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Cronaca

CARLO BARBIERI, L’EX FORZA ITALIA TORNA IN AZIONE?

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di Emanuele Bottiroli

Torna sulla scena un big della politica locale, ex leader di Forza Italia per investitura popolare che a Voghera ha vinto tre volte: primo mandato, secondo mandato e ballottaggio bis passando da un commissariamento. E’ stato l’unico autore di un triplete a trazione Forza Italia dal 2010 al 2020, prima del sorpasso della Lega sugli azzurri nella terza città della provincia di Pavia. Secondo indiscrezioni Carlo Barbieri si starebbe apprestando a tornare da protagonista nel mondo politico provinciale, regionale e nazionale con “Azione” di Carlo Calenda, uno degli schieramenti che sono dati come ago della bilancia alle prossime politiche. Uno schieramento che svolta e guarda ora ai moderati, forte di un pezzo da novanta come l’ex forzista Maria Stella Gelmini che ha annunciato ieri con un tweet le ragioni della sua decisione di aderire al manifesto di Calenda: «Ho letto il manifesto di Azione. Europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. È l’agenda Draghi ed è quello che serve all’Italia».

Carlo Barbieri

Per ora Barbieri non conferma l’indiscrezione e si trincera nel silenzio, ma si tratterebbe di una svolta destinata probabilmente a ravvivare l’asfittico clima politico vogherese e a rimescolare le carte in Oltrepò Pavese e a livello provinciale all’interno di un centrodestra deluso da una Forza Italia rinchiusa nella matrioska leghista di Matteo Salvini. In un anno le segreterie dei partiti che compongono la maggioranza di centrodestra a Voghera non hanno rilasciato comunicati praticamente su nulla, nemmeno sulle priorità cardine della campagna elettorale rispetto alle quali la giunta di Paola Garlaschelli è oggettivamente in ritardo e secondo alcuni “fuori fuoco”. L’ex sindaco Barbieri aveva invitato i moderati vogheresi 2 anni fa a diffidare dall’abbraccio della Lega, ma alla fine aveva prevalso lo schema dei parlamentari locali Alessandro Cattaneo (Fi) ed Elena Lucchini (Lega).

Elena Lucchini e Alessandro Cattaneo

Ma chi è Carlo Barbieri? Da sindaco e appassionato esponente di Forza Italia, è l’uomo che aveva espresso in tempi non sospetti il proprio disappunto prima dell’ultima campagna elettorale comunale definendo irrispettoso il comportamento che Forza Italia Pavia aveva tenuto nei suoi confronti. Barbieri, dopo aver rivestito per 10 anni il ruolo di sindaco di Voghera, sempre orgogliosamente sotto la bandiera degli azzurri, per la prima volta nella sua carriera, non solo politica, aveva sentito il bisogno di esternare internamente al partito il proprio pensiero di fronte a quella che riteneva essere una strategia insensata, fallimentare e che rischiava di disorientare militanti ed elettori.

Il ragionamento partiva da una premessa: dal 2000 la città di Voghera era stata governata ininterrottamente da Forza Italia. Dal 2000 al 2010 il sindaco era stato Aurelio Torriani. Nel 2010 era stato candidato Barbieri che aveva vinto le elezioni al primo turno con il 63% dei consensi, con una larga coalizione che comprendeva Forza Italia, Ndc-Udc e quattro liste civiche di centrodestra.

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Nel 2015 era sorto un problema: una fronda di Forza Italia creata per divergenze e antipatie di corrente, capeggiata dall’ex sindaco di Forza Italia, Aurelio Torriani, che voleva essere lui il candidato in corsa dopo i primi 5 anni di Barbieri, si era opposta alla ricandidatura Barbieri. Solo il deciso intervento dell’allora segretario regionale, Maria Stella Gelmini, aveva sancito il principio che al primo mandato facesse seguito la ricandidatura del sindaco uscente per il secondo. E così fu, ma con la spaccatura del centrodestra: Torriani volle comunque candidarsi e lo fece con una coalizione che comprendeva Lega Nord e Fratelli d’Italia.

