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Mihajlovic saluta tifosi Bologna “Non capisco l’esonero”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi è capitato spesso di salutare tifosi, giocatori, società, città, per dire addio o arrivederci. Fa parte della carriera di un calciatore e di un allenatore andare via prima o poi. I cicli sportivi nascono, si sviluppano, regalano soddisfazioni, a volte delusioni e poi inevitabilmente finiscono. Nulla è eterno. Ma stavolta il sapore che mi lascia il mio voltarmi indietro un’ultima volta è più triste”. Comincia così la lettera firmata da Sinisa Mihajlovic per salutare i tifosi del Bologna. “Non saluto solo una tifoseria che mi ha voluto bene e appoggiato in questi tre anni e mezzo ricchi di calcio e di vita, di lacrime di gioia e di dolore, di successi, cadute e ripartenze – scrive Mihajlovic, esonerato dalla proprietà, sulla ‘Gazzetta dello Sport’ – Saluto dei fratelli e dei concittadini. La mia avventura a Bologna non è stata solo calcio, non è stata solo sport. E’ stata un’unione di anime, un camminare insieme dentro un tunnel buio per rivedere la luce. Ho sentito la stima per l’allenatore e quella per l’uomo. Il vostro calore mi ha scaldato nei momenti più difficili. Ho cercato di ripagare tutto questo affetto con il mio totale impegno e attaccamento alla maglia: non risparmiandomi mai sul campo o da un letto di ospedale”.
“Non sono mai stato un ipocrita, non lo sarò neanche stavolta: non capisco questo esonero – ammette Mihajlovic – Lo accetto, come un professionista deve fare, ma ritenevo la situazione assolutamente sotto controllo e migliorabile. La società non era del mio stesso avviso. Siamo appena alla quinta giornata, faccio fatica a pensare che tutto questo dipenda solo dagli ultimi risultati o dalla classifica e non sia una decisione covata da più tempo. Peccato. Ci tengo però a dire, che le mie condizioni di salute sono buone e in costante miglioramento. Io non mi sto più curando, sto solo facendo controlli sempre più saltuari. Ho seguito a Casteldebole tutti gli allenamenti in queste settimane: l’unico mio temporaneo impedimento è quello di non poter espormi per troppe ore a un sole forte. Ma non sono mancato un giorno. Nulla mi impedisce di lavorare e di andare in panchina. Non è questo il momento per analisi calcistiche sull’ultimo periodo, sul mercato, sulla gestione di alcune situazioni che non mi hanno trovato d’accordo. Ora, nel ricordare tanti momenti unici e indimenticabile, voglio solo dire grazie. Ci rivedremo, spero presto, sul campo. Qualunque maglia vestirò, non sarò mai un avversario, ma sempre uno di Voi”.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Primo bagno di folla a Palermo per Inzaghi “Parleremo con i fatti”

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PALERMO (ITALPRESS) – In duemila circa lo hanno accolto nel piazzale dello stadio Renzo Barbera, nonostante il sole battente delle 19: il primo incontro tra Pippo Inzaghi e i tifosi del Palermo è da ricordare ed è lo stesso allenatore, arrivato in città questa mattina, a evidenziarlo.

“Grazie a tutti, non ci si abitua mai a queste emozioni: questa è la più grande accoglienza che ho mai avuto in carriera – afferma il neo tecnico rosanero – Penso che oggi tutti abbiano capito perché ho scelto Palermo: vi ringrazio per questo affetto, me lo dovrò meritare”. 

Le sue frasi, le prime davanti al pubblico di fede rosanero, sono continuamente scandite da cori e applausi: tra ‘Superpippo’ e la piazza è amore a prima vista ma, spiega il nuovo allenatore, “non mi piace fare molte chiacchiere, mi piace fare i fatti: spero che io e i miei giocatori riusciremo a essere alla vostra altezza e di dimostrarlo molto presto. Per realizzare il nostro sogno abbiamo bisogno di voi, che siete il nostro dodicesimo in campo”. Domani alle 11 Inzaghi verrà presentato nella sala stampa del Palermo Cfa.

