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Politica

Botta e risposta Letta-Calenda “No veti”, “Chiudiamo la partita”

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Botta e risosta fra il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader di Azione, Carlo Calenda, sul tema delle alleanze in vista delle elezioni del 25 settembre.
“Il nostro appello è per includere e non per escludere, sono pronto a incontrare tutte le anime del centrosinistra, ovviamente anche Calenda e Della Vedova, ma senza che si cominci con veti ed esclusioni, soprattutto personali. Lo si fa con patti chiari e amicizia lunga”,  ha detto il segretario dem. “Questo lo dico perchè Calenda e io ci siamo incontrati tre giorni fa, ci siamo stretti la mano ed eravamo d’accordo su una strada che due giorni dopo è stata ribaltata e fatta saltare. Io sono abituato che quando ci si stringe la mano e ci si guarda negli occhi si va avanti, se tutto poi salta vuol dire che stringersi la mano non serve a niente. Sono perchè ci si incontri, patti chiari e amicizia lunga – ha aggiunto – perchè abbiamo la responsabilità di stare insieme e di fare un accordo elettorale. Disponibilissimo a farlo, a discutere senza preclusioni trovando le soluzioni migliori con lo spirito giusto, no veti e non sportellate, è un metodo con cui faccio fatica a discutere”.
A stretto giro la replica di Calenda. “I patti sono chiarissimi. No Bonelli, Fratoianni che sono contro Draghi negli uninominali, no Di Maio negli uninominali. Già accettarli in coalizione per noi è problematico, ma ti siamo venuti incontro. D’altro canto ci impegniamo a non candidare negli uninominali personalità divisive per il centrosinistra. Sui temi: agenda Draghi, non tasse e bonus. Risposte nette su rigassificatori e modifica Rdc. Queste cose le hai sul tavolo da giorni. Legittimo dire ‘non riesco’ ma chiudiamo questa partita”.
Già in precedenza c’erano state delle schermaglie quando, al termine della segreteria nazionale del Pd allargata ai vertici istituzionali e del partito, era stato approvato un appello nel quale il partito “fa appello a tutte le forze politiche con cui, dopo le dimissioni del governo Draghi, si e’ lavorato per fare nascere un campo di forze democratiche e civiche: si proceda, senza veti reciproci, a costruire un’alleanza che prosegua nel forte impegno europeista che l’esecutivo guidato da Draghi ha saputo interpretare e che sia in grado di dare all’Italia un governo capace di consolidare la crescita, combattere le diseguaglianze e affrontare con credibilità l’emergenza economica, sociale e ambientale e la difficile situazione internazionale. Noi siamo impegnati a far prevalere lo spirito unitario perchè crediamo che, per essere vincenti in questa situazione, sia assolutamente necessario valorizzare quel che unisce e non quel che divide. Ogni divisione oggi rappresenterebbe un regalo alla destra che l’Italia non può permettersi”. La risposta di Calenda e Della Vedova non tardava ad arrivare. “L’appello della segreteria del Pd non rappresenta una risposta ai temi politici che abbiamo posto ieri al segretario Letta. Risulta poco credibile, peraltro, il riferimento a una alleanza nel solco di Draghi mentre si mantiene come prioritario l’accordo con forze che sono state sempre all’opposizione del governo Draghi. Vedremo se una risposta ci sarà e quale sarà. Restiamo in attesa”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

 

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Conte “Bisogna lavorare per la pace in Ucraina, ora Putin ha un potere negoziale maggiore”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Ora Putin ha un potere negoziale maggiore rispetto a quello che aveva dopo l’aggressione all’Ucraina, che rimane ingiustificata e inaccettabile. Quello che è evidente è che tutti stanno comprendendo, chi più chi meno, che solo la soluzione negoziale è l’unica possibile. Se lo avessero capito anche i volenterosi oggi avremmo risparmiato vittime e discussioni”. Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte di fronte al Parlamento europeo, in occasione del flash mob organizzato con i ragazzi di Network Giovani contro il piano ReArm Europe.

“L’Italia avrebbe dovuto battersi per dare una svolta negoziale per governare le trattative, in linea con la sensibilità del nostro Paese, che è al centro delle culture del Mediterraneo – ha aggiunto Conte – Questo non è stato fatto, l’Italia ha scelto l’unica strategia bellicista di scommettere su una vittoria militare contro la Russia, una scommessa fallita”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Meloni sente Erdogan “La Russia accetti il cessate il fuoco in Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Lo comunica Palazzo Chigi.

Alla luce della disponibilità turca a ospitare a Istanbul i negoziati di pace tra Ucraina e Russia, i due Leader hanno discusso delle prospettive diplomatiche e reiterato il loro sostegno “per una pace giusta e duratura in Ucraina”.

Il Presidente del Consiglio ha ringraziato il Presidente Erdogan “per l’impegno della Turchia a favore di una soluzione negoziata che ponga fine al conflitto” e ribadito “l’aspettativa che anche la Russia, così come fatto dall’Ucraina, risponda positivamente all’invito ai colloqui al più alto livello e che accetti un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, quale concreto segnale di disponibilità alla pace”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Mattarella “I valori europei non ammettono compromessi morali”

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COIMBRA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – “Considero tra i compiti più nobili e avvincenti delle istituzioni universitarie quello di stimolare questa genuina, spesso poliedrica, aspirazione di tanti giovani alla conoscenza e al confronto. Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come ne discende disposizione a innovare, a costruire e a cumulare capitale sociale produttivo. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche, a mio avviso, manifestazione di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna dell’onorificenza accademica di Dottore Honoris causa dell’Università di Coimbra, Portogallo.

“Se prendo ad esempio la nostra storia, essa è stata per certi aspetti segnata da tappe di un tragitto affine. Abbiamo affrontato battaglie simili affinché prevalessero nelle nostre società gli ideali di democrazia, di libertà, di rispetto dei diritti dei cittadini, di pluralismo politico, ripudiando regimi autoritari e oscurantisti – ha aggiunto Mattarella -. Ho sempre trovato particolarmente evocativo che le rispettive ricorrenze del 25 aprile accomunino il popolo portoghese e quello italiano, celebrandone il percorso democratico sostenuto dal coraggio delle rispettive genti”.

Secondo Mattarella “questa evoluzione ha trovato sostegno e nutrimento nel progetto ambizioso della Comunità europea, cui questa prestigiosa Università partecipa formando futuri leader: penso ad esempio alla nuova Mediatrice europea, Teresa Anjinho, “Alumna” della Facoltà di Giurisprudenza presso questo Ateneo, e formatasi anche in Italia, prima nell’Università di Roma – dove anch’io ho studiato – poi a Padova. Le spetta un compito fondamentale: rafforzare fiducia tra Unione e cittadini, sostenendo i più elevati standard di integrità nelle istituzioni comunitarie”. “Il mio auspicio – ha concluso – è che ciò sia d’esempio per le studentesse e gli studenti di questa e di ogni altra Università europea”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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