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Cronaca

Morto Piero Angela, dal Telegiornale al grande successo di “Quark”

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ROMA (ITALPRESS) – Ci ha lasciato uno dei giornalisti più conosciuti ed apprezzati del nostro Paese. “Buon viaggio papà”. Così, su Twitter, Alberto Angela ha dato l’annuncio della morte del papà Piero. Il suo nome era legato per la stragrande maggioranza della gente a “Quark”, forse il programma televisivo di suo maggiore successo, con le sue svariate derivazioni. Piero Angela era nato a Torino il 22 dicembre del 1928 ed il suo esordio nel mondo del giornalismo è come collaboratote del Giornale radio della Rai. Il passaggio alla televisione è del 1954. Fu corrispondente per il Telegiornale prima da Parigi e poi dal 1955 al 1968 da Bruxelles. Con il collega Andrea Barbato, nel 1968 fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e nel 1976 fu il primo conduttore del TG2. Nella sua carriera è stato anche inviato di guerra. Nel 1967, in Iraq seguì la Guerra dei sei giorni. Fu anche arrestato insieme ad altri giornalisti, per essere subito rilasciato. L’anno successivo si recò in Vietnam, dove realizzo delle interviste con i soldati americani e i contadini vietnamiti. Nel 1968 realizzò una serie di documentari dal titolo “Il futuro nello spazio”, sul tema del programma Apollo; durante le riprese effettuate negli Stati Uniti realizzò anche numerosi collegamenti in diretta per la Rai in occasione del lancio del vettore Saturn V che portò i primi astronauti sulla Luna. Da lì prese il via la sua lunga attività di divulgazione scientifica che negli anni successivi lo portò a produrre numerose trasmissioni di informazione tra cui “Destinazione Uomo”, “Da zero a tre anni”, “Dove va il mondo?”, “Nel buio degli anni luce”, “Indagine sulla parapsicologia”, “Nel cosmo alla ricerca della vita”.
Quindi, dal 1981, prende il via la lunga serie di “Quark”. Dal programma-base nacquero diversi spin-off, alcuni dei quali tuttora prodotti: documentari naturalistici come “Quark speciale” e “Il mondo di Quark”, finanziari coem “Quark Economia” e politici come “Quark Europa”. Del 1984 è il suo progetto “Pillole di Quark”, clip di trenta secondi su argomenti tecnici, scientifici, educativi, sociali, medici, in onda a orari variabili su Rai 1. Nello stesso anno Angela ha realizzato il primo talk show con finalità di intrattenimento misto a divulgazione scientifica: sei prime serate in diretta col pubblico dal Foro Italico, con personaggi del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo e dello sport sul palco a interagire con la platea. Nel 1986 e nel 1987 ha condotto dal Palazzetto dello Sport di Torino, davanti a ottomila spettatori, due prime serate su Rai 1 sui problemi del clima: atmosfera e oceani, cui fecero seguito tre serie televisive che sfruttavano le nuove tecnologie di rappresentazione grafica tramite computer: un viaggio dentro il corpo umano (La macchina meravigliosa), nella preistoria (Il pianeta dei dinosauri, e nello spazio (Viaggio nel cosmo). Queste serie, realizzate con la collaborazione di suo figlio Alberto, furono tradotte in inglese e vendute in oltre quaranta Paesi europei, americani e asiatici, paesi arabi e Cina inclusi.
Del 1988 prende il via “Quark italiani”, una serie di documentari di natura, ambiente, esplorazione, mondo animale prodotti e realizzati da autori italiani, tra cui lo stesso Alberto Angela, che realizzò alcuni documentari in Africa. Nel 1995 è nato Superquark, nel corso del quale, il 4 giugno 1999, sono state celebrate le duemila puntate del Progetto Quark e relative filiazioni. Di quello stesso anno sono anche gli “Speciali di Superquark”. Nel 1997 da una costola di Quark nasce “Quark atlante – Immagini dal pianeta”. Infine, dal 2000 insieme al figlio Alberto è autore di “Ulisse”, programma a puntate monografiche riguardanti scoperte storiche e scientifiche. La sua attività di di divulgazione scientifica ha avuto anche una vita sulla carta stampata, curando la rubrica “Scienza e società” sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni; inoltre è stato curatore e supervisore del mensile Quark, da lui stesso fondato nel 2001 e sciolto nel 2006 per mancanza di fondi. E’ stato autore di oltre trenta libri, molti dei quali tradotti in inglese, tedesco e spagnolo, con una tiratura complessiva di oltre tre milioni di copie. Nel 1989 Piero Angela è stato tra i fondatori del CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere l’educazione scientifica e lo spirito critico, nonchè per indagare sull’effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. Da giovane è stato anche un apprezzato jazzista, suonando il panoforte.
Nei giorni scorsi Piero Angela ha voluto lasciare ai social del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori: “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. E’ stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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Cronaca

