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Cronaca

Meloni “Mi fido degli alleati, sulle riforme nessun pregiudizio”

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ROMA (ITALPRESS) – Lasciare una nazione orgogliosa e ottimista. E’ il desiderio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, espresso nel corso della sua prima conferenza stampa di fine anno. “Più che una conferenza di fine anno è una conferenza di inizio mandato”, ha esordito il premier, al lavoro a Palazzo Chigi da poco più di due mesi. Meloni ha affrontato subito il tema della manovra economica a pochi minuti dall’ok di palazzo Madama: “Approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni. C’è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti. Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade ma siamo in una situazione di grande emergenza: i provvedimenti energetici costano mediamente 5 miliardi al mese, il tetto al prezzo del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse potrebbe liberarsi per altri provvedimenti”.
“Avendo fatto opposizione per quasi tutta la mia vita politica ho molto rispetto per le opposizioni, quando non c’è un approccio troppo pregiudiziale buone idee possono arrivare. Il dibattito parlamentare è utilissimo e il governo intende favorirlo. Avrei voluto dare più tempo al Parlamento ma fisicamente non sarebbe stato possibile, ma davvero e senza fare polemica, per quelle che sono oggi le opposizioni ricordo che il precedente governo ha depositato in Parlamento la legge di bilancio l’11 novembre ed era lì da febbraio. Tra i due il dibattito più strozzato era l’anno precedente”, ha detto rispondendo a una domanda dell’agenzia Italpress.
“Il prossimo anno ci metteremo a lavorare con grande anticipo per consentire di depositare la legge di bilancio nei tempi previsti”, ha aggiunto.
In giorni che vedono riavvicinarsi lo spettro dell’emergenza Covid, Meloni ha rassicurato: “Ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no, la situazione ora è abbastanza sotto controllo”. Tornando sul fronte politico, Meloni può contare su alleati fidati: “Ci sono dibattiti naturali all’interno di una maggioranza, delle sfumature diverse nei programmi dei singoli partiti, ma c’è una visione comune. Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso lamentarmi e non lo dico per fatto dovuto”. Fronte aperto quello del reddito di cittadinanza: “Si deve affrontare la sfida della possibilità di far trovare un posto di lavoro. Mentre spendevamo 8 miliardi per dare il reddito di cittadinanza a chi poteva lavorare, l’Italia non spendeva 8 miliardi del fondo sociale europeo, dedicato alla formazione. Quindi abbiamo 8 miliardi non utilizzati del fondo sociale, 13 miliardi della nuova programmazione e il Pnrr. Parliamo di molti soldi”.
“Sento il peso di Draghi? Sì e mi fa piacere misurarmi con persone capaci e autorevoli, è stata la sfida di tutta la mia vita, a me non è mai piaciuto vincere facile, a me piacciono le cose che mi stimolano. Stiamo difendendo questa nazione nel migliore dei modi”, ha detto il premier, che sul capitolo migranti ha chiarito: “La mia ipotesi è una missione europea, in accordo con le autorità nordafricane, per bloccare le partenze, formare degli hotspot e ridistribuire rifugiati in Europa. Abbiamo posto alcune questioni a livello europeo che consentono oggi di discutere questa materia, come finora non è stato fatto adeguatamente”.
Tra le priorità del presidente del Consiglio ci sono le riforme istituzionali: “Confermo che per me una delle priorità è quella di riformare le istituzioni in questa legislatura, credo si possa solo fare bene all’Italia con una riforma che consenta di avere stabilità e di avere governi che siano frutto delle indicazioni popolari. Sono sempre partita dal semipresidenzialismo alla francese, un modello sul quale c’era maggiore convergenza. Io vorrei fare una riforma il più possibile condivisa. Io questa riforma la voglia fare, non ho pregiudizi”. Poi, rivendica tutto quello fatto fino ad ora al governo: “Tutto quello che è stato fatto al governo è di destra, coerente con quello che credo, il mio atteggiamento verso questa esperienza di governo non è sopravvivere. Rivendico tutto quello fatto fin’ora e mi piacerebbe lasciare una nazione orgogliosa, ottimista, l’unico posto in cui non c’è stima dell’Italia è tragicamente all’interno dei nostri confini nazionali”.
“Credo che andrò a Kiev prima della fine di febbraio, ovvero prima dell’anniversario dell’invasione che cade il 24 febbraio”, annuncia Meloni. “Spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell’errore che sta facendo e decida di fermare questa incomprensibile e inaccettabile guerra di aggressione. Fino a quando non accadrà difenderemo l’Ucraina e la libertà di una nazione che sta dimostrando quanto creda nella sua libertà e nell’amore della propria patria”, l’auspicio del premier che, ancora una volta, ribadisce il sostegno dell’esecutivo all’Ucraina. “Storicamente i rapporti tra Italia e Russia sono solidi e antichi” dice, augurandosi che le “scelte politiche non ricadano sui cittadini che i politici rappresentano e io voglio distinguere le due cose”.
“Ciò non toglie che quelle scelte sul piano politico ci sono, sono scelte di violazione del diritto internazionale che – spiega – se la comunità dovesse accettare farebbero crollare l’intero castello della costruzione giuridica internazionale. Temo che il principio che la Russia rischia di voler far passare con l’invasione dell’Ucraina sia poco conveniente, ovvero che chi è militarmente più forte può invadere il vicino, per noi questo è inaccettabile. Alle nostre imprese e ai nostri cittadini può mancare il turismo russo, ma ci sono cose che non si possono piegare ai nostri desideri”. Meloni parla poi delle proteste che infiammano l’Iran da settimane e, nel ricordare la convocazione dell’ambasciatore iraniano avvenuta proprio ieri dal titolare della Farnesina Antonio Tajani, osserva: “Per noi è inaccettabile e l’Italia non intende tollerare oltre. Abbiamo avuto finora un approccio dialogante, ma è inevitabile che se queste repressioni nei confronti dei manifestanti non dovessero cessare, l’atteggiamento dell’Italia cambierà. Il come credo debba essere oggetto di una interlocuzione a livello internazionale e con gli alleati, dobbiamo capire come la nostra azione dovrà essere più incisiva”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Doppietta McLaren a Barcellona con Piastri e Norris, Leclerc terzo

