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Politica

Terzo mandato, bocciato l’emendamento della Lega. Calderoli “Non ho apprezzato il muro di Forza Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – Non è passato in Commissione Affari Costituzionali in Senato l’emendamento della Lega sul terzo mandato dei presidenti di Regione. La proposta ha ottenuto 5 voti a favore, 15 contrari e 2 astenuti.

“La nostra posizione è assolutamente evidente. E’ la quinta volta che presentiamo l’emendamento, c’era stata anche un’ipotesi di un potenziale accordo che non si è trovato. Con amarezza devo dire che oggi è stato bocciato per la quinta volta”, ha commentato dopo il voto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli.

“Io ritengo che il terzo mandato sia giusto non solo a livello delle Regioni e Province a statuto speciale ma anche di quelle ordinarie“, ha aggiunto Calderoli, che ha spiegato: “Ci sono state due astensioni di Fratelli d’Italia, devo dire che ho apprezzato la disponibilità ad affrontare l’argomento e a trovare delle possibili soluzioni. Non ho apprezzato il muro eretto da Forza Italia. Non è una questione di politica di governo, però non ho apprezzato questo gesto”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

Politica

Mattarella “La triste stagione dei nazionalismi sia consegnata alla storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Commemoriamo oggi il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica. Una tragedia che, a dispetto delle migliori speranze, fu emblematica degli orrori indicibili in cui poteva sprofondare nuovamente l’Europa, sulla scorta di azioni che riprendevano l’orrendo vessillo della “pulizia etnica” sotto il pretesto di affermazioni nazionalistiche, in un’area – i Balcani – caratterizzata da sempre dall’essere crogiolo di incontro e convivenza tra i popoli e le culture”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Gli anni trascorsi da quella terribile strage non attenuano l’urlo di dolore delle vittime, che continua a risuonare attraverso le testimonianze dei familiari che sono loro sopravvissuti – prosegue il capo dello Stato -. La coscienza della comunità internazionale non è uscita indenne da quegli eventi che hanno lasciato in eredità la consapevolezza che esiste una responsabilità collettiva, che invoca l’intervento e la condanna dei popoli. Una triste lezione che, al pari di altre, alimenta il dovere condiviso di prevenire e combattere simili atrocità e condannare con fermezza qualsiasi tentativo di riduzionismo o negazionismo”.

“Lottare contro la diffusione di sentimenti d’odio è responsabilità di ciascuno e di ogni Paese – aggiunge Mattarella -. Attribuire disonore e infamia a intere popolazioni sarebbe errato: al contrario, si tratta di perseguire in ogni sede, a partire da quelle dei tribunali internazionali, una rigorosa e puntuale giustizia che sia terreno fertile per la riconciliazione e per un presente e un futuro di pace e fratellanza. E’ questo lo spirito con cui il 23 maggio 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto proclamare l’11 luglio “Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica”, per richiamare tutti a questo dovere, onorare le vittime e, preservando il ricordo di quegli avvenimenti luttuosi, iscrivere per sempre nella memoria dell’umanità quel giorno funesto. L’orizzonte europeo, in cui si iscrivono le aspirazioni dei popoli dei Balcani, rappresenta i valori di libertà, democrazia e uguaglianza di diritti che sono alla base del pacifico vivere comune tra i diversi popoli, nel rispetto delle loro specificità”.

“Principi che hanno ispirato i padri fondatori del progetto europeo e che restano profondamente attuali per impedire che tragedie come il genocidio di Srebrenica tornino ad affliggere il nostro continente. Le comunità dei popoli dell’area – Bosnia ed Erzegovina fra queste – stanno faticosamente realizzando percorsi di superamento dei tragici lasciti del passato per consolidare legami di fiducia reciproca attraverso una convinta adesione al progetto europeo. La triste stagione dei nazionalismi, foriera dei peggiori lutti del XX secolo, sia definitivamente consegnata alla storia – conclude Mattarella -. Sarajevo sa di poter contare in questo percorso sul pieno sostegno della Repubblica Italiana e sul sentimento di grande amicizia che unisce i nostri popoli”.

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– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Politica

Ucraina, Mattarella “Cruciale che Kiev avverta che non è sola in questa guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è più che mai cruciale che Kiev avverta che non è sola in questa guerra”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiudendo la prima giornata della Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina.

 “E’ stato un esercizio coinvolgente aver organizzato insieme all’Ucraina questa conferenza – ha proseguito il Capo dello Stato –  È uno sforzo ampiamente condiviso che ha visto tanti Paesi lavorare in maniera corale. Crediamo convintamente in questa iniziativa insieme ai partner internazionale che hanno sostenuto in questi anni e sostengono, saldamente, il popolo ucraino e a impostare il processo di ripresa e di ricostruzione del loro Paese”.

“L’elevato livello di partecipazione all’evento di oggi, dimostra la vicinanza della comunità internazionale a Kiev. Non possono essere cinismo e indifferenza a guidare i comportamenti delle Nazioni. Per questo rendiamo omaggio alla determinazione e al coraggio con cui il popolo ucraino difende di determinare liberamente il proprio destino”, ha aggiunto Mattarella.

-Foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni “Vogliamo un’Ucraina ricostruita, libera e prospera”

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ROMA (ITALPRESS) – “I numeri impressionanti di questa Conferenza raccontano di quale futuro tutti insieme vediamo per l’Ucraina e con quale convinzione crediamo in questo futuro”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento all’Ukraine Recovery Conference.

“Vogliamo lanciare un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la sua parte per un obiettivo comune, quello di guardare oltre l’ingiustizia inflitta al popolo ucraino e saper immaginare l’Ucraina ricostruita, libera e prospera”, ha sottolineato Meloni, che ha spiegato: “Il piano era tentare di piegare gli ucraini con il buio, il freddo, la fame e la paura. Questo piano è fallito perchè tutti hanno imparato quanto gli ucraini siano più tenaci di ogni aspettativa e perchè la comunità si è schierata contro questo scempio”.

“Non abbiate paura di investire, di costruire e ricostruire in Ucraina perchè non è un azzardo ma un investimento in una Nazione che ha mostrato resilienza, è investimento su pace, sulla sicurezza dei nostri cittadini e sull’Europa intera”, ha detto ancora il premier. Per Meloni “la sfida” della ricostruzione “richiede il massimo sforzo ma è una partita che possiamo vincere. Il sistema Italia può fare la differenza”.

“L’Italia vuole giocare un ruolo da protagonista e può farlo perchè fin dall’inizio si è schierata dalla parte giusta della storia senza mai tentennare”, ha concluso.

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– Foto screenshot da video Presidenza del Consiglio –

(ITALPRESS).

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