Lo sport si ferma per onorare la memoria di Papa Francesco

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ROMA (ITALPRESS) – Lo sport si ferma per piangere la scomparsa di Papa Francesco. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere tutte le attività sportive previste nella giornata odierna e a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma in Italia nel resto della settimana.

“Lo sport italiano, profondamente addolorato, si unisce all’inconsolabile dolore per la scomparsa del Santo Padre Francesco, Jorge Mario Bergoglio – sottolinea in un comunicato il numero uno del Coni – Il mondo è rimasto orfano di una guida spirituale che ha saputo illuminare il cammino dei fedeli e dell’intera collettività, grazie al suo messaggio ispirato alla fratellanza, alla mutualità e a quei valori che rappresentano il fine cui anelare per costruire una società migliore. Papa Francesco ha illuminato le nostre coscienze dimostrando costantemente la sua vicinanza al nostro mondo, condividendone gli ideali e le finalità. Sono tanti i ricordi che ci legano a lui – prosegue Malagò – e le occasioni di raccoglimento in cui ha voluto gratificare le varie espressioni del sistema, stimolandoci a comprendere l’importanza della testimonianza offerta nell’esercizio della pratica sportiva come modello comportamentale per le nuove generazioni e per chiunque sappia farsi permeare dalla sua autenticità”.

Per onorare la memoria del Pontefice, grande appassionato di sport e di calcio in particolare, la Figc ha annunciato che non si disputeranno le gare di ogni campionato, dalla Serie A ai Dilettanti. “Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco – ha commentato un una nota il presidente della Federcalcio, Gabriele GravinaGrande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato – ha aggiunto il numero uno della Federcalcio – La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio”.

– Foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Avverto un grave vuoto, Papa Francesco era un riferimento”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ghribi “Papa Francesco ha lasciato un’impronta indelebile”

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MILANO (ITALPRESS) – “Con profonda commozione apprendo la notizia che il cammino terreno di Sua Santità papa Francesco si è concluso. Considero la sua amicizia un vero regalo della vita. Interprete autentico del Vangelo e guida autorevole della Chiesa in un tempo di profondi cambiamenti, il Santo Padre ha saputo conquistare l’affetto dei fedeli e la stima di molti, anche tra i non Cristiani come me, grazie a una testimonianza di vita semplice, coerente e aperta al dialogo”. Così Kamel Ghribi, vicepresidente del Gruppo San Donato e Presidente di GKSD Investment Holding, che aggiunge: “Il suo pontificato si è contraddistinto per la forza morale e spirituale con cui ha orientato la Chiesa Cattolica verso una maggiore attenzione agli ultimi, una più profonda consapevolezza delle sfide ambientali e un costante richiamo alla fraternità universale. Con umiltà e determinazione, ha promosso la pace, il dialogo interreligioso e il rinnovamento delle coscienze, lasciando un’impronta indelebile nella società contemporanea. Mi unisco al cordoglio della comunità ecclesiale e internazionale, elevando un pensiero di gratitudine per il suo alto magistero e per l’esempio di fede e umanità che continuerà a ispirare le generazioni future”.
– foto ufficio stampa GKSD –
(ITALPRESS).

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