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LA VOCE PAVESE – IL DEBUTTO DEL COMITATO DEL NORD DI BOSSI E CIOCCA

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LA VOCE PAVESE – IL DEBUTTO DEL COMITATO DEL NORD DI BOSSI E CIOCCA
"Abbiamo dato vita al Comitato del Nord perchè è arrivato il momento di alzarsi in piedi… Avete sofferto quando avete visto cancellare lidentità della Lega…". Queste le parole di Umberto Bossi. 81 anni, ieri al Castello di Giovenzano al debutto con il primo evento pubblico nazionale del suo "Comitato del Nord". Al fianco di Bossi l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca e l’ex ministro Roberto Castelli. Bossi è arrivato sulle note di "Va pensiero". L’auspicio è che rinasca una Lega "sindacato del Nord", una formula già utilizzata dall’ex assessore regionale leghista e già parlamentare della Lega, Gianni Fava, nei mesi scorsi, quando aveva richiamato anche lui il popolo degli scontenti del partito oggi di Matteo Salvini per una mozione esterna al partito. Il "Comitato del Nord" vuole invece agire dall’interno. Paolo Grimoldi e l’eurodeputato Ciocca, i due coordinatori del Comitato scelti da Bossi, hanno sottolineato in apertura le ragioni di questa scelta. "La Lega è sempre stata il partito del Nord – ha detto Ciocca – e deve tornare ad occuparsi dei problemi veri di questa terra. Il Comitato è il Voltaren della Lega. Non possiamo accettare che oggi al Nord ci siano problemi irrisolti che riguardano ospedali, scuole, strade. Gli interessi del Nord devono essere difesi. Siamo partiti un mese e mezzo fa e siamo già a 1.200 adesioni. Facciamo un passo alla volta". Gli organizzatori hanno spiegato di aver già coinvolto il 60% delle province della Lombardia e che sono giunte richieste di adesione dal resto della regione, come da Veneto, Piemonte, Marche e anche da altre zone. L’intenzione è quello di cambiare la Lega di Salvini "per restituirla al suo ruolo andando oltre le polemiche e le diffide". Presenti, tra il pubblico, diversi amministratori leghisti, tra cui Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia, consiglieri regionali e comunali giunti da diverse zone della Lombardia.

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1 MINUTO DIVINO – VINO ITALIANO IN CALO NEGLI USA, PREOCCUPANO I DAZI TRUMP

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VINO ITALIANO IN CALO NEGLI USA, PREOCCUPANO I DAZI TRUMP
Nonostante i dati incoraggianti dell’export, i consumi reali di vino italiano negli Stati Uniti hanno chiuso il 2024 in flessione. Secondo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), le vendite nel mercato statunitense (off e on trade) sono scese del 4,4% in volume, mentre l’intero settore ha registrato un calo del 7,2%. A soffrire di più sono stati i vini rossi e bianchi (-6,4%), mentre gli spumanti italiani hanno segnato un modesto incremento dell’1,5%, guadagnando quote di mercato. Tra le denominazioni, solo Prosecco, Brunello di Montalcino e Barolo hanno tenuto il passo.
I dati Nielsen sulla grande distribuzione confermano la tendenza negativa: il vino tricolore ha perso il 4,2% a volume e il 2,5% a valore, fermandosi a 2,6 miliardi di euro. Tra i più penalizzati Pinot Grigio Delle Venezie (-7%) e Lambrusco (-6%), mentre si distinguono in positivo i bianchi siciliani (+5%), il Brunello di Montalcino (+3%) e il Prosecco (+1%), quest’ultimo però in calo del 4% nell’ultimo trimestre. Proprio il periodo delle festività natalizie ha segnato una delle peggiori performance, con un crollo del 7% a volume e del 6% a valore.
Un quadro in netto contrasto con i dati dell’export: nei primi 11 mesi del 2024, le spedizioni di vino italiano verso gli USA sono cresciute del 7%, spinte anche dall’impennata di novembre (+41% per gli spumanti) dovuta alle scorte anticipate per evitare i dazi dell’amministrazione Trump. Un boom che potrebbe garantire un record a dicembre, ma che lascia aperti interrogativi sul futuro.

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AGGRESSIONE ALL’UFFICIO POSTALE DI OLEVANO

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AGGRESSIONE ALL’UFFICIO POSTALE DI OLEVANO
Momenti di tensione all’ufficio postale di Olevano nella mattinata di venerdì, poco prima delle 11:30. Un cliente, a seguito di una divergenza con il direttore della filiale, unico impiegato presente, ha reagito con veemenza, colpendo con un pugno il divisorio in plexiglass che separa l’area clienti dagli addetti alle operazioni.
L’impatto ha fatto cadere la lastra trasparente, che ha colpito al volto il dipendente, ferendolo. Immediata la richiesta di soccorso: sul posto sono intervenuti i carabinieri e un’ambulanza della Croce Rossa di Mede. Fortunatamente, dopo le prime cure, l’impiegato non ha avuto bisogno del ricovero.
Le forze dell’ordine hanno identificato entrambi i protagonisti della vicenda, ma l’inquadramento giuridico della posizione del dipendente postale solleva alcune questioni. Secondo l’attuale normativa, infatti, gli impiegati degli uffici postali – analogamente ai bancari – non sono considerati né pubblici ufficiali né incaricati di pubblico servizio, elemento che potrebbe influire sull’eventuale azione legale. L’accertamento delle responsabilità passerà dunque attraverso eventuali querele di parte.

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S. MESSA DI DOMENICA 2 FEBBRAIO 2025 – PRESENTAZIONE DEL SIGNORE

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa d Domenica 2 Febbraio 2025, Presentazione del Signore. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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