Seguici sui social

Economia

Cdp, via libera a operazioni per oltre 2,8 miliardi

Pubblicato

-

Il Cda di Cassa Depositi e Prestiti, su proposta dell’Ad e direttore generale Dario Scannapieco, ha approvato nuove operazioni a favore di imprese e territori per un valore complessivo di oltre 2,8 miliardi, la politica del settore energia e le decime linee guida strategiche sulla cooperazione internazionale. Al Consiglio è stato poi comunicato anche l’aggiornamento del Piano Strategico 2022-2024 approvato il 25 novembre 2021. Le nuove operazioni comprendono finanziamenti e plafond, diretti e in pool con altre istituzioni finanziarie, volti a favorire lo sviluppo sostenibile e innovativo dei piani di crescita delle imprese, sia sul mercato italiano sia all’estero. Fra i destinatari delle iniziative approvate in CdA ci sono aziende di piccole, medie e grandi dimensioni che puntano a intraprendere nuovi programmi di investimento, con impatti positivi sulle filiere strategiche del Made in Italy e possibili importanti ricadute occupazionali in diversi settori. Riguardo agli interventi rivolti alle Pubbliche Amministrazioni, le risorse impegnate andranno a sostenere iniziative su difesa del suolo, miglioramento della viabilità, rigenerazione urbana, tutela delle risorse idriche, edilizia scolastica ed efficientamento energetico anche in linea con progetti complementari al Pnrr. Inoltre, una parte delle risorse verrà destinata allo sviluppo infrastrutturale del territorio nazionale, mentre altre iniziative sono state definite nell’ambito della Cooperazione internazionale. Per quanto riguarda il piano strategico, l’impianto complessivo non è stato modificato così come le sfide e gli obiettivi anche in termini di risorse impegnate e di investimenti attivati, ma sono state individuate alcune possibili aree di aggiornamento e, in alcuni casi, nuove iniziative, in logica incrementale rispetto alla formulazione iniziale del Piano. Nello specifico, particolare attenzione è stata riservata all’evoluzione delle dinamiche di mercato dell’ultimo anno, tra cui la crescita dell’inflazione dovuta all’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime e il conseguente riflesso sull’incremento dei tassi di interesse e sula stretta dei mercati finanziari, con particolare riferimento anche agli eventuali impatti sull’operatività di CDP e sugli obiettivi del documento. La politica del settore energia, mira a integrare gli aspetti ESG all’interno dei processi di business; individuare i criteri di trattamento per gli ambiti da promuovere in coerenza con le Linee Guida Strategiche elaborate per il settore, definire i criteri di limitazione ed esclusione. Con riferimento al documento sulle linee guida strategiche settoriali per la cooperazione internazionale, vengono individuate due aree prioritarie in cui CDP può intervenire con il ricorso a risorse proprie: la promozione della tutela del clima e dell’ambiente e la promozione di una crescita inclusiva e sostenibile nei Paesi partner. In questi ambiti, le priorità strategiche spaziano dall’incremento della capacità di generare energia da fonti pulite al miglioramento della capacità delle comunità e degli ecosistemi di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico; dallo sviluppo sostenibile e inclusivo delle filiere agroalimentari e manifatturiere locali al miglioramento dell’accesso ai servizi essenziali. Il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini ha dichiarato: “La nuova Policy e le ultime Linee Guida Strategiche Settoriali confermano che il percorso intrapreso da Cassa è pienamente in linea con gli obiettivi del Piano, in particolare su tematiche fondamentali come l’energia e l’adeguamento ai principi ESG. Un percorso a favore di territori e imprese, frutto di un continuo e aperto confronto con gli stakeholder e con la società civile, di cui è esempio il Forum Multistakeholder del prossimo 28 novembre. Anche l’attenzione alla Cooperazione internazionale dimostra quanto CDP sia concentrata sulle esigenze dei Paesi in via di sviluppo e operi sempre più con altre istituzioni comunitarie e internazionali per migliorare la condizione delle aree che necessitano di interventi finalizzati a colmare gap oggi non più procrastinabili”, ha aggiunto. L’Ad e direttore generale di CDP, Dario Scannapieco, ha sottolineato: “I 24,5 miliardi di risorse impegnate nei primi dieci mesi del 2022 da CDP, in aumento di 5 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nonostante il mutato contesto economico, dimostrano che la performance di CDP è solida e che sono state poste per basi per il superamento degli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2022-2024. Proprio in ragione dell’evoluzione delle dinamiche di mercato, con particolare attenzione alla crescita dell’inflazione dovuta all’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime e al conseguente riflesso sull’incremento dei tassi di interesse, che impattano in maniera trasversale l’operatività di CDP, si è reso necessario un aggiornamento del Piano, che non ne modifica però l’impianto strategico complessivo e gli obiettivi, anche in termini di risorse impegnate e di investimenti attivati”.
(ITALPRESS).