Con Forza Italia a quel punto da sola, accompagnata da qualche lista civica d’appoggio, Barbieri si ritrovò al ballottaggio con Torriani. La Forza Italia di Barbieri vinse. La sinistra, che era arrivata terza come coalizione con un margine molto risicato di differenza voti rispetto a Torriani, presentò un ricorso per il riconteggio; il TAR prima e il Consiglio di Stato dopo diedero ragione ai ricorrenti, cosicché commissariarono il Comune nel 2016 e fecero rifare il ballottaggio alla coalizione Barbieri nel 2017, stavolta in lizza con il candidato di sinistra. Barbieri e la coalizione vinsero ancora e senza l’aiuto di Torriani.

La vittoria elettorale di Voghera consentì a Forza Italia una presenza massiccia di 4 consiglieri su 12 in consiglio provinciale, tra i quali lo stesso Barbieri.

Negli anni del secondo mandato di Barbieri, Aurelio Torriani continuò a sedere tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale, criticando l’operato di Forza Italia e della maggioranza senza soluzione di continuità.

Con l’indizione delle ultime elezioni comunali Forza Italia, per mano in particolare di Alessandro Cattaneo (dirigente nazionale di Forza Italia introdotto nel partito dal defunto Giancarlo Abelli), fece rientrare Torriani nel direttivo provinciale, facendo esplodere lo scontento di buona parte dei consiglieri di Barbieri. La lealtà al partito e la meritocrazia sembravano contare meno rispetto alle simpatie. Agli occhi dell’ala Barbieri si dava di fatto ragione a chi aveva giocato a freccette con il simbolo di Forza Italia.

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E perché questo? Tra gli addetti ai lavori si dice perché semplicemente Torriani nel 2018 aveva aiutato alle elezioni regionali il candidato Ruggero Invernizzi, diventato poi consigliere regionale della Lombardia. La promessa era, in caso di successo, di adoperarsi per riportare Torriani nel partito a scapito di Barbieri.

Barbieri in vista delle ultime elezioni amministrative a Voghera aveva messo in guardia – si dice lo stesso Silvio Berlusconi con una lettera – rispetto alla nascita di una coalizione di centrodestra di nuovo allargata, con una Lega egemone come già accaduto a Pavia e Vigevano (con Voghera gli altri due maggiori centri della provincia di Pavia). Barbieri non fu ascoltato ma, alla luce dei successivi accadimenti, aveva visto giusto.

Giovanni Alpeggiani

Forza Italia non rispose mai alle sollecitazioni di Barbieri e creò una scissione locale con la nascita della lista “Insieme per Voghera”, ma ora l’ex sindaco torna ad aver voglia di dire la sua, dopo che con la sua maggioranza consiliare e gli amici, Giovanni Alpeggiani e Giampiero Rocca in particolare, a Voghera ha contribuito a scrivere un pezzo di storia riassunto in un libro (LEGGI QUI…) che ha voluto pubblicare online al termine del suo mandato dal momento che tanti beneficiati, onorevoli compresi, si erano dimenticati del suo aiuto e del suo impegno. Riconoscenza zero. Il tandem Barbieri-Alpeggiani divise moltissimo, per scelte e comportamenti, attirandosi moltissime antipatie ma tenne certamente ben saldo il timone e il centro d’equilibrio su Forza Italia. Ora Barbieri tornerà davvero in Azione? Si attende la conferma ufficiale del diretto interessato.