– Foto Ufficio stampa Palermo FC –

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(ITALPRESS)

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La MotoGp di scena in Olanda, Bagnaia “Assen uno dei miei tracciati favoriti”

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ASSEN (OLANDA) (ITALPRESS) – Un’altra pista ideale per il suo stile di guida per provare a rilanciarsi. Pecco Bagnaia ha vinto le ultime tre edizioni del Gran Premio d’Olanda e in generale ad Assen ha trionfato in tutte le categorie del campionato. Un tracciato insomma che arriva nel momento giusto per cercare di ricucire ulteriormente il gap dai primissimi dopo un weekend dolce amaro davanti al pubblico di casa. “Il weekend del Mugello mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca – confessa Bagnaia – In gara ho fatto tutto il possibile per mettermi davanti e tenere il ritmo dei più forti, ma dopo i primi giri non avevo più confidenza sul davanti e ho dovuto alzare il ritmo. Torniamo in pista ad Assen, uno dei miei tracciati in assoluto favoriti da sempre, dove spero di poter sfruttare al meglio tutti i nostri punti di forza e tornare in lotta per le primissime posizioni”, l’auspicio del ducatista.

In uno stato di grazia e direttamente dal Mugello, dove ha centrato pole position, vittoria nella Sprint e primo posto nel GP, Marc Marquez (due vittorie in Olanda nella Top class per lui – 2014 e 2018) è pronto a tornare in sella alla Desmosedici GP su questo tracciato che, almeno sulla carta, nel recente passato, sembra esaltare al meglio le caratteristiche della Ducati. “Dal Mugello catapultati direttamente ad Assen per il primo back to back della stagione – le parole dello spagnolo – Ci arriviamo dopo una bellissima vittoria davanti ai ducatisti e al pubblico italiano. Non era scontato, perché non vincevo al Mugello da moltissimi anni. Anche la pista di Assen, non è sulla carta tra quelle che meglio esaltano la mia guida, ma qui la Ducati è andata tanto forte nelle ultime edizioni. Torniamo al lavoro, sono in un ottimo stato di forma ed è un aspetto che dobbiamo sfruttare”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Chivu “Inter ha motivazione e mentalità, River club storico”

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SEATTLE (USA) (ITALPRESS) – Nella notte italiana arriverà il verdetto. L’Inter di Cristian Chivu sfida a Seattle il River Plate in un match dal grande fascino per il blasone dei due club e che ha una posta in palio importante, dal momento che chiude il girone E e che mette di fronte le prime due del gruppo, appaiate in testa con 4 punti.

Il Monterrey segue a quota 2 e battendo l’Urawa potrebbe approfittare dello scivolone di una delle due. Per mister Chivu, dunque, subito una partita da dentro o fuori nella sua nuova avventura nerazzurra. “Non cambia niente. Abbiamo una mentalità, tutte le partite vanno trattate con serietà, siamo in una condizione migliore. Si va avanti, cercheremo come sempre di scendere in campo presentando il nostro gioco”, minimizza l’ex difensore, perfettamente consapevole della complessità della gara.

“Ci aspetta una partita difficile, come lo sono state le altre due – spiega nella conferenza stampa della vigilia -. Ci sono squadre con ambizioni, che vogliono fare bella figura, ti rendono sempre difficile la partita per quanto riguarda il gioco. La condizione fisica è migliore per le squadre americane rispetto alle squadre europee che arrivano da tante partite. Non è mai semplice, accettiamo questa sfida per cercare energie mentali e fisiche”.