Economia

Webuild vince arbitrato con Argentina per l’autostrada Rosario-Victoria

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Un arbitrato internazionale decennale ha assegnato a Webuild 147 milioni di dollari a seguito di una controversia con l’Argentina in merito al progetto per la realizzazione e concessione del collegamento autostradale Rosario-Victoria, che comprende anche un ponte di oltre 600 metri. Questa decisione rappresenta un importante riconoscimento internazionale della correttezza dell’operato di Webuild e dei principi alla base della protezione degli investimenti all’estero.
Il Gruppo, come riportato da GAR – Global Arbitration Review, ha visto riconosciuti i propri diritti riguardo al progetto argentino, i cui lavori sono stati completati nel 2004 e la cui concessione è stata rescissa nel 2014, davanti all’ICSID (Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie sugli Investimenti), un organo della Banca Mondiale che risolve le controversie tra Stati e investitori esteri, secondo quanto previsto dai trattati bilaterali di investimento.
Il caso affonda le sue radici in un contratto di concessione di 25 anni firmato nel 1998 nell’ambito delle riforme di privatizzazione argentine volte ad attrarre investimenti stranieri. Il progetto, tuttavia, ha dovuto affrontare notevoli difficoltà, tra cui ritardi nei pagamenti, il fallimento di un accordo di finanziamento con la Banca Interamericana di Sviluppo e l’emanazione della Legge di Emergenza nel 2002, durante la crisi economica argentina. La legge aveva sganciato il valore del peso argentino dal dollaro statunitense, convertito in pesos i contratti pubblici originariamente stipulati in dollari e congelato le tariffe dei pedaggi, con un impatto significativo sulla sostenibilità finanziaria della concessione.
Il tribunale ha quindi condannato il Paese al pagamento, dopo una prima decisione a favore di Webuild nel 2023 e il successivo ricorso argentino, per non aver ristorato l’equilibrio economico del contratto successivamente alla fine della crisi finanziaria del 2001, così violando la legge argentina, il contratto di concessione, e il Trattato sugli Investimenti Bilaterale tra Italia e Argentina. Il tribunale arbitrale ha infatti considerato la condotta dell’Argentina come violazione dell’obbligo di “Fair and Equitable treatment” verso il Gruppo quale investitore straniero.
Il progetto ha visto la realizzazione e la concessione del collegamento stradale, di circa 60 km di lunghezza totale, tra le città di Rosario (Provincia di Santa Fè) e Victoria (Provincia di Entre Rìos), attraverso il rio Paranà. Parte importante del progetto è il ponte, di tipo strallato, una struttura di 608 metri di lunghezza con luce centrale di 350 metri e due luci laterali di 129 metri.

– Foto www.webuildgroup.com –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Conti pubblici, ad aprile fabbisogno statale di 20,5 miliardi

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Ad aprile 2025 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 20.500 milioni, a fronte di un aprile 2024 che si era chiuso con un fabbisogno di 18.191 milioni. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Ad aprile il mercato dell’auto +2,7% su base annua

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Ad aprile 2025 sono state immatricolate 139.084 autovetture a fronte delle 135.415 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 2,71%. Lo rende noto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
I trasferimenti di proprietà sono stati 475.733 a fronte di 446.631 passaggi registrati ad aprile 2024, con un aumento del 6,52%.
Il volume globale delle vendite mensili, pari a 614.817, ha interessato per il 22,62% vetture nuove e per il 77,38% vetture usate.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.