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Politica

Energia, Berlusconi “Accelereremo la creazione di impianti per rinnovabili”

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ROMA (ITALPRESS) – “Una pillola al giorno leva il medico di torno. Una pillola al giorno del nostro programma dovrebbe levare di torno i signori della Sinistra. In tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, l’energia è un grande problema”. Lo dice il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, nella consueta pillola elettorale quotidiana. “L’aumento delle bollette mette in ginocchio famiglie e imprese e la dipendenza dall’estero – magari da paesi instabili o dilaniati da conflitti – pone a rischio i nostri rifornimenti. Proprio ieri, sono pervenute nuove previsioni, secondo le quali le tariffe dell’energia potrebbero raddoppiare. Un vero dramma per le famiglie e imprese italiane. Il nostro compito è quello di tutelare l’ambiente, la qualità dell’aria che respiriamo, il mondo intorno a noi. Per questo, quando saremo al governo accelereremo al massimo la realizzazione di impianti per le energie rinnovabili, per sfruttare il calore del sole, l’energia del vento e dell’acqua, il moto delle maree. Nello stesso tempo, riprenderemo in mano la ricerca sul nucleare di quarta generazione, come tutta l’Europa ha deciso di fare: la ricerca che ci potrà dare in futuro energia pulita e sicura in grande quantità. Se sei d’accordo, se anche tu credi che dobbiamo investire nell’autosufficienza energetica, per pagare meno e per essere sicuri degli approvvigionamenti, allora il 25 settembre devi andare a votare e devi votare Forza Italia”.
(ITALPRESS).

– credit photo agenziafotogramma.it –

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Pascale “FI non somiglia più a Berlusconi, sogno i suoi eredi in campo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi dispiace dirlo, ma Forza Italia così com’è non mi piace, perché non è liberale e non somiglia più a Silvio Berlusconi”. Così Francesca Pascale, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.

Compagna di Silvio Berlusconi per 15 anni, da qualche anno è attivista LGBTQIA+ e impegnata per i diritti civili. Un tema che “è sempre stato monopolizzato dalla sinistra: in realtà avere rispetto per le individualità di ciascuno non è di sinistra, è semplicemente buonsenso”, sottolinea. Per la destra, però, si tratta di un tema divisivo ma, su questo e su altre questioni “Forza Italia è sempre stata trasgressiva: Berlusconi ha sempre dato libertà di coscienza, soprattutto sui diritti civili”.

Secondo Pascale, però, il partito è profondamente mutato. “Dicono di essere al 9%: per me è ridicolo, Berlusconi puntava al 51%. Oggi chi vota il centrodestra vota il partito più forte, quello di Meloni, o, se appartiene al nord, vota Salvini“, spiega. “Perché votare Tajani? Gli elettori sono sempre più lontani” dal partito, perché votarlo “se non per la tradizione nostalgica e i valori che ha tramandato Berlusconi?”, si chiede Pascale.

Tajani “lo rispetto: la sua è stata l’ultima nomina di Berlusconi, ha fatto il presidente del Parlamento europeo in maniera nobile”, ma “difficilmente un elettore si identifica in lui” che adesso “gioca la sua partita personale per diventare presidente della Repubblica. Glielo auguro, ma non mi piacerebbe: al suo posto avrei voluto Berlusconi”, sottolinea.

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I quarant’anni compiuti recentemente sono l’occasione anche per fare un bilancio di vita. Oggi non è legata a nessuno. “Dopo una storia di 15 anni e una di 5 (con Paola Turci, ndr) mi concentro su di me”. Dal punto di vista professionale, “Berlusconi mi ha insegnato tutto, mi ha trasmesso la passione per gli immobili e da 5 anni ho una società immobiliare”, mentre dal punto di vista personale “mi ha lasciato forse l’insegnamento più importante: la costanza di cercare il punto di accordo tra le situazioni. Oggi capisco che quell’insegnamento è fondamentale nella vita”.

Alla notizia della sua morte “mi è mancata la terra sotto ai piedi”, ha ricordato. “È stata la cosa più brutta della mia vita dopo la scomparsa di mia madre. Non c’è giorno in cui non pensi a lui”. Probabilmente “c’entra anche il fatto di non averlo salutato prima della sua dipartita: è come se non fosse mai finito, quasi non voglio sciogliere questo dolore, perché in questo modo andrebbe via”, conclude.

-Foto screenshot video Italpress-
(ITALPRESS).

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Ddl femminicidio, Schlein “Bene ok unanime, avanti su prevenzione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il confronto vero in Parlamento sull’introduzione del reato di femminicidio ha portato a dei risultati che hanno permesso l’approvazione all’unanimità della legge. Abbiamo dato un contributo nel merito, migliorando il testo che era arrivato in commissione al Senato a partire dalla definizione del reato, passando per la tutela degli orfani di femminicidio, alla formazione dei magistrati ed eliminando il limite dei 45 giorni per le intercettazioni. Una legge contro la violenza di genere, su cui opposizione e maggioranza hanno trovato un terreno comune”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein che aggiunge: “Ora però bisogna rilanciare ed andare avanti, perchè l’introduzione del reato purtroppo non sarà sufficiente ad affrontare il fenomeno. Come diciamo sempre è indispensabile lavorare sulla prevenzione, a partire dall’educazione all’affettività e alle differenze da rendere obbligatoria nelle scuole, così come servono le risorse per la formazione specifica degli operatori delle forze dell’ordine, delle autorità giudiziarie e delle pubbliche amministrazioni. Anche su questo speriamo di possano approvare subito passi avanti necessari in parlamento. La repressione non basta, serve la prevenzione. E serve costruire queste misure nell’ ascolto di chi tutti i giorni si misura con la violenza sulle donne, come ad esempio i centri antiviolenza”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Eutanasia, 3 italiani su 4 sono favorevoli a una legge

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ROMA (ITALPRESS) – Il tema di una legge nazionale sul fine vita ritorna ciclicamente al centro del dibattito pubblico e politico. Negli ultimi tempi alcune regioni, come la Toscana, hanno approvato delle leggi regionali che definiscono le modalità per accedere al suicidio medicalmente assistito, mentre in altre si stanno discutendo proposte simili. Inoltre, è di questi giorni la notizia della morte della giornalista perugina Laura Santi che ha avuto accesso al suicidio assistito. Un argomento che coinvolge particolarmente la popolazione italiana, infatti, quasi la totalità dei cittadini dichiara di sapere di cosa si tratta quando si parla di eutanasia.

A fronte di un’ampia conoscenza, secondo un sondaggio di Only Numbers 3 italiani su 4 giudicano in modo favorevole l’approvazione di una legge che ne legalizzi la pratica nel nostro Paese. In particolare nei casi di gravi malattie e/o disabilità irreversibili e che provocano grandi sofferenze e, ovviamente, con il consenso esplicito del paziente. In uno scenario di questo tipo, quindi, poco meno di tre quarti della popolazione approva il testo di legge che modifica l’articolo 580 del Codice Penale e che rende non punibile chi agevola il suicidio medicalmente assistito. Il sondaggio di Only Numbers è stato realizzato il 3 e 4 luglio scorsi con metodologia CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.

– foto screenshot Euroweek –

(ITALPRESS).

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