Il successore di Inzaghi difende i suoi ragazzi dalle prime critiche. “Sono contento di tutti, anche dei nuovi arrivati, anche se qualcuno ha scritto che le prestazioni non andavano bene – sottolinea Chivu -. Qui spesso ci si dimentica che sono arrivati in un contesto difficile, sono scesi in campo con soli due allenamenti con la nuova squadra. Penso a Luis Henrique: è arrivato da settimane di vacanza e queste non sono amichevoli, questo è un campionato del mondo. La direzione di tutti è stata la disponibilità: al 75′ del match ho chiesto a Luis Henrique se volesse il cambio, mi ha detto che poteva continuare anche se intuivo che non ne aveva più. Apprezzo molto queste cose, come apprezzo anche l’apporto di tutti i ragazzi della Primavera: Cocchi, Re Cecconi, De Pieri e Berenbruch hanno energie, alzano il livello dell’allenamento, aiutando anche i compagni con più esperienza”.

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Servirà anche tutto questo nel match contro una grande del calcio mondiale come il River Plate. Ho un grandissimo rispetto per Gallardo, è un grandissimo. E’ stato importante da giocatore ed è un bravissimo allenatore: col River Plate ha fatto grandissimi risultati. Cosa posso dire del River: è una buona squadra, con giocatori che hanno vissuto il calcio europeo, ci sono campioni del mondo, c’è Mastantuono che vedremo in Europa. Il River è la storia del calcio sudamericano, lo guardiamo con grande ammirazione. Mi fa piacere vedere Colidio: è stato qualche mese con me in Primavera, prima di tornare in Argentina. Mi ha dato una grossa mano in quel momento, dava consigli ai ragazzi, con grande professionalità. Non vedo l’ora di abbracciarlo”.

C’è spazio per soffermarsi su Mastantuono. “E’ un 2007 con alle spalle tante partite fatte, a me piace vederlo. A chi assomiglia? Vedo un pò Di Maria, con il tocco mancino: è forte e sicuramente sarà la delizia nel futuro del calcio. Non sarà semplice al Real per le aspettative, ma sarà all’altezza”.

Tornando alla sua Inter, dopo il pareggio al debutto col Monterrey è arrivata la vittoria sofferta, in rimonta e nel finale, con l’Urawa, importante per il morale oltre che per la classifica. “Evidentemente i giocatori hanno ascoltato il mio consiglio: non leggere commenti e giornali. E’ passato quasi un mese dalla finale di Monaco, ma se ogni giorno riparliamo di quella partita non se ne esce più. Abbiamo imparato a far leva su una cosa importantissima: nei momenti di difficoltà bisogna trovare umanità, parole gentili, premurosità, apprezzare un pò le cose che ti portano a dimenticare in fretta le cose che la vita ti mette di fronte – è la filosofia di Chivu -. Spesso ci sono momenti non belli, ma è più facile superarli se al tuo fianco hai un gruppo di uomini che ti guardano negli occhi. Questa squadra ha motivazione e una mentalità, e l’hanno dimostrato negli ultimi anni. Hanno giocato tre finali europee in sei anni, hanno vinto la Seconda Stella, hanno sfiorato altri trofei. Spesso si guarda a cosa si vince: io non guardo quello, il percorso è più importante. I campioni, nel momento più importante danno sempre qualcosa in più, il domani è quello che conta. Bisogna rimboccarsi le maniche e mangiare anche un pò di …. Bisogna anche masticarla, guardarsi allo specchio e accettare che bisogna farlo. Le risposte del gruppo sono ottime, cercano sempre di guardare i compagni negli occhi e fare insieme di nuovo quello che hanno fatto negli ultimi cinque anni”.

Chiusura sull’argomento tattica, inutiule chiedere del tabellone che potrebbe trovare la sua Inter. “La qualificazione non è ancora centrata – taglia corto Chivu -. Noi dobbiamo pensare a quello che dobbiamo fare in campo, capiremo se il River si metterà a specchio o meno o se continuerà a giocare come in passato. A noi interessa poco, noi pensiamo alla nostra proposta, a essere pronti a capire i momenti della partita, come indirizzarli, essendo anche consapevoli che ci saranno momenti e momenti durante la partita. Ci adattiamo e adeguiamo, non dimentichiamoci dei principi e valori che abbiamo, aggiungiamo pian piano qualcosa ogni tanto con la speranza che sarà una prestazione di altissimo livello”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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