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Economia

Sky estende hybrid working a tutti i dipendenti

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Sky e le organizzazioni sindacali hanno siglato un accordo per estendere l’hybrid working in modo permanente e a tutti i dipendenti dell’azienda. L’accordo interpreta in modo particolarmente avanzato la normativa sullo smart working e introduce un modello innovativo che interessa tutta la popolazione aziendale. Rende infatti possibile il lavoro da remoto per più del 50% delle giornate lavorative mensili ed è caratterizzato da una grande flessibilità e da una particolare attenzione per alcune categorie di lavoratori. Tutti i dipendenti Sky, con contratti a tempo indeterminato, determinato o di somministrazione, avranno la possibilità di accedere al lavoro ibrido. Coloro che non hanno particolari vincoli possono scegliere liberamente le giornate in cui svolgere il proprio lavoro da remoto per 2 o 3 giorni alla settimana, fino a un massimo di 12 giorni al mese. Flessibilità che cresce ulteriormente fino a 15 giorni al mese a supporto della genitorialità (inclusi genitori adottivi, affidatari o single) e di tutti quei lavoratori con particolari esigenze personali o familiari o in situazioni di difficoltà. Un regime parzialmente diverso riguarda i lavoratori turnisti delle strutture tecniche ed editoriali ai quali viene comunque garantita la possibilità di svolgere 8 giornate di lavoro da remoto al mese, mentre anche coloro che, per ragioni tecniche non possono effettuare da remoto la propria prestazione, hanno comunque a disposizione un giorno al mese per effettuare attività di formazione. L’accordo prevede anche il diritto alla disconnessione. Francesca Manili Pessina, executive vice president HR, Organization & Facility Management di Sky Italia, commenta: “L’attenzione al benessere delle persone e la responsabilizzazione sui risultati sono da sempre centrali per Sky. È motivo di grande soddisfazione aver raggiunto un accordo così innovativo con le organizzazioni sindacali, che ci permette di conciliare in forma stabile e permanente il meglio del lavoro da remoto con quello in presenza e di favorire il work life balance. Questo modello di hybrid working rappresenta uno strumento efficace per gestire al meglio il processo di digitalizzazione e di trasformazione dell’azienda”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Sky-

Economia

Banca CF+, De Francisco “Cresciamo su tutte le linee di prodotto”

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MILANO (ITALPRESS) – “Anno su anno cresciamo del 30%, con un grande riscontro da parte della clientela: tutte e tre linee di prodotto (i finanziamenti garantiti, il factoring e l’acquisto di crediti fiscali Iva e Ires) funzionano. Vogliamo che il nostro elemento distintivo sia la velocità di risposta che possiamo dare alla Pmi che richiede credito”. Lo afferma Iacopo De Francisco, Ceo di Banca CF+, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
Il Credito Fondiario, una banca che ha 126 anni di storia, dal 2022 “ha cambiato pelle e scelto questa nuova missione”, crescendo “operazione dopo operazione: in tre anni abbiamo finanziato più di 3 miliardi di euro sui 3 prodotti, l’attivo arriverà a 2 miliardi. La banca ha 200 persone, una sede a Milano e una a Roma, e molta presenza digitale. Vogliamo che il nostro elemento distintivo sia la velocità di risposta che possiamo dare alla PMI che richiede credito”, spiega De Francisco.
“Una banca specializzata nel dare credito ha bisogno di capitale per farlo, oltre che di liquidità, perchè lo richiedono i requisiti regolamentari. Abbiamo come azionista il fondo Elliot, che ci sostiene in questo percorso di crescita. In particolare, l’aumento di capitale di circa 27 milioni con Elliot che ormai è al 90% dell’azionariato della banca ha l’obiettivo di sostenere il percorso di crescita del nostro prodotto di punta, quello più nuovo e più innovativo che è il Digital Lending”.
Si tratta di “una piattaforma tecnologica” che, grazie al digitale, “in tre giorni ci permette di dare una risposta sull’erogazione”. Quest’ultima in caso di esito positivo arriverà “in meno di un mese. Siamo partiti con le società di capitali, entro il primo trimestre 2025 andremo su ditte individuali e società di persone”.
In futuro, grazie all’intelligenza artificiale “avremo dei super analisti”. Il parametro fondamentale per la decisione “è la capacità di restituire il Debt Service Coverage Ratio (DSCR), poi guardiamo molto soprattutto al passato e allo stato di salute dell’azienda in questo momento, alla capacità di usare la cassa generata per pagare il debito”.
L’unico prodotto che Banca CF+ offre alla clientela privati “sono i depositi vincolati online”, una soluzione “molto flessibile perchè il vincolo è di 32 giorni. Non è un conto corrente su cui c’è la transazionalità, ma è una soluzione di investimento della propria liquidità” che “sta avendo un grandissimo successo in Italia e in altri paesi, come Olanda e Spagna”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Piazza Affari avvio in rialzo, Ftse Mib +0,64%

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MILANO (ITALPRESS) – Avvio di seduta in rialzo questa mattina a
Piazza Affari dopo i primi scambi. L’indice Ftse Mib, alla prima
rilevazione, segna un +0,64% a quota 33.509 punti, anche l’Ftse All Share guadagna +0,60% a 35.650 punti. In salita anche
l’Ftse Star che segna +0,25% a 4.748,09 punti.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Buoni pasto, Ancd “Positivo il tetto massimo del 5% alle commissioni”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, esprime soddisfazione per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate ai buoni pasto. “Accogliamo con soddisfazione l’introduzione nel DDL Concorrenza di un tetto massimo del 5% alle commissioni delle società emettitrici sul valore dei buoni pasto, così come già avvenuto per quelli usati dai dipendenti degli enti pubblici – ha dichiarato Alessandro Beretta, Segretario Generale di ANCD – I commercianti associati alle cooperative Conad potranno così avere le stesse condizioni per ogni buono pasto, mettendo i loro oltre 3.500 punti vendita a disposizione delle persone che utilizzano questo importante strumento di welfare aziendale”, ha concluso Beretta.
“L’introduzione del tetto alle commissioni non avrà alcun impatto per i dipendenti delle società che li ricevono – spiega ANCD – e darà un nuovo impulso all’impiego di questo strumento perchè amplia il numero degli esercizi che li riceveranno, consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività., consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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