COIMBRA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – “Considero tra i compiti più nobili e avvincenti delle istituzioni universitarie quello di stimolare questa genuina, spesso poliedrica, aspirazione di tanti giovani alla conoscenza e al confronto. Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come ne discende disposizione a innovare, a costruire e a cumulare capitale sociale produttivo. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche, a mio avviso, manifestazione di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna dell’onorificenza accademica di Dottore Honoris causa dell’Università di Coimbra, Portogallo.
“Se prendo ad esempio la nostra storia, essa è stata per certi aspetti segnata da tappe di un tragitto affine. Abbiamo affrontato battaglie simili affinché prevalessero nelle nostre società gli ideali di democrazia, di libertà, di rispetto dei diritti dei cittadini, di pluralismo politico, ripudiando regimi autoritari e oscurantisti – ha aggiunto Mattarella -. Ho sempre trovato particolarmente evocativo che le rispettive ricorrenze del 25 aprile accomunino il popolo portoghese e quello italiano, celebrandone il percorso democratico sostenuto dal coraggio delle rispettive genti”.
Secondo Mattarella “questa evoluzione ha trovato sostegno e nutrimento nel progetto ambizioso della Comunità europea, cui questa prestigiosa Università partecipa formando futuri leader: penso ad esempio alla nuova Mediatrice europea, Teresa Anjinho, “Alumna” della Facoltà di Giurisprudenza presso questo Ateneo, e formatasi anche in Italia, prima nell’Università di Roma – dove anch’io ho studiato – poi a Padova. Le spetta un compito fondamentale: rafforzare fiducia tra Unione e cittadini, sostenendo i più elevati standard di integrità nelle istituzioni comunitarie”. “Il mio auspicio – ha concluso – è che ciò sia d’esempio per le studentesse e gli studenti di questa e di ogni altra Università europea”.
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