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Cronaca

Lombardia, Majorino presenta la sua “squadra che cambierà la Regione”

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MILANO (ITALPRESS) – Dal Circolo ‘El Salvadaneè a Milano, il candidato presidente delle Lombardia, Pierfrancesco Majorino ha presentato oggi la sua Lista ‘Patto Civico per Majorino Presidentè, con i primi 13 candidati a suo sostegno nella corsa per il centrosinistra alla guida della Regione alle elezioni di febbraio. Sindaci, assessori, ma anche attivisti, rappresentanti della società civile, uno psicologo, e due medici conosciuti, ovvero il virologo Fabrizio Pregliasco, e il pediatra, oltre che consigliere regionale uscente di +Europa Michele Usuelli. Quest’ultimo, in attesa delle decisioni del suo partito, ha deciso di ‘arruolarsì tra le file della coalizione di centrosinistra capitanata da Majorino, sostenuto anche dal Movimento 5Stelle (rispetto al quale +Europa da Roma ha ad oggi posto un veto). Dal palco il primo richiamo di Majorino è alla storia socialista del luogo scelto per la presentazione: “Questo palazzo è il cuore di una storia socialista”, ha scandito volentieri Majorino davanti a un’audience di una sessantina di persone, aggiungendo, in riferimento a due partigiani e alla prima ministra italiana donna e titolare della Sanità: “Se c’è stata una madre del servizio sanitario nazionale è Tina Anselmi, e un padre, Aldo Aniasi”. Tema al centro è quindi subito diventato la sanità pubblica, ‘tallone d’Achillè del sistema lombardo che la pandemia da Covid ha scoperto in maniera netta e che il centrosinistra promette di rilanciare. “Oggi sono emozionato e dispiaciuto, nel ricordo della perdita per la città di altro compagno socialista che ha frequentato questi spazi, Mario Attali, presidente della Federazione italiana delle associazioni partigiane”, ha detto ancora l’ex europarlamentare del Pd e oggi sfidante di Attilio Fontana (centrodestra) e Letizia Moratti (Lista Moratti-Terzo Polo) nella contesa regionale di febbraio. “E’ importante partire da qui perchè le nostre storie hanno radici profonde, diverse, ma è importante il richiamo alla contaminazionè, (poco prima citato da Pregliasco, ndr) che in politica, nell’azione sociale e culturale è un fatto importante. E in Lombardia è indispensabile e perchè in Lombardia dobbiamo vincere e cambiare”. Majorino ha quindi continuato: “Questa lista non è nata questa mattina ma è un frutto di un cammino che i movimenti civici hanno fatto in tutti questi anni, con l’esperienza di Gori, ancor prima di Ambrosoli, a cui si sono aggiunti movimenti e associazioni o singole storie di impegno sociale, e per me è un orgoglio poter rappresentare questa grande squadra che si mette a disposizione del cambiamento in Lombardia”. Dopo le prime battute e i primi contenuti, Majorino ha lanciato un ‘duello politicò all’esclusivo indirizzo di Attilio Fontana: “Un mese fa mi dicevano che correvo per arrivare secondo, ora per noi la sfida è arrivare primi. In un mese abbiamo già spostato l’obiettivo elettorale della nostra competizione, e lo dico con rispetto per Letizia Moratti, ma oggi è evidente che la sfida è tra me e Attilio Fontana. La sfida è tra la conservazione e cambiamento”. Ad affrontare il tema della sanità è stato Pregliasco, candidato capolista a Milano (Rho): “Ci vuole una Lombardia più inclusiva rispetto a tanti aspetti dell’ambiente, dei diritti e dei diritti di tutti. Ho un’esperienza nell’ambito sanitario e sociosanitario da più di trent’anni e credo che sia venuto il momento di una discontinuità rispetto al fallimento di una sanità che ha punti di eccellenza, ma credo che ci voglia un coordinamento e una gestione a livello della Regione per far sì che le eccellenze che ci sono siano per tutti”. Pregliasco che poco prima di entrare in sala, parlando con i giornalisti, aveva espresso il suo desiderio di diventare assessore alla Sanità in caso di vittoria, ha aggiunto: “I cittadini si lamentano per i tempi di attesa per una visita. Lo sappiamo: abbiamo un problema non da poco. Credo che sarà una scommessa”. Sempre di sanità ha parlato Usuelli, “Sono stato per sette anni medico nelle Ong, rappresento insieme ad amici e compagni una componente laica, radicale, più europeista”, concludendo con un impegno verso le donne in sanità: “Nel mondo medico sono tante le dottoresse ma poche le primarie”. Tra gli altri candidati nella lista oggi si sono presentati anche Loredana Poli, assessore comunale di Bergamo, Marco Troiano, sindaco di Brugherio, Barbara Bonvicini, vicepresidente di Meglio Legale, Dino De Simone di Alleanza Verde e Civica, Alicia Ambrosini di Possibile; la tesoriera dei Radicali Italiani Giulia Crivellini, Alessandro Macchi di Volt, lo psicologo Mauro Grimoldi, Francesca Ulivi, assessore al Municipio 1 di Milano e il vicesindaco di area metropolitana di Milano Michela Palestra. Nel suo intervento, Luca Paladini, Fondatore e Portavoce de I Sentinelli di Milano, ha toccato un altro tema caro al centrosinistra, quello dei diritti civili: “Credo valga la pena metterci la faccia non per cambiare un pezzetto, ma per cambiare radicalmente la condizione dei diritti civili. C’è un filo rosso che tiene insieme i diritti delle persone Lgbt con il diritto alla salute: avere un ambiente e una qualità dell’aria che ci permetta di vivere in una regione che non sia la più inquinata d’Europa”.(ITALPRESS).