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Doppietta McLaren nel Gran Premio di Spagna, nono appuntamento del Mondiale di F1. Vince Oscar Piastri (McLaren) davanti al compagno Lando Norris. Podio in rimonta di Charles Leclerc (Ferrari), partito settimo e terzo al traguardo. Il pilota di Maranello, però, è stato investigato dopo un contatto con Max Verstappen (Red Bull) avvenuto al 61° giro dei 66 previsti. La Fia ha deciso di non prendere azioni nei confronti del monegasco, che conserva il suo terzo posto dietro Oscar Piastri (1°) e Lando Norris (2°).
Quarto George Russell (Mercedes) davanti a Nico Hulkenberg (Kick Sauber). Lewis Hamilton (Ferrari) sesto. Max Verstappen (Red Bull) penalizzato di dieci secondi per un contatto con Russell e 10° al traguardo.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

A Roma trionfa Kooij, Simon Yates vince il Giro2025

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ROMA (ITALPRESS) – Olav Kooij vince la ventunesima tappa del Giro d’Italia 2025, la Roma-Roma di 143 km. Nella volata finale il velocista olandese ha vinto anticipando Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) e Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team). A vincere la classifica generale è stato Simon Yates, che nella tappa di ieri ha ribaltato le sorti beffando Isaac del Toro e Richard Carapaz.
La tappa odierna è iniziata col passaggio in Vaticano, il gruppo durante gli 8 km di trasferimento ha ricevuto la benedizione e il saluto di Papa Leone XIV che ha stretto la mano a Simon Yates (maglia rosa), Isaac del Toro (maglia bianca), Lorenzo Fortunato (maglia azzurra) e Mads Pedersen (maglia ciclamino). Dopo i primi chilometri tra brindisi e foto di rito, è partita una fuga composta da Hepburn (Jayco AlUla), Verre (Arkea B&B Hotels), Paleni (Groupama FDJ), Cerny (Soudal Quick Step), Pietrobon (Polti VisitMalta) e Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizanè). I battistrada sono stati ripresi nei chilometri finali, a vincere l’ultima volata è stato Kooij grazie al lavoro da parte di tutta la Team Visma | Lease a Bike.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

