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Cronaca

Regionali, Bernaudo “Collaborazione con la Lega in Lazio e Lombardia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Alle prossime elezioni Regionali il simbolo di Liberisti Italiani purtroppo non sarà presente. In Lombardia e nel Lazio voteremo Lega e sosterremo i candidati presidenti del centro-destra. Questo accordo è stato reso possibile, anche perchè la Lega ha condiviso un punto importante del nostro programma: l’abolizione del “solve et repete” dall’ordinamento tributario. La leale collaborazione con la Lega sarà basata sul raggiungimento di comuni obiettivi politici”. Così in una nota il presidente di Liberisti italiani, Andrea Bernaudo, annunciando una conferenza stampa congiunta che si terrà il prossimo giovedì 26 gennaio alle ore 12.30 in Senato. “Sarà l’occasione – spiega Bernaudo – per approfondire le ragioni politiche dell’accordo e presentare la proposta di legge su cui già stiamo lavorando insieme con la Lega. L’obiettivo è quello di riformare l’ordinamento e il processo tributario al fine di ottenere l’abolizione dell’inversione dell’onere della prova a favore del fisco e l’abolizione della riscossione in pendenza di giudizio di primo grado. Uno dei nostri cavalli di battaglia da sempre”. “Ringrazio – conclude Bernaudo – gli esponenti della Lega il sottosegretario Claudio Durigon, per aver sostenuto questo accordo a livello politico, il Senatore Armando Siri per aver messo a disposizione la sua specifica competenza su questi temi così importanti e che ha già presentato nella legislatura precedente – a prima firma per la Lega – la proposta di legge per abolizione dell’inversione dell’onere della prova in materia tributaria. Ringrazio infine il segretario federale della Lega Matteo Salvini per la sensibilità dimostrata verso questa proposta ed in generale verso i diritti di tutti i contribuenti italiani”.(ITALPRESS).

Photo Credits: Italpress

Cronaca

A Milano il ricordo per Luisa Fantasia a 50 anni dal suo omicidio

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MILANO (ITALPRESS) – Presso i giardini dedicati alla memoria di Luisa Fantasia in via delle Forze Armate, l’Amministrazione Comunale ha ricordato con un omaggio floreale i 50 anni dal suo omicidio.

La giovane donna venne uccisa da due criminali legati a una delle prime ‘ndrine presenti in Lombardia il 14 giugno 1975. Moglie del brigadiere dell’Arma dei Carabinieri Antonio Maschione, che stava indagando sotto copertura sull’arrivo di una grossa partita di eroina a Milano, Luisa Fantasia venne sequestrata, violentata, torturata e uccisa, di fronte alla figlia di 18 mesi, dai due criminali venuti a conoscenza dell’indirizzo dove abitava insieme al marito.

Il 7 dicembre 1975, sei mesi dopo l’assassinio e i funerali di Stato, il Comune di Milano le assegnò la Medaglia d’oro di Benemerenza civica alla memoria. Nel 2021 il Comune di Milano le ha voluto dedicare un giardino, in via delle Forze Armate all’angolo con via Mar Nero, nel quartiere dove viveva insieme al marito e alla figlia. Anche il Municipio 7, lo scorso 3 giugno, durante la “Passeggiata per la Legalità” organizzata in collaborazione con Libera Milano e la Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, ha ricordato Luisa Fantasia insieme ad oltre 400 studentesse e studenti del quartiere.

– Foto Ufficio stampa Comune di Milano –

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(ITALPRESS)

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Cronaca

Israele-Iran, Conte “L’Europa è afona e si divide”

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SALERNO (ITALPRESS) – “Stiamo assistendo a un’escalation, ormai Netanyahu sta riscrivendo il diritto internazionale a suo piacimento. Sta realizzando un genocidio a Gaza e da ultimo ha attaccato infrastrutture strategiche in Iran”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Salerno.
“Noi ci chiediamo quale sarà il futuro. Sicuramente rischia di incendiare l’intero Medio Oriente con strascichi e quindi grande pericolo anche in Europa. L’Europa frattanto è afona, si divide.
Tajani aveva detto che non era previsto un attacco, dopo poche ore è stato smentito. Meloni invece è sempre lì alla ricerca di capire quale sarà la prossima mossa di Trump per schierarsi ovviamente a suo favore e a favore degli Stati Uniti. La verità è che l’unica cosa certa è questa corsa al riarmo. Ci vogliono portare anche al 5% col prossimo vertice della Nato. Per noi significa aumentare sino a 4 volte addirittura gli investimenti e le spese militari. E l’unica cosa certa ancora è questa escalation militare che non porterà assolutamente più sicurezza, ma anzi più insicurezza a tutti i cittadini”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Iran non può dotarsi dell’atomica, lavoriamo per de-escalation”

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di Francesca Tana
ROMA (ITALPRESS) – “Di fronte ad una minaccia nucleare non può esservi alcuna ambiguità, l’Iran non può dotarsi di una bomba atomica”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in audizione presso le Commissioni Affari esteri di Camera e Senato, a seguito della crisi tra Israele e Iran.
Tajani ha spiegato che l’operazione militare “appare destinata a durare diversi giorni se non settimane. Il mio omologo israeliano mi ha spiegato come la decisione di lanciare l’operazione ‘Leone nascentè sia scaturita tra precise informazioni di intelligence sul programma nucleare e sul programma missilistico di Teheran. Sviluppi tali da configurare una minaccia esistenziale imminente per lo Stato ebraico, per l’intera regione e per tutta la comunità internazionale. Secondo l’intelligence israeliana – ha proseguito il vicpremier -, in meno di 6 mesi l’Iran avrebbe potuto disporre di 10 bombe atomiche e di oltre 2mila missili balistici da lanciare verso Israele e non solo. Un quadro assolutamente allarmante confermato in maniera inequivocabile dal recente rapporto dell’Aie che ha denunciato la violazione da parte dell’Iran degli obblighi sul tema dell’arricchimento dell’uranio”.
Il titolare della Farnesina ha ribadito che il governo italiano è “in prima linea per favorire una de-escalation, ora più che mai non bisogna recidere il filo del dialogo. Il governo sostiene i colloqui Usa-Iran, l’obiettivo è una soluzione diplomatica delle crisi e ci auguriamo che domani a Muscat possa svolgersi la sesta riunione, invitiamo Teheran a seguire la via della diplomazia ed essere presente in Oman. L’Italia ha storicamente svolto un ruolo di ponte e dialogo tra le parti, convinti anche che nei momenti di massima tensione esistano margini per una soluzione politica. Siamo orgogliosi di non avere agende nascoste – ha osservato -, ma perseguiamo con forza il nostro interesse prioritario di garantire la stabilità nel Mediterraneo e nel Medio Oriente. Ora più che mai è il momento di riannodare le fila del dialogo e del negoziato. E’ giunto il momento di fermarsi, di negoziare, di lasciare che sia la diplomazia a parlare e non le armi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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