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Cronaca

Telepass amplia l’offerta del bike sharing con RideMovi

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ROMA (ITALPRESS) – Telepass continua l’ampliamento dei servizi di sharing mobility attraverso l’introduzione delle ebike di RideMovi, azienda italiana e leader europeo nel settore del bike sharing. Telepass amplia così l’offerta di opzioni per spostamenti efficienti e rafforza la sua presenza nel mondo della mobilità elettrica. I servizi di RideMovi sono utilizzabili da oggi attraverso l’app Telepass, in aggiunta alla app “RideMovi”.
Telepass è la app che permette il pagamento, sicuro e veloce, di servizi integrati e collegati ai nuovi stili di mobilità, senza l’uso del contante, utilizzando solo il proprio smartphone.
A partire da oggi, per noleggiare una ebike RideMovi sarà sufficiente essere cliente Telepass, entrare nell’applicazione mobile gratuita Telepass – scaricabile su smartphone Android e iOS -, localizzare sulla mappa il mezzo più vicino e sbloccarlo, scansionando il qr code presente sulla ebike. Gli utenti potranno circolare liberamente all’interno dell’area operativa RideMovi della Città, lasciando i mezzi a fine corsa in aree che non intralcino il traffico stradale o il passaggio dei pedoni.
Il noleggio delle ebike RideMovi tramite l’app Telepass è attualmente disponibile in diciannove città italiane: Bologna, Caorle, Firenze, Imola, Lignano Sabbiadoro, Mantova, Milano, Padova, Palermo, Pesaro, Pisa, Portofino, Rapallo, Reggio Emilia, Roma, Santa Margherita Ligure, Torino, Vicenza, Venezia.
RideMovi rende più facili e pratici gli spostamenti dell’ultimo miglio utilizzando un design unico e brevettato per le proprie ebike, combinando innovazione e tecnologia IoT (Internet of Things).
“L’ingresso delle ebike in sharing di RideMovi nel nostro ecosistema di mobilità integrata amplia l’offerta di sharing mobility per spostarsi in modo alternativo e sostenibile in città. La nostra mission è da sempre facilitare la vita delle persone in movimento – afferma Aldo Agostinelli, Chief Consumer Sales & Marketing Officer di Telepass -. Partendo dallo “storico” servizio di pagamento veloce e automatico del pedaggio autostradale, oggi Telepass offre oltre 20 servizi di mobilità caratterizzati da semplicità e velocità di fruizione. Due caratteristiche che da sempre ci contraddistinguono”.
Parla Alessandro Felici CEO di RideMovi: “Siamo entusiasti di unirci a Telepass per costruire insieme un futuro sempre più tecnologico e sostenibile. Questa collaborazione avrà un impatto importante e semplificherà gli spostamenti delle persone. Grazie alla collaborazione tra Telepass ed il servizio di smart bike sharing RideMovi, saremo in grado di offrire un’ esperienza ancora più completa di mobilità avvicinandoci ulteriormente all’obiettivo di creare città sostenibili, vivibili, con un ulteriore aumento della qualità della vita”.
Continua la trasformazione di Telepass da operatore di pedaggi autostradali a dinamico protagonista della smart mobility. Attraverso un unico abbonamento e un’unica app si accede infatti a un circuito di pagamento invisibile per offrire un’esperienza di mobilità integrata, con una piattaforma di servizi in continua evoluzione: dal pagamento del parcheggio, del taxi o del carburante al lavaggio auto e moto a domicilio, dall’acquisto dello skipass alle polizze assicurative, al noleggio di mezzi di spostamento alternativo come, appena arrivate, le ebike di RideMovi.

– foto ufficio stampa Telepass –
(ITALPRESS).

