1

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SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – La Savino Del Bene Scandicci ha vinto il Mondiale per Club di pallavolo femminile 2025. Nella finale tutta italiana di oggi, andata in scena al Ginasio do Pacaembu di San Paolo, in Brasile, la squadra toscana, allenata da Marco Gaspari, alla prima partecipazione al torneo iridato, ha sconfitto per 3-1 la Prosecco Doc Imoco Conegliano. Questi i parziali del match: 30-28 25-19 21-25 25-23.
Scandicci nell’albo d’oro della manifestazione succede proprio alle Pantere, vincitrici lo scorso anno (e prima nel 2019 e nel 2022).
Decisivo il primo parziale della finale, dove Scandicci ha rimontato da 19-13 e soprattutto da 24-20 in favore delle venete, annullando 4 set ball alle Pantere, allenate da Daniele Santarelli. A trascinare il team toscano Kate Antropova. Sugli scudi anche Bosetti, Weitzel, Castillo, Ognjenovic, Nwakalor e Skinner. Conegliano ha pagato a caro prezzo la giornata non positiva di alcune giocatrici e principalmente l’assenza dell’infortunata Sarah Fahr.
La Savino del Bene è ora la terza squadra italiana ad aver conquistato il Mondiale per Club femminile, dopo i tre successi delle Pantere e la vittoria dell’Olimpia Ravenna del 1992.
Nella finale per il terzo posto, poco prima, le brasiliane dell’Osasco Sao Cristovao Saude Voleibol Clube si sono imposte sulle connazionali del Dentil Praia Clube per 3-0. Questi i parziali del match: 25-20 28-26 25-19.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Inter batte il Genoa 2-1 al “Ferraris” ed è sola in vetta

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GENOVA (ITALPRESS) – L’Inter vince ancora in campionato e torna al comando della classifica. I nerazzurri battono il Genoa per 2-1 in trasferta e, sfruttando i risultati delle dirette concorrenti, salgono al primo posto con 33 punti, uno in più del Milan e due in più del Napoli, aspettando la Roma che, prima del match contro il Como di domani, è ferma a 27. Decisive le reti segnate nel primo tempo da Bisseck e Lautaro Martinez, alle quali ha risposto nella ripresa Vitinha.
La prima occasione capita sui piedi dei padroni di casa, quando al 4′ Colombo appoggia il pallone verso l’area piccola, dove Vitinha lo manca per un soffio. I rossoblù vengono puniti un minuto dopo. Lautaro recupera un pallone vicino alla linea di fondo sulla fascia destra e serve Bisseck, che rientra e con un mancino preciso mette la palla nell’angolino alla sinistra di Leali: 0-1. La rete subita sembra stordire il Genoa, che fatica a superare la trequarti avversaria, mentre l’Inter prende campo galvanizzata dall’immediato vantaggio. La squadra di Chivu si avvicina costantemente all’area rossoblù con più soluzioni. Al 22′ Lautaro si infila centralmente in area e calcia contro Leali, che amministra la sfera. Al 31′ chance per Esposito, ma l’estremo difensore di casa fa di nuovo buona guardia. Non può fare niente, però, quando al 38′ Lautaro firma il raddoppio ospite. Carlos Augusto, servito con un cambio gioco da Barella, verticalizza per il capitano nerazzurro, che sul lato corto dell’area sgomita con Marcandalli, vince una serie di contrasti e con un sinistro teso buca la porta genoana. Nei minuti restanti della prima frazione, il Genoa resta incapace di reagire concretamente. La ripresa inizia senza grandi scossoni. Dopo i primi dieci minuti, l’Inter comincia a riprendere campo schiacciando gli avversari negli ultimi 30 metri. Eppure al 68′, nel momento in cui i nerazzurri sembrano in controllo del match, arriva la rete che dimezza lo svantaggio del Genoa. Confusione tra i difensori nerazzurri della quale approfitta Vitinha, che sfrutta un’uscita timida di Sommer e, dopo averlo saltato, appoggia il pallone in rete. Il gol risveglia la squadra di De Rossi, che torna a farsi vedere nella metà campo avversaria. Il fortino dell’Inter trema in un paio di occasioni, ma resiste fino al triplice fischio. Dopo questa giornata, i nerazzurri voleranno in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, che li vedrà impegnati venerdì 19 nella semifinale con il Bologna. Poi, dopo Natale, gli uomini di Chivu saranno impegnati a San Siro contro l’Atalanta (calcio d’inizio domenica 28 alle 20:45). Per il Genoa, il prossimo impegno in calendario sarà sempre con l’Atalanta, il 21 dicembre alle 20:45.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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