Cronaca

All’Under 21 non basta Pisilli, la Polonia batte 2-1 gli azzurrini

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STETTINO (POLONIA) (ITALPRESS) – Italia ribaltata dalla Polonia nella quinta giornata del Gruppo E delle qualificazioni agli Europei Under 21 del 2027 che si disputeranno in Albania e Serbia. Gli azzurri cadono a Stettino (2-1) e vanno ko in un match fondamentale per il primo posto nel girone. Al gol di Pisilli (61′) rispondono le reti nel finale di Bogacz (83′) e Kuziemka (87′), entrati nella ripresa su ottima intuizione del tecnico polacco Brzeczek. Blackout totale per gli azzurrini negli ultimi dieci minuti del match. Pesante l’espulsione per doppia ammonizione rimediata da Koleosho nel finale. La squadra di Baldini resta ferma a 12 punti e vede la Polonia in fuga a quota 15 al primo posto nel Gruppo E. Lunedì l’Italia partirà per Podgorica per affrontare il Montenegro (18 novembre ore 18.30 a Niksic). Martedì si riprenderà con la prima di ritorno. Nel 2026 il rush finale: due incontri a marzo e due a ottobre, l’ultimo dei quali potrebbe essere decisivo per il primo posto: il 5 ottobre 2026, Italia-Polonia.
Buon avvio dell’U21, trascinata dagli strappi sulla fascia di Koleosho. L’esterno dell’Espanyol al 13′ serve in area Cherubini, che stacca di testa ma colpisce il palo alla sinistra di Lubik. Al 21′ la Polonia si rende pericolosa in contropiede dalle parti di Palmisani. Dopo un bel fraseggio, Pienko si trova di fronte all’estremo difensore azzurro, che è reattivo e respinge il tentativo del fantasista polacco. Nella seconda metà del primo tempo i ritmi si abbassano e inizia a scendere qualche goccia di pioggia su Stettino. Nel finale la Polonia sfiora il vantaggio nuovamente con Pienko (38′), ma l’Italia riesce ad andare all’intervallo sullo 0-0.
Secondo tempo sulla scia del finale del primo. Padroni di casa solidi e azzurrini poco precisi in fase di impostazione e palleggio. Al 61′ a sbloccare la sfida è un colpo di classe di Pisilli. Il centrocampista della Roma, servito da Koleosho, salta con un sombrero Drapinski e batte Lubik con una botta di collo pieno imparabile. Polonia che accusa il colpo e non riesce a reagire al vantaggio ospite. La formazione di Baldini mantiene il pallino del gioco in mano e va vicina al raddoppio al 78′ con Cisse, appena entrato per un generoso Camarda, che non riesce a punire un’uscita a vuoto di Lubik da posizione defilata. Nel momento migliore dell’Italia, arriva il pareggio della Polonia. All’81’ Drachal scippa Lipani in mezzo al campo, serve in piena area di rigore Bogacz, che non sbaglia di sinistro davanti a Palmisani. Blackout azzurro e i padroni di casa la ribaltano all’87’. Questa volta punisce Kuziemka, sempre dopo un ribaltamento di fronte propiziato dal grande lavoro della mediana polacca. Nel finale il forcing azzurro non impegna la retroguardia avversaria e la Polonia centra una pesante vittoria in rimonta.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cina, prima prova in mare per la nave d’assalto anfibia Type 076

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SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La prima nave d’assalto anfibia Type 076 della Cina, la PLANS Sichuan, salpa dal porto della Hudong-Zhonghua Shipbuilding (Group) Co., Ltd. a Shanghai, nella Cina orientale, il 14 novembre 2025. La nave è salpata da Shanghai nella mattina di venerdì per condurre la sua prima missione di test di navigazione. La prova in mare si concentrerà sul testare e verificare l’affidabilità e la stabilità dei sistemi di alimentazione, elettrici e di altro tipo della nave.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cina, nei primi 10 mesi del 2025 investimenti ferroviari aumentano del 5,7%

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La costruzione ferroviaria
della Cina ha registrato un progresso stabile nei primi 10 mesi
del 2025, con gli investimenti in immobilizzazioni in aumento del
5,7% su base annua, secondo l’operatore ferroviario del Paese.

Nel periodo gennaio-ottobre, gli investimenti in immobilizzazioni
nel settore ferroviario hanno raggiunto i 671,5 miliardi di yuan
(circa 94,8 miliardi di dollari statunitensi), secondo i dati del
China State Railway Group Co.,Ltd.

Gli investimenti ferroviari hanno svolto un ruolo nello stimolare
gli investimenti e hanno fornito un forte supporto allo sviluppo
economico e sociale di alta qualità, ha affermato il gruppo.

Quest’anno, il gruppo ha portato avanti la pianificazione e la
costruzione ferroviaria in modo ordinato, accelerato la
costruzione di una rete ferroviaria moderna di livello mondiale,
ha ulteriormente migliorato l’accessibilità e la copertura e ha
promosso la connettività regionale di alto livello.

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Come prossimo passo, continuerà a promuovere la costruzione di
progetti chiave, rafforzare il controllo di sicurezza e qualità,
garantire il completamento di alta qualità dei compiti annuali di
investimento nella costruzione ferroviaria, così da supportare la
ripresa e il miglioramento sostenuti dell’economia cinese, ha
aggiunto la società.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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