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Spalletti concentrato su Oslo “Ci giochiamo tanto”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Abbiamo tutte le possibilità e tutte le potenzialità per fare una grande gara ed è quello che andremo a mettere in pratica”. Inizierà con la sfida contro la Norvegia, in programma venerdì a Oslo, l’avventura del girone di qualificazione ai Mondiali del 2026 dell’Italia guidata da Luciano Spalletti. Il ct, a Coverciano, ha già iniziato a preparare prima la testa e poi le gambe degli uomini a sua disposizione, in una sfida che ha già il sapore del dentro-fuori, visto che Haaland e compagni sono a punteggio pieno dopo due partite.

“In Norvegia, è bene parlarsi chiaro, non è una partita delle qualificazioni. A Olso ci giochiamo molto sul fatto se parteciperemo al Mondiale oppure no, lo sappiamo bene tutti, sia io che i calciatori, ce lo siamo detti già nel primo incontro di ieri con Gigi Buffon presente. Dobbiamo andare ad assolvere questo compito che ci è stato consegnato e portarlo a casa. Andiamo a ottenere questa qualificazione perchè assolutamente per noi è fondamentale” ha aggiunto Spalletti. Grande stima per gli avversari.

“Questa Norvegia è la migliore della sua storia. E’ una squadra che ha sia qualità tecniche che fisiche e soprattutto nel reparto offensivo esprime molta della sua qualità. Gioca un 4-3-3 un pò spinto perchè poi c’è un esterno tipo Sorloth che viene a fare l’attaccante centrale, è una squadra votata a un calcio offensivo, che nelle ultime gare ha ottenuto risultati e fatto prestazioni importanti” ma “noi abbiamo tutte le carte in regola per fare la nostra partita”.

Spalletti, che ha spiegato che la sua Nazionale ripartirà dal 3-5-2, dovrà fare a meno di Francesco Acerbi. “Non ha risposto alla convocazione. E’ una cosa di stamani, prendiamo atto e si va avanti. Ha ripensato a quello che è successo intorno a lui. Io naturalmente lo avevo convocato perchè più volte ho detto che essendo il ct della Nazionale devo stare attento a quello che propone il campionato, l’ho chiamato soprattutto per quello che ha fatto vedere in questo periodo. E’ vero, in precedenza c’erano state delle perplessità perchè poi ci ricordiamo tutti che è stato operato, che ha avuto dei problemi a livello fisico e via dicendo, ma volevo anche dare forza ai giocatori che abbiamo. Ora a me interessa andare a giocare questa partita e parlare di quelli che sono qui. Ci avevo parlato prima di convocarlo, ci eravamo sentiti prima. Poi ci sono stati dei messaggi e poi gli ho telefonato questa mattina. Motivi dietro il rifiuto? Non voglio pensare a niente, io devo fare bene le cose in base a ciò che accade in campo. Non posso e non possiamo permetterci nessuna depressione, per cui si va fiduciosi a fare altre cose e altre scelte, sapendo di avere a che fare magari con calciatori anche più forti di quelli che hanno deciso di non far parte della Nazionale”.

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Dal ct complimenti per il Napoli e per Conte (“Hanno fatto qualcosa di straordinario, mi sono goduto la festa a distanza, ho pianto per due ore a vedere le immagini sul pullman”), un pensiero per Carlo Ancelotti (“La scelta del Brasile di puntare su di lui è super corretta”) e uno sui giocatori dell’Inter che attende a Coverciano: “L’Inter ha fatto una grande stagione, ha lottato su tutti i fronti e secondo me va sottolineato più il percorso che ha fatto e non gli ultimi risultati. Ai giocatori adesso è crollato il mondo addosso, ma sono fortunati a poter venire qui e a concentrarsi su un obiettivo importante come quello di portare la nostra Nazionale ai Mondiali”.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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