Photo Credits: xb5

Cronaca

Papa “Droga prigione invisibile. Combattere il business, non le vittime”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “La vostra presenza qui è una testimonianza di libertà. La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile che voi, in modi diversi, avete conosciuto e combattuto, ma siamo tutti chiamati alla libertà”. Così Papa Leone XIV, ricevendo in udienza i partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga. “Il nostro combattimento è contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza – pensiamo all’alcool o al gioco d’azzardo – il proprio immenso business. Esistono enormi concentrazioni di interesse e ramificate organizzazioni criminali che gli Stati hanno il dovere di smantellare”, sottolinea Papa Leone XIV.

“E’ più facile combattere le loro vittime. Troppo spesso, in nome della sicurezza, si è fatta e si fa la guerra ai poveri, riempiendo le carceri di coloro che sono soltanto l’ultimo anello di una catena di morte. Chi tiene la catena nelle sue mani, invece, riesce ad avere influenza e impunità. Le nostre città non devono essere liberate dagli emarginati, ma dall’emarginazione; non devono essere ripulite dai disperati, ma dalla disperazione”, conclude il Pontefice.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Luciano Buonfiglio eletto nuovo presidente del Coni

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ROMA (ITALPRESS) – A guidare lo sport italiano nel prossimo quadriennio che porta ai Giochi Olimpici di Los Angeles sarà Luciano Buonfiglio. All’assemblea elettiva svolta al Palazzetto Polifunzionale del Centro Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma, il presidente della Federcanoa ha ottenuto 47 voti favorevoli sugli 81 votanti già al primo scrutinio (ne bastavano 41), battendo la concorrenza di Luca Pancalli, che si è fermato a 34. Nessun voto, invece, per gli altri quattro candidati rimasti in corsa – Franco Carraro, Mauro Checcoli, Pierluigi Giancamilli e Carlo Iannelli – mentre poco prima della votazione avevano fatto un passo indietro Duccio Bartalucci e Giuseppe Macchiarola. Respinti, inoltre, i ricorsi di Ettore Thermes e Saimon Conti contro la loro esclusione dalla corsa alla presidenza. Buonfiglio succede dunque a Giovanni Malagò, che dopo 12 anni si è fatto da parte per aver raggiunto il limite massimo di mandati. Proprio a Malagò è andato il primo ringraziamento del neo presidente “per quanto fatto”, oltre a un grazie “a tutti che sono stati a fianco a me in questo percorso”. Buonfiglio ha speso belle parole per il suo rivale (“Non era facile ma desidero sottolineare la correttezza di Luca Pancalli, a cui va tutto il più affettuoso saluto”) prima di sottolineare la presenza dei membri Cio “perchè sono un valore aggiunto. L’Italia è protagonista nel mondo e loro ci rappresentano dove si decide lo sport mondiale. Dobbiamo essere consapevoli delle competenze che abbiamo qua attorno. Dobbiamo impegnarci ad arrivare nei board internazionali perchè vuol dire rafforzare il prestigio ed essere presenti dove si decide, e solo se ci sei puoi essere protagonista”. Nato il 15 novembre 1950, il nuovo presidente del Coni è da sempre legato al mondo della canoa, prima da atleta e poi da dirigente. In particolare, nella carriera da atleta vanta un totale di 36 presenze con la Nazionale. E’ stato numerose volte campione d’Italia e ha partecipato a cinque edizioni dei Mondiali, oltre ad aver preso parte alle Olimpiadi di Montreal del 1976. In totale, la sua carriera da atleta è durata dodici anni, dal 1968 al 1980. Subito dopo diventa consigliere nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, incarico che ricopre fino al 1988, mentre dal 1990 al 2003 è membro European Canoe Association; nello stesso periodo, sarà anche presidente del comitato organizzatore dei Campionati del Mondo (1999) e dei Campionati d’Europa (2003) di velocità a Milano. Nel 2005 diventa presidente della Fick, incarico ricoperto fino ad oggi, e membro del Consiglio Nazionale del Coni, di cui è stato anche vicepresidente tra il 2013 e il 2018, ovvero nel corso del primo mandato di Giovanni Malagò. Ora la guida del Comitato Olimpico Italiano.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Witkoff “In arrivo grandi novità sull’adesione agli Accordi di Abramo”

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ROMA (ITALPRESS) – Si prevede che altri Paesi aderiranno agli Accordi di Abramo. Lo ha dichiarato alla Cnbc l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff: “Riteniamo di avere grandi annunci sui Paesi che aderiranno agli Accordi di Abramo”. Nel 2020, gli Stati Uniti hanno forgiato gli Accordi di Abramo che hanno sancito l’avvio delle relazioni diplomatiche tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein.

Da quel momento è rimasta sullo sfondo l’ipotesi di ampliare l’intesa anche all’Arabia Saudita. Riguardo all’Iran, Witkoff ha espresso la speranza di un accordo di pace globale, osservando “una forte sensazione che l’Iran sia pronto”. Gli attuali colloqui con i funzionari iraniani si concentrano sull’istituzione di un programma nucleare civile, ha aggiunto. Witkoff ha inoltre affermato: “E’ una linea rossa se l’Iran tenta di nuovo l’arricchimento nucleare”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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