Cronaca

L’Università Cattolica propone un confronto internazionale sulla malnutrizione

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CREMONA (ITALPRESS) – È stato Papa Francesco a definire per la prima volta l’università “laboratorio di speranza”. Era il 2021. Nel suo videomessaggio indirizzato all‘Università Cattolica del Sacro Cuore per l’inaugurazione del suo centesimo anno accademico, Papa Francesco parlò dell’università come “una comunità aperta al mondo senza paura”, sottolineando che questa è vera speranza. Lo ha ricordato il Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli nel suo intervento in apertura del colloquio scientifico “La Speranza per un pianeta nutrito: quale agenda per le università cattoliche?”, nell’aula magna del campus di Cremona, nell’ambito dell’iniziativa di ateneo sulla Speranza nell’anno giubilare che vede protagoniste tutte le 12 Facoltà della Cattolica.

“Per essere davvero università generatrici di speranza, studiosi e ricercatori sono chiamati a sviluppare nuovi modelli, ponendo al centro la questione antropologica”, ha affermato la professoressa Beccalli. Una “rigenerazione intellettuale” nella quale è fondamentale “cambiare paradigma verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile”.

“Per accogliere attivamente i temi del Giubileo 2025 Spes non confundit e promuovere un Cammino di Speranza, la nostra Facoltà, in collaborazione con la FUCE e con la Fondazione Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano, ha ideato questa iniziativa della durata di due giorni, di respiro internazionale, per rafforzare la collaborazione tra le università cattoliche, in modo da affrontare una delle sfide più urgenti al mondo: ridurre la malnutrizione, che continua a colpire una parte significativa della popolazione globale”, ha detto Pier Sandro Cocconcelli, Preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, nella sessione plenaria dell’evento alla quale hanno partecipato anche don Davide Milani, segretario generale della Fondazione Pontificia Gravissimum educationis, e Isabel Maria de Oliveira Capeloa Gil, Rettore della Universidade Catòlica Portuguesa e Presidente della Federazione internazionale delle Università cattoliche (FIUC).La speranza non delude” ha proseguito Cocconcelli. “Noi abbiamo la speranza di dotare le giovani generazioni di competenze scientifiche e tecniche avanzate, unite a una profonda visione etica, affinché possano affrontare una sfida così grande a livello globale”

L’evento vuole promuovere un dialogo multidisciplinare e transdisciplinare all’interno della comunità universitaria cattolica in Europa e Africa. “Il degrado ambientale è strettamente legato ai problemi della fame e della malnutrizione che, se non affrontati, potrebbero innescare una grave instabilità globale” ha aggiunto la professoressa Beccalli, citando l’ultimo rapporto The State of Food Security and Nutrition in the World, redatto da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite, secondo il quale nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto la fame. Si tratta di una persona su 11 in tutto il mondo, mentre oltre 2,3 miliardi di persone si trovano ad affrontare un’insicurezza alimentare moderata o grave. “Questa tendenza allarmante sottolinea l’urgente necessità di un’azione coordinata per combattere la fame e la malnutrizione”, ha aggiunto Beccalli, secondo la quale “particolarmente preoccupante è la situazione in Africa, dove circa il 20% della popolazione soffre di insicurezza alimentare”.

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Proprio per questo, il Piano Africa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore prosegue la tradizione di impegno dell’ateneo, rafforzando progetti educativi e di ricerca, con 125 progetti attivi in 40 paesi africani, dieci dei quali ospitati proprio dai campus di Piacenza e di Cremona, e realizzati attraverso la collaborazione con università, istituzioni, imprese e comunità locali. Del resto, ha concluso il Rettore, fame e malnutrizione “sono il risultato di profonde disuguaglianze e polarizzazioni”, e “non possono essere considerate esternalità negative di un buon modello economico”.

-Foto Università Cattolica-
(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 6 MAGGIO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

Ucraina, appello dei cardinali “per una pace giusta e duratura”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Noi Cardinali di Santa Romana Chiesa, riuniti in Congregazione Generale prima dell’inizio
del Conclave, costatato con rammarico che non si sono registrati progressi per favorire i processi di pace in Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo, anzi che si sono intensificati gli attacchi specialmente a danno della popolazione civile, formuliamo un sentito appello a tutte le parti coinvolte affinchè si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero. Invitiamo tutti i fedeli a intensificare la supplica al Signore per una pace giusta e duratura”. Così i cardinali in una dichiarazione congiunta diffusa dalla Sala Stampa Vaticana.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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