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LA FESTA DI SAN MARTINO A VOGHERA, LE FILIERE DEL GUSTO DA RILANCIARE

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Una domenica da ricordare quella del 13 novembre in piazza Duomo a Voghera: la seconda edizione della Festa del Ringraziamento di San Martino è stata un successo di pubblico e di critica. Una mattinata riuscita per rimettere al centro del dibattito e della vita di comunità i modelli di sviluppo sostenibile per l’economia resiliente di Voghera, dell’Oltrepò Pavese e del territorio.

Il focus accanto ai contadini di Campagna Amica e di Slow Food è stato ancora l’agricoltura di filiera. Un evento organizzato da Hub Voghera e Cooperativa 381 reso possibile dal sostegno dell’Amministrazione Comunale di Voghera retta dal sindaco Paola Garlaschelli che, attraverso l’impegno dell’assessore al Commercio Maria Cristina Malvicini, intende rivalorizzare le tradizioni iriensi e dare impulso all’economia sostenibile e circolare. Molti i partner: Regione Lombardia, Amministrazione Provinciale di Pavia, Slow Food Oltrepò Pavese, Strada del Vino e dei Sapori, Coldiretti “Campagna Amica”, CIA, Confagricoltura, Copagri, Pepe Vo, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Consorzio di Tutela del Salame di Varzi, Molini di Voghera, La Schita dell’Oltrepò Pavese, Corilu, Associazione Nazionale Alpini, Enaip Lombardia, Voghera da Scoprire, Confcommercio e Associazione Artigiani Oltrepò Lombardo. Media partner Pavia Uno Tv, Lombardia Live 24 e Itinerarinews (Agenzia CreativaMente Editore). In piazza a Voghera protagonista la Schita dell’Oltrepò Pavese reinterpretata da politici-chef e dai protagonisti della manifestazione con l’aiuto del Gruppo Alpini di Voghera e dei giovani cuochi di Enaip Lombardia sede di Voghera.
In cucina per un’interpretazione classica della Schita Cinzia Montagna, giornalista e ideatrice del progetto di rivalorizzazione della tipicità, con Alberto Bertuzzi Borgognoni dei Molini di Voghera; a cucinare la schita con il salame Pier Luca Ambrosioni, vicepresidente del Consorzio di Tutela del Salame di Varzi e amministratore delegato del Salumificio Vecchio Varzi, con Giovanni Palli, Presidente della Provincia di Pavia e Sindaco di Varzi; a preparare la schita con la crema di peperone di Voghera Moreno Baggini, Voghera Solidale Grup, Orti Sociali di Voghera e PepeVo (Peperone di Voghera) e Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato; a cucinare la schita con la crema di nocciole di Lu Monferrato Elisa Nervetti, Fiduciario Slow Food Oltrepò Pavese, e Michele Fontefrancesco, ricercatore di Antropologia culturale presso l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche, con le creme spalmabili di CoriLu; a improvvisarsi con successo “chef della Schita” è stata anche Elena Lucchini, neo assessore regionale alla Famiglia, con gli alunni di Enaip Lombardia sede di Voghera.

Servizio di Emanuele Bottiroli

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ZONA LOMBARDIA – 20 LUGLIO 2025

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ZONA LOMBARDIA – 20 LUGLIO 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

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S. MESSA DI DOMENICA 20 LUGLIO 2025 – XVI DEL TEMPO ORDINARIO

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 20 Luglio 2025, XVI del tempo ordinario. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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PROCURA DI PAVIA: “BASTA SPECULAZIONI SUL CASO GARLASCO”

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LA VOCE PAVESE – PROCURA DI PAVIA, BASTA SPECULAZIONI SUL CASO GARLASCO
La Procura della Repubblica interviene con decisione per fermare le speculazioni e le ricostruzioni infondate che in questi giorni hanno riacceso l’attenzione mediatica sul delitto di Garlasco. In un comunicato ufficiale firmato dal procuratore Fabio Napoleone e diffuso il 19 luglio, si chiarisce che ogni informazione o commento non proveniente da fonti ufficiali “genera solo confusione” e alimenta “discussioni fittizie”.

I magistrati titolari della nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 nella casa di famiglia a Garlasco, aggiorneranno il procuratore “costantemente e accuratamente” sullo stato delle indagini ma si esprimeranno pubblicamente solo al termine delle verifiche. Troppo spesso, denuncia la Procura, si assiste a un uso improprio del nome dell’ufficio giudiziario, attribuendo “valutazioni, ricostruzioni, attività in corso e persino stati d’animo” del tutto privi di fondamento.

Il chiarimento arriva mentre le indagini si concentrano sul nuovo materiale genetico ritrovato su un tampone orale di Chiara Poggi, prelevato il 13 agosto 2007 e mai esaminato prima. Dalle analisi è emerso un profilo genetico, denominato “Ignoto 3”, che non corrisponde ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio, né ad Andrea Sempio, oggetto della nuova inchiesta.

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Una delle due tracce rilevate risulta parzialmente sovrapponibile al Dna di Ernesto Gabriele Ferrari, assistente del medico legale, suggerendo una possibile contaminazione in sala autoptica. La genetista Denise Albani ha sollecitato chiarimenti sulle modalità di prelievo, mentre la Procura proseguirà le comparazioni con i profili genetici di circa trenta persone entrate in contatto con il corpo della vittima.

Solo se l’ipotesi della contaminazione verrà esclusa in modo definitivo, le indagini si allargheranno al contesto relazionale di Chiara Poggi e dell’ex indagato Sempio. Fino ad allora, ammonisce la Procura, ogni valutazione affrettata è priva di fondamento.

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